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Visualizza Versione Completa : Produzione Selmer 2010: "made in France"



sarino
31st August 2010, 22:04
Salve a tutti come forse avrete giÃ* notato, la Selmer ha immesso sul mercato nuovi modelli per quanto riguarda i sax della serie III e della SA80, specificando che sono costruiti interamente in Francia.
Adesso vi chiedo secondo voi non si sono dati la zappa sui piedi affermando ciò?
Allora è vero che per gli strumenti della passata produzione si pagavano fior di quattrini per uno strumento assemblato o fatto addirittura chissÃ* dove (Taiwan) per vederlo perdere la lacca dopo appena 4 mesi di vita.
Signori qual'è la vostra opinione riguardo a ciò?
Io ancor di più ho il cuore italiano e spero che un giorno coloro che hanno riposto nell'artigianato italiano le loro forze possano avere ragione di esistere.
Buona musica a tutti

zkalima
31st August 2010, 22:30
Chi ha speso molti soldi per un selmer prodotto negli ultimi anni si è preso comunque un pacco, sono sax senza anima e non valgono i soldi che costano, ma si rivendono meglio di un R&C

tzadik
1st September 2010, 02:02
Purtroppo il mercato Selmer (intendo produzione odierna) è un mercato strano.
Ci sono strumenti che suonano bene e che magari sono assemblati meglio rispetto alla media (ricordo che la Selmer non esegue più la tamponatura tampone per tampone...).

Mi pare che chi acquisti un Selmer (intendo produzione odierna) sia spesso offuscato dall'idea di avere un Selmer, indipendentemente dal suono... è una cosa psicologica.

Discorso a parte... i ragazzi che devono entrare in conservatorio... o che devono diplomarsi: in entrambi i casi spesso costretti ad acquistare un contralto Serie II o ultimamente un contralto Serie III: posso capire il discorso della meccanica resistente, ma la meccanica Selmer per funzionare al top deve subire un bel po' di trattamenti.

Poi sinceramente, anche a livello gestionale: che senso ha per un conservatorio comprare solo Selmer Serie III, cioè gli strumenti più costosi sul mercato? Come rientrano dell'investimento? Ok, che sono soldi pubblici... ma non vedo il senso di questo "spreco", il mio discorso in questo caso è economico: ci sono strumenti che hanno le caratteristiche adatte a sostenere lo studio per un diploma pur costando frazioni di quello che costa un Selmer Serie III.
... è un po' come se in scuola guida, dessero da guidare una Bentley: "bella", comoda, elegante... ma inutile per imparare a guidare!

gf104
1st September 2010, 07:43
@tzadik: che trattamenti suggerisci per far funzionare al top un tenore Selmer di produzione recente? nel mio caso 2007.

tzadik
1st September 2010, 10:06
@gf104: solite cose... maggiorare i perni ed eventualmente sotituire la colla dei tamponi...
Il lavoro dei perni lo fanno veramente in pochi però...

1st September 2010, 11:09
Credo che la Selmer sia ad un punto cruciale della sua storia.

Mai come ora ha così tanti ed agguerriti concorrenti, senza considerare il fatto che lo stesso suo passato è, ora come ora, un suo acerrimo rivale (con tutti i MK6 che ci sono in giro!!!!).

Italiani, taiwanesi, giapponesi...tutti producono sax di elevatissimo standard qualitativo.

Inoltre il "consumatore" è molto più informato di prima, grazie ai forum, ad internet, al passaparola. La Selmer resiste nei conservatori grazie ad interessenze economiche importanti, ma non si può campare solo di quello.

In sintesi credo che, se continua così, rischia davvero la sopravvivenza del suo brand nel medio/lungo termine.
L'unica soluzione è tornare a fabbricare sassofoni di qualitÃ*, magari in un numero limitato, creando anche code di attesa (come una volta) il che sarebbe a mio avviso un ulteriore elemento positivo di marketing.

Anche nelle bande di periferia si cominciano a sentire gli anzianotti sminuirla! E questo è un brutto segnale.

Blue Train
1st September 2010, 11:33
la Selmer ha immesso sul mercato nuovi modelli per quanto riguarda i sax della serie III e della SA80, specificando che sono costruiti interamente in Francia.
Signori qual'è la vostra opinione riguardo a ciò?

