Credo nessun riparatore professionista possa stilare un preventivo di riparazione accurato... a seguito di un messaggio via email, con qualche foto allegata magari.
Perché? Perché non sarebbe professionale.
Hai presente quando porti la tua autovettura a un meccanico (ufficiale della casa madre o no) per fare manutenzione non ordinaria?
Ecco per un sassofono - con i dovuti paralleli - vale la stessa logica.
È vero poi che in Italia molti riparatori non sono riparatori professionisti... e lavorano facendo dumping, contro chi invece ripara strumenti per professione.
Questo ovviamente crea una sorta di disallineamento con quelli che poi sono i costi reali, sostenuti da chi fa questo lavoro per vivere... e non per hobby o per "arrotondare".
Oltre a questo aggiungi l'idea tipicamente italiana che artigiani/liberi professionisti siano gente che - in qualche modo - voglia solamente arricchirsi.
"Ho speso un bel po'" è un frase tanto generica, direi quasi qualunquista.
Se il lavoro è stato eseguito correttamente, tutti gli interventi sono giustificato, i risultati/benefici sono oggettivamente visibili ed è stato aggiunto valore aggiunto allo strumento (...) allora il costo è giustificato.
Aggiungi anche un fattore territoriale.
Il costo della vita non è uguale in ogni singola località italiana.
Un riparatore in centro a Milano o in periferia di Roma avrà costi differenti da un riparatore che ha un laboratorio in un paese di provincia nel Sud Italia, per esempio.
Aggiungi poi un certo stile di riparazione.
Con l'esperienza (musicale e non) imparare a cogliere la filosofia con cui vengono corrette determinate "condizioni funzionali" dello strumento. Questo poi ti porta a preferire certi riparatori su altri solamente perché riescono meglio a cogliere le tue reali necessità... non è neanche scontato che siano più i riparatori a capire quello di cui tu hai realmente bisogno, piuttosto che sia tu stesso a essere estremamente preciso nel descrivere cosa ti serve.
Su strumenti economici, i costi li limiti usando materiale di consumo più economici e cercando di limitare gli interventi correttivi e/o distribuendoli su più interventi in tempi differenti, interventi minori.
Bisogna fare differenza però anche tra "strumenti economici": alcuni strumenti economici montano materiali di consumo con vita limitata (vedi Yamaha), altri strumenti economici usano materiale di consumo più economico ma con vita utile normale (vedi Jupiter, tamponi Pisoni economici).