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Visualizza Versione Completa : Basta un becco per emulare un suono?



thenuts
23rd August 2009, 20:11
Ciao tutti,

mi sono appena iscritto e questo è il mio primo post, pertanto chiedo scusa in anticipo per le fesserie che potrò dire.
Premetto che suono per hobby e non sono un professionista.

Voglio però prima fare i complimenti per l'esistenza di questo forum e per la professionalitÃ* tangibile.
Non è facile poter parlare in giro di questo meraviglioso strumento. Purtroppo oggi se non sei esperto di calcio pare che sei fuori dalla societÃ*.

Vengo al dunque:
Di recente ho sentito i "Dirotta su Cuba" in concerto e mi ha colpito il suono di Stefano Negri il sassofonista naturalmente. Trovo qualcosa di quel suono anche in sassofonisti come Mintzer, Berg.

Per quel tipo di suono quale genere di bocchino pensate possa aiutare?
Lo so..... il più lo fa il sassofonista. :muro((((
Ma volendo farsi aiutare dal becco è possibile?

Purtroppo con il mio Ottolink stm n.7 non ottengo quello che cerco, a volte non lo trovo pronto e il suono è soffocato. stÃ* tutto nei miei limiti?
Invece nei suoni di cui sopra è come se ci fosse un costante filo di "growling".

Posseggo anche un Berg Larsen 95 sms 2. forse è troppo chiuso, tende sempre a fischiare.
E' praticamente nuovo degli anno 80 e potrei anche barattarlo con un becco che possa in qualche modo aiutarmi sul suono che cerco.

Ringrazio sin d'ora chi vorrÃ* aiutarmi e mi scuso per il post un pò lungo.

grazie
thenuts

P.S. per chi vuole ho trovato un link dove c'è un esempio di quello che ho detto, non è il massimo della qualitÃ* ma penso che possa bastare:

http://www.youtube.com/watch?v=bVlcEB-eiKA

tzadik
23rd August 2009, 20:24
Ciao... prima di tutto ti consiglio di passare per la sezione Presentazioni (http://www.saxforum.it/forum/viewforum.php?f=43)...

Per rispondere brevemente alla tua domanda: un bocchino non basta per "emulare" il suono...
Il suono è frutto di un'impostazione che ci si guadagna con lo studio... di un modo di suonare personale e infine di un setup e conseguente mente anche dallo strumento.

La grande maggior parte dei bocchini possono avere dei problemi di costruzioni che spesso non ti permettono di sfruttarli a pieno... questi problemi possono venire risolti da artigiani professionisti in quel campo!

Credo che i tuoi fischi dipendano solamente da una non corretta impostazione con il bocchino a cui ti approcci e/o a una scarsa sensibilitÃ* nel modo di suonare.

Il growling è una tecnica che indipendente dal bocchino... certi bocchini ti fanno mantenere una postura della gola che forse ti aiuta nel growling... ma non poi così tanto.
Quando alla flessibilitÃ* anche qui è una questione personale... non a tutti i sassofonisti serve una grande sensibilitÃ* al cambio del setup: 1) dipende da che genere si suona e che necessitÃ*/obiettivi sonori si hanno; 2) si sa che quando si cambia bocchino spesso ci vuole un minimo di assuefazione...

Per quanto riguarda Stefano Negri... direi che troverai tracce di Mintzer, ma più probabilmente di Bob Berg in Stefano Negri, piuttosto che il viceversa!
Dal Video non si capisce praticamente niente!

thenuts
23rd August 2009, 23:22
Grazie tzadik per la veloce risposta e chiedo scusa per non aver fatto prima le dovute presentazioni. Non è stata presunzione. Ho rimediato.

Francamente dopo la tua risposta mi sento un pò bacchettato.
Per cominciare la mia intenzione non era quella di idolatrare Negri, volevo solo dare un riferimento.
Senza nulla togliere a Negri ma è per me imbarazzante il solo pensiero di emulare suoni come quelli di Berg, Mintzer o altri.

Sono più che cosciente del fatto che la cosa principale è lo studio l'approccio la costanza ecc.
Il mio dubbio è se posso continuare studio applicazione ecc. con il mio setup attuale avendo come meta il tipo di suono posto come esempio.

