sulla carta il reference 36
sulla carta il reference 36
Bè, posiedi già Mark VI King e Conn tutti fantastici vintage allora questo è il momento di prenderti un bel BA o SBA.
Tenore: Selmer Mark VI 73XXX
Tenore: Selmer Super Balanced Action 49XXX
Tenore Conn 30M
Soprano: Selmer Mark VI 248XXX
Freddie Gregory Mark II 7**
se per quello anelo anche ad un bel SML (mazza che suonone...) e poi keilwerth... insomma non finirà mai ahahaha :lol:
ps.: comunque king conn scritti vicini fanno davvero ridere...
Selmer Mark VI, otto link florida STM 7*
soprano selmer mark VI, Peverelli 65
"Let's face the music and dance...."
http://www.myspace.com/lucarrubertelli
Guarda per me quello piu simile al balanced e il borgani vintage.
Ma appunto simile non uguale, il balanced ha piu sfumature e piu colore.
E poi vibra cosa x me fondamentale
Ho provato i maurit ma quelli simile al mark vi che poi come dicevo simili
Sax alto Grassi "Professional" (Made in Italy) in vendita: http://saxforum.it/forum/showthread.php?19933
anche a me il borgani vintage ha fatto un'ottima impressione...!!!
grande sal!! :lol:
Selmer Mark VI, otto link florida STM 7*
soprano selmer mark VI, Peverelli 65
"Let's face the music and dance...."
http://www.myspace.com/lucarrubertelli
Ciao Luca, certo qualcosa che assomigli all'SBA non è facile, un Borgani è interessante diciamo..però al di la di tutto vorrei rispondere alla tipica domanda: " ma come mai non sono in grado OGGI di fare strumenti che suonino come quelli di 50/60 anni fa?" semplice:
Il progetto dello strumento in se tipo un king s20, un SBA, BA e quel che vuoi, lo si fa eccome!!! basta darlo a un ingegnere taiwan ma anche nostro, e ti fa esattamente il sax identico come misure, fori, curva chiver e tutto il resto!! una copia perfetta! il problema è il " BANCO DEI METALLI" che c'era una volta e che oggi non c'è! Una volta le case produttrici si andavano a scegliere la lastra e metallo tra vari tipi di DENSITA' del metallo stesso, oggi "sul banco" hanno due o tre metalli di densità standard perchè costa un botto poter scegliere quelli più pregiati a maggior densità diciamo!! Ti faccio un esempio: se tu prendi un yanagisawa con chiver in bronzo o argento massiccio nuovo, scoprirai che per esempio il chiver in argento non ha la stessa densità dello chiver in argento di un king super 20 anni '50! se vuoi farti fare il suddetto chiver con la densità di quelle toste, vai da un artigiano, ti sceglie il "pezzetto " di metallo più nobile e te lo fa!!! ti costa un botto! Però quando toglierai lo chiver che di ha dato la yanagisawa o chi per essa e ci metti quello a maggior densità che ti sei fatto fare , sentirai che differenza!!!!! Ecco perchè il vintage ha quella "cosa" che il moderno non ha. Stessa cosa vale per L'ebanite delle imboccature!!!!
Sop: Mark VI 267xxx- Yamaha 62R
Alto: Mark VI 133xxx - Mark VI 220xxx
Ten: Mark VI 163xxx- Mark VI 189xxx
Bar: Selmer Mark VI 168xxx
As: Meyer NY 5M ( '60)-Selmer long F ('65)
Ts: F.Gregory MkII - Guardala vintage Studio e MB2- B.Evans 1AO
CAZ-ZA-TE!!!
Non confondiamo leggende metropolitane con con conoscenze scientifiche che non sono competenze dell'artigiano... e non confondiamo "scienza" con "tecnologia".
I due sax nell'oggetto del forum erano due sax industriali prodotti con tecniche diverse da quelle attuali ma erano pur sempre frutto di una produzione industriale.
Se il declino della Selmer fosse stato legato al peggioramento delle lastre sarebbe stato molto semplice far produrre, su scala industriale, delle lastre con caratteristiche "metallurgiche" uguali al periodo in cui le lastre erano considerate "superiori".
Quindi?
