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Visualizza Versione Completa : Bocchini in legno, esperienze?



RobyJazz
13th November 2015, 12:40
Salve ragazzi, ascoltando qua e là nel web e leggendo alcune recensioni mi sta intrippando l'idea di provare un bocchino in legno sul mio tenore, quello in firma.
:sax:

Qualcuno di voi ha avuto o ha esperienze dirette?

Quali i pro e i contro a livello di suono, volume e di confort rispetto all'ebanite/resina?

Quali considerazioni rispetto alla resistenza/facilità di emissione?
E rispetto alle ance?

Grazie per le risposte :biggrin:

nikoironsax
14th November 2015, 05:09
io uso un becco in ebano lebayle sul contralto...ed è stato amore al primo soffio...ho scoperto qualche cose in più rispetto allo stesso modello in resina che avevo sempre per alto (mel'ha fregato la morosa...) ho voluto provare quello in legno e bam!!! Subito il suono mi è piaciuto di più, pastoso ma versatile...pensavo fosse meno governabile il legno...conta peró che uso aperture abbastanza chiuse...ovviamente tutto ciò è soggettivo...vai in qualche negozio fornito e provane qualcuno...io penso che a breve ne proverò anche per tenore...;)

Il_dario
14th November 2015, 09:06
Io ho utilizzato per un certo tempo un Pomarico in ebano per baritono, a camera larga con un suono molto caldo !
Ne avevo acquistati anche un paio da un artigiano negli stati uniti , uno per alto che ho ancora ed uno per soprano che ho dato via insieme ad un sax !
Il problema con questi bocchini é la conservazione , in quanto il legno "vive" e tende a muoversi e deformarsi !
Mi ricordo che Theo Wanne durante una presentazione avesse detto appunto che ha smesso di produrre bocchini in legno per questa ragione !

algola
14th November 2015, 09:27
parlando di clarinetti che crepano, etc... freddie gregory mi disse che aveva fabbricato per bob mintzer un bocchino in legno e quest'ultimo si era un po lamentato perché crepò e/o si deformò.

RobyJazz
14th November 2015, 15:36
Ma non dovrebbe avere un trattamento specifico che blocca il processo di deformazione e preserva da eventuali sbalzi di umidità/temperatura, in modo da evitare crepe?

zazarazà
14th November 2015, 17:31
...la "cosa" mi incuriosisce parechio, bella domanda che hai fatto... può anche essere che qualche trattamento venga eseguito ma ne dubito assai, la miglior cosa con il legno è ricavare il bocchino da un materiale di ottima qualità oltre che stagionato al punto giusto... per avere una risposta degna di rilevanza si potrebbe domandare in merito inviando una mail a qualche costruttore oppure attendere il tempo necessario perché Tzadik visioni il post e ci delucidi sull'argomento... Tza, se ci sei batti un colpo che qui stiamo navigando in acque sconosciute!!!... saluti dai...

fcoltrane
14th November 2015, 18:53
ho da parecchi anni un sugal gonz in legno per tenore (o super non ricordo)
certamente il legno è stato trattato , come non saprei dirlo.
(è rimasto eguale a quando lo presi)

tzadik
14th November 2015, 20:11
Il bocchino è la parte dello strumento più sensibile a sbalzi termici.

Su bocchini in resina/ebanite non si apprezza.
Ma se fate la prova con un bocchino in metallo, la cosa si apprezza eccome: prendi un bocchino (ci metti ancia e legatura) lo innesti nel sughero...
Qualitativamente: se si "misura" (con il palmo della mano) la temperatura prima di suonare e dopo aver suonato qualche minuto... si apprezza una differenza ben percettibile.

Ora, il metallo (ottone, inox... alluminio) è un buon conduttore termico. Resina, ebanite, legno... non lo sono, ma questo non significa che non ci sia un flusso termico.

Tutta sta cosa astrusa per dire al legno non piacciono gli sbalzi termici e ancora meno se sono repentini.
Anzi... a una geometria "cilindrica" (diciamo così) non piacciono gli sbalzi termici (io i bocchini in legno gli ho sempre visti lavorati lungo fibra o quasi... mai contro fibra).