Niente altro che Marketing che, per inciso, non è una brutta parola.
Specificare che sono costruiti in Francia non significa affermare che prima non lo fossero, si rafforza il focus su una caratteristica del prodotto a cui la clientela è molto sensibile.

tzadik
1st September 2010, 11:43
La Selmer sopravvive proprio perchè gran parte dei nuovi clienti sono "disinformati" (e spesso perchè non vogliono informarsi).
In questo momento... i sassofoni Selmer non sono al livello delle trombe o dei clarinetti Selmer. :zizizi))

Io non so come funzionano gli appalti nei conservatori, ma mi sembra un grande spreco di denaro comprare strumenti da 4500/5000€ (Serie III) per poi mandarli al "macello".

Pensate che a Udine hanno preso un baritono Serie III (l'anno scorso mi pare) e mi pare che ha abbia avuto problemi di meccanica (non so a che livello, penso che andasse fuori registro). Ricordo che il baritono Serie III è un baritono da 7800€!!!!!! :mha...:

sarino
1st September 2010, 12:34
sarebbe bene iniziare a credere anche un pochino nel prodotto italiano.
Gli strumenti vanno fuori registro anche quando le mani che si poggiano non sono di grande qualitÃ*, io sono anche un clarinettista ed ho provato dei clarinetti selmer ultimo modello e recital compreso, devo dire che rispecchiano la stessa manifattura dei sax. Un vero e proprio disastro per i costi che l'azienda propone.
Ho dei sax Borgani (alto e tenore) e penso che è solo un fattore mentale quello della selmer, io con questi ci faccio tutto, lo strumento mi vibra fra le mani e non come qualche selmer ultimo che ho provato immensamente sordo.

1st September 2010, 12:51
Bisogna anche pensare che un cliente scontento fa rumore per 10 clienti contenti.

Oltretutto bisogna riconoscere alla Selmer che, nonostante tempi a volte biblici, il supporto e la garanzia dati nel post vendita sono apprezzabili.

Cosa non sempre vera con altre marche.

Per il mio modo di vedere le cose ritengo i problemi meccanici secondari, in quanto risolvibili.

Il problema vero, come dice un mio amico, è il sound!

sarino
1st September 2010, 13:18
il "sound" i selmer di oggi ne sono privi.
e penso che altre case come borgani e R&C producano strumenti altamente competitivi con un sound davvero apprezzabile.

Blue Train
1st September 2010, 13:21
Umh .... la piega che sta prendendo questa discussione non mi è del tutto nuova: da qualsiasi punto si parta il punto di arrivo è sempre il solito.
Pazienza

phatenomore
1st September 2010, 13:46
Eh sì, Brother Blue, è così... pensa cosa succederebbe se qualche pazzo scriteriato aprisse un topic dal titolo :

"ma non è che, per caso, siamo tutti ramponiani e borganisti perchè le suddette costruiscono sax che, grazie al canneggio largo, suonano da soli (anche nell' acqua) dando soddisfazioni immediate un po' a tutti, neofiti compresi?"

Mamma mia, non voglio pensare a cosa succederebbe :\\:

N.B.
1. non ho aperto il suddetto topic.
2. non sto invitando nessuno a farlo.
3. se qualcuno lo dovesse aprire non sarò responsabilie in alcun modo di apologia di antiborganesimo/ ramponismo.

:smile:

Cannibale
1st September 2010, 14:01
Specificare "costruito interamente in Francia" potrebbe solo voler togliere qualche dubbio ed eventualmente zittire qualche detrattore..., del resto anche l'Italianissima Borgani mi pare fosse stata costretta a dichiare, tramite lo stesso titolare, che gli strumenti vengono costruiti e non solo assemblati in Italia.

tzadik
1st September 2010, 14:23
Per il mio modo di vedere le cose ritengo i problemi meccanici secondari, in quanto risolvibili.


Se la lega è tenera... non c'è niente di risolvibile... :mha...:

@Cannibale: purtroppo sui Borg_ni c'è ancora un po' di "misticismo", alcune cose ancora non tornano (secondo me)... ma questo è un discorso totalmente indipendente dalla qualitÃ* dei prodotti...
viewtopic.php?f=57&t=10177&start=0&st=0&sk=t&sd=a&hilit=borgani (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=57&t=10177&start=0&st=0&sk=t&sd=a&hilit=borgani)

sarino
1st September 2010, 15:05
faccio una precisazione, non ho voluto aprire tale discussione per screditare la selmer e per dare aria alle case italiane.
La mia era ed è una precisazione sul fatto che oggi una casa sta dichiarando che il prodotto del 2010 è costruito ed assemblato totalmente in Francia.
Questa affermazione da parte della Selmer mi sa tanto di una "zappa sui piedi".
Ho avuto la possibilitÃ* di avere con me una III serie e anche se tenuto in maniera maniacale dopo 4 mesi la lacca è andata via come smalto.
Quella sua resistenza nel suonarlo che ha solo uno strumento nuovo non è andata via.
Ma ditemi un pò che cosa me ne faccio di uno strumento del genere pagato quasi 4000 euro?

tzadik
1st September 2010, 15:26
Screditare la Selmer, non significa dare aria alle case italiane, per quanto mi riguarda...

