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George Adams, You don't know what love is
Un gran solo di adams su questa "ballad" purtroppo accompgnato in modo troppo classico (ritmicamente)...anche qui il suono che ottiene con il bocchino di ebanite mi sembra dimostrare che comunque, anche il materiale del bocchino, dà un suono caratteristico (così come per joe henderson e certe registrazioni di Garzone)
[youtube3:14o1ve3a]http://www.youtube.com/embed/FTHZC10fn1Y[/youtube3:14o1ve3a]
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Re: George Adams, You don't know what love is
uno dei miei preferiti, avevo quasi tutti i dischi del gruppo con don pullen, ti piacerebbero assai! =)
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Re: George Adams, You don't know what love is
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Re: George Adams, You don't know what love is
però a volte mi sembra troppo "giocherellone" adams...non che sia una cosa per forza negativa, ma generalmente preferisco altre personalità
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Re: George Adams, You don't know what love is
dovresti sentire le prime cose del gruppo...oppure con mingus.
con gli anni si è poppizzato molto...
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Re: George Adams, You don't know what love is
che imboccatura usava adams?
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Re: George Adams, You don't know what love is
adoro George Adams, con Mingus ha fatto roba sensazionale!!!!!
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Re: George Adams, You don't know what love is
George Adams....un grandissimo!!!!
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Re: George Adams, You don't know what love is
E' un meraviglioso musicista, un artista a tutto tondo, lo vidi la prima volta in un video ad Umbria Jazz con Mingus cantare Devil Blues e da allora è sempre stato un modello per me, uno ghe getta il cuore sul palco quando suona e un poeta, anche gigione, ne arrivassero in questo jazz moderno tutto ingessato in abitini berkeley, che così si fa così no, da sempre il jazz è uno spettacolo, non un concerto da camera e suonare jazz significa anche recitare ed essere se stessi.
C'è un momento in un video dello stesso concerto in cui suona What a wonderful world dove durante il tema, prende il mic e finisce la frase cantando: i love you, invece di suonarla, e si vede Don Pullen che fa una faccia un po' interdetta veramente comica, grandi grandi musicisti.
E vedere che tipo di pubblico ascolta Jazz, sotto la pioggia in Giappone non vi fa impressione?
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Re: George Adams, You don't know what love is
posso capire il riferimento a Henderson non capisco quello a Garzone a quali registrazioni ti riferisci?
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Re: George Adams, You don't know what love is
Adams ha un modo di suonare molto impulsivo e sconnesso...
Setup molto standard e... suona troppo dentro il microfono.
Henderson era molto più lineare, aveva un modo di suonare estramente più complesso e raffinato.
Garzone... è un computer, quello che suona Garzone alle volte sembra più matematica che musica.
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Re: George Adams, You don't know what love is
Adams ha un modo di suonare molto impulsivo e sconnesso...
Setup molto standard e... suona troppo dentro il microfono.
Henderson era molto più lineare, aveva un modo di suonare estramente più complesso e raffinato.
Garzone... è un computer, quello che suona Garzone alle volte sembra più matematica che musica.
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Re: George Adams, You don't know what love is
Scusa Tza, quale sarebbe il parametro che ti fa dire che Adams suona sconnesso, Adams suona così, lui è così, è un classico del sax tenore e ha profondissime radici nella tradizione, se suona dentro il microfono è perchè a lui serve quel suono lì.
Sarebbe come dire che Archie schepp è calante o che Monk fa gli accordi sbagliati, per fortuna non tutti i saxofonisti suonano come Joe Henderson, se no sai che palle...
Cioè, cerchiamo di capirci, la musica non è l'unica forma d'arte e non esiste un solo modo di fare musica, neppure nello stesso genere musicale come può essere il jazz, prendiamo l'arte figurativa e guardiamo cosa è successo nel novecento, cioè negli anni in cui il jazz si formava e sviluppava.
Ci sono artisti come Picasso che hanno messo in discussione la forma come si concepiva nella pittura dell'ottocento, c'è chi ha usato cose trovate per strada, Pollock gocciolava colore sulle tele direttamente dal barattolo, Andy Warhol riproduceva fotografie, con alti e bassi l'arte ha parlato con linguaggi diversissimi tra di loro e senza curarsi troppo delle contraddizioni, il jazz ha fatto lo stesso, grazie al cielo ci sono state figure controcorrente, musicisti che hanno rifiutato certe logiche creandone altre, altrimenti oggi sarebbero rimaste solo le grandi orchestre dell'era swing, sempre più perfette nelle esecuzioni di arrangiamenti sempre più impressionanti.
Non toccatemi Adams :ehno:
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Re: George Adams, You don't know what love is
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
Scusa Tza, quale sarebbe il parametro che ti fa dire che Adams suona sconnesso, Adams suona così, lui è così, è un classico del sax tenore e ha profondissime radici nella tradizione, se suona dentro il microfono è perchè a lui serve quel suono lì.
Sarebbe come dire che Archie schepp è calante o che Monk fa gli accordi sbagliati, per fortuna non tutti i saxofonisti suonano come Joe Henderson, se no sai che palle...
Cioè, cerchiamo di capirci, la musica non è l'unica forma d'arte e non esiste un solo modo di fare musica, neppure nello stesso genere musicale come può essere il jazz, prendiamo l'arte figurativa e guardiamo cosa è successo nel novecento, cioè negli anni in cui il jazz si formava e sviluppava.
