Re: Consigli per un'insegnante!
Che i jazzisti di un tempo non sapessero leggere la musica è una bufala coi fiocchi.
Magari non tutti erano in grado di leggere a prima vista, come i jazzisti di oggi, che per lo più hanno studi di conservatorio, ma sapevano leggere e anche piuttosto bene.
Altrimenti, secondo voi, come facevano a lavorare nelle big band?
Sapete che tra gli anni trenta e quaranta dello scorso secolo esistevano centinaia e centinaia di big band negli Stati Uniti?
Leggere è importante per molte ragioni.
Per esempio a trascrivere un assolo, cosa utilissima proprio per imparare a improvvisare (se ne è giÃ* detto in altro topic).
Re: Consigli per un'insegnante!
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Originariamente Scritto da MyLadySax
Che i jazzisti di un tempo non sapessero leggere la musica è una bufala coi fiocchi.
AMEEEN.... :half:
Sacrosanta veritÃ*. Solo che far passare un Jazzista come il Bohemien (spero si scriva così...) tutta espressivitÃ* e zero regole fa più figo no...? :evil: :muro((((
Altrimenti, secondo voi, come facevano a lavorare nelle big band?
Sapete che tra gli anni trenta e quaranta dello scorso secolo esistevano centinaia e centinaia di big band negli Stati Uniti?
C'è qualche eccezione... :D-:
Duke Ellington componeva i brani in auto mentre si spostava da un concerto all'altro, oppure mentre mangiava oppure mentre suonava un altro brano... :DDD:
Però all'epoca non c'erano le fotocopie e le armonizzazioni venivano create su misura ed immediatamente durante le prove...
Lui suonava al piano il tema e gli altri scrivevano... poi si decideva chi suona cosa...
Non sempre era così, però poteva succedere...
Re: Consigli per un'insegnante!
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Originariamente Scritto da Nous
Sostanzialmente vuoi sentirti dire che hai ragione, giusto?
Beh..no :saputello !
Il problema è di natura diversa, ti faccio l'esempio dei miei studi universitari. Quando studio un libro io devo NECESSARIAMENTE seguire questo iter: per prima cosa devo dividermi il lavoro in giorni, per cui se un libro è di 300 pagine decido di leggerlo in 10 giorni leggendone 30 al giorno. Quando leggo devo sottolineare e prendere note ai margini, o non mi rimane NIENTE nella memoria, poi scrivo gli appunti sulla base di quello che ho sottolineato (e quando scrivo gli appunti è come se il libro sottolineato lo vedessi per la prima volta). Finiti gli appunti devo farmi gli appunti degli appunti perché scrivo un sacco :lol: poi si va a dare l'esame... Finora, dopo la laurea in corso con 110 e lode, i sette esami che ho dato sono tutti 30 di cui cinque con lode :saputello
Con gli spartiti per me è uguale, quando ce l'ho davanti è come se ci fosse un libro, o una persona che ti parla mentre non la stai a sentire. Se ho il tempo e la voglia quella partitura io la studio, ci faccio dei segni per ricordarmi quando c'è un passaggio complicato, o quando è preferibile una chiave rispetto ad un'altra. E quando una cosa la interiorizzo non la dimentico più, per cui è come se creassi una sorta di bagaglio, mi segui?
Re: Consigli per un'insegnante!
accidenti,mi sa che sul fatto di non ricordare una ceppa siamo uguali :lol:
Re: Consigli per un'insegnante!
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Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
sempicemente non deve sprecare tutta la lezione a farti leggere un brano..
A meno che tu non suoni la marcia di Topolino, con ovviamente improvvisazione sul tema principale, può succedere di passare qualche tempo a studiare o analizzare la parte prima di mettere in bocca lo strumento. GiÃ* il fatto che tu parli di SPRECO di lezione mi lascia perplesso.
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Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
se leggi ancora male,non deve correggerti..di che? vuoi che uno non si accorga che ha letto le note sbagliate? ti manda a cagare e fa dell'altro...
Bel metodo di insegnamento...se uno legge male le terzine non deve essere corretto? Se uno non conosce i tempi composti si fa finta di nulla? Ma per favore..
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Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
se poi alla prova successiva leggi da dio,ma pessima espressione,poco intonato etc,allora si ha il dovere di correggerti
Guarda che a me è successo di suonare un pezzo quasi perfettamente (quasi) a prima vista, e di essere ripreso perchè in una battuta del finale ho dimenticato un'alterazione. Ha fatto male l'insegnante? Secondo me no. Ovvio che mi ferma anche se sono poco intonato, o se la mia interpretazione lascia a desiderare (vedere mio topic sull'argomento), ma la musica è l'insieme di tutto : non puoi scegliere cosa ti piace e prendere solo quello.
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Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
qui si parla di jazz,e non cè solo la lettura su cui esercitarsi,e non parlo di "tecnicismi fantastici"
(credo tu abbia una strana idea del jazz)
Credo che tu abbia un'idea sbagliata dell'insegnamento della musica...e anche del suo studio.