Il motivo più logico dal punto di vista economico era che nonostante il costo del materiale era costante (compatibilmente con l'andamento del mercato della materie prime) la Selmer probabilmente ha scelto di usare lastre "differenti" (per i Mark VI da una certa data in poi) perché più semplici da lavorare e quindi era un modo per abbassare i costi di produzione.
Tra l'altro i Mark VI più "ricercati" o meglio quelli considerati mediamente "meglio suonanti" non sono nè i primi nè gli ultimi... ma quelli "in mezzo".
Al giorno d'oggi (in realtà saranno almeno 30 anni) che si costruiscono strumento con lastre con un maggiore tenore di rame, se non completamente in rame (la Buffet saranno 30 anni che produce strumenti completamente in rame), una lastra di rame costa più di una di ottone quindi il problema dei costi della lastra non esiste.
Per le leghe d'argento il discorso è analogo.
La Yanagisawa sicuramente ha industrializzato anche la produzione dei chiver d'argento (e oro 14 carati) quindi per ridurre i costi (specialmente per i chiver per tenore) hanno scelto di usare lastre probabilmente più sottili (e in caso ci mettono l'asta di rinforzo).
Probabilmente per i chiver dei Super 20 si faceva un piegatura con una anima interna "a perdere". Quindi?
Quindi invece di piegare un chiver in meno di 10 secondi, ci volevano 10 minuti.
Senza considerare che probabilmente probabilmente l'argento forse è complicato da lavorare a freddo.
Meditate... ;)
Per quanto riguarda l'ebanite.
L'ebanite degli Otto Link/Meyer moderna è diversa da quella degli Otto Link/Meyer di 50 anni fa'.
Non c'è modo di dimostrare come questa differenza influisca negativamente visto che non solo è cambiato il materiale, sono cambiate anche le geometrie esterne interne.
Ci sono ancora bocchino fatti in ebanite molto dura (vedi Selmer e Vandoren) e ci sono ancora produttori che producono ebanite di qualità alta e altissima (vedi Zinner e soprattutto SEP Ebonite).
Tra l'altro la SEP Ebonite ha brevettato un "blank" che permette di fare un raffreddamento (del blank stesso) in fase di lavorazione, tutto questo per evitare che il materiale (plastico) subisca meno stress termici possibili, così da poter mantenere il più possibile costanti le caratteristiche fisiche del materiale.
Poi, dualmente, succede che alcuni produttori scelgono di produrre bocchini nei quali la densità del materiale varia localmente (secondo una logica prederterminata) all'interno del volume di materiale che forma il bocchino.
Meditate... ;)
Si vende:
• Marantz Slant Legacy #8 per sax tenore
Madonna tradik che P_ _ _ E :-)
Sai sempre tutto non vale
Ogni tanto astieniti
Ahahahaha scherzo
Grande
Sax alto Grassi "Professional" (Made in Italy) in vendita: http://saxforum.it/forum/showthread.php?19933
Alcune cose sono vere... nel senso che ci sono state delle variazioni, in qualche caso miglioramenti in qualche caso peggioramenti però le cause sono diverse.
Tendenzialmente si tende ad associare maggiore qualità a tutto quello che è "vecchio". Mediamente può essere una sensazione generalizzata che è anche corretta... però è una coa che spesso non ha un fondamento scientifico... poi come già detto, il condizionamento psicologico (che di fondo non è un problema) gioca un ruolo molto importante.
Dal punto di vista economico: perchè i Mark VI sono arrivati a costare così tanto?
Perchè c'è gente disposta a spendere quelle cifre. Fine!
Si vende:
• Marantz Slant Legacy #8 per sax tenore
Parlo sempre in linea generale, poi ci sn anche yanagisawa che suonano meglio di un BA o Mark6, quello che intendo è che la vera differenza è in gran parte sul materiale!!! Visto che come progetto in se oggi si può replicare tutto in fatto di misure , curve ecc..La mia esperienza è che suonando dei soloist moderni o vecchi o dei meyer , al di la di ogni "sudditanza psicologica" si sente in modo chiaro ed evidente sia fuori, che dentro, la differenza! Deve essere sul materiale quindi per forza! Poi non tutti i becchi vintage suonano bene ma questo è un altro discorso.