Ci sono artisti come Picasso che hanno messo in discussione la forma come si concepiva nella pittura dell'ottocento, c'è chi ha usato cose trovate per strada, Pollock gocciolava colore sulle tele direttamente dal barattolo, Andy Warhol riproduceva fotografie, con alti e bassi l'arte ha parlato con linguaggi diversissimi tra di loro e senza curarsi troppo delle contraddizioni, il jazz ha fatto lo stesso, grazie al cielo ci sono state figure controcorrente, musicisti che hanno rifiutato certe logiche creandone altre, altrimenti oggi sarebbero rimaste solo le grandi orchestre dell'era swing, sempre più perfette nelle esecuzioni di arrangiamenti sempre più impressionanti.
Non toccatemi Adams :ehno:
Tza, ho aggiunto un elemento al tuo troppo astratto sillogisma
L'elogio commemora
La critica crea
L'esempio illumina
;)
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Re: George Adams, You don't know what love is
una qualche vicinanza con Henderson (nell'ultimo periodo) la arrivo a comprendere.
con Garzone non vedo alcuna somiglianza .
non parlo però dell'improvvisazione ma chiaramente del suono.
se ho capito bene a quello si riferiva Daniele.
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Re: George Adams, You don't know what love is
francesco non ho parlato di nessuna vicinanza, ho solo detto che il bocchino in ebanite produce un suono, o qualche frequenza, non so cosa sia, che lo rende distintivo, al di là di chi lo suona, per me grazone e henderson suonano in modo diversissimo da adams, ci mancherebbe
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Re: George Adams, You don't know what love is
ok avevo capito male.
è indice di un ottimo orecchio, perchè questa cosa che dici non è per nulla scontata.
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Re: George Adams, You don't know what love is
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
Scusa Tza, quale sarebbe il parametro che ti fa dire che Adams suona sconnesso, Adams suona così, lui è così, è un classico del sax tenore e ha profondissime radici nella tradizione, se suona dentro il microfono è perchè a lui serve quel suono lì.
È il suo modo di suonare... http://www.saxforum.it/forum/images/smilies/005005.gif
Altri sassofonisti hanno un fraseggio più discorsivo, Adams ha un fraseggio più "compulsivo", può piacere o non piacere...
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
Sarebbe come dire che Archie schepp è calante o che Monk fa gli accordi sbagliati, per fortuna non tutti i saxofonisti suonano come Joe Henderson, se no sai che palle...
Archie Shepp si è trovato nel posto giusto al momento giusto... e poi è diventato famoso. Posso capire il valore artistico che gli si attribuisce, ma sassofonisticamente parlando... :D-:
Monk si era fatto più di qualche anno suonando bebop puro... poi ha scelto di suonare in maniera più "intricata", scelta artistica. Tecnicamente non era il miglior pianista in circolazione ma molte delle cose che fa hanno una logica, logica che è stata pure "emulata".
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
(...) il jazz ha fatto lo stesso, grazie al cielo ci sono state figure controcorrente, musicisti che hanno rifiutato certe logiche creandone altre, altrimenti oggi sarebbero rimaste solo le grandi orchestre dell'era swing, sempre più perfette nelle esecuzioni di arrangiamenti sempre più impressionanti.
Non vedo nessun problema in questo. :D-:
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Re: George Adams, You don't know what love is
:D-: ancora un po' di latte?
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Re: George Adams, You don't know what love is
su Monk bisogna sfatare questa idea che "tecnicamente" non fosse il miglior pianista in circolazione.
a meno di non considerare il termine "tecnica" sinonimo di tecnica classica pianistica.
già a suo tempo un discorso di questo tipo avrebbe poco senso ma oggi appare del tutto anacronistico.
Monk rappresenta la tecnica pianistica per il solo fatto di essere riconosciuto come uno dei maestri del suo strumento.
E' un po come dire che Lester Young o Coltrane suonavano con poca tecnica .
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Re: George Adams, You don't know what love is
I miei pianisti preferiti sono Monk, Duke Ellington e Orace Parlan, un discorso a parte lo farei per Cecil Taylor, Mc Coy Tyner e Bud Powell, da qui in poi si sale come competenza tecnica, ma non necessariamente come apporto artistico, facendo un'eccezione per Jaki Byard.
Ma siamo di nuovo a: tu per che squadra tieni. :evil:
Vedo comunque che c'è sempre la tentazione di portare dei parametri di oggettività nel valutare certi musicisti e nulla è più estraneo allo spirito del jazz.
Personalmente, nel jazz moderno, ho un solo discrimine, che non potrei illustrare nei dettagli, è una pura percezione tattile, i musicisti che hanno amato Duke Ellington e quelli che hanno amato il proprio strumento.
Facendo eccezione per quelli che sono stati al di sopra di questa divisione, e che, sempre per me, sono due: Bird e Trane.
Oggi la percentuale di musicisti che oggettivamente suonano meglio di tutti quelli che ho citato è altissima, ma quella musica non la sanno più fare.
E, (visto che sono in vena di sermoni), aggiungo che: non sanno più farla perchè non appartengono più a quella musica.
La musica che fanno è di loro unica proprietà, (se non è ipotecata dai mutui che hanno fatto per averla).
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Re: George Adams, You don't know what love is
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
:D-: ancora un po' di latte?
Nesquik? :D-:
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Re: George Adams, You don't know what love is
molto suggestivo....bello. Grazie Dany