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:wink:.
ciò che rileva non è la tua capacità ad eseguire l'esercizio correttamente in tempi relativamente brevi ma la tua capacità a sentire e vedere e capire le differenze.
solo con il tempo e l'esercizio le cose si sistemeranno.
considera poi che se non affronti il toro per le corna oggi potresti trovarti in seguito a dover combattere con difetti cristallizzati.
considera pure che quando avrai un riferimento solido ed acquisito : e quindi di posizione ed impostazione (automatismo) potrai dedicarti all'aspetto problematico.
la respirazione ed il rilassamento.
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Mi rendo conto che la cosa principale (almeno adesso) è avere la capacità di "sentire" nel momento in cui si sta suonando.
Del resto le tue domande - sin dall'inizio - sono rivolte a questo aspetto.
mi viene in mente il tormentone di un film con troisi e benigni: "bisogna provare-provare-provare. .. are ... e poi ci si riesce"
(non sempre è così facile :laughing: )
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Ciao Francesco.
Ogni tanto torno a romperti le scatole!
Ti va bene che al sax non riesco a dedicare piu' di 5/6 ore a settimana 😀
Ti ripropongo un'altra registrazione.
Di tutte, la meno peggio mi e' parsa la prima (a parte lo sputacchio iniziale😕 )
Almeno per durata (penso di aver respirato meglio) e stabilita' del suono.
Sugli altri 4 suoni sono andato in calando (anche per affaticamento: ho fatto diverse altre prove prima di questa)
Di certo mi sono trovato a cambiare impostazioni durente il suono. A volte anche incosciamente.. modificavo il morso, me ne accorgevo solo subito dopo.
E' che inizio in un modo.. qualcosa non mi piace (fosse solo qualcosa 😁 ) ed istintivamente modifico inclinazione.. stretta del morso.... poi mi ricordo delle tue indicazioni (modificare solo al suono successivo) e mi stabilizzo. Successive variazioni (che mi accorgo esserci) sono involontarie
Sul volume non mi sembrava di avere grosse differenze. Certo, nello stesso suono ci sono variazioni per via delle modifiche sul morso/inclinazione.. ma in generale faccio fatica ad indicarti qual'e' il volume piu alto nei 5 suoni.
La registrazione
https://www.dropbox.com/s/abbk0zmuh8...rova2.mp4?dl=0
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scusami solo ora posso ascoltare.
ora hai elementi su cui lavorare ed anche una certa esperienza di suoni.
individui elementi di correttezza nel primo suono soprattutto perchè riesci ad esercitare il controllo più che negli altri e la durata di conseguenza.
l'aspetto negativo è che gli elementi di correttezza (durata e controllo) sono assolutamente contrapposti alla ( impostazione , suono fermo e soprattutto volume).
il primo aspetto che balza agli occhi ancor prima che alle orecchie è l'inclinazione del collo che cambia in maniera drastica.
tra il primo e l'ultimo suono.
partiamo da questo elemento (che puoi verificare e correggere immediatamente) studiando allo specchio.
la posizione corretta del collo dello strumento è quella che ti consente di montare tutto il sax e di raggiungere una postura "senza peso sugli arti".
se idealmente avessi montato il sax nel primo suono saresti stato costretto o a spostarlo da un lato o a spostare il tuo corpo perchè l'inclinazione lo avrebbe fatto finire sullo stomaco o peggio.
ne consegue che il collo è inclinato eccessivamente nel primo suono (il primo effetto è una strozzatura del suono una diminuzione del volume ma una maggiore facilità al controllo del suono fermo)
io però in questo caso non parlo di suono fermo ma di suono strozzato e mascherato .(il controllo riesci ad esercitarlo solo perchè stringi più del necessario.
il suono che devi imparare a controllare è l'ultimo.
con quel volume .
il dato positivo è che cominci a capire la relazione tra durata del suono e corretta respirazione , suono fermo e malfermo.
(non vi è dubbio ad esempio che tra i suoni proposti ci sono parti dove appare evidente che perdi il controllo e te ne accorgi subito).
buon lavoro
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Citazione:
Originariamente Scritto da
fcoltrane
scusami solo ora posso ascoltare.
già mi dai grossi aiuti e mi dedichi del tempo, ci manca solo che ti scusi...
Piuttosto grazie !
