Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Come ho scritto in precedenza... l'obiettivo degli Aizen è quello di fornire un suono molto equilibrato con una facilità nel suonare superiore alla media dei bocchini industriali... e in linea con altri bocchini "artigianali" di fascia alta.
Ovviamente non ho fatto confronti Aizen vs. bocchini originali... però anche solo a occhio qualcosa di diverso c'è.
"Diverso" non equivale a dire "peggiore".
Per certe cose gli Aizen risultano in qualsiasi caso più semplici da suonare degli originali, anche il suono è leggermente diverso.
Non ho notato invece nessun problema di intonazione né io sul R&C, né miei amici che usano Aizen per alto e tenore su semplici Selmer Serie I/II.
Personalmente ho verificato che, a meno di problemi di volume della camera del bocchino ridotti dall'imbocco del chiver (quando il bocchino è innestato sul chiver), l'intonazione non dipende dal bocchino.
Per quanto riguarda le "riproduzioni esatte"... bisogna specificare a cosa ci si riferisce: suono o geometria e dimensioni (esterno, interno o facing).
Penso che pochi produttori abbiamo interessi a creare una riproduzione micrometricamente fedele a un altro bocchino (che spessa costa più di 1000€).
L'obiettivo principale è quella di fornire dei bocchini che abbiamo un suono che si avvicina al suono di bocchini vecchi, senza i limiti che un bocchino vecchio ha.
C'è anche da dire che bocchini molto vecchi nonostante fossero rifiniti a mano, erano comunque inizialmente lavorati con macchine molto meno precise di quelle attuali. Quindi trovate dei Tone Edge Slant Signature (o dei Tone Edge Early Babbitt) che possono essere non poco diversi tra loro per quelle che sono le dimensioni interne (e sul facing idem).
Su alcuni bocchini moderni molto costosi, non si più niente a mano.
Perchè? Perchè la macchina è più precisa. Il problema diventa quello di dire alla macchina cosa fare. Ovviamente anche la prototipazione ha la sua importanza.
Copiare un Yamaha 4C mi pare che abbia poco senso, visto che l'originale costa 30€ e che comunque è costruito con tolleranze dimensioni piuttosto aleatorie (tra un esemplare e l'altro). :mha!(
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Copiare un Yamaha 4C mi pare che abbia poco senso, visto che l'originale costa 30€ e che comunque è costruito con tolleranze dimensioni piuttosto aleatorie (tra un esemplare e l'altro). :mha!(
Sono perfettamente d'accordo ... infatti è stato aperto e rimesso in asse e leggermente variata la camera.
Comunque il mio molto modesto intervento era a dismostrare che si possono riprodurre le imboccature anche di grande
pregio e qualità in resina con un ottimo risultato sia estetico che funzionale, a costi quasi ridicoli.
Altro è invece studiare soluzioni nuove su vecchie concezioni su CAD e poi lasciare che la macchina CNC lavori senza
l'intervento manuale.
Mi piace pensare che "indossare" una imboccatura fatta da un'artigiano su misura sia comunque un'altra cosa rispetto a produzioni
in serie di migliaia di pezzi "tutti uguali" (?) Tecnicamente avrei da dire sul TUTTI UGUALI.
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Bisogna sempre tener conto di quanto costa il macchinario per creare il bocchino.
Il materiale e il tempo di lavorazione hanno un costo trascurabile... però se il macchinario costa un milione di euro (... e ci vuole poco!) è chiaro che a livello "imprenditoriale" bisogna ammortizzare anche il costo del macchinario.
A livello tecnico, realizzare una copia è semplice... realizzare pezzi "uguali" vuol dire che le dimensioni sono comprese in tolleranze dimensionali e geometriche ben definite.
Più i macchinari sono sofisticati, maggiore sarà la precisione dimensionale. C'è da dire che certe operazioni a mano non sono fattibili... e se sono fattibili non sono convenienti a livello di costo.
Poi c'è da chiedersi... tutta questa precisione dimensionale serve?
