Visualizza Versione Completa : Bocchini apertissimi, chi li suona?
Tenor 86
13th July 2014, 19:36
Chi oltre a Steve Lacy suona con bocchini apertissimi?
Beefcake
13th July 2014, 19:37
Io
Il_dario
13th July 2014, 20:02
:lol: :lol: :lol:
Tenor 86
13th July 2014, 20:34
Lo vedo dalla tua firma..cosa si prova a suonare tipo con un 10*?
xavabal
13th July 2014, 21:18
Pure io
Rosario Giordano
14th July 2014, 00:20
Anch'io sto utilizzando (con una Bari M) un Ponzol m2 aperto a 10 da F. Bucci, avuto in permuta da xavabal.
X adesso e' il mio becco principale sul tenore.
Tenor 86
14th July 2014, 08:02
Cosa si prova a suonarli?sono difficili da controllare?
bigdogsax
14th July 2014, 14:21
Mah, è questione di abitudine. Io attualmente uso un Otto Link early Babbitt bello aperto, modificato a 9* (125) da Filippo Bucci e mi ci trovo bene. ad ogni modo, penso che la cosa migliore da fare per arrivare a suonare imboccature molto aperte è arrivarci gradualmente...io personalmente ho suonato per un sacco di tempo (parlo di un bel pò di anni) con un Berg Larsen d'acciaio 120/2/SMS e mi sono sempre trovato bene. Tutto sta a trovare il setup giusto, nel senso che devi trovare l'ancia con cui riuscire a far suonare in modo intonato e con il suono che ti piace ciò che hai in bocca e tra le mani.
La pressione che devi dare alla colonna d'aria indubbiamente è notevole. E' da riuscire a controllare per bene con il diaframma e ci vuole forza, già con ance 2,5. Io con il 125 Otto Link uso delle ance medio/morbide come le Vandoren ZZ n°3, ma potrei usare anche delle LaVoz medie, anche se le sento un tentino più legnose, nel senso di meno vibranti, oppure le Rico Jazz select unfiled 3s o 2h. Con bocchini molto aperti, comunque devi avere la certezza di avere uno strumento che chiuda bene, altrimenti soprattutto sul registro basso non tiri fuori un sub-tone neanche se te lo ordina Gesù in persona. Parola d'ordine: provare, studiare ed esercitarsi! Ciao!
Tenor 86
14th July 2014, 14:35
Grazie
tzadik
14th July 2014, 14:43
Ogni "parametro" dell'imboccatura ha una influenza su uno o più aspetti.
L'apertura da sola può non essere molto significativa.
È l'ancia che vibrando genera quel "suono primitiva", che viene "preamplificato" in qualche modo dal bocchino e amplificato dallo strumento.
Per certe sonorità (oltre che altri aspetti relativi al suono)... servono quasi necessariamente certi rapporti tra design (interno ed esterno) del bocchino, apertura/facing del bocchino e tipo/durezza di ance.
Il resto è una questione di... pratica!
Tenor 86
14th July 2014, 14:59
Tip in banda potrei suonare con un 10*? :BHO:
davidedalpozzolo
14th July 2014, 15:04
Sul tenore uso un Will Grizzle 125 con ance Rico arancioni o Vandoren Java entrambe n.3, in alternativa un Vandoren Java blu T97 con ance Rico o Java 2.5. Sul contralto un Vandoren Java blu A75 con Rico o Java da 2.5. Sul soprano un Meyer M7 un po' più aperto del nominale da S. Borgianni con ance Rico o Java 2.5.