Altrimenti dalla tua risposta non capisco come mai tanta gente si affanna a provare/cambiare becchi alla ricerca di cosa?

Pongo ancora una domanda:
Da quanto dici devo dedurre che nel bene e nel male nello stesso istante il proprio suono e pressochè lo stesso anche cambiando il becco?
E quindi il becco servirebbe ad affinare una piccola percentuale di quello che è giÃ* tuo?

grazie
Pietro

docmax
24th August 2009, 01:27
Alla tua domanda devo rispondere che secondo me non basta un becco per emulare un suono anche se aiuta. Io avevo bisogno di un suono squillante e deciso sull'alto ho preso un lakey e ora vado bene così. Per es. sul soprano ho provato quel becco che il produttore mi diceva che si accoppiava bene con il sax e il risultato mi ha soddisfatto.
Sto tribolando con il tenore ma ho fatto così: ho tre setup differenti a seconda di quello che voglio ottenere (suono aggressivo, dolce, squillante).
Io ti consiglierei di padroneggiare bene il sax con l'imboccatura che il tuo maestro ti consiglia... dopo si vedrÃ*.
Max

tzadik
24th August 2009, 01:50
///

Sono più che cosciente del fatto che la cosa principale è lo studio l'approccio la costanza ecc.
Il mio dubbio è se posso continuare studio applicazione ecc. con il mio setup attuale avendo come meta il tipo di suono posto come esempio.

Altrimenti dalla tua risposta non capisco come mai tanta gente si affanna a provare/cambiare becchi alla ricerca di cosa?

Pongo ancora una domanda:
Da quanto dici devo dedurre che nel bene e nel male nello stesso istante il proprio suono e pressochè lo stesso anche cambiando il becco?
E quindi il becco servirebbe ad affinare una piccola percentuale di quello che è giÃ* tuo?



Ci sono professionisti che usano cambiano bocchino una volta al mese.... ci sono professionisti che cambiano strumento ogni 6 mesi... ci sono professionisti che usano non cambiano mai setup e che non cambiano mai strumento!
Stessa cose succede anche per semiprofessionisti e sassofonisti amatoriali o hobbysti...

Diciamo che una certa didattica ti "costringe" quasi ad una certa impostazione, ad usare un certo setup e a tirare fuori un determinato suono (mi riferisco alla "didattica classica").
Non è mai connaturato nel sassofonista classico la ricerca di suono personale... a questa ricerca, se ci si arrivam ci si arriva giÃ* quando si sono raggiunte certe "tappe". E in questa didattica l'impostazione diventa molto molto influente sul suono che puoi riuscire a produrre...
Per la didattica "non classica", non hai vincoli... nessuno ti dirÃ* o suggerirÃ* in maniera più o meno influenzante di usare un Selmer C* e ance Vandoren Blu n° 3 o 3,5...

Un bocchino, un'ancia o una legatura possono fare la differenza in una percentuale più o meno elevata... ma torniamo sempre al discorso dell'impostazione: tu cerca il bocchino con cui ti è più facile suonare o con cui fai meno fatica a ottenere (che ne so...) volume, omogeneitÃ* o intonazione, però è una questione personale!
Se tu dai a una sassofonista classico un Guardala MB-II handmade, per lui, che con ottima approssimazione ha sempre usato un C* ti dirÃ* che "non si trova" (perchè è un bocchino in metallo e perchè un bocchino aperto) e ci caverÃ* fuori poco e/o niente e comunque faticando... poi se gli fai sentire cosa faceva Brecker, gli si strabuzzano gli occhi (come a tutti i comuni mortali).

In conclusione... è bene che tu abbia in mente un' "idea di suono", per ottenere quell' "idea di suono" sullo strumento: sai che ci vuole una certa impostazione (e se serve tocca cambiarla, altrimenti ciao: ti trovi nel caso "sassofonista classico vs. Guardala MB-II") e ci vuole DI MASSIMA un certo setup...
Poi è naturale che, più è connaturata in testa una concezione di suono... più, in un dominio di setup simili, le differenze sono poco apprezzabili! Per maturare un suono personale ci vogliono anni e anni... e come per tutto non si finisce mai di imparare!
E comunque c'è sempre il "rischio" di stufarsi...