La qualitÃ* dei Selmer odierni non è correlata al prezzo a cui vengono venduti, poi come sempre c'è chi riconosce questa cosa (perchè alcune evidenze sono oggettive purtroppo... per la Selmer) e chi non rinosce questa cosa (per i motivi più disparati).

Altra cosa ancora, se questi strumenti da nuovi passano per le mani di abili riparatori... che con 500/1000€ ne migliorano le caratteristiche: perchè sarebbe la manifestazione evidente che la gente vuole il "Selmer" (a costo di pagare valanghe di soldi).

1st September 2010, 15:28
@Tzadik, si è vero, se la lega non c'è, rimane poco da fare, ma secondo me questo aspetto influsice più sul suono che su altro. Le altre pecche meccaniche come hai detto sono più o meno risolvibili.

Tornando a Sarino, spesso nel corso degli anni si sono visti Selmer che dopo pochissimo tempo perdevano la laccatura in modo vistoso, è sempre stato un loro potenziale difetto di produzione, sia con gli SBA che con i MK.

tzadik
1st September 2010, 18:31
Però i BA/SBA e i Mark VI se sapientemente curati... non avevano mai problemi di meccanica, erano strumenti leggeri (o leggerissimi) ma resistenti...
Poi anche a livello meccanico... il portavoce del BA/SBA aveva una geometria perfetta, non c'era quel potenziale saltellamento che si verifica sui Selmer venuti dopo: chissÃ* perchè l'hanno cambiato.. basta solo modificare il bottone di azionamento...

Per le laccatura, tanto vale che la Selmer cominci a vendere strumenti senza lacca... nudi... Se lo facessero sono sicuro che sti strumenti costerebbero ulteriori 1000€ in più... :mha...:

AGOSTY 275
1st September 2010, 23:48
io sapevo che i sax selmer erano i migliori ma sentondo tutti voi nn so piu a cosa credere! :mha!(
ora come ora i sax nuovi, migliori per il rapporto qualitÃ*/prezzo quali sono secondo voi ::saggio:: del sax?

salsax
2nd September 2010, 00:35
:mha...:
.....siamo alle solite :ghigno:

zkalima
2nd September 2010, 02:34
E' una discussione che bisognerebbe capire, innanzitutto dove porta? qual'è il riferimento di suono per un sax costruito negli ultimi 20 (o 30) anni? quanto sono credibili gli endorser?
Un musicista veramente tosto, alle cui lezioni andai per un certo periodo, una volta mi ha detto che non trovava grande differenza tra il suo Mark VI e il nuovissimo reference che aveva o i nuovi R&C che suona.
Bisogna credergli, soprattutto avendolo sentito su tutti questi sax; il suono era sempre superbo.
Ma allora mi viene un dubbio; sopra un certo standard, (e non solo sopra, mi piacerebbe ascoltare una registrazione di Bird col Grafton), è il musicista che determina il suono al 90% salvo tornare indietro di molti decenni, (infatti il suo Chu Berry suona in modo non superbo, ma di più, cioè senza paragone con gli altri elencati, neppure il Mk VI, che evidentemente non aveva le durezze dei sax nuovi nuovi).
Siamo in un campo in cui fare teoria, (ad esempio dire che basta allargare il canneggio per avere un suonone facile facile, o mettere più alluminio nella lega per avere un suono più squillante), è molto poco utile, una gran parte dei saxofonisti che sento hanno problemi di suono, cioè si accontentano di far suonare il loro sax, il lavoro dei maestri del sax è invece quello di far suonare la propria voce attraverso il sax.
Questo per dire che sono grandi musicisti, e forse per questo non rispecchiano necessariamente i problemi di gran parte della gente che suona.
Per la mia esperienza gli strumenti col suono migliore non sono mai "facili", così come la personalitÃ* di un bravo musicista non è mai "normale".

