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Discussione: Basta un becco per emulare un suono?

  1. #1

    Basta un becco per emulare un suono?

    Ciao tutti,

    mi sono appena iscritto e questo è il mio primo post, pertanto chiedo scusa in anticipo per le fesserie che potrò dire.
    Premetto che suono per hobby e non sono un professionista.

    Voglio però prima fare i complimenti per l'esistenza di questo forum e per la professionalitÃ* tangibile.
    Non è facile poter parlare in giro di questo meraviglioso strumento. Purtroppo oggi se non sei esperto di calcio pare che sei fuori dalla societÃ*.

    Vengo al dunque:
    Di recente ho sentito i "Dirotta su Cuba" in concerto e mi ha colpito il suono di Stefano Negri il sassofonista naturalmente. Trovo qualcosa di quel suono anche in sassofonisti come Mintzer, Berg.

    Per quel tipo di suono quale genere di bocchino pensate possa aiutare?
    Lo so..... il più lo fa il sassofonista. :muro((((
    Ma volendo farsi aiutare dal becco è possibile?

    Purtroppo con il mio Ottolink stm n.7 non ottengo quello che cerco, a volte non lo trovo pronto e il suono è soffocato. stÃ* tutto nei miei limiti?
    Invece nei suoni di cui sopra è come se ci fosse un costante filo di "growling".

    Posseggo anche un Berg Larsen 95 sms 2. forse è troppo chiuso, tende sempre a fischiare.
    E' praticamente nuovo degli anno 80 e potrei anche barattarlo con un becco che possa in qualche modo aiutarmi sul suono che cerco.

    Ringrazio sin d'ora chi vorrÃ* aiutarmi e mi scuso per il post un pò lungo.

    grazie
    thenuts

    P.S. per chi vuole ho trovato un link dove c'è un esempio di quello che ho detto, non è il massimo della qualitÃ* ma penso che possa bastare:

    http://www.youtube.com/watch?v=bVlcEB-eiKA
    Ten.: Selmer SA80 II - Guardala MBII (LT) - Alexander Superial (gialle) n.3 - Case BAM Softpack
    Sop.: Selmer SA80 - Yamaha 4c - Vandoren java n. 2.5

  2. #2

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Ciao... prima di tutto ti consiglio di passare per la sezione Presentazioni ...

    Per rispondere brevemente alla tua domanda: un bocchino non basta per "emulare" il suono...
    Il suono è frutto di un'impostazione che ci si guadagna con lo studio... di un modo di suonare personale e infine di un setup e conseguente mente anche dallo strumento.

    La grande maggior parte dei bocchini possono avere dei problemi di costruzioni che spesso non ti permettono di sfruttarli a pieno... questi problemi possono venire risolti da artigiani professionisti in quel campo!

    Credo che i tuoi fischi dipendano solamente da una non corretta impostazione con il bocchino a cui ti approcci e/o a una scarsa sensibilitÃ* nel modo di suonare.

    Il growling è una tecnica che indipendente dal bocchino... certi bocchini ti fanno mantenere una postura della gola che forse ti aiuta nel growling... ma non poi così tanto.
    Quando alla flessibilitÃ* anche qui è una questione personale... non a tutti i sassofonisti serve una grande sensibilitÃ* al cambio del setup: 1) dipende da che genere si suona e che necessitÃ*/obiettivi sonori si hanno; 2) si sa che quando si cambia bocchino spesso ci vuole un minimo di assuefazione...

    Per quanto riguarda Stefano Negri... direi che troverai tracce di Mintzer, ma più probabilmente di Bob Berg in Stefano Negri, piuttosto che il viceversa!
    Dal Video non si capisce praticamente niente!

  3. #3

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Grazie tzadik per la veloce risposta e chiedo scusa per non aver fatto prima le dovute presentazioni. Non è stata presunzione. Ho rimediato.

    Francamente dopo la tua risposta mi sento un pò bacchettato.
    Per cominciare la mia intenzione non era quella di idolatrare Negri, volevo solo dare un riferimento.
    Senza nulla togliere a Negri ma è per me imbarazzante il solo pensiero di emulare suoni come quelli di Berg, Mintzer o altri.