Su queste aperture importanti la lunghezza del facing e la progressività della curva possono ridurre di molto l'impegno fisico, come pure l'utilizzo di ance dal taglio più "flat". E' naturale che se da una parte aumentano le possibilità espressive in termini di bending, dinamica e colori, dall'altra bisognerà fare maggiormente attenzione all'intonazione, all'attacco e al supporto del diaframma.
fcoltrane
14th July 2014, 17:52
anche io ribadisco quello che hanno detto gli altri amici saxforumisti.
l'apertura è uno dei parametri , molto rilevanti sono tutti gli altri.
ad esempio faccio più fatica con un guardala ed una ancia bari hm che dovrebbe essere circa un 8 , rispetto ad un francois louis in metallo che è un 9 con una ancia m.
il problema legato ad aperture esagerate è quello di spingere il sassofonista a ridurle mordendo .
dopo tanti anni ad onor del vero non mi è chiara per nulla la relazione tra apertura ancia resistenza sforzo ed emissione.
alcuni sassofonisti riescono a tirare fuori un grande suono con bocchini medi.
(6 stella link ebanite) .
qui Cisi con un Robusto 12 (che è un bocchino molto efficiente, ma l'apertura è davvero esagerata )
https://www.youtube.com/watch?v=QWyWVwLI_XE
questo è uno degli esempi più belli che ho trovato in rete.
gf104
14th July 2014, 18:31
per un periodo ho utilizzato un vintage metal BergLarsen 130-2-SMS offset (tenore) e la sensazione che provavo mentre lo suonavo era quella di grande potenza: un po come guidare un'auto che dispone di molti cavalli, una goduria!
poi come noto l'apertura nominale dei Berg non corrisponde quasi mai a quella effettiva, comunque, fino ad oggi, nessun altro becco mi ha regalato quella sensazione. ancia utilizzata: Légère Signature 2-1/4.
neanche i Guardala mi hanno dato quella bella impressione di grande potenza :smile:
Tenor 86
14th July 2014, 18:33
il robusto è 10 almeno cosi si evince dal video
davidedalpozzolo
14th July 2014, 18:36
(...) il problema legato ad aperture esagerate è quello di spingere il sassofonista a ridurle mordendo . (...)
Purtroppo è vero, infatti ferma restando la priorità di mantenere sempre un buon confort con il proprio setup, secondo me la vera sfida nell'usare un becco aperto è quella invece di poter suonare ance relativamente morbide impiegando poca stretta, sopratutto per le note acute, il che si traduce in una maggior vibrazione dell'ancia ed un suono più "aperto". La posizione del becco sul sughero potrebbe anche darci qualche indizio: se per avere un'accordatura accettabile ci troviamo col becco troppo "fuori", spesso (ma non sempre) questo è dovuto all'eccessiva stretta e la cosa si manifesta maggiormente sui becchi medio-aperti.
fcoltrane
14th July 2014, 18:48
il robusto è 10 almeno cosi si evince dal video
10mfan è la sigla del produttore .
il bocchino è un 12 (size: dimensione : apertura).
ma ciò che è più importante è il suono che riesce a tirar fuori Cisi . :bravo: con questo bocchino.
ho provato un 8 stella robusto e con una ancia media era relativamente impegnativo .
un 12 non riesco ad immaginare come si possa suonare.
Tenor 86
14th July 2014, 18:50
bisogna usarci ance piu deboli forse
tzadik
14th July 2014, 18:54
ho provato un 8 stella robusto e con una ancia media era relativamente impegnativo.
Non più di tanto... ti dirò.
Ma dipende dall'ancia... e dal concetto di suono... che vuoi fare uscire. :zizizi))
bisogna usarci ance piu deboli forse
Dipende da come è fatto il bocchino...
Se provi una Jody Jazz HR* abbastanza aperto... ti accorgi che con ance morbide non funziona... fa il solito effetto tappo. doh!