Cerco di metabolizzare le tue indicazioni e ti cerco nuovamente (oh, quando ti stufi o se non hai tempo dimmelo serenamente :wink: )
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Riesumo questo interessante post per una domanda: si parla di produrre il maggior volume possibile nell'esercizio con collo e bocchino; ma quando poi andremo ad esercitarci con il sax ed a "suonare", bisogna avere sempre in mente il concetto di maggior volume possibile? Bisogna riportare fedelmente ed integralmente quello che facciamo con collo e bocchino sul sax? E le dinamiche? Grazie.
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quando si studia con il collo dello strumento il volume è il tuo migliore alleato perchè ti da una idea precisa di suono pieno, fermo (non strozzato).
il vero problema è riconoscere le caratteristiche del suono (anche quelle meno evidenti).
il confronto ti consente di farlo (se metti in relazione i suoni prodotti con il solo collo verificherai che le differenze sono più evidenti anche perchè non ci sono altri elementi che ti confondono , il riferimento è unico : un suono fermo con il massimo volume e per la massima durata e senza sforzarsi).
con il solo collo non devi diteggiare non hai tante note diverse ma un unico suono .
il primo passaggio sarà replicare lo stesso con il sax al completo. (su una nota soltanto, la più agevole per posizione)
a questo punto avrai un "suonone" fermo aperto con il sax al completo .
quindi il secondo step è imparare a prolungarne la durata senza inficiare le altre caratteristiche. (e c'è un solo modo ossia :" imparare a respirare da sassofonisti "
disimpegnando la stretta in tutti i suoi aspetti .
per la mia esperienza quando hai acquisito consapevolezza su questi aspetti (corpo fermezza intonazione e quindi timbro ecc.. gestire la dinamica sarà una passeggiata.
il rischio di operare diversamente è di intervenire contemporaneamente su dinamica e corpo senza comprenderne la differenza.
(o peggio: di stringere per diminuire il volume ).
quando senti le caratteristiche del suono prodotto con il solo collo ed impari a riconoscerne gli elementi corretti da quelli meno corretti ti fai una esperienza che riproponi con il sax al completo.
lo step successivo sarà quello di rendere eguali due suoni che per posizione sono diversi con il sax al completo.
e quindi ad esempio sei riuscito ad ottenere un sol centrale pieno con grande volume e durata (diretta conseguenza dello studio con il collo).
ora impari a rendere il sol diesis esattamente eguale al sol .
(per volume durata fermezza timbro ecc..) l'unica differenza sarà l'altezza del suono, ma i due suoni saranno omogenei.
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Ok ma io intendevo questo: una volta fatti gli esercizi collo-bocchino, prendo il sax ed inizio a fare scale, arpeggi, brani Aebersold ecc. Devo eseguire tutto al max volume possibile? Eseguendo al sax dei pp e dei ff non sarebbe meglio esercitarsi anche con collo e bocchino con dei pp e ff?
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quando studi le scale gli arpeggi i brani curerai la dinamica e tutto ciò che trovi sia utile (il tempo il ritmo il fraseggio ecc) quindi ha poco senso suonare con il massimo volume
lo studio del collo ha invece come presupposto il massimo volume possibile.
studi 5 minuti o 10 con il solo collo in questa maniera e poi passi al sax.
il primo step è produrre una nota con il sax che abbia le stesse caratteristiche del solo collo (quindi nota ferma grande corpo grande volume grande durata.
poi impari a riprodurla ogni volta lo desideri (imparando a respirare)
poi ti sposti di mezzo tono e rendi questa diversa nota per posizione ed altezza esattamente identica alla precedente.
(omogenea in tutti gli aspetti tranne altezza e posizione).
un sassofonista dotato di buona tecnica riesce a suonare tutta l'estensione del sax in maniera omogenea .
ritengo che studiare con il solo collo la dinamica sia assolutamente controproducente.
il rischio enorme è di creare confusione tra elementi del suono e non raccapezzarsi più.
lo studio con il collo tende a semplificare (il tuo riferimento è un unico suono ) e queste ti consente di analizzare quelli che sono gli altri elementi .
durata
"fermezza" : collegata ad intonazione timbro corpo
volume .
il vero problema è che si può intervenire sul volume in tante maniere ma quasi tutte comportano una interferenza del timbro del corpo e della intonazione.
l'unico modo per agire solo sul volume è capire come utilizzare l'aria e disimpegnare la stretta del labbro e del morso.