Io uso lo stesso setup da più 5 anni (ho usato 2 esemplari con aperture differenti dello stesso modello)... Intenzione di cambiare bocchino: nessuna! Intenzione di cambiare lo strumento: si... ma con calma!

fcoltrane
24th August 2009, 14:37
il link stm metallo n.7 è un ottimo bocchino .
hai la possibilitÃ* di avvicinarti molto al suono che preferisci.
è anche vero che non tutti i link sono eguali ma in media sono bocchini versatili e ben riusciti.
lo stesso Berg in alcune registrazioni (alcune datate le puoi trovare su youtube) utilizzava un link in metallo , ed in altre (in europa) addirittura un link in ebanite.
dimostrazione del fatto che molto del suono lo fa il sassofonista.
cosa spinge i sassofonisti a cercare bocchino ancia e sax sempre migliori?
ritengo che un sassofonista abbia una idea di suono e cerchi quegli strumenti che gli consentano di raggiungere questa idea con il minimo sforzo.
il discorso si sposta quindi su cosa si intenda con il termine sforzo.
(per me ad esempio può essere uno sforzo suonare con ancia leggera e bocchino chiuso ecc...)
ciao fra

thenuts
24th August 2009, 14:59
graziwe ancora tzadik per i tuoi consigli.

Devo dire che dalle tue risposte la tua preparazione emerge prepotentemente e a questo punto mi hai messo addosso la curiositÃ* di sentire il tuo modo di suonare, c'è qualcosa in rete?

Tornando all'argomento del post, invece, ho avuto la conferma, che il più, dipende da chi suona, come immaginavo.
Quindi devo molto lavorare su me stesso a partire dalla mia testa e via via con il resto alla ricerca del suono desiderato. E' così vero?


tu cerca il bocchino con cui ti è più facile suonare o con cui fai meno fatica a ottenere (che ne so...) volume, omogeneitÃ* o intonazione, però è una questione personale!

Questo sono pronto a farlo con il mio Otto Link. Quello ciò che mi ha messo dei dubbi.... forse portandomi fuori strada, è che quando sono passato dal Berg larsen 95/2 all' Otto Link STM n.7 ho subito notato una migliore prontezza del suono e una proiezione diversa e mi è sembrato di aver fatto un passo avanti. Francamente a questo punto non so dove questa differenza fosse nascosta. (diversa apertura tra i due, ancia diversa, non so. ma la differenza mi ha subito sorpreso).
Forse di qui è nata la mia voglia di provare un'altro becco, ma francamente non saprei quale e forse di qui nasceva la domanda iniziale.

Quindi se all'epoca il cambio è stato migliorativo forse da qualche parte esiste un cambio che possa ancora esserlo. Di qui derivava la mia confusione e mi sono detto quale becco dovrei provare???

a presto
Pietro

docmax
24th August 2009, 15:55
Pietro così scateni una serie di risposte che lasceranno molti soldati sul campo :lol: .
Io ti ho risposto precedentemente in modo da farti capire che il suono del sax che ti piace in assoluto esiste solo nelle favole e tende a cambiare nel tempo... tu fai in modo da padroneggiare il tuo sax con il setup che tu restituisce il suono che desideri.
Parti magari dal becco che possedeva l'artista di cui ti colpisce il suono e vedi se fa al caso tuo.
Non cercare di fondare una fede biblica da suggerimenti che ti arrivano da chiacchiere in libertÃ* come si fanno qui nel forum.
Non comperare un becco senza prima provarlo.
Occhio che anche per te sento la puzza inconfondibile di GAM imminente. ;)
Buon divertimento.
Max

FaX
24th August 2009, 16:00
Secondo me mettersi a cercare un bocchino ogni volta che sentiamo un suono che ci piace e' solamente una perdita di tempo..primo perche' e' soltanto tempo sottratto allo studio e alle note lunghe, secondo perche' non appena ti adatti a un becco e decidi di cambiarlo sei punto e a capo..
Prendi prima confidenza con i mezzi che hai che sono anche discreti! soffia tanto, note lunghe e poi pensa al setup! ;)

tzadik
24th August 2009, 16:09
///
(per me ad esempio può essere uno sforzo suonare con ancia leggera e bocchino chiuso ecc...)