Secondo me, al di là degli aspetti tecnici o di tutto... bisogna sempre considerare i gusti personali. :zizizi))
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Citazione:
Originariamente Scritto da gbeppe
Gent.mo Gbeppe tutto mi sembra tranne che una copia perfette :D certo "grosso modo" ci siamo..ma per esempio..quel baffle su uno yamaha mi sembra strano..poi sarei curioso di misurare la curva..etc..
certo..se abbiamo uno stampo e facciamo 100 becchi più o meno questi verranno tutti uguali..poi però quando li si prova non se ne trovano due che suonano nella stessa maniera :saxxxx)))
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
preciso che le anomalie di intonazione le ho riscontrate solo sui modelli aizen slant e ripeto che sui saxes R&C non sussistono
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Citazione:
Originariamente Scritto da Rag
Gent.mo Gbeppe tutto mi sembra tranne che una copia perfette :D certo "grosso modo" ci siamo..ma per esempio..quel baffle su uno yamaha mi sembra strano..poi sarei curioso di misurare la curva..etc..
certo..se abbiamo uno stampo e facciamo 100 becchi più o meno questi verranno tutti uguali..poi però quando li si prova non se ne trovano due che suonano nella stessa maniera :saxxxx)))
Caro Rag, Il becco è stato rivisto! Vedi il mio post dove indico la nuova apertura in mm. Inoltre ho variato la camera, comunque secondo me suona meglo che da originale; quello che si scorge dietro invece è da finire (per basso in palissando del Brasile).
Se fai una copia diventa esattamente la copia esatta di quello che stai riproducendo, se poi non suona è perchè l'originale non suonava.
Scusa, ma forse non conosci le gomme siliconiche da copia.
Il fatto che poi ho fatto le prime prove con un becco da 30 euro, mi sembra palese.
In effetti la foto riproduce una prova di colore (bianco perlato) "richiesta", il nero, anche con imboccature di grande qualità, è già stato fatto e fatto provare da professionisti, con ottimi risultati.
Rispetto poi al facing ed apertura, per quanto faccio da zero in legno ed ottone, stò studiando la esatta funzione trigonometrica che sta alla basedel concetto. Esiste infatti una regola matematica che con le opportune varianti della x si ottengono le curvature esatte.
Il divertimento è riprodurre esattamente sul pezzo la porzione di ellisse destinata all'apertura, ma le macchine con controllo centesimale degli
spostamenti aiutano non poco.
Come avrete capito l'argomento "imboccatura" mi affiscina particolarmente e cerco di avere un approccio di tipo scentifico, avvalendomi, a fine lavoro dell'opinione di esperti professionisti del sassofono.
A breve il sito con tutte le mie produzioni on line .... trovere nella firma.
P.S. il colore non è stato facile: bianco a pantone, madreperla micronizzata, marmo di carrara micronizzato= materiale a peso specifico e resistenza doppio rispetto alla resina: più pesante dell' Hard Rubber ma meno soggetto alle scheggiature.
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Buon lavoro e tienici informati sugli sviluppi ;)
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
beh conosco sia le resine (con le quali produco una serie di becchi) sia le cnc a 5 assi e le equazioni delle curve dei facing ed anche la scansione laser tridimensionale (prima di dedicarmi alle imboccature lavoravo all'Università di Lecce) ..che dirti..se sei convinto..in bocca al lupo e speriamo che tu abbia successo ;)
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Citazione:
Originariamente Scritto da gbeppe
... stò studiando la esatta funzione trigonometrica che sta alla basedel concetto. Esiste infatti una regola matematica che con le opportune varianti della x si ottengono le curvature esatte.
Sul sito di Theo Wanne ci sono tutte le spiegazioni sulle curve che usa sui suoi bocchini (che hanno proporzioni particolari).
Si tratta praticamente sempre dell'equazione di una conica... poi manca una funzione per definire l'inclinazione del "punto di attacco" e poi si torna a riparametrizzare l'equazione intersecandola per ottenere l'apertura, la lunghezza del facing e il profilo di curvatura, matematicamente è una cosa semplice (basta la matematica del primo anno di università).
Il difficile è capire la ragione fisica di certe cose: il matematico ti dice che un problema si può risolvere, l'ingegnere lo risolve.
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Certo Tzadik..ma..forse non sarò un buon matematico..e nemmeno un buon ingegnere..però alla fine la rettifica con le mani ci vuole sempre..soprattutto se parliamo di resine o anche di copie con la tecnica della lost wax (tipo gli ackermann..o anche quelle cose brasiliane che copiano i guardala laser trimmered) .. o di riproduzioni con cnc..ma ti dirò..anche il taglio laser lascia a desiderare (in questo caso probabilmente perchè è il disegno originale che non è il massimo) .. poi vogliamo mettere in mezzo i costi? ecco perchè certi becchi hanno un prezzo spropositato per quello che valgono..secondo me il becco migliore non dovrebbe costare più di 200 eu..insomma..per ritornare agli Aizen..con qualche accortezza in più sarebbero dei becchi perfetti..non pensi? :BHO:
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Sulle lavorazioni quoto... il taglio laser non è un modo precisio per tagliare, è un modo molto veloce e tutto sommato (facendosi qualche conto: bisogna avere una formazione universitaria almeno da terzo anno).
Sulla precisione delle macchine di lavorazione bisognerebbe fare delle considerazioni piuttosto tecniche
Sui bocchini di Theo Wanne, Theo Wanne non fa più niente a mano.. e anche quando faceva la finitura a mano usava della carta vetrata talmente sottile (la "1000") che anche lui stesso aveva perplessità sull'utilità di perdere ore a grattare bocchini.
Ovviamente non si tratta di bocchini fatti in cera persa (tipo gli Ackerman, gli Ever-ton, i Barkley, i Sakshama).
Gli Aizen sono fatti da gente giapponese... e si sa che i giapponesi hanno i mezzi, hanno la tecnica... ma la fantasia... :mha...:
Ho anche qualche perplessità sul tipo di resina usata, sulla resa sonora... (per certi versi sono troppo "facili" e comunque poco fedeli ai bocchini che vogliono emulare).
Esistono tanti tipi di resina e sebbene il materiale possa avere una influenza minima sul suono (a parità di geometria) un po' di influenza ce l'ha sempre e comunque.
Il problema semmai è essere a un livello tecnico che permetta di percepire certe cose, conosco tante persone contente dei propri Aizen (cosa più che naturale e più che ragionevole) ma che comunque non sono in grado di cogliere apprezzare certe caratteristiche.
Penso invece che gli Aizen fossero venduti a un centinaio di euro in meno... (diciamo entro i 200€) diventerebbero dei bocchini molto molto più diffusi di quanto non sono ora (perchè il rapporto qualità/prezzo diventerebbe imbattibile!)... nella fascia di prezzo in cui sono personalmente preferisco bocchini altri bocchini, "succedanei".
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Citazione:
Originariamente Scritto da Rag
beh conosco sia le resine (con le quali produco una serie di becchi) sia le cnc a 5 assi e le equazioni delle curve dei facing ed anche la scansione laser tridimensionale (prima di dedicarmi alle imboccature lavoravo all'Università di Lecce) ..che dirti..se sei convinto..in bocca al lupo e speriamo che tu abbia successo ;)
Ti ringrazio molto Rag, ma per il momento non ho alcuna intenzione di trasformare questo interesse in professione; ciò non toglie che non possa approcciare l'argomento in modo professionale e mi piace apprendere quanto è possibile sull'argomento.
Respiro truccioli di legno dall'età di sette anni e dicono abbia una buona manualità, ho una buona attrezzatura tecnica; che fare? Vado avanti, se poi trovo un mentore esperto in materia, mi diverto anche di più!
Apri un argomento specifico, se ti và, io ti seguo! Mi accorgo che qui si esce fuori tema.
Un saluto ed un ringraziamento a tutti.
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
dove si trovano qui in italia?
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Citazione:
Originariamente Scritto da Joehend
dove si trovano qui in italia?
fuocherello, fuoco, fuoco, incendio....
http://saxshop.it/catalogo-/53/Aizen.aspx
:)
Re: Aizen, nuovi bocchini giapponesi
Online li vendere http://www.saxshop.it/
Fisicamente li trovi nei "posti" che distribuiscono i prodotto importati dalla R&C.