Eccomi qui a sollevare una questione a mio parere abbastanza interessante: voi quando vi esibite (non quando studiate a casa) come vi comportate?

Siete immobili o pressochè tali per mantenere sempre la spinta e la postura più corretti per sputacchiare sempre al meglio nel vostro tubo magico, oppure vi lasciate trascinare dal pezzo diventando dei veri e propri pulcinella?
Quali i pro e quali i contro delle due situazioni?

Io ad esempio a casa riesco a mantenere sempre una postura corretta e suonare in maniera precisa, ma quando sono in sala o dal vivo mi lascio sempre trascinare dai pezzi e dalla band (specie se c'è un bassista bravo ), inizio a muovermi ed "esaltarmi". Secondo me questo porta dei vantaggi a livello di spettacolo ed intensitÃ* (o intenzione) del pezzo, tuttavia è imbarazzante assai quando ti parte un fischio proprio lÃ*, dove meno te lo aspetti.
Il fatto è che muoversi aiuta ad accompagnare il brano, sia a livello ritmico che di sostegno alle note, poi ho notato che ci sono anche dei sassofonisti (parlo di quelli con la S maiuscola :lol:) che tendono a muoversi mentre suonano, ed i movimenti sono più o meno sempre gli stessi, ovvero:
- alzare lo strumento verso l'altro, piegandosi all'indietro (questo è soprattutto una questione scenica)
- piegarsi in avanti e verso il basso (si contrae la gabbia toracica e si da una maggiore spinta alle note)
- alzare una gamba (credo che anche questo aiuta a spingere le note dal basso)

Ditemi le vostre impressioni: ho detto tutte ca**ate? :lol: :lol:
O le mie osservazioni sono giuste?

E voi cosa fate?

Ovviamente il modo di suonare dipende dal genere... io faccio prevalentemente funky col gruppo, ma non penso che uno che suoni classica dalla mattina alla sera sia portato ad avere questi atteggiamenti! :)