Visualizza Versione Completa : Revisione del bocchino
giorgiomilani
19th January 2011, 14:59
Ciao a tutti,
avevo bisogno di confrontarmi su questo argomento. La costruzione dei bocchini è una pratica che include un non indifferente esercizio manuale; in ragione di ciò la scelta di un bocchino adatto risulta sempre problematica dal momento che non esistono due becchi identici, proprio a causa del lavoro manuale che si svolge su di essi.
Questo premesso, il ritocco dei bocchini di cui ho letto in alcuni interventi, sulla base di quale necessità viene richiesto e, soprattutto, sulla scorta di quale conoscenza fisico/musicale si arriva a chiedere ad un artigiano di modificare un'imboccatura?
Perchè un bocchino è stato "revisionato" (come ho letto su alcuni interventi)?
Grazie a tutti per i contributi che arriveranno.
ps: mi scuso fin d'ora se da qualche parte c'era un intervento in tal senso e non sono riuscito a beccarlo; ho provato ad usare il tasto cerca, ma invano.
bobby
19th January 2011, 15:17
Non ho una grossa esperienza in merito, pero' con quel che costano, se uno fa un acqisto magari non perfetto, piuttosto che svenderlo per comprarne un altro, e' meglio farlo "rettificare". GLi interventi fattibili sono molti, e alcuni anche "reversibili", lo faccio e poi lo disfo, tipo l'aggiunta di materiale per restringere la camera, o obbassar il tetto del bocchino, son ointerventi che si possono poi anche "disfare" se uno non e' contento del risultato. Certo e' che hanno un costo. Magari un'apertura viene considerata "un po chiusa" e quella successiva un po troppo aperta? Bene faccio modificare la ia piu chiusa (si parla di lavorare sui centesimi), oppure il bocchino non e' stao costruito perfettamente cone allineameto dei binari, e con un tocco di "magia" lo riporti in quadro. Questo e' quanto ho potuto capire in questi mesi
David Brutti
19th January 2011, 15:31
Diciamo che le asimmetrie e i difetti sono caratteristici piuttosto di lavorazioni "di massa" tipiche dei grossi produttori (primo fra tutti la JJ Babbitt ma attualmente anche Selmer e Vandoren non scherzano...). Se la lavorazione fosse fatta da mani esperte non ci sarebbe tutti questi problemi.
In generale si agisce su due fronti (il primo non necessariamente vieta il secondo):
-bocchino con imperfezioni più o meno gravi. Si lavora per equilibrare il bocchino andando a togliere asimmetrie e deformità della tavola in modo da avvicinarsi più possibile al disegno al quale il becco stesso dovrebbe ispirarsi;
-modifiche per avvicinare il becco alle esigenze del musicista. In questo caso le modifiche sono più o meno quelle riportate da Bobby ovverosia: abbassamento del tetto, modifica dell'apertura, modifiche interne alla camera (piuttosto delicate e rischiose), modifiche alla punta (tipo roll over etc...), modifiche alla lunghezza del facing (influisce sulla facilità d'attacco e di emissione nel grave). E' chiaro che tali modifiche dovrebbero essere apportate con accuratezza e sopratutto parsimonia in quanto potrebbero venire snaturate le caratteristiche fondamentali del becco stesso e magari ottenere un ibrido senza arte ne parte.
In genere io non faccio ritoccare MAI un becco che funziona in quanto anche se asimmetrico potrebbe comunque aver trovato un buon equilibrio anche se in modo teorico (e scusatemi ancora se ribadisco che nella costruzione degli strumenti a fiato la teoria arriva fino a un certo punto) è un becco che dovrebbe suonare male, come ad esempio il mio Link per soprano.
giorgiomilani
19th January 2011, 15:36
Grazie delle vostre risposte, mi ero dimenticato di qggiungere che queste informazioni le avevo acquisite leggendo i due libri scritti da Ferron uno sul sax ed un altro sul clarinetto. Entrambi mi avevano messo una certa apprensione riguardo questo argomento e, ripeto, sono rimasto perplesso leggendo "vendo sax con bocchino revisionato", quasi come se fosse stato violato un divieto secolare.
tzadik
19th January 2011, 16:36
Sta nella sensibilità e nell' "esperienza tecnica" (e non solo) di ogni sassofonista valutare quando un bocchino ha bisogno di essere "revisionato".
Ti sono stati illustrati i lavori fattibili.
Ogni intervento porta a dei risultati... devi sempre valutare gli interventi in funzione dei risultati che vuoi ottenere, a grandi linee (ma neanche tanto), gli effetti degli interventi sono ben noti.
Come puoi ben capire, esclusi interventi di "correzioni" dimensionali e geometriche, per gli altri interventi bisogna avere ben chiari i risultati.
Come è stato detto, la maggior parte dei bocchini "industriali" presenta imperfezioni (di diversa entità, che variano da esemplare a esemplare)... La maggior parte dei bocchini industriali sono costruiti completamente a macchina, tant'è che molti presentano i segni della fresatura sulla tavola (vedi Vandoren e Berg Larsen) che rimangono nonostante vengano lucidati (la lucidatura ha effetto solo sulla qualità superficiale, non ha effetto sulle "dimensioni").
A questo bisogna aggiungere che alcuni costruttori utilizzano ancora macchine utensili molto vecchie (vedi Ottolink e Berg Larsen).
Altri produttori invece utilizzano macchinari molto più moderni e riescono ad avere una precisione dimensionale che è difficile da ottenere anche per bocchini pesantemente rifiniti a mano (vedi Jody Jazz/Warburton e Theo Wanne). In questo caso, i bocchini ottenuti generalmente sono praticamente identici (nei limiti delle tollaranze).
Un bocchino senza "imperfezioni" (di ottima fattura oppure "migliorato" in seguito) può avere un valore aggiunto perchè è più facile da suonare (attenzione: non sto facendo considerazioni sul suono).
Le imperfezioni generano "resistenza", ognuno di noi per suonare agevolmente ha bisogno una "certa" resistenza che può crearsi a vari livelli (ancia, legatura, bocchino, chiver).
Sono d'accordo con David: se un bocchino suona bene (indipendentemente dalla precisione costruttiva) e soddisfa le caratteristiche del sassofonista non ha bisogno di interventi.
Per gli interventi "molto invasivi" (modifiche consistenti alla camera, modifiche esterne, modifiche alla forma/dimensione della finestra, incremento di apertura oltre "4 numeri", reshaping della discesa)... anche qui bisogna sapere cosa fare e che risultati si vogliono ottenere. Ci sono alcune valutazioni che vanno fatte da chi va a intervenire fisicamente sul bocchino, perchè in alcuni casi alcune cose non sono fattibili (o meglio sono fattibili, ma non si ha certezza sul risultato).
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