Per me è lo stesso... anche solo suonare con un bocchino chiuso... faccio fatica ottenere il suono che voglio ma soprattutto a ottenere un suono intonato con facilitÃ*: si torna al problema dell'impostazione: la mia impostazione mi permette di ottenere risultati migliori con bocchini aperti e ance mediamente dure... :mha!(
Poi interviene il fatto psicoacustico: quando non senti il tuo suono... rischi di andare fuori di testa!

Un qualsiasi neodiplomato in conservatorio avrÃ* le sensazioni opposte: grande fatica a suonare con un bocchino aperto (indipendentemente dal tipo di bocchino).
Da qui... puoi capire che è un problema di "impostazione"!

tzadik
24th August 2009, 16:14
graziwe ancora tzadik per i tuoi consigli.

Devo dire che dalle tue risposte la tua preparazione emerge prepotentemente e a questo punto mi hai messo addosso la curiositÃ* di sentire il tuo modo di suonare, c'è qualcosa in rete?

Tornando all'argomento del post, invece, ho avuto la conferma, che il più, dipende da chi suona, come immaginavo.
Quindi devo molto lavorare su me stesso a partire dalla mia testa e via via con il resto alla ricerca del suono desiderato. E' così vero?


tu cerca il bocchino con cui ti è più facile suonare o con cui fai meno fatica a ottenere (che ne so...) volume, omogeneitÃ* o intonazione, però è una questione personale!

Questo sono pronto a farlo con il mio Otto Link. Quello ciò che mi ha messo dei dubbi.... forse portandomi fuori strada, è che quando sono passato dal Berg larsen 95/2 all' Otto Link STM n.7 ho subito notato una migliore prontezza del suono e una proiezione diversa e mi è sembrato di aver fatto un passo avanti. Francamente a questo punto non so dove questa differenza fosse nascosta. (diversa apertura tra i due, ancia diversa, non so. ma la differenza mi ha subito sorpreso).
Forse di qui è nata la mia voglia di provare un'altro becco, ma francamente non saprei quale e forse di qui nasceva la domanda iniziale.

Quindi se all'epoca il cambio è stato migliorativo forse da qualche parte esiste un cambio che possa ancora esserlo. Di qui derivava la mia confusione e mi sono detto quale becco dovrei provare???

a presto
Pietro

Per gli Ottolink è connaturato il fatto che sono lavorati male... questo non crea problemi sulla resistenza e quindi sulla facilitÃ*: un Ottolink che passa dal "meccanico" diventa un gran bocchino per fare "dal jazz in sù".
Io ho suonato un STM 7* per 6 anni... ho cambiato perchè volevo (e mi serviva più volume) e maggiori possibilitÃ* nel registro alto...
Degli Ottolink non mi piace la legatura... con un'altra legatura (quella che ho in firma) ottenevo risultati migliori in tutti gli aspetti! Infatti ti avevo detto che un'ancia e una legatura possono fare la differenza, specie il bocchino ha un assetto perfetto (per averlo su un Ottolink tocca farlo sistemare da mani esperte!).

I bocchini puoi dividerli in categorie... e a ogni categoria corrisponde un colore tipico... se vuoi suono più chiaro devi prendere un bocchino che ti dia un suono più chiaro... e via così... se vuoi più frequenze devi optare per ance con "più frequenze" o optare per una legatura che faccia vibrare di più il bocchino!
È importante avere bene in testa prima... dove si vuole arrivare... poi con internet si trovano tante informazioni sui setup e con quelle informazioni ci si avvicinare a quello che si cerca! Queste considerazioni vanno fatte solo se si è giunti ad avere un controllo quasi totale dello strumento!
Un neofita ha senso che lavori qualche anno con un determinato setup "facile" e poi può concentrarsi sul cambio di setup finalizzato alla ricerca del suono personale!

Appena imparo a utillizzare la scheda audio che ho comprato posterò qualche "file" dove suono io... :muro((((

thenuts
24th August 2009, 16:50
per docmax, non preoccuparti non voglio scatenare un putiferio ne tantomento trovare un becco che faccia da bacchetta magica..... perchè non esiste.

A questo punto mi viene semplicemente il dubbio che la cosa che più mi ha aiutato nel cambio bocchino, passando da un Larsen 95 a un OL n.7 sia stata la maggiore apertura e probabilmente quello che forse mi aiuterebbe un'altro pochetto, sia un piccolo aumento di quest'ultima.

Oppure mantenere l'apertura del mio Link n.7 e provare ance più dure?

che ne dite?

tzadik
24th August 2009, 19:13
Per l'apertura dovresti provare... per le ance anche...

L'apertura "tipo" è personale e di solito funziona per tutti i bocchini che usi su quel taglio di strumento...

Un refacing potrebbe aiutarti con l'Ottolink... ma anche con il Berg... però prima prova qualche bocchino diverso!

Di esperimenti da fare ce ne sono quanti ne vuoi dovresti capire prima che suono vuoi e soprattutto se riesci a tirarlo fuori con il tuo setup attuale!

docmax
24th August 2009, 19:53
Per l'apertura dovresti provare... per le ance anche...
Di esperimenti da fare ce ne sono quanti ne vuoi dovresti capire prima che suono vuoi e soprattutto se riesci a tirarlo fuori con il tuo setup attuale!
:bravo: condivido al 100%.
Max

thenuts
24th August 2009, 21:00
L'apertura "tipo" è personale e di solito funziona per tutti i bocchini che usi su quel taglio di strumento...
tzadic, questo che dici francamente lo ignoravo e lo trovo molto interessante.
Ciò significa che a parte il tipo di suono e quant'altro contraddistingue un becco, se io trovassi un certo "confort" con una determinata apertura la ritroverei piu o meno sempre pur cambiando marca?

La conseguenza di quello che dici la interpreto in questo senso:
prima di cambiare becco e a prescindere da esso bisogna prima individuare l'apertura a noi consona. E' così?

In realta sarei francamente più soddisfatto se avessi un setup che mi dia confort nello studio/ricerca magari anche perenne del suono cercato. Quello che mi infastidisce è quando il proprio setup in qualche modo ostacola lo studio. (prontezza di suono e facilitÃ* di emissione)

Mi intriga molto a questo punto provare a suonare con aperture leggermente superiori anche perchè la sensazione che ho ma ripeto è solo una sensazione, è quella di avere necessitÃ* di un po di apertura in più.

Per fare questo mi consigliate di modificare i miei becchi, e se si chi può fare questa operazione?
o magari più saggiamente provare un qualsiasi altro becco, più aperto, a prescindere dalla marca e vedere se mi è piu congeniale?

grazie
Pietro

tzadik
24th August 2009, 21:24
In un certo senso sì... c'è un'apertura con cui generalmente ci si trova più a proprio agio, SECONDO ME!

Considera che la scale di apertura sono più o meno le stesse per tutti i bocchini se vuoi un bocchino per tenore con apertura 7, corrispondente a 0,100 pollici la ritrovi anche su altri bocchini...

Poi però ci sono bocchini che rendono meglio con determinate aperture... i bocchini più diventano estremi come timbro più generalmente saranno aperti!

La ricerca di confort necessita comunque una conoscenza sulla definizione di confort... poi viene la ricerca e poi nel caso il compromesso tra "suono" e confort...
Il timbro è lievemente influenza dall'apertura: crescendo l'apertura cresce anche la resistenza e il suono diventa più "grosso"...

Poi il confort dipende anche anche dalla forma esterna del bocchino: un Super Tone Master come dimensione della parte del bocchino che imbocchi è piuttosto simile a un bocchino in ebanite... ci sono bocchini che in bocca sembrano più piccoli e bocchini che sembrano più grandi: anche quello è confort...

Ovviamente... la conformazione esterna del bocchino fa si che anche il modo in cui lo imbocchi cambia e di conseguenza anche anche fisiologicamente cambia qualcosa nell'emissione... perchè la laringe viene tesa in modo diverso.

Secondo me, potresti provare bocchini diversi e aperture diverse... per schiarirti le idee...

