Visualizza Versione Completa : Curiosità e stranezze del mio sax R&C
MarcoSax
30th May 2011, 23:52
E' da un pò di tempo che avevo in progetto una revisionatina al mio sax alto che a detta di molti, più esperti di me, presentava dei fastidi nel registro basso, come una specie di gorgoglio.
Oggi l'ho portato da un noto riparatore che oltre a qualche sughero e spessore non ha notato nessuna imperfezione.
Allora, finito il tutto provo il sax, il disturbo che c'era prima è sempre lì, identico spiccicato. Mi è venuto spontaneo chiedergli a cosa fosse dovuto e mi ha spiegato che a causa delle caratteristiche fisiche del sax (R&C super) con il becco che utilizzo (C*) è normale avere questi fastidi.
Poi prendendo in mano uno stick di colla che aveva sulla scrivania mi ha detto: alcuni miei amici utilizzano oggetti strani mettendoli dentro la campana, modificando la direzione della colonna d'aria...Io quasi incredulo ho preso il copribocchino e l'ho infilato nella campana...
Non ci crederete ma in un attimo tutti i problemi son svaniti.
Tirerei in ballo il saggio David che di R&C ne sa qualcosa, o chiunque possieda un R&C co i stessi problemi per avere delucidazione/consigli.
Grazie a tutti coloro che leggeranno questa interminabile storiella.
Saluti. :ghigno:
docmax
31st May 2011, 00:03
Guarda cosa avevano trovato qui (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=13&t=18440&p=206730&hilit=Trovato+nella+campana#p206730)...
MarcoSax
31st May 2011, 00:14
Grazie docmax, infatti ricordo di aver letto tempo fa quel post, a mente fredde non avevo assolutamente ricollegato. Il riparatore mi ha detto infatti che questi problemi sono frequenti nei Martin e nei Buescher.
Come alernative mi ha detto che si poteva operare sul chiver, ricostruendolo, sullo storto e sulla campana. Ma il gioco non vale la candela ovviamente.
La placca in quella parte sarebbe una bella trovata ;)
non posso aiutarti... a parte il fatto che non ho questo problema... io ho un soprano diritto... quindi ho provato a inserire un copriancia all'interno della campana... ma cade... (non capisco il perchè :mha!( :lol: )... scherzo ovviamente... ciao
David Brutti
1st June 2011, 11:45
Ciao Marco,
è un problema che può essere imputato a diversi fattori:
-il canneggio largo dei sax R&C (come anche dei vintage) necessita un lavoro sulla rilassatezza e sulla corretta impostazione della gola che se trascurato può dare problemi principalmente sulle note Do, Do# e Re grave in quanto i fori per ottenere tali note sono vicine alla curva inferiore la quale può generare disturbi. Ti consiglio quindi di lavorare su queste note facendo note lunghe e suoni filati e cercando di modificare l'impostazione della gola (prova diverse vocali ad esempio). Quando passai dal MKVI all'attuale R1-Jazz siccome necessitava di una postura completamente diversa della gola nel registro grane e anch'io sentivo il problema. Tuttavia era un problema imputabile al 98% a me. Dopo un pò di pratica il difetto è totalmente scomparso.
-può essere vero che il setup sia scarsamente compatibile con il canneggio dell'R&C. In generale non amo molto i becchi tipo l'S-80 che viene inspiegabilmente considerato il punto di riferimento per la classica quando in teoria è un becco a camera medio-piccola e per di più con una anormale finestra quadrata che non può fare altro che dare un suono "chiaro" e brillante. Consiglierei magari di tentare un test con altri becchi sempre da classica (e non solo). Sappi che gli R&C funzionano particolarmente bene con i soloist sia moderni che antichi e relative copie.
-gli R&C necessitano di un settaggio particolare delle aperture delle note gravi per funzionare al 100% (fatto questo settaggio non c'è sax che tenga IMHO). Non è facile dirlo via "post" ma ci provo: chiavi del Sib e Si grave completamente aperte (al massimo praticamente), chiave del Do leggermente più chiusa (praticamente il re col portavoce deve risultare leggermente crescente, quello grave leggermente calante).
-potrebbe essere un difetto relativo al collo e più in particolare dell'innesto del suddetto sul fusto. Fai controllare se l'innesto serra a dovere. In alternativa potresti provare altri colli.
In ogni caso prima di tentare la sostituzione del collo o altre modifiche prova prima a lavorare sull'impostazione e a fare esercizi per il controllo della laringe. Domare i sax R&C e i vintage in genere non è mai facile, ma a mio parere il suono è e deve essere l'obbiettivo principale: che me ne faccio di un sax con la meccanica perfettissima una facilità stratosferica ma con un suono di cacca e che è impossibile da migliorare??? So che è un'opinione totalmente controcorrente rispetto all'orientamento attuale del mercato volto principalmente all'abbattimento spregiudicato dei costi ma è quello che penso veramente e non me ne vergogno.
Placebo
1st June 2011, 11:55
La butto così...... :BHO:
Io sul mio Deluxe ho lo stesso problema, ma solo quando suono con il STM Ottolink. Quando cambio becco tutto sparisce....
Hai provato con diversi set-up?
MarcoSax
1st June 2011, 14:42
@Placebo infatti con il Meyer10 non ho questi problemi...o almeno in quantità minime.
Per il conservatorio il C* è strettamente obbligato, quindi...
David il sax lo hanno provato diversi diplomati che hanno riscontrato tutti lo stesso problema, però è relativo perchè come dici tu, loro sono tutti abituati ai Selmer...
Le chiavi del Sib e del Si infatti erano aperte a dismisura come mi hai indicato tu, il riparatore
invece li ha abbassati decisamente da quello che vedo.
Ho provato diversi selmer, il problema non si manifesta in nessun modo.
Come dici tu, studiare sulle note gravi , magari adattarmi allo strumento non so quanto mi convenga, sapendo che a breve mi tocca procurarmi un Serie 1 o 2 per il conservatorio...La scelta mi è stata imposta, S-80 vandoren blu e i sax che ho scritto sopra...
Quindi adesso come adesso non so che fare. Intervenire come nel post che diceva Docmax, con una placca potrebbe essere utile?
Intanto ti ringrazio calorosamente per i consigli già avuti...
Un saluto...
Placebo
1st June 2011, 15:22
Per il conservatorio il C* è strettamente obbligato, quindi...
ma dai.... addirittura obbligano al C*?? :BHO:
Io detesto quel becco. Sarebbe come obbligarmi ad indossare calzoni con 2 taglie in meno della mia. Una tortura.....
MarcoSax
1st June 2011, 19:22
Proprio così! S-80 C*...
David Brutti
1st June 2011, 19:49
David il sax lo hanno provato diversi diplomati che hanno riscontrato tutti lo stesso problema, però è relativo perchè come dici tu, loro sono tutti abituati ai Selmer...
Questo non mi dice nulla visto il livello non troppo terrificante dei diplomati italiani...
Se quello che ti ho consigliato non ti soddisfa allora tenta la via dei colli...
Clarsax
1st June 2011, 19:53
Proprio così! S-80 C*...
e allora usa sì un S-80 C* ma lo fai modificare, così salvi la "facciata" e li fai fessi tutti :ghigno:
MarcoSax
1st June 2011, 19:56
David non è che quello che mi hai consigliato tu non mi soddisfa, ciò che mi chiedo io è se il gioco vale la candela, cioè ha senso investire su un sax da studio che a breve cambierò?
Il collo mi costerebbe a momenti quanto tutto il sax!
Invece io proverei con quella placchetta per un rimedio più semplice e immediato...che ne pensi?
@Clarsax: ehehe ciò già pensato, ma non saprei come e quanto agire sul becco.
In futuro qualcosa mi inventerò ;)
tzadik
1st June 2011, 20:09
Quoto quello che dice David... sperimentato di persona!
Tenore R&C + amico coetaneo diplomato + TL4 = gorgogliamento!
Tenore R&C + amico coetaneo diplomato + JJ DV = niente gorgogliamento, direi "godimento"! :lol:
Se non puoi cambiare impostazione e non puoi cambiare setup... non ti resta che cambiare strumento!
David Brutti
1st June 2011, 20:25
Ah dimenticavo: la placca può essere una soluzione ma potrebbe creare altri problemi. Non so, difficile dare una risposta via post, dovrei provarlo
MarcoSax
1st June 2011, 20:29
Capisco, ringrazio tutti lo stesso!
Poi David se per caso capiti dalle parti di Terni e dintorni avrei un immenso piacere conoscerti e fartelo provare. :half:
David Brutti
2nd June 2011, 09:49
Dai, non siamo poi così lontani. Se capito lo testerò con piacere.
MarcoSax
2nd June 2011, 10:27
Con molto piacere :smile:
ersasso
2nd June 2011, 12:14
Non per essere irriverente nei confronti degli amici ma credo che tutto dipenda ìiù semplicemente da una tenuta non buona di qualche tampone...controlla bene prima di fare altre cose.
MarcoSax
2nd June 2011, 12:48
Non dipende dai tamponi, l'ho portato dal riparatore lunedì...e non è uno qualsiasi...
Rosario Giordano
2nd June 2011, 14:30
Il tuo e' un sax da studio, e come hai gia' detto tu forse non conviene investire in modifiche empiriche e dal dubbio risultato.
Come ti hanno gia' detto gli altri amici il setup che devi avere x il tuo corso di studi non si abbina in modo ottimale al tuo strumento.
Chiunque puo' dire qualsiasi cosa, ma tu i conti li devi fare con il tuo insegnante.
Se vuole un C*/AL3/AL4 e un Serie I/II/III non hai alternative, a meno che inizi una guerra di religione che ti vedra' comunque perdente.
p.s. il suono del sax classico, come tutti sanno (o dovrebbero sapere) non ha niente a che vedere con setup particolarmente performanti adatti a tutti gli altri generi; si usa un C* o peggio ancora un AL3 con le Vandoren blu proprio perche' si cerca sempre l'assoluto controllo del suono, degli attacchi, dello staccato, delle note basse ecc ecc.
Che senso ha in questo ambito prendere un C* e farlo aprire? X ottenere cosa?
MarcoSax
2nd June 2011, 14:41
Rosario era solo un'idea quella di intervenire sul becco, ovviamente in maniera regolata.
Perchè come dici infatti non avrebbe senso! Però già nel correggere i difetti di base del becco si farebbe un passo avanti...
tzadik
2nd June 2011, 15:00
... quoto Rosario!
Ti serve un altro strumento!
Finchè suoni in (o meglio "fai parte di") un determinato contesto musicale/culturale... è inutile essere "antagonista": comprati un Selmer o qualcosa che gli assomigli... e festa finita!
David Brutti
3rd June 2011, 08:25
p.s. il suono del sax classico, come tutti sanno (o dovrebbero sapere) non ha niente a che vedere con setup particolarmente performanti adatti a tutti gli altri generi; si usa un C* o peggio ancora un AL3 con le Vandoren blu proprio perche' si cerca sempre l'assoluto controllo del suono, degli attacchi, dello staccato, delle note basse ecc ecc.
Preciserei del sax classico "accademico" in quanto poi nella realtà e nel mondo del concertismo si suona spesso in ambienti molto grandi e rigorosamente acustici. Di conseguenza spesso si ha esigenza di un suono potente ma controllato (ad esempio io che frequento i 2 mondi posso assicurarvi che lo stress a livello di spinta d'aria è assolutamente superiore quando suono classica piuttosto che quando suono amplificato con la Rebel ad esempio). E' chiaro che se il punto di riferimento "acustico" dei nostri insegnanti è l'auletta di conservatorio, le cose cambiano, ma non diciamo per favore che quello è il sax classico.
Il controllo sui gravi e tutto quel che hai detto è ottenibile anche con setup leggermente più aperti, io ad esempio trovo molto più facile il mio soloist E rispetto ad aperture più chiuse che sovente danno problemi di slap e che si chiudono in alto. E' ovvio che il cambio di setup deve venire dalla ricerca di sonorità diverse e da esigenze personali e tuttavia resto fermamente convinto che i moderni becchi da classica rendano pressoché impossibile l'ottenimento delle sonorità pure e cristalline unite al suono scuro e pastoso che necessitano le pagine più impegnative da classica.
Ho di recente fatto un corso presso un importante conservatorio all'estero e l'unico difetto che riscontravo praticamente in tutti gli allievi era questo suono "soffioso" e nasale, complesso lo definirei che a mio parere non si sposa affatto con le sonorità richieste da questo tipo di musica. Inutile dire che il setup dei suddetti era il classico vandoren Optimum (AL3). Il problema principale è che questo difetto nemmeno lo sentivano e ho dovuto puntualizzare più volte sul discorso. Probabilmente ciò accade perché con il passare del tempo uno si "abitua" ai difetti del proprio strumento e al proprio modo di suonare.
Poi io sono il primo a dire che ognuno può utilizzare i materiali che vuole e che si può ottenere molto anche da uno Yamaha 4C, tuttavia ritengo che sia un pò stupido remare contro utilizzando materiale che non ti potranno mai dare quello che cerchi. Ad esempio, sareste in grado di suonare in un gruppone Funky spintissimo (strumenti amplificati etc...) utilizzando uno Yamaha 4C? No perché questo è quel che succede purtroppo nella classica laddove gli insegnanti (a mio parere per poca cognizione della storia ed evoluzione dello strumento) si ostinano a consigliare setup che difficilmente possono dare i risultati sperati.
Sulla guerra di religione concordo con Tzadik e Rosario: a meno che tu non voglia cambiare insegnante fai quello che ti dice.
Chiudo questo lungo OT e mi auto-fustigo... Sorry.
Rosario Giordano
3rd June 2011, 10:53
Hai ragione pienamente David, davo x scontato che ci si riferisse allo studio del saxofono in conservatorio, come nel caso del nostro amico.
Certamente la carriera concertistica, proprio x l'elevatissimo livello tecnico-espressivo che un concertista deve avere, porta a cercare i propri setup anche al di fuori delle "certezze canoniche".
Ciao.
David Brutti
3rd June 2011, 11:12
Chiarissimo, e tuttavia il conservatorio dovrebbe preparare alla vita "sul palco"...
Vabbé ma poi ci allontaniamo troppo dal titolo del topic.
xMarcoSax: anch'io concordo che forse non vale la pena tentare soluzioni costose su un sax che è e resta da studio.
lordsax
3rd June 2011, 16:56
Ragazzi..... spesso capita anche a noi riparatori di provare e riprovare un sax che presenta problemi di emissione nelle note basse.....per la mia esperienza gira che ti rigira quando hai tolto anche il piu' seppur minimo problema di tamponi , il problema scompare, a volte mi e' capitato di non vedere il problema su sax con vecchie tamponature molto affondate, apparentemente aria non se ne vede ma il sax da problemi...nuovi tamponi et voila'...il sax e' perfetto.
Il sax e' uno strumento maledetto e puo' fregare il piu' esperto dei riparatori quindi attenzione al controllo superficiale ...a volte necessitano piu' controlli accurati per trovare il problema....e spesso si condannano strumenti completamente incolpevoli...anzi non spesso spessissimo, solo perche' hanno un problema non riscontrato, tra l' altro molti strumenti sono piu' sensibili di altri per lo stesso inconveniente.
La percentuale di strumenti in uso che non sono a punto dopo una visione accurata sono una percentuale altissima oltre il 50%
fbisbo76
4th June 2011, 17:01
quoto David Brutti e Tzadik, sono completamente daccordo con voi!
bisogna lavorare sul setup e su noi stessi se si vuole ottenere di più...oppure cambiare strumento e andare su un modello con sound e approccio più facile...specie per chi è agli inizi non è facile abituarsi a strumenti come questi.
volevo riportare la mia esperienza in merito: anche io ho un R&C. ma modello R1 silver (non jazz) nuovo di pacca e sono sicuro della messa a punto perchè è stato acquistato direttamente da Claudio Zolla durante un'esposizionea una masterclass di Cisi , quindi era uno strumento nuovo ma rodato :ghigno: e all'inizio avevo lo stesso tipo problema di gorgoglii ... i R&C sono strumenti poco immediati almeno all'inizio.
ora, lavorando un pò sulla laringe come diceva David e l'angolo di imboccatura diverso ho risolto: in pratica tengo l'imboccatura come se avessi il chiver che va verso l'alto, è la stessa posizione del mio tenore MK VI, chiaramente sul tenore sono aiutato dal chiver che ha la curvatura verso l'alto..sembra una cavolata ma risolve il problema, che è quasi scomparso del tutto.
e poi il becco è importante,.. ora uso un Aizen Jazz Master (AJM5) che ha la camera sferica e questo aiuta..però ci ho provato su anche diversi Aizen SO (soloist) che andavano benissimo.
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