Ho avuto modo di fare un confronto "qualitativo" tra un Lebayle Jazz in ebanite (buono... ma non eccellente) e un Lebayle in legno (molto molto buono, ma non eccellente)... "non eccellente" perchè non vado pazzo per il tipo di bocchino.
La differenza "qualitativa" era assoluta: il bocchino in legno suonava tanto di più, tante più frequenze tanto più volume. Le differenze erano ben distinguibili anche dal punto di vista di un ipotetico ascoltatore esterno.
Il feedback era molto molto diretto... sembrava quasi di suonare un bocchino in metallo senza biteplate (sempre con un salvabocchino in gomma ma senza l'appoggio sotto in ebanite/plastica... fa che fa tanto sull'aspetto feedback).


Detto questo... più che focalizzarsi sul materiale, mi focalizzerei sul suono e quindi sul design del bocchino.
Non ho niente contro i bocchini in legno però la differenza e i benefici ci sono se il legno è naturale (e vivo), quindi non trattato... e soprattutto è stagionato anni e anni.
Cosa interessante: il legno usato sui fagotti (che non è ebano, è palissandro) può essere stagionato anche per 50/60 anni (... cioè l'artigiano padre seleziona il legno per l'artigiano figlio) e la curva inferiore del fagotto di solito è bagnata con impegnante perchè nonostante il legno sia invecchiano decenni comunque sente l'umidità.

Attraverso il bocchino passa un flusso di aria molto umida in maniera molto più diretta, "violenta" se volete.


I produttori che producono bocchini in legno sono rimasti pochi, generalmente il modello in legno rispetto a quello in ebanite (raramente si tenta di emulare la forma di un bocchino in metallo, con il legno... Sugal, Peverelli/La Ripamonti sono gli unici che mi vengono in mente) costano molto di più...

Se ti avanzano 500€ un Robusto in legno... potrebbe essere qualcosa di sublime, a dir poco. :zizizi:


Generalmente quei pochi famosi che usano bocchini in legno... usano un bocchino in legno perchè a parità di tutto (apertura, facing, design interno e design esterno) il bocchino in legno ha molta meno resistenza, suona di più ha più medi... ha un sustain completamente diverso da ebanite e da qualsiasi tipo di metallo.
Mi riesce difficile associare o riconoscere un sassofonista che suona un bocchino in legno... sennonché quei pochi hanno un suono che in qualche modo sta nella stessa "categoria" di suono.

zazarazà
14th November 2015, 20:17
...è bastato evocarlo per avere una risposta degna di un capitolo Biblico... grande Tzadik...

fcoltrane
14th November 2015, 21:13
"Se ti avanzano 500€ un Robusto in legno... potrebbe essere qualcosa di sublime, a dir poco. "
:bava::bava:

dimmi di più , su richiesta li fa pure in legno:love:

theonlyfly
14th November 2015, 22:25
http://forum.saxontheweb.net/showthread.php?211094

fcoltrane
17th November 2015, 12:37
argggg il tarlo avanza:wall:

Il_dario
17th November 2015, 13:11
Meglio di no, trattandosi di legno :mrgreen:

fcoltrane
17th November 2015, 13:20
:mrgreen: (presto ......presto...... una colletta per un sassofonista malato , in fin dei conti cosa sono 500 euro rispetto alla felicità di un recidivo)

justinezio
18th November 2015, 12:04
Per la conservazione dei becchi in legno io seguo il suggerimento di Fred Lebayle e una volta al mese lascio il bocchino immerso per tutta una nottata nell'olio di oliva

fino ad adesso (...) il becco non ha avuto problemi

fcoltrane
18th November 2015, 12:09
l'olio di oliva depositato sul bocchino non irrancidisce ?

justinezio
18th November 2015, 12:23
non se ci metti anche aglio e peperoncino

a parte gli scherzi, questo era quello che suggeriva lebayle per i suoi becchi in legno, io lo faccio da qualche mese

zazarazà
18th November 2015, 13:28
...se per caso dovesse servirvi dell'olio di oliva, quello buono ricavato da coltivazione di frutto Taggiasco biologico garantito, prima spremitura eseguita in frantoio certificato iso 9001 sappiate che qui in Liguria quest'anno abbiamo avuto un raccolto eccezionalmente abbondante per quantità e di ottima qualità, se poi fate "girare" la voce fino a Lebayle potremo anche applicare un ulteriore sconto ai soci del forum...:laughing: ...naturalmente anche questa volta stò scherzando, conosciamo tutti le qualità e i benefici dell'olio naturale ricavato da frutti sani e garantiti, vedi anche il caso di quello di mandorla per ammorbidire i tamponi... saluti dai...