sarino
2nd September 2010, 09:44
concordo pienamente con te nel dire che gli strumenti "non facili" nel suonarli sono quelli che alla lunga danno più soddisfazione.
Fin qui ci siamo, ma il problema sorge quando questi strumenti non sono duttili alle scelte di chi li suona; mi spiego: se cambiando setup ottengo sempre lo stesso timbro o scuro ed ovattato mi sa che il problema sta nella concezione costruttiva di tale strumento.
Uno strumento che tende a dare di suo un suono giÃ* molto scuro darÃ* problemi nel momento in cui il musicista con lo stesso strumento ricerca un suono più brillante o per dire vintage.
Oggi il Reference della selmer dovrebbe rispecchiare il Mark VI, ma non è così.
Ripeto ulteriormente che tale discussione nasce dal fatto che la Selmer ha dichiarato che gli strumenti della nuova produzione sono assemblati e costruiti interamente in Francia.
Ho chiesto a tal proposito a tutti voi un parere su ciò in quanto sin ad ora sta Selmer dove li produceva?
Non sto ad acclamare la R&C o la Borgani, ma vi posso dire che ho suonato entrambe e ho notato differenze positive, che non ho riscontrato nei Selmer di ultima produzione.
Certo chi è ammaliato dal marchio e crede che questi possa dare una garanzia troverÃ* difficoltÃ* nel provare qualsiasi altro sax, dire che un canneggio più largo possa favorire l'emissione non è proprio così, ma dipende sempre dal setup che usi.
Ho scelto Borgani perchè era il sax che più si avvicinava a ciò che volevo ed al tipo di suono che cercavo, quando ho scelto questi strumenti ho provato anche Selmer e B&S Yamaha 62 Conn R&C.
Certamente se avessi avuto abbastanza soldi la mia scelta sarebbe ricaduta sui Mark VI, tra i quali ne ho provati diversi anche con matricola 60xxx tipo da 10000 euro che suonavano da paura, che messi a confronto anche con una buona SA80 non davano la stessa risposta.
Quindi non perchè voglio dire che i Borgani siano come i Mark VI ma in qualcosa mi davano più soddisfazione.
Al pari poi di una SA80 o una III serie, non ho esitato, con il reference vi dico solo che ne ho provato uno nuovo di zecca e come l'ho preso in mano se ne sono caduti i feltrini di spessore sotto le chiavi della mano sx, e non aveva una chiusura ottimale.
Vi pare che si possano spendere tanti euro per uno strumento che perde pezzi senza essere suonato, e se uno lo smanetta 6-7 ore al giorno che fine fa?
la mia esperienza mi ha portato a non credere più nel marchio ma in ciò che ti ritrovi nelle mani, tanto il suono lo fai tu, il musicista è il 70% ma in quel 30% devi avere un mezzo che possa farti esprimere al meglio altrimenti anche il 70% va a farsi fottere (scusate il vocabolo inappropiato).
Buona musica a tutti

STE SAX
2nd September 2010, 10:17
e' vero tutto quello che avete detto, ciascuno ha fatto osservazioni corrette e condivisibili. Diciamo che in linea generale una casa che decide di tornare a mettere qualita' nei propri prodotti e' sempre apprezzabile anche perche' il mercato e' gia' pieno di prodotti scadenti a tutti i prezzi. Forza Selmer, non si poteva obiettivamente assistere all'impoverimento tecnico del marchio visto l'immenso prestigio.

salsax
2nd September 2010, 13:54
rispondo a ste per alimentare un pò la polemica dalla parte del diavolo ( non volermene stesax , lo so che sei dei nostri....)

Diciamo che in linea generale una casa che decide di tornare a mettere qualita' nei propri prodotti e' sempre apprezzabile
.... perchè , quando aveva smesso ? :BHO:

Forza Selmer, non si poteva obiettivamente assistere all'impoverimento tecnico del marchio visto l'immenso prestigio.
.... ci risiamo :mha...: , ma qual'è stato questo impoverimento tecnico ? :BHO:

tzadik
2nd September 2010, 14:19
Io non sono convinto che un Reference sia poi così simile al Mark VI... dipende che suoni vuoi che escano.
Se con un Ottolink, le differenze sono molto poco marcate in termini timbrici... con un Dukoff o con un Guardala spinto dal Mark VI uscira un suono "power 8" che ti atterrÃ*... dal Reference uscirÃ* un suono "cartonato".

