Visualizza Versione Completa : soloist e volume... binomio problematico
da un po di giorni sono andato in paranoia con questa sensazione: poco volume! mi spiego meglio: quali sono i fattori che influenzano il volume a parità di aria emessa? il confronto lo faccio quotidianamente con i miei due becchi e mi accorgo che con il soloist ho molto meno volume che con il meyer (e molti diranno, sai che novità!!!). però se compariamo le aperture sono molto simili (0.070 contro 0.076). i becchi nn hanno difetti ma col soloist sento proprio una tendenza al tappato, come se vi fosse una pezza dentro! sarà una sua caratteristica? sarà che ovviamente facendo il paragone il soloist è molto meno proiettato? ho anche l'impressione che il selmer sia pure schizzinoso in fatto di ance (le vandoren blu le schifa proprio, le rico arancio suonano a paperetta, le gonzales mi risultano poco risonanti così come le giuliani anche se queste ultime un poco meglio. solo con le java si comporta bene però perde quella connotazione classica che è il motivo per cui l'ho preso). insomma, sono io oppure è proprio un becco strano?premetto che ce l'ho da relativamente poco (fine dicembre)
grazie a tutti
;)
re minore
6th March 2012, 09:18
Una prima considerazione che farei e' che da 070 a 076 la differenza non e' trascurabile. Non si tratta di un salto enorme ma comunque significativo.
Io suono in via preferenziale con un Soloist Style D (075), per quanto mi riguarda ha un suono molto bello, pieno e corposo. E gestisce senza troppi problemi qualsiasi ancia gli dia in pasto, plastica e legno, piu' o meno dalla misura RICO 2 alla RICO 3,5; gli estremi sono per me troppo morbidi e duri, ma e' un problema mio e non del becco.
Per contro ho un Meyer 7M che a me sembra mi suoni a papera. Cosa che sono sicuro dipenda dalla mia scarsa conoscenza del becco, e non dal becco in se.
Proprio recentemente sono tornato al soloist dopo un periodo di zingarate con altri becchi, e devo dire che per quanto mi riguarda l'unica alternativa che posso immaginare al Soloist Style D potrebbe essere un Soloist Vintage D... a trovarlo al giusto prezzo.
Ad ogni modo, se pensi che ti possa essere utile, potrei registrare qualcosa col soloist e postarla... tanto per avere un'idea.
ciao Re, è una bella idea. anzi potrei far anche io la stessa cosa e vedere cosa ne esce. non so, forse sono io che mi faccio paranoie assurde però è proprio la mia percezione. visto che lo usi, che marca di ance ti da i migliori risultati? secondo te ci vuole un po di tempo per abituarsi a questo becco? considera che sono passato dall's'80 al soloist. il meyer lo uso più raramente ma mi ci sono abituato quasi subito
tzadik
6th March 2012, 15:25
Il Soloist è un bocchino "particolare"... volendo "strano" se lo confrontiamo con bocchini più ordinari.
È un bocchino "ecumenico", ma vista l'apertura ridotta è comunque un bocchino orientato verso un uso classico e che comunque fà lavorare poco l'ancia.
Secondo me, non è un limite del bocchino... produrre "poco volume" anche a fronte di una grande pressione di aria che si immette dentro il bocchino/strumento.
Il limite sta nel voler riuscire a generare volume sonoro da un bocchino... che in qualsiasi caso non è pensato per ottenere un grande volume sonoro (potevo capire il problema se fosse stato un Soloist E/F... ma con da C* non si può pretendere chissà quanto in termini di volume sonoro, in assoluto).
Del resto chi sceglie un Soloist... di certo non lo sceglie perchè si tratta di un bocchino "potente"... o che comunque riesce a fornire un range dinamico elevatissimo.
Chiaramente un bocchino aperto ha un range dinamico più elevato di un bocchino chiuso... però il range utile di utilizzo è praticamente lo stesso, se non inferiore a quello di un bocchino chiuso. Sta cosa bisogna ricordarsela sempre.
Secondo me, con un refacing puoi ottenere un miglior comportamento con le ance e ottenere un sensibile aumento di volume.
Se vuoi incrementare la capacità del bocchino di ottenere volume... allora devi fare anche aprirlo! :zizizi))
KoKo
6th March 2012, 15:27
il meyer è sicuramente piu' immediato.
il fatto delle ance è strano, col soloist (in base alla mia esperienza) funzionano meglio le ance con il taglio francese, quindi le vandoren traditional dovrebbero essere ok.
Magari è proprio il becco che ha qualche problema, continua a studiarci su che il volume verrà (certo non è un lakey)
grazie ragazzi, lo sospettavo pure io che il confronto mi aveva "falsato" le sensazioni. per le ance sarà che ormai trovare una vandoren blu decente è come trovare l'arca perduta. comunque continuo a suonare e vediamo che cosa ne salta fuori. devo dire che sto becco qua è proprio particolare. all'inizio ti da l'illusione di averlo capito, ma poi percepisci che ancora di strada ne hai (e forse è questo che mi spiazza rispetto all s80) ;)
KoKo
6th March 2012, 15:36
prova a prendere una legere signature, ci stanno benissimo col soloist e ti togli il cruccio dell'ancia.
re minore
6th March 2012, 16:33
Le signature (uso una 2,75) vanno alla grande, ed anche le RICO Royal (2,5 oppure 3). Per quanto riguarda l'abituarsi io ho avuto da subito un buon feeling, cosa che non mi e' capitata col Meyer.
quindi l'opposto rispetto a quello che è accaduto a me. è proprio vero, il setup è una cosa personalissima. oggi ho fatto provare il mio becco al mio insegnante. premetto che lui suona solo con aperture c*, quindi il suono era un po sforzato (sentivo l'aria e le note basse un po difficili), però lui mi ha detto che il becco è buono e gli piace. però, a conferma che il setup è personale, ha comprato anche un selmer sd20 che trova fantastico...ora....io il becco l'ho solo visto ma mi ha colpito l'estrema grossolanità della fattura. il ciglio e i binari sembravano fatti da un bambino delle elementari. detto questo...proverò le rico royal e la signature ;)
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