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Re: Mark Turner . SOLO
riporto quello che ho scritto qualche giorno fa commentando un post.....mi sono rotto le palle dei sassofonisti di ultima generazione che ci inondano di note, di armonici, di sovracuti e di espedienti tecnici di effimera e monotona presenza..e che caXXo!! Suonate le note che servono, quelle che entrano dentro. Non mi importa se sono perfettamente intonate, mi importa che mi raccontino una storia..
tutti sti giovani chi più interessante chi meno...suonano note che non valgono niente...esercizi tecnici da lasciare a bocca aperta....Parker, Coltrane, Henderson avevano tecnica da vendere...è vero...ma la usavano per comunicare e non per stupire...è questa è la mia blasfema opinione..
avanti inizia il linciaggio :\\:
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Re: Mark Turner . SOLO
Il jazz è un linguaggio... e i linguaggi si evolvono e le persone insieme ai linguaggi (purtroppo).
Quelli che adoravono Parker (ai tempi di Parker) di sicuro hanno fatto le stesse considerazioni su Coltrane. Per Henderson la storia è un po' diversa (anche per come si è evoluta la musica di Henderson, rispetto all'evoluzione che aveva preso).
La contraddizione nasce dal fatto che siccome il jazz (come poi pure il rock) nasce dall'emulazione di materiale musicale già pre-esistente, spesso diventa difficile capire capire che materiale musicale emulare per la proprio crescita artistica... ovviamente emulare del materiale piuttosto che altro porta anche a una visione complessiva personale.
Quindi ok dire "non mi piace", ma dire "Suonate le note che servono, quelle che entrano dentro"... è un po' in contraddizione con la corretta di visione del jazz... come un linguaggio organico in continua evoluzione.
Io credo che alcune personalità prese dall'epoca in cui hanno operato e spostate in un'altra epoca... avrebbero ricoperto lo stesso ruolo (ma producendo materiale musicale diverso). E di questo abbiamo anche qualche dimostrazione.
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Re: Mark Turner . SOLO
rispetto a Coltrane sono secondi tutti .
in questi giorni non posso ascoltare dal pc ma i soli proposti li conosco bene.
considero Turner un ottimo sassofonista , alcune cose dell'eredità dei grandi le ha fatte proprie per percorrere poi la propria strada.
tempo fa è stato proposto un video di W. Marsh., un modo il suo di suonare il sax tenore che per alcuni aspetti Turner riprende.
Preferisco rispetto a queste linee melodiche continue con tanti cromatismi altro modo di suonare.
(faccio riferimento a quelli che ritengo i più grandi tenoristi postcoltreniani Bob Berg, Garzone , Bergonzi Grossman Liebamn ecc....) ma ho un profondo rispetto per questo sassofonista che propone il suo punto di vista.
su youtube c'è una versione di Satellite Turner con H. Mobley.
da ascoltare .
ps. dimenticavo il suono che per me è la cosa più importante.
in questi video appare molto omogeneo (e con qualche effetto) dal vivo è altra cosa ma ad onor del vero non sono mai riuscito ad ascoltarlo del tutto acustico
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Re: Mark Turner . SOLO
la tua Tdazik è una intelligente considerazione però voglio aggiungere che nell'ambito jazzistico prevale il sentire individuale nella formazione del suono degli strumenti che è legato alla peculiarità di questo o di quel musicista.. Sintetizzando si può quindi affermare che il jazz ha nell'espressione, il suo punto di forza a differenza della musica canonica europea che ha nell'estetica il suo fondamento e la sua forza..
molti jazzisti di oggi, soprattutto sassofonisti, tendono verso la perfezione estetica, tralasciando la forma espressiva che sempre ha contraddistinto i precessori. Non è questione di linguaggio, perchè, obbiettivamente dopo Coltrane non ho visto rivoluzioni grosse del linguaggio jazzistico (a parte un pò breker) è invece questione di espressione e comunicazione che è l'essenza del jazz,
Se ancora oggi vai a sentire un concerto di Rollins, a parte le incertezze tecniche dovute all'età, la sua in a sentimental mood fa ancora drizzare i capelli...perchè ogni nota seppur stonata ti "entra" dentro...."suonare le note che servono" quindi non era inteso come linguaggio, ma quelle che servono per emozionare e comunicare...
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Re: Mark Turner . SOLO
Citazione:
Originariamente Scritto da docmax
Pappetti da Mad non me lo aspettavo.
Vabbè che non ho usato le faccine che ridono, ma mi pareva chiaro che il tono del post fosse leggerissimamente sarcastico!
L'ascolto di Papetti mi produce gli stessi effetti dell'ingestione di mezzo flacone di Guttalax :doh!:
Mark Turner è un poeta del sax. Per me è uno dei sassofonisti più espressivi degli ultimi 15 anni.
@tza penso che questo video sia stato registrato prima che si amputasse il dito con la motosega.