    Sono più che cosciente del fatto che la cosa principale è lo studio l'approccio la costanza ecc.
    Il mio dubbio è se posso continuare studio applicazione ecc. con il mio setup attuale avendo come meta il tipo di suono posto come esempio.

    Altrimenti dalla tua risposta non capisco come mai tanta gente si affanna a provare/cambiare becchi alla ricerca di cosa?

    Pongo ancora una domanda:
    Da quanto dici devo dedurre che nel bene e nel male nello stesso istante il proprio suono e pressochè lo stesso anche cambiando il becco?
    E quindi il becco servirebbe ad affinare una piccola percentuale di quello che è giÃ* tuo?

    grazie
    Pietro
    Ten.: Selmer SA80 II - Guardala MBII (LT) - Alexander Superial (gialle) n.3 - Case BAM Softpack
    Sop.: Selmer SA80 - Yamaha 4c - Vandoren java n. 2.5

  4. #4

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Alla tua domanda devo rispondere che secondo me non basta un becco per emulare un suono anche se aiuta. Io avevo bisogno di un suono squillante e deciso sull'alto ho preso un lakey e ora vado bene così. Per es. sul soprano ho provato quel becco che il produttore mi diceva che si accoppiava bene con il sax e il risultato mi ha soddisfatto.
    Sto tribolando con il tenore ma ho fatto così: ho tre setup differenti a seconda di quello che voglio ottenere (suono aggressivo, dolce, squillante).
    Io ti consiglierei di padroneggiare bene il sax con l'imboccatura che il tuo maestro ti consiglia... dopo si vedrÃ*.
    Max
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  5. #5

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Citazione Originariamente Scritto da thenuts
    ///

    Sono più che cosciente del fatto che la cosa principale è lo studio l'approccio la costanza ecc.
    Il mio dubbio è se posso continuare studio applicazione ecc. con il mio setup attuale avendo come meta il tipo di suono posto come esempio.

    Altrimenti dalla tua risposta non capisco come mai tanta gente si affanna a provare/cambiare becchi alla ricerca di cosa?

    Pongo ancora una domanda:
    Da quanto dici devo dedurre che nel bene e nel male nello stesso istante il proprio suono e pressochè lo stesso anche cambiando il becco?
    E quindi il becco servirebbe ad affinare una piccola percentuale di quello che è giÃ* tuo?

    Ci sono professionisti che usano cambiano bocchino una volta al mese.... ci sono professionisti che cambiano strumento ogni 6 mesi... ci sono professionisti che usano non cambiano mai setup e che non cambiano mai strumento!
    Stessa cose succede anche per semiprofessionisti e sassofonisti amatoriali o hobbysti...

    Diciamo che una certa didattica ti "costringe" quasi ad una certa impostazione, ad usare un certo setup e a tirare fuori un determinato suono (mi riferisco alla "didattica classica").
    Non è mai connaturato nel sassofonista classico la ricerca di suono personale... a questa ricerca, se ci si arrivam ci si arriva giÃ* quando si sono raggiunte certe "tappe". E in questa didattica l'impostazione diventa molto molto influente sul suono che puoi riuscire a produrre...
    Per la didattica "non classica", non hai vincoli... nessuno ti dirÃ* o suggerirÃ* in maniera più o meno influenzante di usare un Selmer C* e ance Vandoren Blu n° 3 o 3,5...

    Un bocchino, un'ancia o una legatura possono fare la differenza in una percentuale più o meno elevata... ma torniamo sempre al discorso dell'impostazione: tu cerca il bocchino con cui ti è più facile suonare o con cui fai meno fatica a ottenere (che ne so...) volume, omogeneitÃ* o intonazione, però è una questione personale!
    Se tu dai a una sassofonista classico un Guardala MB-II handmade, per lui, che con ottima approssimazione ha sempre usato un C* ti dirÃ* che "non si trova" (perchè è un bocchino in metallo e perchè un bocchino aperto) e ci caverÃ* fuori poco e/o niente e comunque faticando... poi se gli fai sentire cosa faceva Brecker, gli si strabuzzano gli occhi (come a tutti i comuni mortali).

