Re: Ho provato un King Super 20 silversonic...
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Originariamente Scritto da docmax
Così come è in teoria non corrisponde in pratica: non sarÃ* bene approndire o ce la teniamo come dogma?
io accetto tranquillamente gli esiti della verifica sperimentale, cioe' la vostra esperienza.
Le mie curiosita rispetto alla causa restano, certo non e', semplicemente e in modo diretto, conseguenza del coefficiente di dilatazione termica.
In realta' piu' ci penso piu' mi rendo conto di inoltrarmi in un campo minato, perche' se cominciamo a considerare la questione dilatazione termica allora dovremmo anche considerare che ove ci siano abbinamenti di materiali con diversi coefficienti (placcature oro o ag su ottone p es) dovrebbero generarsi significative tensioni interne e dunque deformazioni.
Alcuni ricorderanno, dalla scuola, il funzionamento delle valvole bimetalliche che sfruttano questo principio.
forse e' bene accettare la cosa come dogma, come propone Docmax, tutto sommato stiamo parlando di deformazioni dell'ordine dei centesimi di mm.
in alternativa mi pare di ricordare che l'esperto di metallurgia sia Emilio :)
Re: Ho provato un King Super 20 silversonic...
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Originariamente Scritto da Mandrake
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Perchè l'argento seppure non puro... dovrebbe risentire maggiormente degli sbalzi di temperatura.
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argento ha un coefficiente di dilatazione termica inferiore a quello della lastra ottone, quindi dovrebbe essere il contrario, ecco perche' mi stupisco
...non è il coeff. di dilatazione termica che conta ma il calore specifico, che comunque credo siano collegati come andamento.
Se prendi il sax in cantina e vuoi scaldarlo in salotto ci metti di più con un materiale con calore specifico (o coeff. di dilatazione) inferiore.
Poi quando è caldo è più stabile perchè reagisce più lentamente alle variazioni di temperatura.
Re: Ho provato un King Super 20 silversonic...
Valutiamo allora la questione dal punto di vista del calore specifico, chiarendo bene le differenze con il Coeff di dil atazione, e ricordando che non c'è proporzionalita tra i due, basta menzionare tra i tanti, il confronto Ag e Mercurio che hanno calore specifico simile ma coeff di dilatazione enormemente diverso
(dice nulla il funzionamento del termometro?)
il coeff di dilatazione termica ci dice se e quanto un pezzo si allunga scaldandolo, con cio modificando eventualmente le caratteristiche sonore dello strumento (abbiamo cominciato a parlare di questo in riferimento al fatto che, scaldandosi, i sax argentati modificassero le loro caratteristiche sonore a seguito di dilatazione)
il calore specifico ci dice semplicemente quanto calore serve per aumentare di un grado la temperatura, non se questo aumento provochera' variazioni dimensionali
chiaro che A PARITA' DI COEFF DI DILAT E DI CONDUCIBILITA' il metallo di maggior calore specifico giungera alla sua temperatura "a regime" un po dopo, vorra' dire che ci metterai un minuto in piu a scaldarlo.
ora nel caso si confrontino Ottone e Argento si ha che Ag ha un calore specifico piu basso di quello di ottone, conducibilita' termica superiore e come gia detto minor coefficiente di dilatazione, come dire che si scalda prima e si deforma meno.
Dunque se cerchiamo di motivare la miglior resa sonora dei sax d'argento dopo "riscaldamento" pensando che questo avvenga a causa delle modifiche dimensionali che sono maggiori o comunque piu lente (e quindi occorre scaldare piu' a lungo) di quelle dell'ottone siamo fuori strada.