Ecco. Anche se ormai in Italia ne sono rimasti pochi: sembrano tutti emigrati. Lo stesso dicasi per i compositori.
(Ieri sentivo parlare Helmut Lachenmann in un perfetto italiano: ai suoi tempi era venuto in Italia per studiare con Nono, e lo aveva imparato lì. Per essere più chiaro: all'epoca i tedeschi venivano a studiare in Italia. Ecco).
Angeli!
Nel repertorio americano ci sono molte composizione di "modern classical" con il sax. E cominciano a diffondersi anche in Europa. È chiaro (ma non a tutti i sassofonisti nostrani...) che con l'aumento del repertorio aumenta anche la necessità di strumentisti. Per sdoganare il clarinetto c'è voluto Mozart, per il flauto Böhm Debussy. Prima o poi apparirà (o forse c'è già) chi libererà anche il sax.
Paolo