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Visualizza Versione Completa : Da Otto Link a Francois Louis?



giovanni parisi
28th August 2010, 09:32
Ciao Ragazzi, l'argomento è chiaro, devo cambiare bocchino, ho un ottolink per tenore apertura 7 star e sto carezzando l'idea di un Francois louis, quindi un t260 o 280.... il feel mi piace parecchio
So che la cosa è molto soggettiva, ma volevo sentire l'opinione di una platea competente... ah, anche sulle loro legature vorrei avere una vostra opinione,
grazie a tutti!!!

docmax
28th August 2010, 10:15
Fil vuoi essere più cattivo o più soft?

Filippo Parisi
28th August 2010, 10:55
Fil vuoi essere più cattivo o più soft?

:BHO: :ehno: :D

giovanni parisi
28th August 2010, 11:05
Fil vuoi essere più cattivo o più soft?

ah ah, non saprei, è più una questione di timbro e di controllo, tu li hai provati? sai darmi un'opinione?

tzadik
28th August 2010, 11:33
Usare il tasto "Cerca":

viewtopic.php?f=12&t=14706&hilit=spectruoso (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=14706&hilit=spectruoso)
viewtopic.php?f=12&t=13147&hilit=spectruoso (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=13147&hilit=spectruoso)
viewtopic.php?f=12&t=12004&hilit=spectruoso (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=12004&hilit=spectruoso)
viewtopic.php?f=12&t=4973&hilit=legature+francois+louis (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=4973&hilit=legature+francois+louis)

Per il resto: se suoni con un 7*, ti ci vuole almeno un T285 o meglio un T315.
Su questi bocchini l'apertura è soltanto un parametro funzionale, niente di più... se arrivi da un Ottolink, il Francois Louis più "simile" è il modello con camera "ML".
Come ho scritto, sono bocchini molto particolari, da non comprare a scatola chiusa... :zizizi))

giovanni parisi
28th August 2010, 14:29
beh, esaustivo, e sulle legature qualche dritta? è vero che suonano "bene" solo con le loro legature?

tzadik
28th August 2010, 14:54
I bocchini FL sono bocchini studiati per avere una ottima omogeneitÃ* di suono, poca resistenza e in generale per essere davvero immediati.
La nota dolente, secondo me, è il volume sonoro che riescono a generare.

Le legature FL (la Ultimate a la Pure Brass), oltre a rendere il suono più definito, facilitare l'attacco... forniscono un grande volume di suono: secondo me sono la migliore scelta per i bocchini FL... cioè il match è perfetto!

Però anche una Rovner Legacy non è male... :-leggi-:

giovanni parisi
28th August 2010, 16:31
... quindi sono un pò più facili dell ottolink come tipo di imboccatura? quello che mi blocca è la cameratura ( non so se è un blocco psicologico), io sono musicista a tempo perso pertanto non vorrei trovarmi nella sitauazione di chi per cercare figate si dimentica che poi bisogna pure stargli dietro come capacitÃ*... insomma sti francois è chiaro che non sono per tutti ma sono gestibili anche da un non professionista? coi jody jazz io per esempio giÃ* ho problemi di controllo...

giovanni parisi
28th August 2010, 16:32
...cioèper "immediatezza" si intende facilitÃ* a suonare e intonare?

tzadik
28th August 2010, 16:43
I Francois Louis suonano decisamente da soli, resistenza inesistente...
Basta che ci respiri dentro e suonano...

Il rovescio della medaglia è che il volume sonoro a paritÃ* di apertura è notevolmente inferiore: il problema si risolve scegliendo bocchini più aperti... sul tenore il più aperto arriva a 0,137" (10*) e comunque penso che sia un bocchino molto molto immediato nonostante molto aperto... :zizizi))

Per curiositÃ*... con che Jody Jazz hai problemi di controllo? DaVinci?

docmax
28th August 2010, 17:56
Fil i FL sono proprio facili ma la nota deludente è il volume sonoro scarso. Sono rifiniti perfettamente.
Se devi provare prova un T315 almeno hai l'impressione di soffiare mentre suoni!

giovanni parisi
28th August 2010, 18:54
si, tzad proprio luì... anche con un lebail ( non ricordo come si scrive) ho avuto grane... ma ti ripeto, è un problema mio,non passo sufficientemente tempo sullo strumento. P
ertanto posso ritenere queste imboccature un buon passo in avanti tra quelle con cui uno studia e si approccia solitamente allo strumento ( selmer, vandoren etc.) verso poi imboccature più, diciamo, complesse? suono a parte, che, a quanto mi dite, può essere tranquilamente risolto con la loro legatura...
comunque personalmente non ricerco un volumone quanto un suono che ho in testa, in qualitÃ* di timbro e versatilitÃ* più che di potenza sonora!!!

ah, i prezzi li sapete? hanno un buona rapporto?

tzadik
28th August 2010, 19:41
@ docmax: stai confondendo Filippo Parisi (http://www.saxforum.it/forum/memberlist.php?mode=viewprofile&u=3268) con giovanni parisi (http://www.saxforum.it/forum/memberlist.php?mode=viewprofile&u=3386)

@giovanni parisi: secondo me, i tuoi problemi sono dovuti alla tua "imboccatura" in relazione all'inclinazione del becco in questione (per becco intendo la parte del bocchino che fisicamente metti in bocca).
I Jody Jazz DaVinci e il Lebayle Studio (suppongo che sia lo studio perchè il Lebayle Jazz ha la stessa inclinazione del STM).
O altrimenti hai scelto bocchini con un'apertura che non riesci a gestire...

Per me, il JJ DaVinci è stato un bocchino un po' complicato all'inizio... è sicuramente bello, ma è particolare e non è per tutti.
Bisogna avere una impostazione molto "flessibile"... non tutti ce l'hanno.
Per esempio, per certi versi il Guardala MB-II (sonoritÃ* molto molto simile al JJ DV) è molto più immediato.

Secondo me, non ci sono imboccature più o meno complesse... ogni bocchino ha un suo "senso", l'importante è capire cosa si vuole e con che mezzo ottenerlo.
Secondo me, è inutile fare sforzi per riuscire a tirare fuori alcuni suoni per cui magari il bocchino che stiamo utilizzando non è preposto: ci si sforza troppo e non si raggiunge l'obiettivo.

I Francois Louis hanno un rapporto qualitÃ*/prezzo buono... sono finiti in maniera ottima, però come detto sono bocchini che vanno provati...
Come prezzi siamo tra 185€ (http://cgi.ebay.it/FRANCOIS-LOUIS-Spectruoso-Tenor-Sax-Mouthpiece-NEW-/400142124601?pt=LH_DefaultDomain_0#ht_4343wt_913) ai 260€ (http://www.mercatinomusicale.com/ann/search.asp?ns=1&rg=&pv=&kw=francois+louis+tenore&rp=&st=&__IDRegProv=&ob=data)... a seconda del negozio.
I modelli Signature costano di più ma non sono inferiori ai modelli "normali": diciamo che è una trovata commerciale... sui Signature c'è la firma di Francois Louis e qualcuno per avere questa firma è disposto a spendere 50/60€, tutto qui.
A livello di versatilitÃ* timbrica, direi che non sono il massimo... sono bocchini internamente un po' complicati: da questi bocchini esce in maniera semplice praticamente solo il loro "suono", suono che deve piacerti!

La legatura FL (per i bocchini FL) è d'obbligo per compensare la mancanza di potenza... quindi aggiunti altri 55/60€.

Secondo me, non sono bocchini da comprare a scatola chiusa e se vuoi qualcosa di più "semplice"... ti conviene guardare altrove... :mha!

docmax
29th August 2010, 10:57
Azz ma quanti Parisi... Pardon!
L'errore è dovuto al cavolo di schermo piccolo dell'iPhone che mi costringe a tagliare gli avatar. Comunque mutatis mutandis le info son quelle.
La mia sensazione di ricordo del Fl t315 era che per suonare il tenore bastava solo pensarlo per quanto era facile poi peró se chiedevo volume...
Il costo è pari al livello delle finiture.
Non fossi guarito dalla Gam proverei il JJ DV!

Alessio Beatrice
30th August 2010, 00:11
I modelli Signature sono rivisti uno ad uno da François Louis, è questa la differenza.

tzadik
30th August 2010, 01:14
Se sopra i modelli Signature non si trova DNA di FL... potrebbero anche non essere passati per sue mani... :lol:

giovanni parisi
2nd September 2010, 17:08
io ho provato solo i nuovi modelli "spectruoso", le differenze con quelli vecchi? mi sembrano pure che costino di meno...

tzadik
2nd September 2010, 17:19
Costano meno i non "Signature"... :zizizi))

STE SAX
2nd September 2010, 17:56
io ho un t280 non signature. che dire, e' un becco perfettino perfettino, suona bene e facile, bel timbro e poco volume. Sta nel mezzo rispetto agli altri becchi che ho ragion per cui lo uso pochissimo preferendo di volta in volta imboccature con caratteristiche piu' marcate in un senso o nell'altro. Ecco, direi che difetta di personalita' secondo me.

giovanni parisi
2nd September 2010, 18:51
Quindi uno yamaha delle imboccature, facile, ben fatto ma senza "groove"?

tzadik
2nd September 2010, 19:09
Beh... come un bocchino Yamaha NO... però è un bocchino più mirato a suoni molto europei, molto molto omogenei (quasi digitali)... però (perchè c'è un "però") sono bocchini che hanno una resa strana e bisogna prenderli molto molto aperti (per avere una resa simile in termini di volume), diciamo 2 numeri in più di quello che si usa si solito... :zizizi))

AGOSTY 275
2nd September 2010, 19:29
a me andrebbe bene anche quello piu chiusi di tutti allora :cry:

tzadik
2nd September 2010, 19:46
Un Francois Louis più chiuso del T280/T285 secondo me ha poco senso... cioè l'apertura è soltanto un parametro funzionale, sui Francois Louis non va scelta secondo i parametri con cui scegli l'apertura su tutti gli altri bocchini...

Chi lo sa, forse sono più chiusi di quanto dichiarato come questo: http://www.doctorsax.biz/spectruoso_280sp.htm che dovrebbe essere un 0,110" e invece è un 0,090"... boh... :BHO:

giovanni parisi
2nd September 2010, 19:49
mah tu tza ne hai posseduto uno? sembrano quasi dei bocchini per musica classica o contemporanea piuttosto che jazz...

tzadik
3rd September 2010, 00:39
No, ne ho provato uno per circa un'ora... ho provato il T285 (che sarebbe un 0,112") facile... però uno fatica a fare uscire "suono".

Forse potrebbero essere adatti alla classica (David usa un FL 10* per baritono, sul baritono!)... il suono è molto lontanto dal suono che insegnano in conservatorio però...

giovanni parisi
3rd September 2010, 08:52
David Brutti...? ma lui non fa testo, è troppo al di sopra del sottoscritto... fuori dai parametri!

giovanni parisi
3rd September 2010, 08:55
...comunque per quanto concerne l'apertura maggiore rispetto ad un bocchino d'abitudine, poi la facilitÃ* di questo tipo di bocchino dovrebbe copensare lo squilibrio che si ha dovendo di botto passare ad un bocchino molto aperto? o rischio di non riuscire a suonare dal Re in giù?

che alternative mi proporreste eventualmente?

tzadik
3rd September 2010, 13:07
L'apertura non è un parametro funzionale del bocchino... è più un parametro "ergonomico".

Sui Francois Louis, la stessa apertura corrisponde, a livello di resistenza a suonare con un bocchino molto più chiuso... ergo bisogna andare su aperture più ampie, e non ci sono problemi.
La scelta del "parametro" apertura dipende da come è fatto il bocchino, non bisogna mai trascendere da questo... specialmente quando si è davanti a bocchini talmente particolari come i bocchini di Francois Louis. :zizizi))

Per quanto mi riguarda... io riesco a suonare dal re in giù anche con bocchini più aperti di quelli che uso di solito... è una questione di respirazione diaframmatica, non di "labbro". :zizizi))
Se si usa bene il diaframma non si hanno mai problemi... la scelta dell'apertura poi diventa "secondaria" se vogliamo...

giovanni parisi
3rd September 2010, 15:49
ok, a questo punto penso che non resti che provarne uno per un periodo, l'investimento non è enorme, al limite, se poi cambio idea lo proporrò ad un prezzo vantaggioso a voi ragazzi di saxforum!!! ;)

tzadik
4th September 2010, 10:02
Se vuoi un bocchino in ebanite con una grande omogeneitÃ* di suono... (e con più volume del FL) ci sono comunque altre soluzioni...

I FL sono particolarissimi, hanno un loro valore aggiunto... ma però rimangono deficitari per certi aspetti (volume e frequenze).

Filippo Parisi
4th September 2010, 12:13
Ho provato il T280 ML che aveva govons ed anche un 315 sempre ML a Quarna.

Non fanno per me. Mi associo all'opinione generale. Poco volume e personalitÃ*. Anche se poi Cisi o Bonisolo o Collins suonandoli ci tirano fuori l'inverosimile. Ma io non sono loro ovviamente.

giovanni parisi
4th September 2010, 12:57
...quindi un'imboccatura per pochi, professionisti...tentar non nuoce comunque! anche perchè, lo ripeto, il volume non è una delle mie principali ambizioni, si può avere un bel suono senza per forza abbattere la parete del vicino credo, altrimenti tutti suonerebbero un conn addizzionato ad un berg larsen e il tutto sempre a manetta!

A me, personalmente, non interessa un suona alla rampone propria per questa caratteristica di un volume a me eccssivo, preferisco un set up non alla americana, non so se mi spiego suono cameristico piuttosto che voluminoso, ecco tutto!

tzadik
4th September 2010, 13:08
Non sono bocchini per professionisti... i FL sono bocchini che suonano praticamente da soli, per riuscire ad avere "colore" bisogna estremizzare il setup.
Cisi usava un 10* con ance 4... un setup del genere non è per tutti. Ovviamente per quanto il bocchino abbia poco volume, con una configurazione del genere non hai problemi di volume...

L'associazione FL/Rampone non l'ho capita comunque... per essere chiari, i Rampone hanno meno volume di un Mark VI/VII o di un Serie I/II/III, non è tanto il volume che li rende particolari... è la "ciccia", il suono meno medioso e la tridimensionalitÃ* che li rendono "diversi" da molti altri strumenti...

giovanni parisi
4th September 2010, 14:43
beh, che i rampone abbiano meno suono dei selmer mi sembra strano, almeno per quella che è la mia esperienza, anzi ne hanno fin troppodi più, infatti io uso selmer e non rampone o king o conn proprio per questa caratteristica di un suonone che, nonostante sia ciò che molti cercano, non fa per me... ma non è una critica!

tzadik
4th September 2010, 16:03
A livello di volume sonoro... i Selmer sono superiori ai Rampone, fin qui non ci piove.

La diversitÃ* che hai percepito è che un Rampone (o King etc etc) hanno una maggiore tridimensionalitÃ*, "ti riempiono la stanza".
È chiaro che provi lo strumento in un posto piccolo sentirai solo volume maggiore, ma la realtÃ* dei fatti non è che il volume sonoro prodotto maggiore: la realtÃ* è che con i Rampone la dispersione del suono è più tridimensionale... in un posto micro, sentirai più volume perchè il suono "rimbalza" di più nell'ambiente.
Su palchi grandi, di questa storia della "tridimensionalitÃ*" te ne accorgi... in luoghi piccoli, no. :zizizi))