Re: Consigli per un'insegnante!
Citazione:
Originariamente Scritto da Nous
non puoi scegliere cosa ti piace e prendere solo quello.
La volontÃ* e tutto. Quello che voglio suonare è quello che piace a me, ecco perché non ho mai (e credo non lo farò mai) suonato in un contesto che non fosse esclusivamente composto da persone con cui mi trovo bene. Se decido un pezzo da suonare è perché mi piace, non perché lo devo fare: se piace anche a qualcuno che mi sente suonare può solamente farmi piacere, ma in quel momento non è solo la musica a piacergli, ma anche la mia persona, perché sono quello che suono. Questa è l'ottica in cui vorrei lavorare.
Re: Consigli per un'insegnante!
non puoi quotare e rispondere oslo ad una parte del messaggio,non ho mai detto che non ti deve correggere,ma che per farlo tu devi giÃ* arrivare preparato alla lezione,nel caso delle terzine è giusto che ti corregga (facevo l'esempio delle cinquine) oppure che tte lo esegua o te lo faccia registrare,lo stesso per spiegarti i tempi composti,poi ci si arrangia...la volta dopo,con lo studio a casa,il prof valuta se cè stato un miglioramento o meno.
non ho mai detto che non ti deve correggere l'insegnante,semplicemente farlo dopo un buon tempo di studio,se no è ovvio che,non essendo tutti maghi della "prima vista" come te,perderÃ* tutta la lezione per leggere un brano...
ripeto in oltre che qui si parlava di lezioni jazz,in cui di solito si studiano trascrizioni degli assoli,non brani,per cui l'interpretazione è da ascoltare sul disco,o creandone una propria...l'insegnante in questo senso serve relativamente.
Re: Consigli per un'insegnante!
Citazione:
Originariamente Scritto da Olatunji
La volontÃ* e tutto. Quello che voglio suonare è quello che piace a me, ecco perché non ho mai (e credo non lo farò mai) suonato in un contesto che non fosse esclusivamente composto da persone con cui mi trovo bene. Se decido un pezzo da suonare è perché mi piace, non perché lo devo fare: se piace anche a qualcuno che mi sente suonare può solamente farmi piacere, ma in quel momento non è solo la musica a piacergli, ma anche la mia persona, perché sono quello che suono. Questa è l'ottica in cui vorrei lavorare.
Questo discorso non fa una grinza.....tanto da avere un PERO' grande come una casa...
Se NON vuoi vivere di musica allora puoi adottare la scelta di suonare quello che piace a te...
Se VUOI vivere di musica (male e di stenti...) allora DEVI anche suonare ciò che non piace a te.
Ti faccio un esempio...a me la musica pop non piace. Però.... Se mi chiamasse a suonare in tournee la Pausini perchè vuole avere dei suoni diversi dai soliti schitarramenti e pagasse davvero bene io ci andrei.
Dipende da quello che vuoi fare nella tua vita...
Coltrane aveva un bel da dire con la purezza di quel che si suona ma al giorno d'oggi se si vuole lavorare nel campo musicale bisogna essere dei camaleonti...(non il gruppo... :doh!: )
Frank
Re: Consigli per un'insegnante!
Qui la questione si infittisce. 1) Vivere di musica, a chi non piacerebbe? 2) Esprimersi nella musica, non esiste un uomo più fortunato di chi ci riesce.
Ma se proprio devo scegliere tra 1 e 2 io scelgo 2.
Però non è una scusa per suonare "male", io voglio suonare per vera passione. Per dirne una, io sono ossessionato dall'idea di avere un brutto suono. Ogni tanto sento dei video su youtube di gente che ha un suono pessimo, davvero pessimo, e penso "se anche io avessi un suono così e non me ne accorgessi?"... e in quei momenti sento davvero il bisogno di un insegnante, riesco a risolvere soltanto registrandomi e riascoltandomi quando è possibile, non conoscendo altri sassofonisti. In qualche senso davvero i miei unici maestri sono i dischi. Sento una frase che mi piace e me la scrivo, sento una pronuncia e cerco di imitarla e via discorrendo
Re: Consigli per un'insegnante!
beh questo è comunque un atteggiamento positivo e costruttivo ai fini di suonare jazz...un insegnante però probabilmente ti arricchirebbe per una marea di aspetti che non immagini neppure! (e neppure io,sono qui che scopro lezione dopo lezione)...e quello che fai ora,lo farai anche dopo,solo che ci saranno tante cose in più...per il suono...beh ti quoto..quando suono in duetto col mio prof mi viene da piangere :cry:
Re: Consigli per un'insegnante!
Citazione:
Originariamente Scritto da Olatunji
Qui la questione si infittisce. 1) Vivere di musica, a chi non piacerebbe? 2) Esprimersi nella musica, non esiste un uomo più fortunato di chi ci riesce.
Ma se proprio devo scegliere tra 1 e 2 io scelgo 2.
