Tenore Grassi - sostituzione tamponi
Salve a tutti,
ho ripreso da alcuni mesi a suonare dopo 25 anni il mio vecchio tenore Grassi n. serie 3275 (dovrebbe essere dei primi anni '60).
Riesco a suonarlo con molta fatica e necessita revisione completa che intendo fare da solo.
Alcuni tamponi, ovviamente i più vicini all'imboccatura sono decisamente danneggiati. Molto meno o quasi nulla gli altri.
Domande:
Conviene cambiarli sempre tutti?
Qualcuno ha un Grassi simile al mio e ha già le misure dei tamponi (e/o modelli) che sicuramente vanno bene?
Idem per le caratteristiche delle molle
Grazie per l'attenzione e per i suggerimenti.
Roberto
Stato di avanzamento lavori...
Grazie a tutti per i suggerimenti per gli acquisti.
Ho proceduto nel frattempo allo smontaggio e alla misura col calibro dei tamponi.
Verificato che sono incollati con ceralacca gialla e fatto ordine da Pisoni di tamponi WaterProof, ceralacca, 4 tipi di molle ad ago, 0,7 - 0,9 - 1,2 - 1,4 (avrei dovuto comprarne 9 per avere tutte le misure impiegate ma mi sembrava eccessivo...), 1 foglio di sughero da 0,4.
Ho preso anche la colla termofusibile per provare la differenza di resa.
A fine lavorazione potrò confermare le misure per un tenore Grassi del 1963.
Mi sono costruito una striscia LED (flessibile e sottile) e acquistato un po' di cacciaviti specifici oltre a quelli che avevo.
L'unica vite che non ne voleva sapere bloccava le sole due chiavi più grosse. Dopo molti tentativi (antiossidante, sidol, riscaldamento) è stato risolutivo un buon cacciavite e scaldare con un accendino le colonnine (iniziale e finale della linea) ripetutamente. Ma probabilmente i vari tentativi avevano concorso a allentarla.
Nel frattempo ho provveduto a un bagno di aceto di mele. Anche per motivi prettamente igienici (ho avuto una brutta influenza e una specie di allergia fulminante nei 3 mesi in cui sto riutilizzando il vecchio Grassi fermo da 25 anni). Ma anche per facilitare la pulizia approfindita del fusto che ho finito ieri.
Ho usato Sidol e stracci di vario spessore (fondamentale quello molto spesso per evitare punture con le molle appuntite). Nettapipe e cotton fioc che lavorano benissimo nei punti scomodi.
Così ho verificato bene anche la regolarità delle campane e reso più elastiche le molle senza più ruggine.
Ma anche trovato due difetti di fabbrica nell'interno del fusto (una goccia di piombo e la giuntura saldata leggermente storta).
Ora mi accingo a rimontare con calma e metodo.
Non ho esperienza di sostituzione tamponi ma ci tengo a apprenderla.
Sono un ingegnere eletronico, non meccanico. Non ho esperienza specifica nelle riparazioni di strumenti anche se all'epoca in cui suonavo mi regolavo lo strumento da solo (per forza.... i riparatori costano e non me lo potevo permettere).
Questo sax è stato un fedele compagno di avventure per tantissimo tempo e questo restauro è un atto di amore nei suoi confronti, Il tempo ce lo spendo volentieri.
Dal punto di vista commerciale farlo restaurare sarebbe stata una spesa insensata visto che è uno strumento che anche in ottimo stato non avrebbe soddisfatto le mie aspettative.
Nel frattempo mi sono fatto prestare uno Yamaha semipro e mi rendo conto che il mio vecchio Grassi non potrebbe competere neanche fosse nuovo di zecca.
Comunque ora sono davanti alla scelta tra ceralacca e colla termica.
Mi sembra di capire che la seconda si gestisce meglio perché fonde a temperatura più bassa e "riveste" meglio il tampone.
Ci sono vantaggi che non so sulla ceralacca?
Opterei per una buona pulizia anche dell'interno della chiave rimuovendo bene i vecchi residui di ceralacca e opacità varie. Esagero?
Che tecnica si usa per ammorbidire i tamponi e adattarli meglio alla chiusura? (ovviamente dopo avere ben regolato i giochi per il posizionamento delle chiavi)
Grazie davvero per il sostegno e l'incoraggiamento.
Alla fine del lavoro metterei volentieri da qualche parte le foto del lavoro in corso con le avvertenze d'uso.
Per ora ho messo qualche foto nel mio profilo FB, se volete vedere:
https://www.facebook.com/roberto.fasciani.7
Roberto