Sop: Mark VI 267xxx- Yamaha 62R
Alto: Mark VI 133xxx - Mark VI 220xxx
Ten: Mark VI 163xxx- Mark VI 189xxx
Bar: Selmer Mark VI 168xxx
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Originariamente Scritto da tzadik
condizionamento psicologico a parte se provi 10 selmer di nuova produzione e poi 10 mk6 verificherai anche solo statisticamente a seconda dei tuoi criteri di valutazione quale categoria suona meglio.
credo che ci siano tanti di quegli elementi che interferiscono che sia difficile stabilire quali siano i più influenti.
se i materiali se la lavorazione se il progetto ecc,.....
un dato incontrovertibile lo si può trarre :
ho provato 20 sax 10 vecchi e 10 nuovi e la mia preferenza va a.........
:lol:
agli otorini l'ardua sentenza
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Che il materiale delle lastre sia cambiato può anche essere vero... ovviamente se è cambiato è molto difficile stabile se il cambiamento ha portato variazioni tangibili o rilevabili sono "scientificamente".
Se il materiale è cambiato (a metà dell'era Mark VI) non è perchè è saltata in aria la fabbrica segreta dove veniva prodotte quelle lastre "divine"... o perchè un folletto, dopo aver distratto l'operatore di turno aveva versato nella siviera una sostanza magica, che disciolta nella lega, faceva suonare male i Mark VI dopo i 200xxx di seriale.
Niente di tutto questo, la Selmer (come tutti i grandi colossi "musicali") è entrata in una fase dove si doveva massimizzare il profitto, non potendo risparmia sui materiali, con altissima probabilità hanno scelto di usare lastre di una composizione molto simile ma più semplici da lavorare.... maggior facilità di lavorazione = minor costo di lavorazione = maggior profitto.
Per quanto riguarda i materiali dei bocchini...
Un Meyer NY e un Solost "vintage" non sono né dimensionalmente né geometricamente uguali ai modelli moderni (Meyer "normale" e Soloist "moderno") quindi imputare le differenze nel suono ai materiali mi sembra una cosa molto superficiale e non aderente alla realtà.
Negli Stati Uniti vengono venduti bocchini "cinesi" a 200 dollari (fatti per altro con un'ottima ebanite) che in alcuni casi suonano.
Infatti... non mi pare di aver scritto il contrario... :D-:Originariamente Scritto da fcoltrane
L'importante è non credere alle favole. La scienza è andata avanti, la tecnologia si è evoluta e questo ci migliora la vita.
Se i risultati pratici non sono all'altezza dei progressi è a causa di una logica prettamente economica... non per motivi scientifici/tecnologici!
Un Selmer "moderno" appena esce fuori dalla sua custodia non ha nemmeno i tamponi che chiudono perfettamente (per tutta una questione di risparmio economico)... eppure il prezzo di un Selmer aumenta progressivamente ogni anno (di pochissimo ma aumenta).
Per le lastre uguale.. prendi un Serie III, sbatti con una nocca sulla campana e comprare il bozzo, provate con un Serie II di 15/20 anni fa' o con un Serie I...
Si vende:
• Marantz Slant Legacy #8 per sax tenore
Certo intendevo quello che stai dicendo tu alla fine Tzadik, le scelte dei materiali e lavorazione degli stessi per ragione economiche sono molto meno accurati e "dozzinali" di prima..già appunto da un selmer di 20 anni fa si vede la differenza a uno di ora!! Ci sono poi copie dei meyer o soloist fatti da giapponesi come Aizen che non suonano affatto male, ma il suono è diverso cmq, e il materiale giocherà un gran bel ruolo sicuramente!
Sop: Mark VI 267xxx- Yamaha 62R
Alto: Mark VI 133xxx - Mark VI 220xxx
Ten: Mark VI 163xxx- Mark VI 189xxx
Bar: Selmer Mark VI 168xxx
As: Meyer NY 5M ( '60)-Selmer long F ('65)
Ts: F.Gregory MkII - Guardala vintage Studio e MB2- B.Evans 1AO
che poi la lastra non è il problema maggiore dei serie 3.
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