Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
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Originariamente Scritto da fcoltrane
(...) il problema legato ad aperture esagerate è quello di spingere il sassofonista a ridurle mordendo . (...)
Purtroppo è vero, infatti ferma restando la priorità di mantenere sempre un buon confort con il proprio setup, secondo me la vera sfida nell'usare un becco aperto è quella invece di poter suonare ance relativamente morbide impiegando poca stretta, sopratutto per le note acute, il che si traduce in una maggior vibrazione dell'ancia ed un suono più "aperto". La posizione del becco sul sughero potrebbe anche darci qualche indizio: se per avere un'accordatura accettabile ci troviamo col becco troppo "fuori", spesso (ma non sempre) questo è dovuto all'eccessiva stretta e la cosa si manifesta maggiormente sui becchi medio-aperti.
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
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Originariamente Scritto da Tenor 86
il robusto è 10 almeno cosi si evince dal video
10mfan è la sigla del produttore .
il bocchino è un 12 (size: dimensione : apertura).
ma ciò che è più importante è il suono che riesce a tirar fuori Cisi . :bravo: con questo bocchino.
ho provato un 8 stella robusto e con una ancia media era relativamente impegnativo .
un 12 non riesco ad immaginare come si possa suonare.
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
bisogna usarci ance piu deboli forse
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
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Originariamente Scritto da fcoltrane
ho provato un 8 stella robusto e con una ancia media era relativamente impegnativo.
Non più di tanto... ti dirò.
Ma dipende dall'ancia... e dal concetto di suono... che vuoi fare uscire. :zizizi))
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Originariamente Scritto da Tenor 86
bisogna usarci ance piu deboli forse
Dipende da come è fatto il bocchino...
Se provi una Jody Jazz HR* abbastanza aperto... ti accorgi che con ance morbide non funziona... fa il solito effetto tappo. doh!
Non si può generalizzare troppo...
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
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Originariamente Scritto da Tenor 86
bisogna usarci ance piu deboli forse
Si, esatto, soprattutto se vieni da becchi più chiusi. Anche il taglio dell'ancia è importante: una Vandoren blu con una spina molto pronunciata sarà più faticosa di una Rico di pari durezza nominale.
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
sostanzialmente condivido tutto ciò che ha detto Davide. .
posso aggiungere che la tendenza dei sassofonisti anche ad alti livelli in questi anni è di ottenere i migliori risultati con bocchini medi e con ance non troppo dure.
ci sono poi le eccezioni :aperture straordinarie ed ance dure.
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
per Tza :
prima o poi capiterà di provare un robusto 9 o più anche per capire se è altrettanto efficiente con ance medie.
in pratica sono daccordo con Davide la regola in genere è : più è aperto il bocchino più si deve ridurre l'ancia.
poi ci sono però alcuni sassofonisti che suonano alla grande con pezzi di legno e bocchini paurosamente aperti.
un aspetto però mi consola alcuni riferimenti in relazione alla fatica al corpo del suono ed alla presa di fiato sono uguali per tutti Grandi inclusi.
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
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Originariamente Scritto da fcoltrane
prima o poi capiterà di provare un robusto 9 o più anche per capire se è altrettanto efficiente con ance medie.
Se usi ance Rico... ce la fai anche con un Robusto 7*... cioè è comunque divertissimo da suonare. :zizizi))
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Originariamente Scritto da fcoltrane
in pratica sono daccordo con Davide la regola in genere è : più è aperto il bocchino più si deve ridurre l'ancia.
Vale per bocchini concepiti in maniera "tradizionale". Non vale per bocchini concepiti per essere "poco resistenti" anche che con aperture molto ampie.
Se provi un JJ HR* 10*... con un'ancia Rico Jazz 3M (giusto per dire un'ancia jazz... neutra per sonorità, molto consistente per produzione e resa)... risulta comunque troppo facile.