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Continuo qui la discussione iniziata http://www.saxforum.it/forum/showthr...erienze-altrui
Qui invece una prima sequenza audio/video limitata volutamente a circa 8 secondi x emissione. E' la prima serie dalle ultime eseguite ieri mattina.
https://www.dropbox.com/s/kwfibjsvx2...3_cut.mp4?dl=0
non ho avuto difficoltá o affanni al termine di questa prima sequenza, il risultato non mi soddisfa dal punto di vista della omogeneitá e tenuta del suono.
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il primo aspetto che balza agli occhi è la cattiva respirazione.
imparare a respirare correttamente non è per nulla semplice ma alcuni accorgimenti puoi utilizzarli.
non avere alcuna fretta nell'atto di ispirare.
devi inspirare con un unica presa di aria ma molto molto molto lentamente.
provo a spiegarmi meglio :tra un suono e l'altro devi inspirare una sola volta e solo dalla bocca non dal naso (dai lati della bocca) e lentamente.
inspirando lentamente noterai che l'aria via via che entra nel tuo corpo si va a posizionare nel basso ventre creando un rigonfiamento della pancia.
quando espiri al contrario noterai un progressivo sgonfiamento della pancia . (come un palloncino che si sgonfia lentamente).
se tu parti inspirando molto velocemente ( nel video ci metti circa 2 secondi ) molto probabilmente già parti del tutto rigido ed immettendo "aria cattiva ".
prova ad inspirare per circa 8 o 10 secondi (ossia l'atto di inspirare deve durare tutto questo tempo ) .
questo ti spingerà a rilassarti e a controllare la fase di inspirare e indirettamente quella successiva.
stai attento a non andare in apnea per esubero di aria.(anche in questo caso diventerebbe aria cattiva).
per quanto riguarda il volume ti posso dire che questo che proponi con il solo collo è un volume davvero troppo basso.
o meglio strozzato in maniera eccessiva .
il volume che puoi raggiungere con questo setup che hai scelto e che sarà il tuo riferimento è molto più alto.
il problema è che se spingi di più mantenendo questa stretta eccessiva solleciterai i tuoi problemi e questo devi evitarlo.
devi imparare a stringere meno sia con il labbro sia con il morso ed a spingere di più con l'aria.
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Ok, grazie. Farò un pò di pratica eppoi nei giorni a seguire inserire un nuovo video x vedere se ci son stati progressi.
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U signur... Io appena provato... E alla seconda emissione stavo collassando.. Ha iniziato a girarmi la testa e vedere nero... Eppure di aria ne avevo ancora... Ci ho messo cinque minuti per ripigliarmi e scrivere..
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Sapreste dirmi se nel video di Bergonzi proposto da fcoltrane all'inizio della discussione viene detto di produrre (da Bergonzi) con il chiver la nota mi, per sax tenore (E concert)?Ho capito bene? Il mio inglese è piuttosto scarso
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Sono felicissimo di aver trovato questa discussione, perché l'esercizio con il chiver mi sta aiutando a gestire l'immissione d'aria e la respirazione. Non ho mai avuto difficoltà a generare volume, ma tendo a finire piano piano in apnea, sforzando gli addominali, nonostante i polmoni conservino una piccola quantità d'aria. Proverò a rallentare le inspirazioni. La fermezza del suono è da migliorare: credo che i responsabili siano la stabilità del labbro e la "concentrazione" del soffio. Lavorarci su è divertente.
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Quando inspiri per la prima volta quanto tempo impieghi?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
fcoltrane
Quando inspiri per la prima volta quanto tempo impieghi?
Non ho mai contato il tempo della prima inspirazione. Prima di attaccare faccio una serie di respirazioni profonde, facendo attenzione ad usare il diaframma (gonfiando e sgonfiando il ventre). Credo che l'ultima inspirazione duri 4 o 5 secondi. Tra un suono e l'altro l'inspirazione è di circa 6 o 7 secondi. Non vado oltre perché così i miei polmoni sono già pieni. Aggiungo che ho una cassa toracica stretta. Oggi pomeriggio cerco di rallentare e rilassarmi di più.
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ciò che dici sulla collocazione dell aria mi fa sospettare che immette aria cattiva. Questo è in qualche misura confermato da altri elementi. La durata del suono ad esempio
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Proprio così. Solo in questi giorni sto imparando cosa significa inspirare lentamente e rilassarsi. Rimane la tendenza all'affaticamento addominale sugli ultimi suoni. Inizio a fare i primi suoni che durano 6 e 7 secondi. La stabilità del suono è da migliorare. L'intensità è discreta.