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Re: Mark Turner . SOLO
Citazione:
Originariamente Scritto da darionic
riporto quello che ho scritto qualche giorno fa commentando un post.....mi sono rotto le palle dei sassofonisti di ultima generazione che ci inondano di note, di armonici, di sovracuti e di espedienti tecnici di effimera e monotona presenza..e che caXXo!! Suonate le note che servono, quelle che entrano dentro. Non mi importa se sono perfettamente intonate, mi importa che mi raccontino una storia..
tutti sti giovani chi più interessante chi meno...suonano note che non valgono niente...esercizi tecnici da lasciare a bocca aperta....Parker, Coltrane, Henderson avevano tecnica da vendere...è vero...ma la usavano per comunicare e non per stupire...è questa è la mia blasfema opinione..
avanti inizia il linciaggio :\\:
tesi degna del miglior Lino Patruno :)
Ognuno suona le note che gli pare. E le "storie" si comprendono se si ha voglia di ascoltarle!
Come dire, David Foster Wallace scrive troppe pagine! Manzoni sì che scriveva solo quelle giuste...
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Re: Mark Turner . SOLO
@Ropie...ognuno suona le note e scrive le pagine che vuole..e chi glielo vieta...
IO mi sono rotto le palle di ascoltarne così tante e tutte con un suono così omologato tipo coca cola...mentre tu ne rimani estasiato...e il mondo è bello per questo...perchè è vario....
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Re: Mark Turner . SOLO
@darionic: ho capito il tuo ragionamento...
Tutto è in parte giustificabile dall'iter con cui il musicista professionista riesce ad emergere nel mondo della musica (e questo anche in funzione del livello di popolarità che il musicista ha raggiunto).
Il modo in cui la musica viene diffusa è cambiato e sono cambiati anche i palchi... si è estremizzato un po' tutto e la musica ha perso quel tipo di magia che aveva 30/40 anni fa' (e non solo il jazz).
Riguardo a Rollins capisco anche questo tuo ragionamento... molto dipende anche dalla storia di Rollins e quello che questa storia suscita in noi.
Dovresti sentire Don Menza (che ha 75 anni) come suona, con una notevole quantità di grappa in corpo... :lol:
@Mad Mat: vorrà dire che non mi (moto)segherò un dito... comunque anche dopo essersi (moto)segato, Turner SUONA! :zizizi))
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Re: Mark Turner . SOLO
Il fatto che l' angolarità del solo di Turner non stimoli emozioni è naturalmente soggettivo: io resto ipnotizzato dal modo in cui Turner mescola la "dattilografia" alla tradizione (ha più volte dichiarato che i suoi ispiratori sono stati Marsh e Coltrane... e si sentono entrambi).
Dopo aver ascoltato i tuoi sample, Dario, ero certo che il tuo gusto non ti portasse ad apprezzare, ma rispetto la tua opinione.
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Re: Mark Turner . SOLO
ropie mi ha preceduto di poco...
ma quale sarebbe questa omologazione?
secondo me il fatto che tu la percepisca cosi' deriva da una poca conoscenza dei sassofonisti di cui parli, mark turner non ti piace ok. ma è innegabilmente un musicista che ha cercato una sua via personale, con un approccio quasi monastico (tutte ste note io non le sento, anzi...)
anche nel periodo "d'oro" blue note i dischi erano omologati, si parla di suono blue note non solo per il tipo dir egistrazione.
il "suono" di tanti dischi era quello, come è normal eche sia in ogni epoca, dove musicisti della stessa generazione si influenzano e partecipano.
il tuo dario, è un discorso che dexter non avrebbe mai fatto =)
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Re: Mark Turner . SOLO
poi a me piace johnny hodges quanto steve lehman...
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Re: Mark Turner . SOLO
Koko guarda che con Turner e altri 2 o 3 dei più importanti sassofonisti di oggi ho fatto delle masterclass, quindi dire che non li conosco o non conosco la loro musica mi pare un pò azzardato....e li apprezzo molto come strumentisti...sono straordinari....ma li apprezzo più per la loro straordinaria tecnica di esecuzione che per la capacità di raccontarmi qualcosa...ma come dici giustamente tu...questa è questione di gusti...
per la cronaca uno che mi emoziona oggi è Redman
secondo me Gordon un discorso così non lo avrebbe fatto...ma lo avrebbe pensato;-)
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Re: Mark Turner . SOLO
ma si anche a me, perchè suonano la loro musica.
a ognuno la sua.
a me piacciono pure tom waits e i radiohead, pero' un gli posso dire che fanno troppe note =)
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Re: Mark Turner . SOLO
Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
anche nel periodo "d'oro" blue note i dischi erano omologati, si parla di suono blue note non solo per il tipo di registrazione.
... escluso Eric Dolphy! :lol:
Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
a me piacciono pure tom waits e i radiohead, pero' un gli posso dire che fanno troppe note =)
Beh... di certo non sono i Dream Theater... :lol:
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Re: Mark Turner . SOLO
per dire
http://www.youtube.com/watch?v=a9d8EBx4 ... re=related
io non le sento tutte ste note inutili =)
fly è un grande gruppo...
secondo me uno dei meriti piu' grandi di questa generazione di tenoristi è di essersi scrollati di dosso coltrane e brecker, che iniziavano a pesare un po' troppo (just smells funny, direbbe zappa). =)