Rosario Giordano
18th November 2015, 20:42
Ho da tempo un MCapitale mod Cylindric 8*, e dovrebbe essere criogenizzato, probabilmente x evitarne eventuali movimenti/rotture. Mi hanno detto che Mauro Capitale fa questo trattamento a tutte le sue imboccature in legno.

theonlyfly
18th November 2015, 22:12
:mrgreen: (presto ......presto...... una colletta per un sassofonista malato , in fin dei conti cosa sono 500 euro rispetto alla felicità di un recidivo)

E sei sicuro che poi sarai felice e non ne vorrai più altre di imboccature? :mrgreen:

fcoltrane
18th November 2015, 22:21
sicuro sicuro sicuro :laughing:

il nero
18th November 2015, 22:43
...Stagionato quanto si vuole il legno non sopporta l'umidità quindi asciugateli bene 'sti becchi in legno perché altrimenti non serve a niente farseli in pinzimonio! :mrgreen:

zazarazà
18th November 2015, 23:33
...pensandoci bene l'unico bocchino in legno che ho usato è stato quello del clarino 38 anni fa, ma dopo che si è aperta questa discussione mi stà girando per la testa una certa idea di quelle che conducono inevitabilmente a mettere mano al portafoglio.... l'ennesima nuova fase della solita malattia per la quale da piccolo non sono stato vaccinato...

fcoltrane
18th November 2015, 23:36
:mrgreen: brutta malattia contagiosa solo pochi ne sono immuni

algola
18th November 2015, 23:43
...pensandoci bene l'unico bocchino in legno che ho usato è stato quello del clarino 38 anni fa, ma dopo che si è aperta questa discussione mi stà girando per la testa una certa idea di quelle che conducono inevitabilmente a mettere mano al portafoglio.... l'ennesima nuova fase della solita malattia per la quale da piccolo non sono stato vaccinato...

sta buono!!! hai letto che becco hai in firma?

zazarazà
18th November 2015, 23:54
sta buono!!! hai letto che becco hai in firma?

...lo so che becco ho in firma, ma la malattia che ho citato si chiama "curiosaggine" e quando arriva alla fase acuta può portarti anche a perdere il sonno...

zazarazà
19th November 2015, 00:10
...comunque sempre riferendomi al legno, non so se possa essere più indicato acquistare un bocchino nuovo sperando che il materiale sia stato sufficientemente stagionato oppure ripiegare su di un buon usato vintage da usare come "base grezzo" ed eventualmente farlo ritoccare e riequilibrare... al momento sulla baia U.S.A. c'è in vendita ad un prezzo improponibile un Buffet e Crampon in legno che ad occhio e croce potrebbe essere datato anni '30 o giù di lì, se questo non è stagionato non saprei più a quale altro bocchino attribuire questo aggettivo...

theonlyfly
19th November 2015, 00:16
Se esistesse un vaccino farebbe chiudere in fretta i vari mouthpiece & sax makers. :mrgreen:

ric
19th November 2015, 01:10
Ciao Roby,
Ettore Martin suona con un becco di legno. Credo abbia avuto dei problemi con lo stesso ma tiene duro perchè è il suo becco e il suo suono. A me piace molto il suo sound, così pieno e caldo.
Qualcuno accennava a metterlo in olio per evitare che crepi ma, sempre per sentito dire, il suono dopo cambia per giorni, settimane, finchè non si asciuga e poi è ora di trattarlo di nuovo. Vi risulta?
Ne ho provato uno una volta, non ricordo cos'era in questo momento, so solo che era made in USA e mi ha veramente impressionato favorevolmente: pieno, caldo, un bel becco ma non ho voluto rischiare di prenderlo per evitare problemi di manutenzione, appunto.

Un po' OT: la cosa in legno che vale veramente la pena IMHO è la legatura Paraschos (grazie ad Algola che me l'ha fatta conoscere/provare), cambia radicalmente il suono, lo apre... a chi piace, ovviamente... Quel legno non ha problemi di manutenzione, variazioni... perchè è stabilizzato e irrobustito con fibra di carbonio. Comperata dalle mani del sig. Paraschos la scorsa estate ad Atene. E' venuto a portarmela in hotel e mi ha fatto un prezzo speciale. Bellissimo, un'ora a parlare di sax, legature, storia dell'azienda...

tzadik
20th November 2015, 22:52
Qualcuno accennava a metterlo in olio per evitare che crepi ma, sempre per sentito dire, il suono dopo cambia per giorni, settimane, finchè non si asciuga e poi è ora di trattarlo di nuovo. Vi risulta?
Ne ho provato uno una volta, non ricordo cos'era in questo momento, so solo che era made in USA e mi ha veramente impressionato favorevolmente: pieno, caldo, un bel becco ma non ho voluto rischiare di prenderlo per evitare problemi di manutenzione, appunto.

Esatto... non andrebbe "immerso" nell'olio (e anche in un olio pesante).
Andrebbe solo unto accuratamente, esternamente, con oli più leggeri (tipo olio di mandorla).

Alcuni vecchi compound di ebanite (usati ancora da qualche produttore americano) suonano più o meno come il legno...
Ovviamente ci sono i pro e i contro...

In linea di massima, il materiale ha una certa influenza sul suono finale del bocchino (in condizioni "neutre"), sono cose apprezzabili, ma non enormi

RobyJazz
12th December 2015, 15:56
Riapro questa discussione per condividere la mia esperienza con un becco in legno, potuto provare grazie a quella meravigliosa persona del Barba.
Senza gran clamore mi ha proposto, tramite messaggio privato, di spedirmi un suo becco per farmelo provare e così ha fatto.
Mi ha mandato un Lebayle 7 in ebano con la classica legatura Selmer a due viti.
Come mi aveva predetto il timbro non mi è risultato molto diverso da quello del Francoise Louis che ho in firma, forse un po' più morbido ma con meno sfumature. Ad ogni modo essendo abituato ad aperture maggiori, mi trovo più a mio agio con il mio. Resta splendido esteticamente e, secondo me con l'apertura giusta molto piacevole a suonarsi.
Ringrazio pubblicamente Barba per la cortesia, la disponibilità e la fiducia che mi ha concesso, condita dalla modestia tipica dei grandi.
Come direbbe il_Dario "siamo un forum fantastici" :ylsuper:

piigii
16th December 2015, 05:43
Anch'io uso un M Capitale in legno, sul contralto.
Confermo che Mauro li criogenizza in modo tale che il materiale rimane stabile e resistente nel tempo,
da suonare, è una bomba..... non ho mai provato qualcosa di simile, sia per "potenza", cioè in termini di proiezione e volume, che in termini di estensione, è bello corposo ai bassi e, con la fascetta giusta, riesco a prendere tranquillamente il C sovracuto, il tutto con una facilità di emissione impressionante, una malleibilità del suono (dal soffiato al graffiato) senza precedenti..... ne ho provati degli altri, ma sinceramente, per il suono che ho in mente, non ne ho trovato ancora uno migliore.
P.s.: ormai lo uso da due anni e mezzo......

piigii
16th December 2015, 05:44
Anch'io uso un M Capitale in legno, sul contralto.
Confermo che Mauro li criogenizza in modo tale che il materiale rimane stabile e resistente nel tempo,
da suonare, è una bomba..... non ho mai provato qualcosa di simile, sia per "potenza", cioè in termini di proiezione e volume, che in termini di estensione, è bello corposo ai bassi e, con la fascetta giusta, riesco a prendere tranquillamente il C sovracuto, il tutto con una facilità di emissione impressionante, una malleibilità del suono (dal soffiato al graffiato) senza precedenti..... ne ho provati degli altri, ma sinceramente, per il suono che ho in mente, non ne ho trovato ancora uno migliore.
P.s.: ormai lo uso da due anni e mezzo......

Rosario Giordano
18th December 2015, 20:24
Effettivamente anche il mio x tenore e' molto performante, molto "sparato" con un'ancia sintetica Ahan n.3 e legatura Rovner Versa.

gil68
18th December 2015, 23:03
Effettivamente anche il mio x tenore e' molto performante, molto "sparato" con un'ancia sintetica Ahan
Non si usano sul Forum le abbreviazioni "Tipo SMS" :facepalm:, si scrive "per tenore"; e poi, quelle ance sintetiche si chiamano Hahn... :mrgreen:

Rosario Giordano
19th December 2015, 01:03
:clap: (cercavo l'emoticon dell'orchite ma non c'e')

Il_dario
19th December 2015, 01:27
:laughing: