Visualizza Versione Completa : Come ritrovare la retta via in un solo
oscar98
14th January 2016, 19:07
Buonasera a tutti,è un po di tempo che mi trascino dietro un quesito,che, crea in me un "dissidio interiore"(paroloni).
All'interno di un solo,non capisco se bisogna tenere il conteggio delle battute che lo compongono,in modo molto meccanico,cioè contantole in moda da pote terminare il solo in modo esatto anche con gli altri strumenti,oppure semplicemente si capisce la posizione in cui ti trovi ascoltando esclusivamente l'accordo?
Mi spiego meglio...
Quando io suono un solo (sono alle prime armi), chiudo gli occhi e tutto sparisce... ma proprio tutto!!! Infatti quando "ritorno in me" non so più in che parte del l'assolo mi trovo,se all'inizio(perché ho ricominciato il giro) o alla fine.
Grazie a tutti e buona serata
Rockandrollaz
14th January 2016, 19:52
secondo me, una volta che impari bene (arpeggiando gli accordi, contando le battute, conoscendo le parole, affidandoti a gesù) la canzone, sarà difficile che ti perda.
aiuta anche all'inizio familiarizzare con le parti della canzone, assimilando bene il movimento armonico semplificandolo, senza necessariamente aggiungere catene di II-V-I o tonalità diverse etc... Limitarsi al minimo (I-----V-----I) come il 90% dei pezzi del jazz classico, e piano piano inserire i II-V, i II-V sostitutivi, i giri minori, turnaround etc, ma prima bisogna avere chiaro dove ci porta la canzone. Ovviamente ci sono pezzi più facili, e pezzi più difficili. In generale credo che sia meglio iniziare con una cosa facile e poi gradualmente passare a una più difficile.
C'è un pezzo che ti da questi problemi in particolare?
Peter Kien
14th January 2016, 22:15
Se quando suoni il solo "tutto sparisce", come dici, il tuo solo magari sarà bellissimo di per sé ma non avrà alcuna relazione con l'armonia del brano che stai suonando.
Se suoni con altri, la posizione esatta all'interno del brano te la dà l'armonia costruita dalla linea di basso e gli eventuali accordi prodotti dagli strumenti armonici (piano/chitarra/ ecc.). Contare le battute sarebbe autolesionistico e forse anche dannoso in vista di ciò che potrai comporre in modo estemporaneo, improvvisando.
Se invece suoni da solo, o da solo con una batteria, il tuo solo dovrebbe essere più legato all'armonia, p. es. evidenziando in modo chiaro gli arpeggi o le eventuali alterazioni degli accordi. Altrimenti rischi di perderti facilmente, e chi ti ascolta ha difficoltà a riconoscere la tua interpretazione del brano. Ascolta i sempre i maestri...in particolare Sonny Rollins in trio, in particolare l'album doppio al Village Vanguard, quello è un esempio scolpito nella pietra su questo argomento.
Questo in teoria...ovviamente in un contesto non free....e ovviamente secondo me. Poi tutto è possibile se il risultato finale è valido.
Bluesax
14th January 2016, 22:19
concordo, comunque la conoscenza del tema è importante poi sta a te scegliere quanto restare vicino al tema o meno durante il solo.
oscar98
14th January 2016, 22:30
Ringrazio sia @rockandrollaz che @peter kien siete stati veramente gentili,diciamo che adesso so un po di più dove muovermi siccome per problemi vari non riesco più andare dal maestro ed è un paio di mesi che mi muovo da autodidatta,l'aiuto di questo forum e persone cordiali come voi mi semplificano il lavoro moltissimo
Peter Kien
14th January 2016, 23:12
Ovviamente, come dice Bluesax, alla base di tutto c'è il tema, quello lo devi conoscere alla perfezione, essere in grado di suonarlo con scioltezza, letteralmente "senza pensare", o pensando a tutt'altro, in modo (apparentemente) meccanico. Poi arricchirlo con note di abbellimento, o piccole variazioni, ripetendolo decine di volte fino ad assimilarlo.
Per memorizzare la struttura armonica il metodo più valido - secondo me - rimane questo:
- suona la tonica di ogni accordo, per tutto il brano, ovviamente a tempo;
- suona la tonica e la seconda di ogni accordo... come sopra;
- suona la tonica, la seconda e la terza;
- suona le prime cinque note della scala di ogni accordo;
- suona la triade di ogni accordo;
- suona la triade più la settima;
- suona la triade più la settima e la eventuali alterazioni dell'accordo, se ci sono (rallenta il tempo se le note diventano troppe...);
- suona la scala ascendente e discendente, sempre per ogni accordo e sempre per tutto il brano, come negli esercizi precedenti, fino all'ottava;
- suona la scala ascendente e discendente fino alla nona.
Ripeti il tutto, tante volte, finché non avrai memorizzato la sequenza di accordi.
A questo punto il brano sarà in tuo possesso: se "andrai fuori" dall'armonia, sarà perché avrai voluto farlo tu, consapevolmente.
Naturalmente non complicarti la vita con brani complicati!! Comincia con un blues semplice (tipo: C-Jam blues di Ellington), suonando sulla base o sul disco; poi prova un'anatole (relativamente) semplice, come ad esempio I Got Rhythm di Gershwin; poi una ballad semplice, tipo Autumn Leaves, che ti aiuterà a muoverti su sequenze armoniche molto usate nella musica "leggera".
Guarda il sito e le lezioni di Leo Ravera, che se ben ricordo dovresti trovare anche come link all'interno di questo forum. Sono fatte benissimo, spiegano tutto questo (e molto di più) in modo esemplare!
Rockandrollaz
15th January 2016, 00:01
Io se posso dire la mia, non inizierei dalle scale ma dalle note dell'accordo, e al massimo giochicchiare con il semitono sotto la terza e la quinta per inventare qualche frase. La 2, la 4 e la 6 per iniziare non le prenderei in considerazione. Almeno fino a che non si è veramente sicuri che quando suona l'accordo X, si sappia esattamente qual è la 1, la 3 la 5 e la 7.
Poi si può iniziare a fare partire le frasi sulla 2 o 6 (la 4 di passaggio) per finire sulle note dell'accordo.
Fatto questo inizierei a sperimentare con il suono della b9, #11 e b13 (le note fuori dagli accordi si chiamano così perché sono estensioni).
Io procederei così ma prima 1, 3. 5, 7. Se accordo di tonica anche senza 7.
Poi è chiaro ci sono altri approcci, vedi pentatoniche, scale, etc ma quando si inizia a mio avviso è indicato restringere le possibilità piuttosto che perdersi in un oceano di informazioni che possano confondere le idee. Alla fine se ascoltiamo Coleman, Lester, Louis etc, è tutto la.
oscar98
15th January 2016, 21:02
Tutte queste cose adesso me le segno e mi preparo un bello schema giornaliero di esercizi 😉😉
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