Sui Selmer odierni, che si trovano in negozio... ci sono problemi di messa appunto ed è innegabile. Non è credibile che uno che spende 3000/4000/5000/6000€ per un Selmer debba pagare ancora soldi per sistemare problemi che, visto il costo di vendita, non devono esserci.
Chi accetta e minimizza, non fa altro che alimentare questo calo di qualitÃ* (perchè la Selmer dice: "tanto vendiamo lo stesso...")... e comunque manifesta il desiderio di avere un Selmer non per la qualitÃ* che rappresenta, ma esclusivamente per il marchio

Penso che Ste Sax e Filippo Parisi possano confermare il notevole peso del Serie I (), i Serie II sono più leggeri... i Serie III sono ancora più leggeri dei Serie II. Cosa vuol dire questo? Che la Selmer ha voluto risparmiare sulla lastra.

STE SAX
2nd September 2010, 15:00
rispondo a ste per alimentare un pò la polemica dalla parte del diavolo ( non volermene stesax , lo so che sei dei nostri....)
[quote=STE SAX] Diciamo che in linea generale una casa che decide di tornare a mettere qualita' nei propri prodotti e' sempre apprezzabile
.... perchè , quando aveva smesso ? :BHO:

Forza Selmer, non si poteva obiettivamente assistere all'impoverimento tecnico del marchio visto l'immenso prestigio.
.... ci risiamo :mha...: , ma qual'è stato questo impoverimento tecnico ? :BHO:[/quote:3abcqgpv]


nessun problema, si fa per parlare.

comunque e' innegabile che la casa ha perso qualita' negli ultimi anni, lo sanno anche loro se e' vero che sentono la necessita' di tornare a produrre interamente in casa. A occhi chiusi ci si accorge che un selmer di 25 anni fa e' diverso in meglio da uno attuale. Non vogliamo chiamarlo impoverimento tecnico? Diciamo allora che mentre alcune case hanno cominciato a sfornare prodotti altamente competitivi nel rapporto qualita'/prezzo, loro non si sono evoluti anzi si sono evoluti solo sul prezzo. Su questo c'e' poco da dibattere.

Ha ragione (come al solito) tza quando dice che basta mettere a confronto i serie I, II e III per accorgersi di quanto la casa francese abbia perso in qualita' non perche' non fosse capace di realizzare manufatti favolosi ma per pure scelte aziendali che hanno fissato obiettivi diversi.

Blue Train
2nd September 2010, 16:38
... lo sanno anche loro se e' vero che sentono la necessita' di tornare a produrre interamente in casa.
Sottolineare che produco in Francia non significa che prima producevo altrove.

STE SAX
2nd September 2010, 16:40
puo' darsi, ma il problema non si sposta. Il prodotto attuale non e' piu' all'altezza del marchio a mio modesto parere, o perlomeno non ha un prezzo commisurato alla effettiva qualita' se confrontato con i principali competitors.

zkalima
2nd September 2010, 21:43
Impoverimento tecnico? da una produzione di sax eccellenti sono passati a una produzione di sax assolutamente ordinari, e parlo di suono, quanto a meccanica e precisione di montaggio non posso esprimermi.
Poi se vogliamo dire che la differenza tra un Mk VI e un reference o un SA è solo di avere un suono "diverso" siamo nella political correctness commerciale e allora la discussione diventa del tutto inutile, avendo come unico fine quella di porre un dubbio a chi vuole spendere 4000 euro (se bastano) per un sax che suona come un buon sax cinese o poco più.

Filippo Parisi
2nd September 2010, 21:52
I selmer sono sempre stati prodottiin Francia ma visto che vi sono utenze (come quelle italiana tanto per citarne una) che spaccano il capello in quattro e visto che vi sono concorrenti più o meno temibili che precisano (magari italiani...) che precisano come i loro strumenti siano totalmente DOG ecco che probabilmente l'hanno semplicemente voluto precisare. Che poi la produzione attuale, diciamo dalla metÃ* dalla metÃ* degli anni '90 in poi non sia più quella di una volta, sopratutto in termini di omogeneitÃ* di qualitÃ* (ho provato un Reference che suonava in maniera davvero brutale ma altri cinque erano lettarlmente tappati), non ci piove proprio. Così come non ci piove sul fatto che sono troppo cari, ma la "griffe" e la "storia" si son sempre pagati, in qualunque campo.

salsax
2nd September 2010, 22:30
Sottolineare che produco in Francia non significa che prima producevo altrove.
anch'io la penso come Blue !