    In conclusione... è bene che tu abbia in mente un' "idea di suono", per ottenere quell' "idea di suono" sullo strumento: sai che ci vuole una certa impostazione (e se serve tocca cambiarla, altrimenti ciao: ti trovi nel caso "sassofonista classico vs. Guardala MB-II") e ci vuole DI MASSIMA un certo setup...
    Poi è naturale che, più è connaturata in testa una concezione di suono... più, in un dominio di setup simili, le differenze sono poco apprezzabili! Per maturare un suono personale ci vogliono anni e anni... e come per tutto non si finisce mai di imparare!
    E comunque c'è sempre il "rischio" di stufarsi...

    Io uso lo stesso setup da più 5 anni (ho usato 2 esemplari con aperture differenti dello stesso modello)... Intenzione di cambiare bocchino: nessuna! Intenzione di cambiare lo strumento: si... ma con calma!

  6. #6

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    il link stm metallo n.7 è un ottimo bocchino .
    hai la possibilitÃ* di avvicinarti molto al suono che preferisci.
    è anche vero che non tutti i link sono eguali ma in media sono bocchini versatili e ben riusciti.
    lo stesso Berg in alcune registrazioni (alcune datate le puoi trovare su youtube) utilizzava un link in metallo , ed in altre (in europa) addirittura un link in ebanite.
    dimostrazione del fatto che molto del suono lo fa il sassofonista.
    cosa spinge i sassofonisti a cercare bocchino ancia e sax sempre migliori?
    ritengo che un sassofonista abbia una idea di suono e cerchi quegli strumenti che gli consentano di raggiungere questa idea con il minimo sforzo.
    il discorso si sposta quindi su cosa si intenda con il termine sforzo.
    (per me ad esempio può essere uno sforzo suonare con ancia leggera e bocchino chiuso ecc...)
    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  7. #7

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    graziwe ancora tzadik per i tuoi consigli.

    Devo dire che dalle tue risposte la tua preparazione emerge prepotentemente e a questo punto mi hai messo addosso la curiositÃ* di sentire il tuo modo di suonare, c'è qualcosa in rete?

    Tornando all'argomento del post, invece, ho avuto la conferma, che il più, dipende da chi suona, come immaginavo.
    Quindi devo molto lavorare su me stesso a partire dalla mia testa e via via con il resto alla ricerca del suono desiderato. E' così vero?

    tu cerca il bocchino con cui ti è più facile suonare o con cui fai meno fatica a ottenere (che ne so...) volume, omogeneitÃ* o intonazione, però è una questione personale!
    Questo sono pronto a farlo con il mio Otto Link. Quello ciò che mi ha messo dei dubbi.... forse portandomi fuori strada, è che quando sono passato dal Berg larsen 95/2 all' Otto Link STM n.7 ho subito notato una migliore prontezza del suono e una proiezione diversa e mi è sembrato di aver fatto un passo avanti. Francamente a questo punto non so dove questa differenza fosse nascosta. (diversa apertura tra i due, ancia diversa, non so. ma la differenza mi ha subito sorpreso).
    Forse di qui è nata la mia voglia di provare un'altro becco, ma francamente non saprei quale e forse di qui nasceva la domanda iniziale.

    Quindi se all'epoca il cambio è stato migliorativo forse da qualche parte esiste un cambio che possa ancora esserlo. Di qui derivava la mia confusione e mi sono detto quale becco dovrei provare???

    a presto
    Pietro
    Ten.: Selmer SA80 II - Guardala MBII (LT) - Alexander Superial (gialle) n.3 - Case BAM Softpack
    Sop.: Selmer SA80 - Yamaha 4c - Vandoren java n. 2.5

  8. #8

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Pietro così scateni una serie di risposte che lasceranno molti soldati sul campo :lol: .
    Io ti ho risposto precedentemente in modo da farti capire che il suono del sax che ti piace in assoluto esiste solo nelle favole e tende a cambiare nel tempo... tu fai in modo da padroneggiare il tuo sax con il setup che tu restituisce il suono che desideri.
    Parti magari dal becco che possedeva l'artista di cui ti colpisce il suono e vedi se fa al caso tuo.
    Non cercare di fondare una fede biblica da suggerimenti che ti arrivano da chiacchiere in libertÃ* come si fanno qui nel forum.
    Non comperare un becco senza prima provarlo.
    Occhio che anche per te sento la puzza inconfondibile di GAM imminente. ;)
    Buon divertimento.
    Max
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
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  9. #9

