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Visualizza Versione Completa : Scambiereste il Grassi TS 400 ramato con TS 460 Old Vintage



Metallo76
14th May 2012, 22:59
Venerdì scorso a lezione dal maestro stavo imparando blue bossa col mio Grassi TS 400. Il maestro mi ha accompagnato col suo selmer argentato, al che gli ho detto: "vorrei avere il tuo stesso suono rotondo e melodioso, avvolgente. Nel mio suono avverto forza e brillantezza ma non rotondità. Sarà questione di esperienza".

Mi ha passato il suo Selmer: "prova questo". Ho messo il mio becco di plastica ed...incredibilmente ecco la rotondità, la morbidezza con un filo di fiato, senza neanche troppo sforzarmi!!!

Oggi riprendendo in mano il mio Grassi noto dei miglioramenti, dovuti forse al fatto che avendo capito il suono che vorrei avere, mi concentro per recuperare quello che è venuto fuori dal selmer.

Il maestro mi ha detto di avere un Grassi Jazzy Line Old Vintage e mi ha proposto lo scambio xkè lui ha bisogno di un sax che spara con potenza e che diversifichi il suono dal suo Selmer melodioso quando registra con 2 sax per avvertirne le differenze di timbro (altrimenti sembri effettivamente che suoni lo stesso musicista), ed a suo parere il Grassi Old Vintage TS 460 (o 360, nn so, non avendolo ancora visto nè provato) riproduce un suono simile al suo Selmer.

Il mio Grassi TS 400 ramato ha 5 mesi di vita, gli sono affezionatissimo (il primo amore nn si scorda mai).
Cosa devo aspettarmi dal TS 460 old vintage? Chi li ha provati entrambi?

Potrei con l'esperienza ed un becco adatto scurire ed ammorbidire il mio suono sul TS 400 fino a diventare profondo e armonico?

STE SAX
14th May 2012, 23:08
io ho il Jazzy line ed e' effettivamente un gran sax. Meccanica Selmer style (molto simile) anche se un pelo piu' dura. Sax massiccio e pesante ma indistruttibile, una vera roccia. Timbro caldo e scuro, il selmer ha un timbro piu' pulito chiaro e definito. Direi che il selmer ha un suono piu' leggero del jazzy, non so se mi spiego. Non conosco il grassi ramato ma posso confermarti che il jazzy non sfigura anhe se e' un po' piu' duro da suonare come meccanica.

tzadik
14th May 2012, 23:45
Io direi che è precoce fare cambi... migliora dal punto di vista tecnico, prendi consapevolezza di quello che è il suono che vuoi ottenere, inutile fare cambi di strumento (se poi magari quello che ti manca non dipende dallo strumento che hai).

zkalima
15th May 2012, 00:03
Direi che provarlo non ti costa nulla, se si avvicina di più al suono che hai in mente, fai subito il cambio, si ha sempre bisogno di miglioramenti, aiutano anche se effimeri, e il suono vale sempre più del sax.
E' già una buona cosa avere in mente un suono e cercare di raggiungerlo, e per quanto oggettivamente ci sia ancora tanto lavoro da fare, trovare uno strumento che, anche solo psicologicamente, ti avvicina di più è sempre positivo, i maggiori progressi per me hanno coinciso con cambi di sax e di becco, non che siano dipesi solo da quello, ma certe preoccupazioni che mi impedivano di concentrarmi su altre cose sono scomparse con quei cambiamenti.
Non vale la pena di attaccarsi feticisticamente al primo sax, spesso è un freno, il sax e la tua musica devono sempre coincidere, se cambia la tua musica, e si spera sempre che sia in meglio, a maggior ragione può cambiare il sax.

gene
15th May 2012, 07:46
Non vedo il vantaggio a cambiare un Grassi con un'altro Grassi ..... non scherziamo, il Grassi è un'onesto sax da studenti, un sax buono è un'altra storia, e le marche sono altre .... l'unica cosa che puoi fare è impegnarti nello studio e concentrarti sull'acquisto di un buon bocchino professionale, li ci spenderei dei soldi, e sono soldi ben spesi.

Zeppellini Matteo
15th May 2012, 08:32
Ti conviene prima di tutto prenderti un BUON bocchino..... spendici anche 150/200€ in quello.. e lì saranno soldi ben spesi..