Non si può generalizzare troppo...
davidedalpozzolo
14th July 2014, 18:54
bisogna usarci ance piu deboli forse
Si, esatto, soprattutto se vieni da becchi più chiusi. Anche il taglio dell'ancia è importante: una Vandoren blu con una spina molto pronunciata sarà più faticosa di una Rico di pari durezza nominale.
fcoltrane
14th July 2014, 19:09
sostanzialmente condivido tutto ciò che ha detto Davide. .
posso aggiungere che la tendenza dei sassofonisti anche ad alti livelli in questi anni è di ottenere i migliori risultati con bocchini medi e con ance non troppo dure.
ci sono poi le eccezioni :aperture straordinarie ed ance dure.
fcoltrane
14th July 2014, 19:23
per Tza :
prima o poi capiterà di provare un robusto 9 o più anche per capire se è altrettanto efficiente con ance medie.
in pratica sono daccordo con Davide la regola in genere è : più è aperto il bocchino più si deve ridurre l'ancia.
poi ci sono però alcuni sassofonisti che suonano alla grande con pezzi di legno e bocchini paurosamente aperti.
un aspetto però mi consola alcuni riferimenti in relazione alla fatica al corpo del suono ed alla presa di fiato sono uguali per tutti Grandi inclusi.
tzadik
14th July 2014, 19:35
prima o poi capiterà di provare un robusto 9 o più anche per capire se è altrettanto efficiente con ance medie.Se usi ance Rico... ce la fai anche con un Robusto 7*... cioè è comunque divertissimo da suonare. :zizizi))
in pratica sono daccordo con Davide la regola in genere è : più è aperto il bocchino più si deve ridurre l'ancia.Vale per bocchini concepiti in maniera "tradizionale". Non vale per bocchini concepiti per essere "poco resistenti" anche che con aperture molto ampie.
Se provi un JJ HR* 10*... con un'ancia Rico Jazz 3M (giusto per dire un'ancia jazz... neutra per sonorità, molto consistente per produzione e resa)... risulta comunque troppo facile.
Ma non è una questione di apertura.... (è comunque un 10*, in punta): semplicemente è concepito per essere facile facile, per cui... bisogna prenderne atto. :lol:
un aspetto però mi consola alcuni riferimenti in relazione alla fatica al corpo del suono ed alla presa di fiato sono uguali per tutti Grandi inclusi.Dipende anche dalle capacità fisiche... oltre che all'evoluzione dei mezzi di registrazione e produzione. Non tutti avevano suoni enormi... però avevano a disposizione certi tecnici del suono (e certi ambienti) per cui le sonorità che sono arrivato a noi... risentono tantissimo anche di questi aspetti.
Il resto è anche un discorso legato alla produzione: il produttore ti da un pacco di soldi per produrre un certo tipo di lavoro... e finita lì, è il produttore che fa le scelte finali (raramente il produttore coincide con il sassofonista o con il tecnico del suono... e direi, per fortuna!).
davidedalpozzolo
14th July 2014, 19:42
Ha ragione anche tzadik a dire che non bisogna generalizzare: a parità di apertura e con la stessa ancia un becco con un facing corto e/o una curva secca verso la punta risulterà più faticoso di un becco con un facing più lungo ed una curva più dolce. Sul primo becco poi, se usiamo un tipo di ancia più spessa in punta (come la V16 per esempio), faremo un po' più fatica perchè è proprio verso la punta che quel tipo di becco pretende la maggior flessibilità dell'ancia.
Bluesax
15th July 2014, 01:53
ragazzi mi affascinate davvero quando fate questi discorsi!! questa è la parte del forum che preferisco di più!! ;)
xavabal
15th July 2014, 11:05
Ma non questione di cosa si prova, e questione di come ci si trova.
Con o becchi con aperture piccole, non riesco a suonare, e come se fossero tappati, e nn e una questione di volume o di suono, e questione di feeling.
con becchi 10* con cui suono, mi trovo bene, E tutto più facile, e più facile controllare le dinamiche il colore, non so per me e il massimo.
comunque credo anche che dipende dalla conformazione della bocca, alcuni nn riescono proprio a suonare con becchi aperti e viceversa, quindi credo proprio che la conformazione della bocca faccia la sua parte.
ovvio che becchi così aperto devono essere veramente perfetti, senza irregolarità, altrimenti si, diventa dura
xavabal
15th July 2014, 11:06
Ah, e no, non bisogna usare ance più deboli
fcoltrane
15th July 2014, 11:11
è davvero difficile definire il suono e la fatica in relazione al setup e alla apertura del bocchino .
sono d'accordo che molto dipenda dalla capacità del musicista (dalla sua tecnica di emissione ) .
magari quello che per me rappresenta fatica per mancanza di aria per un altro significa l'esatto contrario (esubero) .
però alcuni riferimenti sono comuni a tutti e li possiamo trarre dal risultato.
cito alcuni musicisti che per me rappresentano gli esempi più indicativi.
(e probabilmente prenderò anche delle cantonate).
J Redman
quando suona con un link in metallo credo aperto a 9 o più ed oggi con l'ebanite (credo abbia ridotto l'apertura)
Cisi con il robusto 12 e poi con i CG su giant steps (su youtube lo trovate)
Bob berg quando suona con un link in ebanite medio e poi con il francois louis metallo.
Seamus Blake con il reso chamber medio ed un paio di anni fa con un Ted Klum ebanite 8.
Liebman con il guardala e l'ancia di plastica ed poi con il drake e l'ancia di canna .
Shorter da giovane sul tenore ed oggi sul tenore.
ciascuno di questi esempi individua una differenza nel modo di produrre suono , nella fatica per produrlo, nel risultato.
(l'ultimo esempio è quello più indicativo ma anche ingeneroso e chiedo preventivamente scusa perchè Shorter è un grandissimo che merita solo grande rispetto)
Tenor 86
15th July 2014, 14:51
Invece chi suona con becchi chiusissimi tipo selmer B* o Yamaha 3c?che si prova a suonare con questi becchi?qual'era il becco più chiuso esistito?
phatenomore
15th July 2014, 16:50
Ecco...Ma cosa vi spinge ad usare bocchini così aperti?
tzadik
15th July 2014, 17:17
Invece chi suona con becchi chiusissimi tipo selmer B* o Yamaha 3c?che si prova a suonare con questi becchi?qual'era il becco più chiuso esistito?I Vandoren Optimum più chiusi (SL3, AL3, TL3... BL3) sono più o meno tutti tra B* e C come apertura...
Sono bocchini che moltissimi professionisti classici usano... ovviamente suono classico... piuttosto puro e piccino piccino.
Ovviamente è sottointesto che la qualità va confusa con la quantità...
gil68
15th July 2014, 17:59
Mi pare di aver letto qui che i becchi più chiusi di sempre erano quelli che Sigmund Rascher utilizzava in tempi ormai ben remoti...e le loro attuali riproduzioni
Tenor 86
15th July 2014, 18:14
Quali sono i vantaggi di suonare becchi cosi chiusi?Phatenomore che becchi usi?
gf104
15th July 2014, 18:23
Ecco...Ma cosa vi spinge ad usare bocchini così aperti?
nel mio caso non avevo alcuna necessità di usare un becco aperto come il metal vintage BergLarsen 130-2-SMS offset......
questo Berg mi è stato proposto in cambio di altro becco e dopo averlo provato mi son reso conto che il suo utilizzo non poneva negatività alcuna e quindi poi l'ho utilizzato con molto piacere per un bel po di tempo (gran bel becco!)
tzadik
15th July 2014, 18:38
Puoi mandarci dentro poca aria e suonano.
Hai una distribuzione di armonici molto concentrata sulla frequenza fondamentale... quindi hai un suono molto puro... che ti aiuta a fondere il suono con altri strumenti dal suono puro o comunque con poco attacco.