    Data Registrazione
    Jun 2008
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    Messaggi
    598

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Secondo me mettersi a cercare un bocchino ogni volta che sentiamo un suono che ci piace e' solamente una perdita di tempo..primo perche' e' soltanto tempo sottratto allo studio e alle note lunghe, secondo perche' non appena ti adatti a un becco e decidi di cambiarlo sei punto e a capo..
    Prendi prima confidenza con i mezzi che hai che sono anche discreti! soffia tanto, note lunghe e poi pensa al setup! ;)
    Soprano_Jupiter jps 749-547; Berg Larsen 55 ebonite Mouthpieces; Rico Royal 3 Reed
    Alto_Paul Mauriat 67R; Meyer 5M ebonite Mouthpieces; Rigotti 3 Reed

  10. #10

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    ///
    (per me ad esempio può essere uno sforzo suonare con ancia leggera e bocchino chiuso ecc...)

    Per me è lo stesso... anche solo suonare con un bocchino chiuso... faccio fatica ottenere il suono che voglio ma soprattutto a ottenere un suono intonato con facilitÃ*: si torna al problema dell'impostazione: la mia impostazione mi permette di ottenere risultati migliori con bocchini aperti e ance mediamente dure...
    Poi interviene il fatto psicoacustico: quando non senti il tuo suono... rischi di andare fuori di testa!

    Un qualsiasi neodiplomato in conservatorio avrÃ* le sensazioni opposte: grande fatica a suonare con un bocchino aperto (indipendentemente dal tipo di bocchino).
    Da qui... puoi capire che è un problema di "impostazione"!

  11. #11

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Citazione Originariamente Scritto da thenuts
    graziwe ancora tzadik per i tuoi consigli.

    Devo dire che dalle tue risposte la tua preparazione emerge prepotentemente e a questo punto mi hai messo addosso la curiositÃ* di sentire il tuo modo di suonare, c'è qualcosa in rete?

    Tornando all'argomento del post, invece, ho avuto la conferma, che il più, dipende da chi suona, come immaginavo.
    Quindi devo molto lavorare su me stesso a partire dalla mia testa e via via con il resto alla ricerca del suono desiderato. E' così vero?

    tu cerca il bocchino con cui ti è più facile suonare o con cui fai meno fatica a ottenere (che ne so...) volume, omogeneitÃ* o intonazione, però è una questione personale!
    Questo sono pronto a farlo con il mio Otto Link. Quello ciò che mi ha messo dei dubbi.... forse portandomi fuori strada, è che quando sono passato dal Berg larsen 95/2 all' Otto Link STM n.7 ho subito notato una migliore prontezza del suono e una proiezione diversa e mi è sembrato di aver fatto un passo avanti. Francamente a questo punto non so dove questa differenza fosse nascosta. (diversa apertura tra i due, ancia diversa, non so. ma la differenza mi ha subito sorpreso).
    Forse di qui è nata la mia voglia di provare un'altro becco, ma francamente non saprei quale e forse di qui nasceva la domanda iniziale.

    Quindi se all'epoca il cambio è stato migliorativo forse da qualche parte esiste un cambio che possa ancora esserlo. Di qui derivava la mia confusione e mi sono detto quale becco dovrei provare???

    a presto
    Pietro
    Per gli Ottolink è connaturato il fatto che sono lavorati male... questo non crea problemi sulla resistenza e quindi sulla facilitÃ*: un Ottolink che passa dal "meccanico" diventa un gran bocchino per fare "dal jazz in sù".
    Io ho suonato un STM 7* per 6 anni... ho cambiato perchè volevo (e mi serviva più volume) e maggiori possibilitÃ* nel registro alto...
    Degli Ottolink non mi piace la legatura... con un'altra legatura (quella che ho in firma) ottenevo risultati migliori in tutti gli aspetti! Infatti ti avevo detto che un'ancia e una legatura possono fare la differenza, specie il bocchino ha un assetto perfetto (per averlo su un Ottolink tocca farlo sistemare da mani esperte!).

    I bocchini puoi dividerli in categorie... e a ogni categoria corrisponde un colore tipico... se vuoi suono più chiaro devi prendere un bocchino che ti dia un suono più chiaro... e via così... se vuoi più frequenze devi optare per ance con "più frequenze" o optare per una legatura che faccia vibrare di più il bocchino!
    È importante avere bene in testa prima... dove si vuole arrivare... poi con internet si trovano tante informazioni sui setup e con quelle informazioni ci si avvicinare a quello che si cerca! Queste considerazioni vanno fatte solo se si è giunti ad avere un controllo quasi totale dello strumento!
    Un neofita ha senso che lavori qualche anno con un determinato setup "facile" e poi può concentrarsi sul cambio di setup finalizzato alla ricerca del suono personale!

    Appena imparo a utillizzare la scheda audio che ho comprato posterò qualche "file" dove suono io... :muro((((

  12. #12

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    per docmax, non preoccuparti non voglio scatenare un putiferio ne tantomento trovare un becco che faccia da bacchetta magica..... perchè non esiste.

    A questo punto mi viene semplicemente il dubbio che la cosa che più mi ha aiutato nel cambio bocchino, passando da un Larsen 95 a un OL n.7 sia stata la maggiore apertura e probabilmente quello che forse mi aiuterebbe un'altro pochetto, sia un piccolo aumento di quest'ultima.

    Oppure mantenere l'apertura del mio Link n.7 e provare ance più dure?

    che ne dite?
    Ten.: Selmer SA80 II - Guardala MBII (LT) - Alexander Superial (gialle) n.3 - Case BAM Softpack
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  13. #13

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Per l'apertura dovresti provare... per le ance anche...

    L'apertura "tipo" è personale e di solito funziona per tutti i bocchini che usi su quel taglio di strumento...

    Un refacing potrebbe aiutarti con l'Ottolink... ma anche con il Berg... però prima prova qualche bocchino diverso!

    Di esperimenti da fare ce ne sono quanti ne vuoi dovresti capire prima che suono vuoi e soprattutto se riesci a tirarlo fuori con il tuo setup attuale!

  14. #14

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Per l'apertura dovresti provare... per le ance anche...
    Di esperimenti da fare ce ne sono quanti ne vuoi dovresti capire prima che suono vuoi e soprattutto se riesci a tirarlo fuori con il tuo setup attuale!
    :bravo: condivido al 100%.
    Max
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    Akai Ewi 5000

  15. #15

    Re: Basta un becco per emulare un suono?

    L'apertura "tipo" è personale e di solito funziona per tutti i bocchini che usi su quel taglio di strumento...
    tzadic, questo che dici francamente lo ignoravo e lo trovo molto interessante.
    Ciò significa che a parte il tipo di suono e quant'altro contraddistingue un becco, se io trovassi un certo "confort" con una determinata apertura la ritroverei piu o meno sempre pur cambiando marca?

    La conseguenza di quello che dici la interpreto in questo senso:
    prima di cambiare becco e a prescindere da esso bisogna prima individuare l'apertura a noi consona. E' così?

    In realta sarei francamente più soddisfatto se avessi un setup che mi dia confort nello studio/ricerca magari anche perenne del suono cercato. Quello che mi infastidisce è quando il proprio setup in qualche modo ostacola lo studio. (prontezza di suono e facilitÃ* di emissione)

    Mi intriga molto a questo punto provare a suonare con aperture leggermente superiori anche perchè la sensazione che ho ma ripeto è solo una sensazione, è quella di avere necessitÃ* di un po di apertura in più.

    Per fare questo mi consigliate di modificare i miei becchi, e se si chi può fare questa operazione?
    o magari più saggiamente provare un qualsiasi altro becco, più aperto, a prescindere dalla marca e vedere se mi è piu congeniale?

    grazie
    Pietro
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