Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
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Originariamente Scritto da AndreamarkVI
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Originariamente Scritto da Sax O' Phone
Secondo me bisognerebbe fare proprio la distinzione citata da MyLadySax tra il movimento spontaneo, ed il balletto coreografato; personalmente preferisco un atteggiamento che sia concentrato sulla musica, piuttosto che sulla spettacolaritÃ*; spesso quest'ultima viene coreografata ad arte per coprire l'insipienza di certi presunti musicisti, dalla macchina produttiva e commerciale. Per contro condividerei un atteggiamento ostile a queste pagliacciate, come quello di Miles Davis che arrivava a suonare dando le spalle al pubblico, e quando non suonava abbandonava il palco. Certo un atteggiamento un po' radicale, ma che posso comprendere non tanto per il fatto di essere duri & puri, ma per il fatto che rifletta uno spontaneo comportamento non condizionato da altro se non dalla musica. :cool:
:zizizi)) :zizizi)) :bravo:
Sagge Parole :half:
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
ok ok, avete ragione, è quello che penso anche io.
Però quando ascolto i dischi di Dave Koz io mi emoziono comunque e certi brani ti fanno venire i brividi! Che poi lui sul palco sia un cretino, lo condivido, ma non posso togliere niente alla sua capacitÃ* musicale...
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
Non so se avete notato, invece, una statuaria "immobilitÃ*" di Coltrane, così come, mi sembra, anche il grande Brecker, non mi sembra che si muovesse molto, ma forse ci sono delle esigenze microfoniche.
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
Ma attenzione: anche Armstrong e Gillespie si muovevano a volte in maniera studiata e spettacolare. Il punto è che, ferma la distinzione tra un muoversi studiato a tavolino, alla Koz, ed un muoversi spontaneo, alla Rollins, e indipendentemente dal fatto che anch'io prediliga quest'ultimo modo di atteggiarsi con il proprio corpo, senza nulla togliere a chi, invece, come Parker o Coltrane, resta immobile o quasi, è veramente solo alla musica che dobbiamo guardare, in definitiva. La musica può essere intesa come una forma di spettacolo e ci può stare, secondo me, anche un atteggiamento studiato. Quel che di volta in volta mi chiedo è: quanto vale quel che sto ascoltando ed eventualmente guardando? O quanto meno: quanto mi piace e perché? Personalmente, Dave Koz non mi piace affatto, ma rispetto i gusti di tutti.
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
Allora vedi che qui scatta la questione "gusti personali". A me piace molto, e ti ripeto che prima di vederlo in faccia l'ho ascoltato... e quoto con tutti quelli che dicono che sia un po' troppo "spettacolare", sul palco fa proprio delle "americanate" no!?
E penso anche che non si possa paragonare un Koz a un Coltrane, o a un Parker, perchè sono lontani mille miglia A PRIORI, come genere di musica che amano (o amavano) produrre...
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
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Originariamente Scritto da Aktis_Sax
Allora vedi che qui scatta la questione "gusti personali". A me piace molto, e ti ripeto che prima di vederlo in faccia l'ho ascoltato... e quoto con tutti quelli che dicono che sia un po' troppo "spettacolare", sul palco fa proprio delle "americanate" no!?
E penso anche che non si possa paragonare un Koz a un Coltrane, o a un Parker, perchè sono lontani mille miglia A PRIORI, come genere di musica che amano (o amavano) produrre...
Però, attenzione: Koz non può essere paragonato a un Parker o a un Coltrane non solo perché si tratta di generi diversi, ma anche perché sia Parker sia Coltrane, ciascuno con il proprio stile e negli anni diversi in cui si sono imposti sulla scena musicale, hanno regalato all'umanitÃ* opere di bellezza sublime e hanno contribuito ad apportare innovazioni che stanno a tutt'oggi a fondamento del linguaggio jazzistico, arrivando ad influenzare musicisti di ogni generazione successiva e di ogni estrazione (Koz compreso).
Ci puoi scommettere che a Koz non basterebbero dieci vite.
Con questo, però, non voglio assolutamente asserire che Koz non sia un buon sassofonista e che non possa piacere!
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
Però penso che si stia un pò perdendo di vista quello che è l'argomento reale. Quì si parla, se nn sbaglio, di movimenti spontanei, nn di movimenti artefatti e studiati a tavolino x fare scena, questi ultimi nn hanno voce in capitolo. O no?
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
in effetti stiamo andando in Ot. Quello che volevo dire era sostanzialmente che non mi sembrava corretto il fatto di giudicare un musicista per i suoi movimenti sul palco... è una cosa assurda!
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
Beh alla fine secondo me il discorso è semplice : tutti suonando abbiamo dei movimenti naturali, che a volte accentuiamo...la cosa è ovvia, naturale.
Se questi movimenti non influenzano la qualitÃ* dell'esibizione, ben vengano..in caso contrario è il caso di smorzarli.
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
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Originariamente Scritto da Nous
Beh alla fine secondo me il discorso è semplice : tutti suonando abbiamo dei movimenti naturali, che a volte accentuiamo...la cosa è ovvia, naturale.
Se questi movimenti non influenzano la qualitÃ* dell'esibizione, ben vengano..in caso contrario è il caso di smorzarli.
Che uomo saggio :zizizi)) :zizizi))
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
Anche i movimenti delle dita, sulle chiavi...
:lol: :lol:
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
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Originariamente Scritto da Sax O' Phone
Anche i movimenti delle dita, sulle chiavi...
:lol: :lol:
:BHO: non riesco a capire? delle mani o dei piedi? :mha!(
:lol: :ghigno: :lol:
Comunque ritornando a noi......Tecnica contro Movimento; credo che si sia detto di tutto e di più :ghigno:
Vorrei fare un sunto :D-: .......ci sono Musicisti (io li catalogherei come Artisti) che magari Tecnicamente valgono meno di uno che suona in metropolitana (o magari no), ma riescono con il loro modo di fare, il loro atteggiamento e appunto i loro movimenti a interagire,coinvolgere e a farsi piacere dalla Gente. Coloro sono dei Genii, perchè alla fine le persone li "Ameranno" x quello che sono, e non tanto x quello che avranno fatto .
Poi ci sono gli Spacconi, coloro che se la cavano bene con lo strumento ma devono amplificare il tutto con movimenti innaturali e inutili (tipiche persone da Copertina).
Al contrario di tutto e di tutti.....arrivano le Leggende.....persone con doti innate che si fanno avvolgere dal quel flusso energetico della musica capace di sprigionare emozioni talmete forti che i propri movimenti (a volte impercettibili altre più evidenti) accarezzano e accompagnano le note in un enfasi di Emozioni e SemplicitÃ*.
X concludere, se uno vuole arrivare al livello "Leggenda", o premi i tasti della Playstation Cerchio-X-Cerchio-Quadrato-Doppia X-Triangolo ...... oppure fai quello che senti veramente dentro, facendoti coinvolgere dalla musica e farti trasportare dalle emozioni, non deve essere un obbligo muoversi, deve essere il più naturale e spontaneo possibile. :saputello
OK ..... è arrivato il momento di rinfrescarmi un pò........questo caldo dÃ* alla testa :lol:
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
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Originariamente Scritto da Aktis_Sax
Allora vedi che qui scatta la questione "gusti personali". A me piace molto, e ti ripeto che prima di vederlo in faccia l'ho ascoltato... e quoto con tutti quelli che dicono che sia un po' troppo "spettacolare", sul palco fa proprio delle "americanate" no!?
E penso anche che non si possa paragonare un Koz a un Coltrane, o a un Parker, perchè sono lontani mille miglia A PRIORI, come genere di musica che amano (o amavano) produrre...
eh... ti piace... si capisce subito dalle tue parole !! :DDD:
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
ma chi? Koz? sì, come musicista però! :ghigno:
Re: Mentre suoniamo: tecnica vs movimento
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Originariamente Scritto da ModernBigBand
Beh come sempre in medio stat virtus...
Quando si suona è importante non apparire come rigidi androidi ma allo stesso modo non bisogna sconfinare nelle pagliacciate alla Dave Koz.
"Un pò" di movimento è necessario per dare la giusta enfasi al brano e soprattutto per comunicare "visivamente" con gli ascoltatori.
Senza dimenticare che spesso la musica trascina a tal punto da far dimenticare tutto e tutti...pensate che Mike Portnoy il batterista dei Dream Theater si slogò un polso durante il concerto e se ne accorse solo alla fine! :lol:
;)
GiÃ* GiÃ*!
Nemmeno io, purtroppo, riesco a distinguere ciò che avviene all'esterno quando suono. E' molto strano, però è come se si uscisse per un bel pò dalla mente. Penso che anche i processi celebrali vengano annullati. Io, penso di essere proprio " arrivato ", nel senso che mi sono accorto che spesso quando ho lo strumento in mano, cado in uno stato parallelo: chiudo gli occhi, continuo a suonare e pensare a ciò che sto facendo e molto spesso non avverto nemmeno la presa di coscienza di essere lì in quel momento, sbando e mi chiedo: " ah ecco: in questo momento non so chi io sia, ma sono certo che sto facendo questo e sono vivo ". Va beh, poi questo è il post di un tipo mooooolto strano come me.
Michele The Strange, proprio come Emily :lol: