Visualizza Versione Completa : Ho provato un King Super 20 silversonic...
Scorreggione
2nd December 2009, 15:08
...come anno credo del '60.
che dire..PAZZESCO! :shock: :slurp: :slurp:
Calcolando che il tenore l'avrò suonato si e no 3 volte, c'ho cacciato fuori un suono da paura, scuro e potente. In pratica una goduria. :cool:
Comincio a mettere i soldi da parte.... :muro((((
damianE
23rd December 2009, 08:40
Cazzpiterina...mi piacerebbe poterlo provare anche a me!!! :cry:
P.S. complimenti per la firma!!!!!!!!!!!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Cesare
23rd December 2009, 10:07
beh tra gli strumenti che provato è IL MIGLIORE
tzadik
23rd December 2009, 16:19
Anche io ho avuto l'occasione di provare un Silver Sonic a una esposizione in un club vicino a casa mia...
Quel giorno guarda caso c'era anche GranPartita che esponeva i Rampone.
Quel giorno ho provato, un Mark VI Varitone, un Mark VI argentato un Mark VI slaccato (putroppo non mi ero preso su le matricole), un Selmer Model 26 (pre Balanced Action), un Martin "The Martin" e un il Silver Sonic: il Silver Sonic secondo me era una figata! :ghigno:
andrewsax91
23rd December 2009, 17:06
il Silver Sonic secondo me era una figata! :ghigno:
Che caratteristiche hanno? Suono, intonazione, meccanica?
tzadik
23rd December 2009, 17:20
Armonicamente era più presente dei Mark VI... considera che ha la campana d'argento e il chiver d'argento.
Il suono era più ciccio di un Mark VI... sull'intonazione posso dire poco, certo è che l'argento non aiuta con gli sbalzi termici e quindi sull'intonazione.
Mandrake
23rd December 2009, 17:47
... certo è che l'argento non aiuta con gli sbalzi termici e quindi sull'intonazione.
...perche' "certo e'"? non capisco
ty
tzadik
23rd December 2009, 17:57
Perchè l'argento seppure non puro... dovrebbe risentire maggiormente degli sbalzi di temperatura.
In più c'è da considerare che c'è maggior massa di materiale sullo strumento d'argento.
Uno strumento con pezzi d'argento per avere lo stesso peso di uno strumento di ottone dovrebbe avere una lastra più sottile, considerando poi che leghe di acciai pregiati non hanno caratteristiche meccaniche esaltanti... probilmente (dico "probabilmente") uno strumento con la lastra o parti di lastra in argento probabilmente ha anche una lastra di maggior spessore rispetto alla lastra in ottone.
Che una cosa sia pesante non significa che sia meccanicamente resistente.
Mandrake
23rd December 2009, 23:31
Perchè l'argento seppure non puro... dovrebbe risentire maggiormente degli sbalzi di temperatura.
.
argento ha un coefficiente di dilatazione termica inferiore a quello della lastra ottone, quindi dovrebbe essere il contrario, ecco perche' mi stupisco
ModernBigBand
24th December 2009, 02:14
Per quanto riguarda la mia esperienza diretta, posso dirti che solitamente gli strumenti argentati risentono maggiormente del fattore temperatura rispetto ai dorati.
Non sono un tecnico, non so dirti perché accade fisicamente, ma anche su strumenti identici (testati SA II e III argento e oro, Borgani argento e oro, Yamaha Custom argento e oro...) si avverte la sensazione che il modello argentato raggiunga il "top" a livello sonoro soltanto quando ben caldo, anche il mio attuale Borgani raggiunge il picco dopo alcuni minuti, mentre altri strumenti li senti pronti quasi da subito (parlo sempre di stessi modelli).
docmax
24th December 2009, 09:00
Da medico conosco le qualita' terapeutiche dell'argento di fisica non ci capisco tanto, ma anche io per esperienza diretta con strumenti argentati ti confermo che da da caldi sono eccellenti da freddi a volte ti fanno fare figure barbine. Anche questo sax non fara' eccezione.
tzadik
24th December 2009, 12:50
Il coefficiente di dilatazione termica dell'argento puro dovrebbe essere circa quella dell'ottone... secondo me rimane il fatto che la lastra è più spessa e in definitiva c'è una maggior massa di argento.
Per quanto riguarda gli strumenti argentati quoto quanto detto sia da MBB sia da DocMax: ci vuole più tempo per scaldarli e rendono al meglio dopo 10/15 minuti che ci soffi dentro... :mha!(
(Ho tenore placcato argento sia fuori si dentro, e il soprano placcato argento fuori e placcato oro dentro)
Se uno vuole lo strumento che suona appena tirato fuori dalla custodia, penso sia "costretto" a prendersi un Yamaha, che tra i pregi hanno anche quell'aspetto lì.
docmax
24th December 2009, 13:28
:zizizi)) gli yamaha non appena li tocchi vanno al massimo... i miei subito no ma se li scaldi poi :slurp:
Scusate per l'OT...
Mandrake
24th December 2009, 18:53
Il coefficiente di dilatazione termica dell'argento puro dovrebbe essere circa quella dell'ottone... secondo me rimane il fatto che la lastra è più spessa e in definitiva c'è una maggior massa di argento.
come ho detto il coeff di dilatazione e' piu' basso quello dell'argento, quindi meccanicamente e' piu stabile al variare della temperatura.
E ovviamente a pari peso dello strumento la massa che sia ottone o argento e' la stessa, mentre lo spessore della lastra di ag e' minore (ag ha maggior peso specifico)
Accetto la vostra esperienza come dato di fatto, il perche' questo accada resta avvolto nel mistero :)
..in ogni caso ...
Auguri!
docmax
25th December 2009, 10:52
Così come è in teoria non corrisponde in pratica: non sarÃ* bene approndire o ce la teniamo come dogma?
Mandrake
25th December 2009, 11:22
Così come è in teoria non corrisponde in pratica: non sarÃ* bene approndire o ce la teniamo come dogma?
io accetto tranquillamente gli esiti della verifica sperimentale, cioe' la vostra esperienza.
Le mie curiosita rispetto alla causa restano, certo non e', semplicemente e in modo diretto, conseguenza del coefficiente di dilatazione termica.
In realta' piu' ci penso piu' mi rendo conto di inoltrarmi in un campo minato, perche' se cominciamo a considerare la questione dilatazione termica allora dovremmo anche considerare che ove ci siano abbinamenti di materiali con diversi coefficienti (placcature oro o ag su ottone p es) dovrebbero generarsi significative tensioni interne e dunque deformazioni.
Alcuni ricorderanno, dalla scuola, il funzionamento delle valvole bimetalliche che sfruttano questo principio.
forse e' bene accettare la cosa come dogma, come propone Docmax, tutto sommato stiamo parlando di deformazioni dell'ordine dei centesimi di mm.
in alternativa mi pare di ricordare che l'esperto di metallurgia sia Emilio :)
giosuei
25th December 2009, 16:00
Perchè l'argento seppure non puro... dovrebbe risentire maggiormente degli sbalzi di temperatura.
.
argento ha un coefficiente di dilatazione termica inferiore a quello della lastra ottone, quindi dovrebbe essere il contrario, ecco perche' mi stupisco
...non è il coeff. di dilatazione termica che conta ma il calore specifico, che comunque credo siano collegati come andamento.
Se prendi il sax in cantina e vuoi scaldarlo in salotto ci metti di più con un materiale con calore specifico (o coeff. di dilatazione) inferiore.
Poi quando è caldo è più stabile perchè reagisce più lentamente alle variazioni di temperatura.
Mandrake
25th December 2009, 19:48
Valutiamo allora la questione dal punto di vista del calore specifico, chiarendo bene le differenze con il Coeff di dil atazione, e ricordando che non c'è proporzionalita tra i due, basta menzionare tra i tanti, il confronto Ag e Mercurio che hanno calore specifico simile ma coeff di dilatazione enormemente diverso
(dice nulla il funzionamento del termometro?)
il coeff di dilatazione termica ci dice se e quanto un pezzo si allunga scaldandolo, con cio modificando eventualmente le caratteristiche sonore dello strumento (abbiamo cominciato a parlare di questo in riferimento al fatto che, scaldandosi, i sax argentati modificassero le loro caratteristiche sonore a seguito di dilatazione)
il calore specifico ci dice semplicemente quanto calore serve per aumentare di un grado la temperatura, non se questo aumento provochera' variazioni dimensionali
chiaro che A PARITA' DI COEFF DI DILAT E DI CONDUCIBILITA' il metallo di maggior calore specifico giungera alla sua temperatura "a regime" un po dopo, vorra' dire che ci metterai un minuto in piu a scaldarlo.
ora nel caso si confrontino Ottone e Argento si ha che Ag ha un calore specifico piu basso di quello di ottone, conducibilita' termica superiore e come gia detto minor coefficiente di dilatazione, come dire che si scalda prima e si deforma meno.
Dunque se cerchiamo di motivare la miglior resa sonora dei sax d'argento dopo "riscaldamento" pensando che questo avvenga a causa delle modifiche dimensionali che sono maggiori o comunque piu lente (e quindi occorre scaldare piu' a lungo) di quelle dell'ottone siamo fuori strada.
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