quanto a meccanica e precisione di montaggio non posso esprimermi.
perchè non puoi esprimerti? :BHO:

porre un dubbio a chi vuole spendere 4000 euro (se bastano) per un sax che suona come un buon sax cinese o poco più..
:shock:
anticipo che aprirò un topic per chiedere , a chi possiede un saxofono selmer , di qualsiasi taglio , modello ed etÃ* .... un giudizio e un voto da 0 a 10 sul proprio sax :saputello
secondo me il giudizio di chi suona giornalmente un sax selmer sarÃ* molto attendibile .

tzadik
3rd September 2010, 00:56
anticipo che aprirò un topic per chiedere , a chi possiede un saxofono selmer , di qualsiasi taglio , modello ed etÃ* .... un giudizio e un voto da 0 a 10 sul proprio sax
secondo me il giudizio di chi suona giornalmente un sax selmer sarÃ* molto attendibile .

L'attendibilitÃ* dipende:
- dall'effettivo livello tecnico di chi lo possiede, sia in negativo sia in positivo
- da cosa ci si suona con quello strumento
- da quanti strumenti si è passati prima di arrivare a quello strumento (e per quanti anni sono stati tenuti)
- dalla storia dello strumento (manutenzioni etc etc etc)
... e per ultime le considerazioni personali e gusti...

E questi parametri valgono per la valutazione di qualsiasi strumento... ovviamente contestualizzando l'uso che ne si fa!

sarino
3rd September 2010, 12:01
Condivido appieno tzadik, bisogna vedere chi esprime un giudizio negztivo o positivo sugli attuali Selmer.
Il rapporto di uno a cinque degli strumenti Reference non è un dato positivo, una casa che produce strumenti da quasi due secoli ed è stata comunque l'artefice di innumerevoli cambiamenti tecnici sui sax, e che a loro volta tali modifiche sono state prese in considerazione da quasi o tutte le altre case costruttrici, dovrebbe dare al massimo la garanzia di uno strumento ottimo su due messi a confronto.
Se la produzione sia fatta in Francia o altrove non interesserebbe più di tanto se il prodotto fosse veramente ad alto livello, ma a compromettere tale livello ci si mette anche il fatto che l'assemblaggio di tali strumenti non è ad "opera d'arte", ciò che tutti coloro che si avvicinano ad un Selmer vorrebbero.
Sul discorso delle case italiane, non mi sento di fare paragoni, ognuno ha un proprio progetto da portare avanti ed una filosofia costruttiva propria da proporre a patto che questa possa piacere o meno a chi si avvicina a tali strumenti.
Ho avuto il piacere di provare un tenore R&C e devo dire che non era male a livello timbrico, ma almeno meccanicamente era a posto, non l'ho scelto perchè non vado molto daccordo con gli strumenti argentati.
Ho provato un R&C 24k e devo dire che il prodotto era veramente buono, e valeva la pena spendere i soldi chiesti.
Io con lo strumento ci lavoro, e i soldi che investo sono frutto del mio sacrificio, e regalarli per uno strumento solo blasonato non mi scende proprio.
Ripeto lo strumento è solo un mezzo per trasmettere ciò che si vuole fare, l'importante è che tale mezzo lo permetta appieno.
Io penso che la filosofia costruttiva della Selmer oggi non riesca a soddisfare tutte le esigenze degli utenti (a mio modesto parere, ognuno può pensarla come vuole).
Buona musica a tutti

zkalima
3rd September 2010, 20:14
Chi ha comprato un selmer recente a 4000 euro o non ha problemi economici o ha problemi di orecchio, o è un boss e glielo hanno regalato.
Quelli che ho conosciuto non erano contenti e l'hanno rivenduto in fretta, quelli che ho ascoltato non mi sono piaciuti, ma nessuno si è lamentato, forse per pudore.
L'attendibilitÃ* di un giudizio vale quanto quella del forum, ognuno dice quello che pensa, quello che sa e quello che pensa di sapere, i sax sono come le donne, (dal punto di vista degli uomini naturalmente, per una donna il paragone non calza), ci sono donne belle e costose, ma non necessariamente rendono felici.

gf104
3rd September 2010, 21:27
E' incredibile quante parole si scrivono attorno ai sax della Selmer...spero un giorno di riuscire a valutare/capire lo strumento con il quale sto attualmente imparando a soffiarci dentro! comunque il mio tenore SA 80 II del 2007 è stato recentemente testato da un grande musicista, nonchè endorser di una nota fabbrica di fiati italiani, e a suo dire il mio sax è uno di quelli che suona alla grande...e pare che questo professionista non faccia sconti a nessuno...pane al pane vino al vino...però magari un giorno il grande Filippo Parisi mi farÃ* provare il suo SAserie I e così potrò capirci un pò di più!