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Ciao, posso sapere cosa intendi con aria cattiva? Polmoni troppo pieni? Aria "già respirata" che deve essere ricambiata?
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L'aria cattiva è quella che non ti consente di suonare in maniera corretta.
E' un po come guidare con il freno a mano inserito .
Sei già in apnea ed ancora non hai emesso nemmeno un fiato.
Il problema è che ci sono una serie enorme di concause che producono l'aria cattiva:
utilizzo degli addominali e dell'apparato respiratorio irrigidito e forzato, collocazione dell'aria nella parte "polmonare alta", inspirare senza aver prima buttato via tutta l'aria , ecc... ecc... ecc..
queste sono solo alcune delle cause che interferiscono con la respirazione.
Ha poco senso discutere di questo , è più utile procedere allo studio del collo e dagli indici (il suono) capire come correggere la respirazione.
Se puoi registra un video-audio del tuo studio con il collo in modo che possa dirti di più .
6 o 7 secondi con il solo collo sono pochi e non rappresentano un "buon punto" di partenza per poter poi suonare il sax al completo.
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Mi sto dedicando a questo studio e basta. Perlomeno, comincio a capire i punti in cui accumulo tensione: addominali, costato, spalle, collo. Anche la schiena. Però l'imboccatura è morbida. Farò delle registrazioni appena posso. Grazie!
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Finalmente riesco a caricare degli audio. Metto i link. Ora uso ance Rico 2.5, molto più flessibili della Vandoren. Ho ancora parecchio lavoro davanti!
https://soundcloud.com/user-122897552/26-settembre
https://soundcloud.com/user-122897552/30settembre1
https://soundcloud.com/user-122897552/30settembre2
Mille Grazie!
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se tu dovessi scegliere tra tutti i suoni che hai prodotto quello che appare più fermo e con un volume meno strozzato quale sceglieresti?
poi se dovessi scegliere quello che dura di più cosa sceglieresti?
ps. (se riuscissi a video registrare anche con un telefonino avrei altri strumenti da utilizzare (perchè non sono in grado di capire se inspiri solo una volta tra un suono e l'altro)
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Il più "fermo" e meno strozzato forse è il terzo suono dell'ultima registrazione. Il più lungo non saprei proprio. Forse il quarto suono della seconda reg., forse il quarto della terza... Quanto al video non sono riuscito a farne con una luce sufficiente: mi esercito in una cantina! Quando ne faccio uno decente lo carico. Grazie!
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Ho caricato un video (brutto). Oggi ho guardato soprattutto al volume del suono, trascurando il resto (eccetto, per quel che credo di pensare, le inspirazioni). E magari è la prima cosa che sbaglio! Ad ogni modo, spero possa essere utile.
Grazie per la pazienza!
https://www.youtube.com/watch?v=80-3DH-y344
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il problema maggiore è rappresentato dal fatto che la durata del suono è limitata.
questo dipende da una serie di elementi che posso riassumere (ma solo per semplicità di esposizione) in una cattiva gestione della respirazione, e dispendio di energie che non si trasformano in suono.
andiamo al nocciolo della questione : prima di suonare devi prendere aria .
Devi prenderne davvero tanta, più che puoi, in una unica volta, senza interruzione e molto lentamente.
Se lo fai sarai costretto a collocare l'aria da qualche parte.
Visivamente (per questo è utile il video ) vedrai la tua pancia gonfiarsi lentamente ma progressivamente sino a raggiungere la massima "dilatazione possibile"
Purtroppo può accadere (se non sei rilassato ) che l'aria si vada a collocare nella parte polmonare alta . (o si vada a collocare "per costrizione " )
Già questo (una inspirazione corretta) ti dovrebbe mettere in condizione di guadagnare qualcosa in relazione alla durata.
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Ti ringrazio per l'osservazione: è un' importante conferma del lavoro da fare.
Credi sia il caso di riprendere lo studio del sax al completo una volta che riesca ad ottenere una durata decente?
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il punto di partenza per poter suonare il sax al completo è circa dai 10 secondi in su (con il solo collo) .
devi imparare a mantenere il volume alto il suono fermo ma senza il minimo sforzo.
in questo momento il volume c'è il suono fermo pure (per gran parte del suono) ma per produrlo sembra che tu faccia un enorme sforzo e di conseguenza la durata è minima.
in pratica devi imparare a produrre lo stesso volume ma alleggerendo e rilassando ciò che utilizzi per dare la spinta all'aria.