Per quanto riguarda il sax io ho avuto il TS 360 e provato anche il TS 460 (quello di STE SAX proprio)... Il 360 è sempre robusto ma più "leggero" proprio come peso rispetto al 460... come suono secondo me non cambia tanto... all'epoca suonava di più il mio 360 perchè era solo più sfogato.. adesso, che ste sax saranno 2 anni che ci soffia dentro, suoneranno sicuramente uguali..

Il mio tenore mi sono sempre pentito di averlo "regalato"..... era uno strumento fantastico.... valeva decisamente TANTO di più di quello che costava..
Come anche il soprano che ho in firma...

bonnygonfio
15th May 2012, 09:36
Hai mp... :ghigno:

bonnygonfio
15th May 2012, 09:49
x Gene...dissento in parte da questa tua affermazione. In parte in quanto è vero che il grassi non è paragonabile in termini assoluti a sax tipo selmer serie I oppure yamaha 62, non tanto in termini costruttivi quanto ad affidabilita'. Troppo poco tempo per valutare, i sax grassi sono 5-6 anni che sono sul mercato mentre gli altri 20 anni e passa. Dissento invece da "strumenti da studio" in quanto i sax grassi, soprattutto ts 300-360-460 vengono utilizzati come muletti ufficiali o per molte sessioni live esterne da molti professionisti che utilizzano selmer "d'epoca". Questo in quanto sono strumenti ben costruiti che, come risposta e timbrica, riescono a dare al professionista un malleabilita' di suono maggiore rispetto ad altri strumenti, magari anche piu' costosi. Io piu' ci suono e piu' valuto il grassi (modelli sopra menzionati) lo strumento ideale per l'amatore-avanzato che vuole massimizzare il rapporto qualita'/prezzo ed avere un VALIDO strumento sia per studiare sia per concerti e live session.
E' anche vero che si trovano yamaha yts 62 a 1300 euro che, 20 anni fa, era lo strumento di punta yamaha pro, ora declassato ad intermedio...ma declassato da chi???

gene
15th May 2012, 10:13
Fabio ... il 62 Yamaha di oggi non è il 62 vecchio di 20 anni fa, di quello ha soltanto il nome .....
Un sax pro è un sax pro .... non vorrei si discutesse dell'ovvio, i brand pro sono altri, per qualità, timbro, prezzo, durabilità, manutenzione etc. ..... che poi il Grassi suoni bene, ben venga, ma sempre un onesto sax entry level resta .....
Io sono sempre stato dell'idea che per iniziare va bene tutto (rigorosamente usato) e che non convenga spendere dei soldi su una attività che non è possibile sapere se si porterà a termine ...... il passo successivo è un buon bocchino, poi se si decide di continuare seriamente oppure se si ha ambizione di suonare con "utensili" professionali, il passo è obbligato, ci vuole un sax professionale .......
p.s. non esiste, nella realtà uno strumento semi pro/intermedio, è solo marketing .......

tzadik
15th May 2012, 10:47
Basta mettersi d'accordo sul significato della parola "professionale"... http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif

gene
15th May 2012, 13:46
Giusto Tza .... :ghigno: questi sono sax professionali , 4 giganti, K Y Y S + 2 nani B R&C , in totale 6 brand, vintage esclusi ......

bonnygonfio
15th May 2012, 13:57
il mio discorso era frutto di considerazioni fatte negli anni. Per me lo strumento da studio deve innanzitutti essere intonato e meccanicamente ergonomico. Il suono e il timbro non sono fondamentali per uno strumento da sudio. Lo diventano assieme alle prime 2 caratteristiche su strumenti intermedi o da amatore avanzato. I materiali e finiture piu ricercati assieme a particolarita' tecniche rendono uno strumento pro. Se non ci sono le prime 2 condizioni si parla di giocattoli non di strumenti musicali. Ecco perchè ho collocato i grassi nella seconda fascia, probabilmente sbagliando, ma io la penso cosi. Pero sempre gran rispetto per gene, grande conoscitore della materia

bonnygonfio
15th May 2012, 13:58
volevo scrivere innanzitutto...sorry...

tzadik
15th May 2012, 14:10
Per me, gli strumenti professionali sono tutti gli strumenti "professionali", non soltato quei 5/6 marchi. http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif

... anche quelli che arrivano da una isoletta nell'Estremo Oriente (non diciamo il nome per evitare insurrezioni popolari, già viste qui nel forum). http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif

gene
15th May 2012, 14:14
Fabio sono soltanto opinioni personali, pertanto, tutte le opinioni, purchè sensate, sono OK......
Chiudo la questione dicendo che (per me) un sax pro, non costa come un'automobile ......, insomma chi "suona seriamente" può permettersi di spendere cifre tutto sommato modeste, per uno strumento che probabilmente vivrà più di noi ...... che senso ha spendere 1.000/1.200 euro, quando con 1800/2000, prendi uno strumento pro ..... ha senso, ne vale la pena ?
Ognuno tragga le sue conclusioni ......
ps. non mi si venga a dire che un fatto di avere pochi soldi, è piuttosto il fatto di dare il giusto valore ..... c'è gente (tamta) che spende 500 euro per un telefonino .... e che dopo tre mesi lo cambia con un'altro modello ........ io il mio l'ho pagato 60 euro e fino a quando non schiatta non lo cambio ..... è una questione di "sensibilità", di capire e di dare importanza ad un sax, ovviamente ognuno si regola secondo le proprie priorità ......

TZA ... quelli di cui parli di professionale hanno soltanto il prezzo ........ :ghigno: se fra 5 anni esisteranno ancora, ne riparliamo, ancora non mi fido, è troppo presto ......

tzadik
15th May 2012, 14:16
Bisogna chiedersi anche perchè c'è una differenza di costo... http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif
Il costo non è indice diretto di qualità. Poi il costo in sè dipende da un lunga serie di fattori che non dipendono solo da tutto che il processo produttivo dello strumento. ;)

SteYani
15th May 2012, 14:22
Venerdì scorso a lezione dal maestro stavo imparando blue bossa col mio Grassi TS 400. Il maestro mi ha accompagnato col suo selmer argentato, al che gli ho detto: "vorrei avere il tuo stesso suono rotondo e melodioso, avvolgente. Nel mio suono avverto forza e brillantezza ma non rotondità. Sarà questione di esperienza".

Mi ha passato il suo Selmer: "prova questo". Ho messo il mio becco di plastica ed...incredibilmente ecco la rotondità, la morbidezza con un filo di fiato, senza neanche troppo sforzarmi!!!


E io che pensavo che un sax da 400 euro e uno da 4000 fossero la stessa cosa... sono sconvoltoooooooooooooo :shock: :shock: :shock:

ReedBreacker
15th May 2012, 14:40
non vorrei fare l'avvocato delle cause perse ma per me(come penso sia successo per metallo 86) è più che naturale pensare che un determinato suono sia difficile da raggiungere per un principiante anche con uno strumento eccezionale :D

gene
15th May 2012, 14:58
Può sembrare strano .... ha più bisogno di strumentazione professionale un dilettante agli inizi che un professionista (o buon amatore, è un paradosso, ma è così) ...... ti viene tutto più facile, bello, confortevole, armonioso che quasi pensi che il sax sia facile da suonare .... :ghigno:
senza pensare a quanto sia fondamentale (e quanto faciliti) un bocchino professionale, che è già una notevole presa di coscienza, del capire l'importanza di avere "tools" professionali .......

Metallo76
15th May 2012, 16:54
Uhmmm... state un po divagando rispetto alla questione da me posta.

Ho avuto l'impressione, provando giusto 5 minuti il Selmer argentato del mio maestro, che esso si suoni quasi da solo, con un filo di fiato, l'ho trovato rotondo (intendo con ciò la dolcezza nel passaggio tra una nota e l'altra a livello sonoro), melodioso, dolce, affascinante. Il mio Grassi TS 400 l'ho sento potente a tratti enorme nel suono, brillante (metallico), che lascia avvertire i passaggi tra una nota e l'altra (ma può essere benissimo imputabile a me, inesperto. Infatto dopo aver provato il Selmer avendo fissato in mente ciò che vorrei ho cercato di emularne l'effetto e pare che già vada meglio).

Ora, detto che nn comprerò il Selmer, dal TS 460 Jazzy Line Old Vintage cosa devo aspettarmi? Fareste lo scambio col TS 400 ramato? O posso raggiungere la pastosità e morbidezza anche con l'esperienza ed un buon becco?

Se riuscissi a domare il mio TS 400 (lo sento una bella belva a dire il vero) potrei avere il doppio vantaggio di un suono potente e pastosamente morbido all'occorrenza.

gf104
15th May 2012, 17:11
mi è parso di capire che il TS 460 Old Vintage del tuo maestro non lo hai ancora provato.
direi quindi di provarlo facendo un confronto diretto col tuo e poi decidi se tenere il tuo ramato o scambiarlo. di certo un buon becco ti aiuta ;)

bonnygonfio
17th May 2012, 15:23
La finitura old vintage spazzolata rispetto a quella ramata sicuramente ti fara' avere un suono piu' pastoso e vellutato. Ora, chi scrive che uno strumento da 400 euro è uguale a uno da 4000 secondo me non ha ben chiaro il titolo del topic ma fa polemiche sterili. Si sta valutando la possibilita' di cambiare 2 strumenti della stessa marca e modello, con prezzi simili, con 2 finiture diverse, per andare piu' incontro ad un suono di riferimento. Io stesso, cambiando strumenti della stessa marca e modello con finiture diverse, ho notato che dovevo adottare setup diversi per avere il suono che avevo in testa. Alcuni sax funzionano meglio con ottolink stm, altri hanno bisogno di bocchini piu' "spinti" e "chiari", altri ancora hanno bisogno di bocchini in ebanite e scuri per avvicinarsi ad una determinata timbrica. Con i suoi pro e i suoi contro in ogni caso. Sempre nel limite delle caratteristiche tecniche dello strumento (canneggio, finitura ecc..). Un r1 jazz argentato non potra' mai avere la stessa timbrica di un mk VI argentato in quanto strumenti simili NEL PREZZO e nella finitura, ma totalmente differenti per altre caratteristiche.

tzadik
17th May 2012, 15:36
Un R1 jazz argentato non potra' mai avere la stessa timbrica di un mk VI argentato in quanto strumenti (....) totalmente differenti per altre caratteristiche.Per fortuna... che non hanno la stessa timbrica! :twisted:

gf104
17th May 2012, 16:10
;)

Metallo76
18th May 2012, 07:27
mi è parso di capire che il TS 460 Old Vintage del tuo maestro non lo hai ancora provato.
direi quindi di provarlo facendo un confronto diretto col tuo e poi decidi se tenere il tuo ramato o scambiarlo. di certo un buon becco ti aiuta ;)

Oggi in tardo pomeriggio vado a lezione, mi porterà il TS 460 Old Vintage e lo proverò. ;)

Metallo76
21st May 2012, 08:52
Eccomi!!!

Vi riporto le mie impressioni, che Bonnygonfio già conosce :-)

Dunque, è effettivamente un TS 460 Old Vintage, chiaramente inciso sulla campana. I risuonatori sono in porcellana e le madreperle ergonomiche bianche, il sax è bello sfogato (anche io inesperto me ne sono accorto subito), i tamponi non sono al 100% (quelli del mio TS 400 sono perfetti). Dall'estetica (simula il vintage ma qualcosa un po troppo secondo me), dalla facilità di emissione e dallo stato dei tamponi direi che è un sax che ha lavorato ed ha già qualche anno di vita sulle spalle. I risuonatori e le madreperle mi fanno pensare ad una serie precedente di TS 460 di cui nn conoscevo l'esistenza.

Suona bene, effettivamente è facile e un po' più morbido del mio TS 400 (a proposito, sulla campana del mio nn c'è inciso il nome del modello). Tuttavia man mano che suono sul mio ed acquisisco maggiore esperienza capisco che "sfogandolo" assume pure lui un suono più vellutato... dipendendo in parte dalla mia consapevolezza nel ricercare un certo tipo di effetto.

Non farò lo scambio (come d'altronde già avevo deciso prima di provare il TS 460) per affezione e stato complessivo del mio TS 460 (perfetto per tamponi sugheri e molle, con 18 mesi pieni ancora di garanzia ed un intervento di prima manutenzione al primo anno compreso nel prezzo d'acquisto), per l'estetica che davvero mi affascina con quel suo colore ramato misto al dorato di aste e coperchi dei fori (non conosco il loro nome tecnico) e la suonabilità. Tutto sommato non differiscono poi così tanto nella resa sonora.

gene
21st May 2012, 09:20
hai fatto la cosa giusta ..... adesso, gambe in spalla e pedalare ...... ::saggio::