Ok, perfetto. Questione di scelte...Io sto cercando di fare tutte e due le cose ma in modo da non lasciare il "day Job" che ho...
......Ogni tanto sento dei video su youtube di gente che ha un suono pessimo, davvero pessimo, e penso "se anche io avessi un suono così e non me ne accorgessi?"
Dato che il suono è una questione soggettiva, mi indicheresti, anche via MP un video di you tube di qualcuno con un suono orrendo? Te lo chiedo perchè vorrei capire il tuo parametro di suono brutto...tutto qua.
Re: Consigli per un'insegnante!
sarebbe fantastico se mandasse un link con un tuo video :lol: :lol: scherzo eh! comunque ha ragione,dai,è piena youtube di sassofonisti in erba che piazzano i video per sport,con un suono da far rizzare i capelli...
Re: Consigli per un'insegnante!
Citazione:
Originariamente Scritto da Nous
secondo me metÃ* delle tue idee cambieranno dopo una decina di lezioni serie.
Secondo me sei troppo rigoroso su questo tipo di argomenti. Mi spiego meglio:
tu ti stai preparando ad un quinto anno di sassofono, come me, dunque ti do ragione su quello che hai detto, su quanto sia importante sapere leggere la musica, la tecnica, curare il suono ecc ecc ecc ( ci sarebbero altre mille cose, giusto? ;) )...
Probabilmente però Olatunji intendeva farci capire che lui, dopo aver avuto una formazione "classica" vorrebbe ricominciare e provare a fare del jazz: questo, Nous, non significa che il maestro non gli spiegherÃ* mai le cose sopracitate e soprassederÃ* sulle sue eventuali lacune (potrebbero esserci lacune in effetti, dopo 5 anni senza un maestro); te lo posso dire perchè nella scuola dove vado io ci sono insegnanti "jazz", che non trascurano assolutamente tutto quello che può essere la precisione e l'intonazione: ricordati che il jazz non è solo improvvisazione e note buttate lì a casaccio senza un senso...
Credo che sia normale che un sassofonista, dopo anni di "classica" (chiamiamola così), abbia voglia di provare a fare del jazz e di dare spazio alla sua creativitÃ* imparando ad improvvisare... chiaramente ci sono elementi che non bisogna dimenticare e che un bravo maestro saprÃ* insegnare in modo corretto...
Comunque sì, ci sono insegnanti bravi di jazz... prova ad informarti nella tua zona!
Re: Consigli per un'insegnante!
Citazione:
Originariamente Scritto da Aktis_Sax
Probabilmente però Olatunji intendeva farci capire che lui, dopo aver avuto una formazione "classica" vorrebbe ricominciare e provare a fare del jazz: questo, Nous, non significa che il maestro non gli spiegherÃ* mai le cose sopracitate e soprassederÃ* sulle sue eventuali lacune (potrebbero esserci lacune in effetti, dopo 5 anni senza un maestro);
Secondo me sei fuori strada : io lo so benissimo che il suo maestro gli spiegherÃ* tutto, fino a fare di lui un musicista...altri hanno un'idea alquanto bizzarra della didattica della musica, che riassumerei con "le cose pallose le faccio da me a casa, a lezione devo divertirmi".
Citazione:
Originariamente Scritto da Aktis_Sax
ricordati che il jazz non è solo improvvisazione e note buttate lì a casaccio senza un senso...
Lo so benissimo, infatti io ho sempre detto che eventualmente passerò al jazz quando avrò raggiunto un buon livello nella classica, che fornisce le basi per tutto.
Re: Consigli per un'insegnante!
no,hai riassunto male..sinceramente a lezione preferirei leggere,nel senso che almeno ho delle certezze...alla fine se ho il brano preparato con comodo a casa non ci sono grossi problemi,al massimo corregge errori vari,ma non certo di lettura! Se sbaglio a leggere che può fare?? dirmi "oh hai sbagliato"? lo so da solo che quello che ho letto non è un mi ma un re. Lui deve correggermi su interpretazione,espressione,impostazione etc non su quanto correttamente leggo! al massimo elogiarmi o spararmi...è molto più faticoso fare una lezione,se così vogliamo chiamarla,puramente jazz,il che non è necessariamente divertimento.
Quello che dico io,per l'ennesima volta,è che è inutile perdere 2 ore per cominciare ad imparare un brano con il prof. A scuola non funziona forse così? in classe si spiega (leggi come: il prof ti esegue il brano,te lo fa registrare) e a casa si studia...o te studi(avi) a scuola col prof che ti controllava? poi,la lezione dopo,interrogazione! (ossia,esegui il brano..) se va bene,7,vai a posto...(brano ben fatto) altrimenti 2! e studi meglio per l aprossima interrogazione (ossia,brano eseguito male) e,anche qui,facendoti presenti gli errori commessi (anche il prof non dice "no" e non ti spiega,bensì risponde al posto tuo se non sai,o lo fa dire a qualcun altro)