è molto complicato a parole ed all'inizio non è semplice perchè anche se si comprende tutto ciò che si deve fare poi non è possibile controllare tutto.
(parte bassa degli addominali , apparato respiratorio , laringe gola apparato diaframmatico ecc..)
è utile che impari ad inspirare del tutto rilassato.
in genere se inspiri correttamente e del tutto rilassato poi espiri alla stessa maniera.
se invece inspiri in maniera scorretta forzando e collocando l'aria nella parte sbagliata poi quando espiri non puoi correggere il tiro. (hai aria cattiva)
un ultima prova che puoi fare è ridurre di un minimo la spinta dell'aria (nel senso che il volume deve essere sempre un grande volume ) ma ho il sospetto che tu possa ridurre di un minimo la spinta dell'aria senza ridurre il volume .
in questo momento cioè la spinta dell'aria non si trasforma in suono perchè ce ne è troppa .
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Ecco il punto: faccio molta fatica a produrre un suono forte. La tecnica ideale, allora, potremmo descriverla come "massima resa con il minimo sforzo". Magari anche senza sforzo! Ti ringrazio ancora. Ora occorre pazienza e dedizione. Su internet poi non è difficile trovare indicazioni su esercizi utili per migliorare la respirazione e la capacità polmonare. Quando ci saranno progressi ti farò sapere, e vedremo cosa bisogna migliorare. A presto!
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Ciao fcoltrane! Mi rammarico per il prolungato assenteismo, tuttavia non ho grandi novità. Attualmente riesco a suonare per max 8 secondi, con un pò di sforzo nell' ultimo tratto. Mi pare che l'affaticamento complessivo inizi a diminuire. Ora sono sceso alle rico (rosse) n2. Caricherò un nuovo video una volta raggiunta la soglia dei 10 secondi. Grazie ancora per l'immensa cortesia. A presto!
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Caro fcoltrane, scusa se è da molto che non scrivo; purtroppo non ho registrato veri progressi. Diciamo che tenendo l'imboccatura morbida il mio suono è più pieno ma la sua durata rimane sugli 8 sec, se stringo un poco di più il tono è crescente, il suono forse più afono, la durata va anche oltre i 10 secondi. Il vero progresso sino ad oggi, forse, è il minor sforzo e affaticamento. Grazie ancora per il tuo aiuto. A presto. Carlo
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recentemente ho assistito ad un seminario con Andy Sheppard .
ad una mia domanda sul "suono" ha affrontato alcuni degli argomenti che rappresentano la base per la produzione.
la respirazione :
Andy diversificava tre tipi di respirazione (dal punto di vista teorico) .
la prima che si colloca visivamente sulla pancia al di sotto dell'ombelico o giù di li.
la seconda nella parte polmonare o su di lì
la terza sul collo o su di li.
la respirazione utile per suonare è la prima.
(la terza si utilizza in tecniche particolari come la respirazione circolare)
la seconda non serve.
il vero problema è che la collocazione dell'aria non garantisce che stai utilizzando quel tipo di respirazione :
" visivamente vedi la pancia gonfiarsi e pensi in cuor tuo tutto bene non sto sollevando le spalle quindi l'aria che immetto è quella giusta ...............
purtroppo spesso non è così .....ricordo come fosse oggi quanto ero in grado di mentire a me stesso ed il mio cervello era in grado di simulare una respirazione corretta (la pancia si gonfiava ma non perchè ci fosse l'aria dentro ma perchè i miei muscoli gli ordinavano di gonfiarsi.)
torniamo però per un attimo al consiglio di Andy:
prova a buttare via emettere eliminare tutta l'aria che hai in corpo.
fallo molto molto lentamente con un unico espiro.
quindi quando non hai nulla immetti lentamente molto lentamente nel tuo corpo aria nuova (in una unica soluzione molto molto lentamente ).
noterai la pancia gonfiarsi lentamente ma progressivamente .
(se apri la parte polmonare o sollevi le spalle già stai sbagliando se invece gonfi lentamente e progressivamente la pancia dal basso sotto l'ombelico forse sei sulla retta via.)
quindi emetti un bel suono con il collo e vedi quanto dura. (il tutto da rilassato )
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Caro fcoltrane (fabio, federico, francesco?), oggi pomeriggio mi sono esercitato con la maggior lentezza di cui son stato capace.
La pancia è la prima a gonfiarsi, livello dell'ombelico. Ho cercato di soffiare l'aria con la sola spinta degli addominali. L'intensità del suono era minore, il timbro buono, la durata tra i sei e i sette secondi. La spinta dell'aria in questo modo era più debole: quando l'ancia cessava di vibrare espiravo comunque l'aria rimasta. Lavorerò su questo modo. Di solito compensavo la debolezza degli addominali con la compressione della gabbia toracica. Ad ogni modo, non inarco le spalle. Penso che cambierò la mia rico n2 con una rico 1 1/2. Ci aggiorneremo. Grazie!
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Ciao fcoltrane, come stai? Sto continuando i miei esercizi nel tentativo di ottenere la migliore scioltezza possibile. In effetti l'affaticamento ora è minimo, l'apnea dei primi mesi è scomparsa. Resta da aumentare durata, stabilità e intensità del suono, ma intendo procedere senza fretta (sebbene siano passati quasi sei mesi da quando ho iniziato a fare questo esercizio, ripensare agli sforzi di allora...).
Oggi ho fatto un piccolo sgarro: ho provato a sentire come suonavano il si e il la centrale sul sax, suoni fermi.
Ottima cosa mi son detto, timbro molto più pieno e molta meno fatica di un tempo: peccato che calassi di oltre mezzo tono! Ho incalzato il bocchino alla solita altezza, lasciando un centimetro di sughero scoperto. Oggi per riuscire a stare in tono dovevo stringere l'imboccatura da matti, tappando il suono. Ciò mi ha fatto ripensare alle fatiche dell'estate scorsa
Ora: pensi che per correggere l'intonazione si tratti di incalzare di più il bocchino, o forse è la mia tecnica di emissione/imboccatura ad essere ancora inadeguata?
Scusa per la divagazione! Grazie per la pazienza!
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non so rispondere a questa tua domanda (l'unico modo sarebbe provare il sax).
non escludo però che alleggerendo l'imboccatura (la tensione del morso e del labbro) tu abbia trovato l'impostazione corretta ed ora risulti calante perchè la posizione del bocchino sul sax (quellla che hai utilizzato sino ad ora) non è quella corretta.
prova a fare un video audio con il telefono e così ho più elementi per risponderti. ciao fra
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Dopo 5 mesi di esercizi - anche col sax intero - il massimo che sono riuscito ad ottenere sono 10 secondi, solo con le ance rico 2.
L'intonazione è accettabile, cala sul do centrale. Le note alte sono faticosissime e il sax mi chiede più aria di quella che sono in grado di dargli. A questo punto penso di prendere un bocchino da studio più chiuso. Ciao!
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Ciao a tutti.
Scusate per il contralto, alle fine del video, dice: G sharp or A flat e cioè SOl # o LA naturale.
Li intende in chiave di violino (non trasposti), giusto?
Io quando suono faccio 2 suoni: SOL # e MI naturale (basso).
Come mai? Ciosa sbaglio? Devo postare un video?
Grazie
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studio col solo chiver
Suonando con il solo chiver ho notato che con alcune ance faccio piu' difficolta' ad emettere un suono lungo e pieno,e inoltre tendo a stringere,invece con altre ance il suono e pieno e lungo e chiaro.Puo' questo tipo di studio farti capire anche il cattivo uso che si fanno delle ance? mi hanno sempre detto di usare ance forti e dure ma su di me sembra non funzionare.Puo' questo studio farmi capire anche la giusta ancia da usare in base a come esce il suono(durata e volume) col solo chiver?
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L’ancia è colei che genera il suono , e con colei ti devi misurare ! Con alcune ti troverai bene e con altre no , dipende dal tuo confort.
Che poi il tuo confort lo cerchi con l’ancia montata sul becco e quindi sul collo senza sax oppure con tutto montato dipende da che cosa stai studiando : a mio parere usare solo il collo ti deve servire ad imparare a gestire la tua emissione e quindi meglio farla con un setup agevole , una volta sistemato quello esplorerai ance bocchini e setup.
Per quanto riguarda il consiglio su usare ance dure é una cosa troppo soggettiva per poter essere generalizzata e quindi consigliata a tutti ; è vero che se hai più resistenza e la sai gestire il suono ne trae giovamento , ma se non riesci a farla vibrare come si deve , fai fatica e emetti fischi e il suono peggiora.
Ps. Ho unito il post alla discussione esistente sullo studio con il solo collo.