KoKo
3rd September 2010, 21:31
gf non ti far destabilizzare, hai la fortuna di iniziare a suonare con un buon sax soffiaci il piu' possibile =)

salsax
3rd September 2010, 21:41
.... comunque il mio tenore SA 80 II del 2007 è stato recentemente testato da un grande musicista, nonchè endorser di una nota fabbrica di fiati italiani, e a suo dire il mio sax è uno di quelli che suona alla grande...
.... strano che un selmer degli ultimi anni suoni bene :lol:
ehi gf , perchè non dai un voto al tuo francesaccio in questo topic (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=30&t=15617) ;)

sarino
3rd September 2010, 21:52
Se lo ha trovato buon per lui, ma di quell'annata sono quasi tutti in vendita.

salsax
3rd September 2010, 22:07
....forse perchè qualcuno compra un selmer pensando che suoni da solo :ghigno:

sarino
3rd September 2010, 22:18
E se non ci soffi dentro nessuno strumento suona.

gf104
3rd September 2010, 22:41
@sarino: e no...il sax di un grande di questo forum (tzadik) suona da solo basta guardarlo!!! ed io ci credo vista la preparazione del tipo...ahahah :smile:

gf104
3rd September 2010, 22:43
@Koko: grazie per il tuo incoraggiamento!

salsax
3rd September 2010, 22:49
gf , se può servirti da incoraggiamento , il tuo tenore è tra i meglio riusciti in 200 anni di storia del tubo storto ,la passione non ti manca , dacci dentro ;)

gf104
3rd September 2010, 23:24
@salsax: grazie grazie grazie :D

@sarino: se un giorno ci sarÃ* l'occasione volentieri metterò nelle tue manine il mio francesaccio...così mi darai anche il tuo parere...però non è in vendita!!! :smile:

tzadik
4th September 2010, 01:11
C'è da riconoscere però (e si evince dai miei post) che le custodie Selmer sono migliorate parecchio con gli anni... le custodie dei Mark VI erano protozoiche in confronto alle custodie dei Serie II o Serie III
Evidentemente non sono stati bravi a migliorare i sax come hanno fatto con le custodie... http://tzadik.xoom.it/TFRAbpd52.gif

mario
4th September 2010, 07:52
tzadik ha scritto ...@gf104: solite cose... maggiorare i perni ed eventualmente sotituire la colla dei tamponi...
Il lavoro dei perni lo fanno veramente in pochi però...

Questa risposta non la dovevi dare secondo me,ti fa perdere prestigio.:ehno:

tzadik
4th September 2010, 09:18
Cioè?

gf104
4th September 2010, 09:32
@mario: cosa non condividi?

i lavori suggeriti per il miglioramento o il fatto che siano in pochi a farlo?

proverbio inglese: nessuno è perfetto tranne il Comandante (di un vascello) e tzadik è un Comandante (almeno nel campo del sax & affini)

mario
4th September 2010, 09:48
Non mi permetterei di "criticare" chi ne saprÃ* senz'altro più di me ,ma quì si parla tra amici "spero" e in questo caso stiamo parlando di un Selmer del 2007 perciò assolutamente non usurato in fatto di perni (se ne è giÃ* parlato in altre occasioni e non tutti sono d'accordo anche "esperti" sull'utilitÃ* di questo lavoro) per ciò che riguarda la sostituzione della colla dei tamponi vuol dire "ritamponare" totalmente con una spesa mica male per uno strumento nuovo e se i tamponi chiudono bene secondo me assolutamente non necessaria. :ehno:

tzadik
4th September 2010, 09:59
I perni non si cambiano per forze perchè c'è stata un usura... i perni si cambiano se uno vuole avere meno giochi.
La maggiorparte degli strumenti nuovo ha qualche gioco sulle chiavi che hanno perni passanti: per levarli definitivamente (perchè esistono anche tecniche "temporanee") si "alesa" la chiave e si monta un perno poco più grosso.

Pochi tecnici fanno questa operazione... questo non significa che non sia utile però. I
o personalmente preferisco uno strumento "senza giochi", perchè ci sono dei vantaggi oggettivi nel non avere giochi, ma questo non vuol dire che se qualcuno (magari qualche professionista molto affermato) non reputi necessario un simile intervento, l'intervento sia di per sè inutile. Qui siamo di fronte a fatti oggetivi: uno strumento con una meccanica senza giochi sicuramente ha qualcosa in più... di uno strumento (seppur nuovo) con giochi.