La modifica del bocchino è un passo successivo... il nostro buon Simone (http://www.saxforum.it/forum/memberlist.php?mode=viewprofile&u=8) (Doctor Sax (http://www.docsax.it/)) può fare quello che vuoi su qualsiasi bocchino!

thenuts
25th August 2009, 10:29
grazie tzadik,

Ci stò prendendo proprio gusto a dialogare su argomenti che riguardano la musica e il sax... sai, in giro o calcio o niente :mha...:
Spero di non annoiare nessuno e poi penso che sia la "fiammata" dei novelli del forum. :D

Adesso mi hai messo addosso una tremenda curiositÃ* di provare e di suonare. Spero di trovare in giro, nella mia zona, la possibilitÃ* di provare becchi diversi, anche perchè in me ora è più forte la curiositÃ* di verificare l'effetto di una maggiore apertura.

Poi guardando in giro un pò di setup, quando si parla di suoni più o meno funky, insomma quello di cui abbiamo parlato sino ad ora, ho notato che difficilmente si trovano aperture sotto 0.100 anzi siamo ben oltre. Mi sbaglio o è in qualche modo una condizione più o meno necessaria!?

anche guardando il tuo setup, per esempio, noto che vai con un'apertura da 0.115". E' vero non conosco il tuo suono ma non credo sia un classico da C*.

a presto
Pietro

ModernBigBand
25th August 2009, 12:57
Come ti hanno giÃ* detto, nella scelta del bocchino sono molto importanti l'apertura e subito dopo la camera. Ci sono anche altre variabili (facing, baffles, conformazione tetto e finestra...) da tenere in considerazione ma diciamo che le prime due sono quelle a cui bisogna fare maggior attenzione perché sono quelle che ti consentono di fare la "scrematura" maggiore durante la ricerca (è chiaro che se vuoi ottenere un suono pulito per la musica classica non sceglierai mai un Guardala per cui limiterai la ricerca a bocchini chiusi/medio-chiusi).

A grandi linee succede questo:

Apertura minore --> suono più chiuso
Apertura maggiore --> suono più aperto
Camera più piccola --> suono più chiaro
Camera più grande --> suono più scuro

Ovviamente è un discorso generico perché poi ogni bocchino è un mondo a sé (troverai ad esempio il bocchino che sulla carta dovrebbe essere più chiaro di un altro e invece non lo è), in ogni caso giustifica ampiamente il fatto che ad esempio nel funky si prediligano imboccature piuttosto aperte e "bright".

tzadik
25th August 2009, 13:56
grazie tzadik,

///
Poi guardando in giro un pò di setup, quando si parla di suoni più o meno funky, insomma quello di cui abbiamo parlato sino ad ora, ho notato che difficilmente si trovano aperture sotto 0.100 anzi siamo ben oltre. Mi sbaglio o è in qualche modo una condizione più o meno necessaria!?

anche guardando il tuo setup, per esempio, noto che vai con un'apertura da 0.115". E' vero non conosco il tuo suono ma non credo sia un classico da C*.
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Suonando e studiando con bocchini più aperti... alla fine si arriva ad ottenere un maggior controllo complessivo ed in particolare sul tono... questo perchè un po' con il labbro un po' con la laringe si maggior possibilitÃ* di controllare il suono!

Il mio suono non ha niente a che fare con quello di un C*... :lol:
Io ho bisogno di una certa resistenza abbastanza consistente per suonare... e il set che uso me la da!
A me il suono piace spingerlo fuori e quando esce ne esce tanto... ricco di frequenze (pure nel registro "afono", dove i classicisti più estremi si rovinano la vita con il C*) e molto armonico!

Il colore del bocchino secondo me è abbastanza indipendente dalla "profonditÃ* armonica"... sulla carta dovrei avere uno dei bocchini più "brillanti" in circolazione, nella fattispecie ho avuto bocchino che restituivano un suono molto molto più chiaro ma tanto secco, armonicamente parlando (nella fattispecie: un Ponzol Classic e un BergLarsen 115/0 SMS).
Io ho un bocchino che originariamente era aperto precisamente a 0,106 pollici (7*) ed è stato portato a 0,115 pollici (facendo anche qualche modifica qua e lÃ*).

Nel funk non ci sono regole fisse: Maceo Parker usa un bocchino in ebanite medio chiuso ed ha il suono "funk" per eccellenza. Generalmente più i bocchini diventano "bright" più conviene usarli nei modelli "aperti" perchè altrimenti il suono tende a soffocarsi.