Grande piigii! Caspita...tutti che parlano molto bene di questa esperienza...dev'essere proprio da provare!
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Grande piigii! Caspita...tutti che parlano molto bene di questa esperienza...dev'essere proprio da provare!
beh... un contro c'è: mi sono perso il concerto di David Sanborn........
devo dire che non è stato facilissimo trovare il giusto feeling per due motivi:
l'assenza di "relax" perchè si è a 128 bpm (quando i soli sul mintzer sono al massimo a 100 il 1/4), e si richiede un suono più che aggressivo, ho dovuto tirare fuori il tamarro che c'è in me e farlo crescere...... roba un po' difficile perchè sono sempre stato tendenzialmente "smooth"; in secondo luogo il problema sta nel riuscire a dialogare con deejay e cantante: se il pezzo è in una tonalitÃ* del ..... niente da fare, sopratutto per uno come me che non ha molta dimestichezza su tutte le scale.... sperando infine che il deejay non dimentichi di usare il master tempo, altrimenti, ti saluto...... per esempio nell'assolo che ho strimpellato nei pochi minuti di gloria fuori programma ero in do#, e sapendo che è facile sonfondersi con il re....... insomma, un po' strigliato ma lasciandosi un po' andare poi le cose escono
non per dire, però io penso che sia una noia mortale... qualche anno fa magari mi sarei anche potuto divertire, fai il gallo, vai giù di pentatoniche, spari il volume a mille... ma ora come ora mi romperei i maroni dopo 2 minuti! a parte il fatto che di solito ti pagano un sacco e che c'è un sacco di gnocca io non ci trovo nessuna soddisfazione (musicalmente parlando). un conto è lavorare con un dj su un progetto, un conto è partecipare al sottofondo della musica da disco!
Beh, effettivamente il live è sicuramente più entusiasmante di una registrazione, soprattutto per le miriadi di ragazze in abiti succinti che...vabbè...lasciamo stare. :ghigno:
Il progetto che ho che porto avanti in realtÃ* è una presentazione studiata con un po' di spazi liberi per improvvisare liberamente,
difatti siamo io al sax, il dj e la cantante, e partiamo da canzoni anni '70, qualcosa di standard e poi house,
in realtÃ* ha le sue regole.... non si può (troppo) approcciare con qualcosa di morbido, e oltre che alle pentatoniche utilizzo parecchi samples di funk e altre origini varie, mi piace variare parecchio, anche se il dj insiste sull'essere un po' ripetitivo....
In realtÃ* di ogni pezzo che facciamo cerco di conferirgli la sua identitÃ*, ci sono pezzi che devono essere solo irlati, in altri vado in block cord con il tema, o faccio una vera e propria linea melodica di sottofondo o controcanto....
Così, ridando la musica al musicista, secondo me, diviene interessante
Che strumento ;)...
http://www.youtube.com/watch?v=hf8RfK49w0Q
Che bestia! Troppo house! :yeah!)