Io ho uno strumento che ha poco più di anno... ho fatto fatto sostituire i perni che necessitavano di essere "maggiorati" e ho fatto cambiare la colla su tutti i tamponi dello strumento (e anche qualche tampone): posso assicurare che la spesa è stata contenuta e l'intervento è stato "necessario" al fine di avere una meccanica al 110%.

@gf104: grazie per la manifestazione di stima! http://tzadik.xoom.it/drink.gif

gf104
4th September 2010, 10:13
@mario: ma certo che si parla tra amici e ci mancherebbe!

fatto oggettivo sul mio selmeraccio: è tutto ok (picoli problemi di laccatura a parte) però il portavoce, pur essendo il sax del 2007, ha un piccolo gioco di 2mm prima di entrare in funzione...in sostanza tra quando premi a quando apre c'è questo piccolo gioco e in questo caso, siccome anche a me non piacciono i giochi sui leveraggi del sax, lo farò sistemare e pare proprio che occorra mettere un perno maggiorato.

pax et bonum

tzadik
4th September 2010, 10:19
Il gioco sul perno del portavoce e la meccanica del portavoce si può ridurre ma non eliminare del tutto... è colpa del leverismo... c'è un movimento parassita (il perno che apre il portavoce sul chiver fa un sorta di "saltino" quando suoni tra il G e il A) che non si può eliminare completamente.
Questo saltino se non c'è gioco fa aprire il portavoce anche anche quando potrebbe non servire...

La geometria del leverismo è stata introdotta con i Mark VI e l'hanno copiata tutti.

Se per esempio guardi come è fatto il portavoce su un BA/SBA (ma anche su strumenti americani dello stesso periodo, in cui il leverismo era ancora diverso) noterai che è diverso e quel saltino non c'è... :muro((((

Mi pare che un leverismo simile sia presente pure sugli Yamaha 32 (ma potrei sbagliarmi).

mario
4th September 2010, 10:21
Per quel gioco li non serve assolutamente cambiare niente .

gf104
4th September 2010, 10:26
@mario: e cosa suggerisci per eliminare questo giochino? o me lo devo tenere?

tzadik
4th September 2010, 10:34
Si interviene sullo spessore di fine corsa del pivot e sullo spessore di fine corsa del portavoce sul corpo.

Si riesce a ridurre di parecchio questo "gioco"... ma un po' di gioco deve restare, per forza... :mha!(

gf104
4th September 2010, 10:49
@tzadik: grazie

mario
4th September 2010, 13:15
Più semplicemente devi trovare un giusto compromesso tra l'apertura del portavoce e il gioco necessario perchè non sfiati modificando leggermente la piega dell'anello del portavoce in corrispondenza dell'accoppiamento perno/chiver (è più complicato spiegarlo che farlo)

gf104
4th September 2010, 13:31
mario@: il portavoce assolutamente non sfiata si apre solo con un certo ritardo rispetto alla pressione che fai col pollice:insomma to premi col pollice e l'apertura non è immediata... c'è quindi un gioco di circa 2mm come giÃ* spiegato.

tzadik
4th September 2010, 13:36
@gf204: la meccanica del portavoce ha bisogno di un certo gioco tra il pivot e la meccanica del portavoce del chiver.
Questo perchè? Perchè, come detto, il pivot fa un saltino (quando passi da G a A) e questo saltino se non c'è gioco fa aprire il portavoce quando non serve... ergo c'è uno "sfiato".


Il gioco si può ridurre, ma non eliminare del tutto...

salsax
4th September 2010, 14:11
lascialo stare così com'è !!
come dice tza , un pò di gioco deve esserci , in alcuni dei miei sax vintage il gioco è tale che il portavoce col pollice premuto a fondo si apre appena !! ma funziona perfettamente !! se non ti dÃ* problemi nei passaggi chiuso/aperto , lascialo stare com'è :saputello

gf104
4th September 2010, 15:40
ok lo tengo così ci farò l'abitudine...

Prairie oyster
8th September 2010, 22:09
ok lo tengo così ci farò l'abitudine...

gf posso confermare che il tuo sax suona alla grande ;)

E suonava alla grande pure l'altro SAII che mi e' capitato di sentire, di un ragazzo che suonava con me quando frequentavo la scuola di musica.
Due tenori non sono certo un campione statistico, ma questa e' la mia esperienza in base alla quale sti Selmer proprio rottami non sono.

gf104
9th September 2010, 11:20
grazie 1000! :D