Ma non è una questione di apertura.... (è comunque un 10*, in punta): semplicemente è concepito per essere facile facile, per cui... bisogna prenderne atto. :lol:
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Originariamente Scritto da fcoltrane
un aspetto però mi consola alcuni riferimenti in relazione alla fatica al corpo del suono ed alla presa di fiato sono uguali per tutti Grandi inclusi.
Dipende anche dalle capacità fisiche... oltre che all'evoluzione dei mezzi di registrazione e produzione. Non tutti avevano suoni enormi... però avevano a disposizione certi tecnici del suono (e certi ambienti) per cui le sonorità che sono arrivato a noi... risentono tantissimo anche di questi aspetti.
Il resto è anche un discorso legato alla produzione: il produttore ti da un pacco di soldi per produrre un certo tipo di lavoro... e finita lì, è il produttore che fa le scelte finali (raramente il produttore coincide con il sassofonista o con il tecnico del suono... e direi, per fortuna!).
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
Ha ragione anche tzadik a dire che non bisogna generalizzare: a parità di apertura e con la stessa ancia un becco con un facing corto e/o una curva secca verso la punta risulterà più faticoso di un becco con un facing più lungo ed una curva più dolce. Sul primo becco poi, se usiamo un tipo di ancia più spessa in punta (come la V16 per esempio), faremo un po' più fatica perchè è proprio verso la punta che quel tipo di becco pretende la maggior flessibilità dell'ancia.
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
ragazzi mi affascinate davvero quando fate questi discorsi!! questa è la parte del forum che preferisco di più!! ;)
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
Ma non questione di cosa si prova, e questione di come ci si trova.
Con o becchi con aperture piccole, non riesco a suonare, e come se fossero tappati, e nn e una questione di volume o di suono, e questione di feeling.
con becchi 10* con cui suono, mi trovo bene, E tutto più facile, e più facile controllare le dinamiche il colore, non so per me e il massimo.
comunque credo anche che dipende dalla conformazione della bocca, alcuni nn riescono proprio a suonare con becchi aperti e viceversa, quindi credo proprio che la conformazione della bocca faccia la sua parte.
ovvio che becchi così aperto devono essere veramente perfetti, senza irregolarità, altrimenti si, diventa dura
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
Ah, e no, non bisogna usare ance più deboli
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
è davvero difficile definire il suono e la fatica in relazione al setup e alla apertura del bocchino .
sono d'accordo che molto dipenda dalla capacità del musicista (dalla sua tecnica di emissione ) .
magari quello che per me rappresenta fatica per mancanza di aria per un altro significa l'esatto contrario (esubero) .
però alcuni riferimenti sono comuni a tutti e li possiamo trarre dal risultato.
cito alcuni musicisti che per me rappresentano gli esempi più indicativi.
(e probabilmente prenderò anche delle cantonate).
J Redman
quando suona con un link in metallo credo aperto a 9 o più ed oggi con l'ebanite (credo abbia ridotto l'apertura)
Cisi con il robusto 12 e poi con i CG su giant steps (su youtube lo trovate)
Bob berg quando suona con un link in ebanite medio e poi con il francois louis metallo.
Seamus Blake con il reso chamber medio ed un paio di anni fa con un Ted Klum ebanite 8.
Liebman con il guardala e l'ancia di plastica ed poi con il drake e l'ancia di canna .
Shorter da giovane sul tenore ed oggi sul tenore.
ciascuno di questi esempi individua una differenza nel modo di produrre suono , nella fatica per produrlo, nel risultato.
(l'ultimo esempio è quello più indicativo ma anche ingeneroso e chiedo preventivamente scusa perchè Shorter è un grandissimo che merita solo grande rispetto)
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
Invece chi suona con becchi chiusissimi tipo selmer B* o Yamaha 3c?che si prova a suonare con questi becchi?qual'era il becco più chiuso esistito?
Re: Bocchini apertissimi, chi li suona?
Ecco...Ma cosa vi spinge ad usare bocchini così aperti?