Hai poco volume... staccato agevolato... suono strozzato agli estremi.
fcoltrane
15th July 2014, 20:49
condivido tutto quello che dice Tza .
posso solo aggiungere che l' idea che possa adattarsi il termine "puro" ad un suono di questo tipo mi fa :\\: :cry: .
sostituirei con piacere questo termine con povero, mancante di corpo, piccolo.
la mia idea di purezza è esattamente agli antipodi.
ma Tza è incolpevole perchè riporta correttamente quello che una certa squola di pensiero ritiene..........
noto con piacere che questa mia idea (molto diffusa tra i jazzisti ) sta prendendo piede anche tra i musicisti di musica classica.
ps: la q è fortemente voluta :ghigno:
tzadik
15th July 2014, 20:58
ma Tza è incolpevole perchè riporta correttamente quello che una certa scquola di pensiero ritiene..........Per me... è solo una questione di canoni estetici.
Ci sono tanti ragazzi che:
1) studiano in conservatorio per riuscire a ottenere quel suono lì
2) studiano in conservatorio con gente che ha quel suono lì
3) ascoltano professionisti di fama mondiale che più o meno hanno quel suono lì
Morale: quel suono lì è bello... perchè è il frutto di un certo percorso.
Poi sono anche mode... anche il suono classico cambia... nel tempo e nello spazio.
----
Alcune scelte vanno fatte tendendo conto di quale sia la propria funzione.
xavabal
15th July 2014, 22:58
Aho a me mi piace suona con bocchini aperti, perché me ci trovo bene.
Volume dinamiche, suono arioso, insomma na bomba
:-)
Ps: e pure per me,
"A me mi" è fortemente voluto
gil68
16th July 2014, 04:13
Quali sono i vantaggi di suonare becchi cosi chiusi?Phatenomore che becchi usi?
Per il tuo caso, il Phate non fa testo, perché lui suona solo il soprano... perciò, io non penso che le sue indicazioni possano servirti... :mha!(
phatenomore
16th July 2014, 10:28
Puoi mandarci dentro poca aria e suonano.
Hai una distribuzione di armonici molto concentrata sulla frequenza fondamentale... quindi hai un suono molto puro... che ti aiuta a fondere il suono con altri strumenti dal suono puro o comunque con poco attacco.
Hai poco volume... staccato agevolato... suono strozzato agli estremi.
Giusto per la mia comprensione, poco volume, suono strozzato e pochi armonici (suono puro) come in questo clip?
[soundcloud:2npe3ks2]https://soundcloud.com/phatenomore/sopsolo[/soundcloud:2npe3ks2]
phatenomore
16th July 2014, 10:51
Quali sono i vantaggi di suonare becchi cosi chiusi?Phatenomore che becchi usi?
Per il tuo caso, il Phate non fa testo, perché lui suona solo il soprano... perciò, io non penso che le sue indicazioni possano servirti... :mha!(
O gil! E' sempre un sax eh... Non una cornamusa o un glokenspiel... I fondamenti sono i medesimi :smile:
KoKo
16th July 2014, 11:13
nella mia (poca) esperienza i bocchini aperti consentono maggiore libertà espressiva (bending, nuances particolari, diversi tipi di attacco), suono più ciccio e maggior volume (ma di questo non sono sicurissimo).
di contro presentano maggiori difficoltà di intonazione e di emissione.
tzadik
16th July 2014, 11:27
Per il tuo caso, il Phate non fa testo, perché lui suona solo il soprano... perciò, io non penso che le sue indicazioni possano servirti... :mha!(Perchè no?
Tutti i sassofoni funzionano con gli stessi identici principi fisici... cambiano solo dimensioni e frequenze fondamentali (... e ruolo dello strumento nell'immaginario collettivo).
Per il resto alcune considerazioni sono generali.
Hai poco volume... staccato agevolato... suono strozzato agli estremi.
Giusto per la mia comprensione, poco volume, suono strozzato e pochi armonici (suono puro) come in questo clip?
[soundcloud:1ygpc2qd]https://soundcloud.com/phatenomore/sopsolo[/soundcloud:1ygpc2qd]
Si... più o meno da quello che si capisce nel clip... il risultato è quello!
Poi in base al modo in cui lo suoni (più o meno flessibile, o più o meno rigido)... il risultato sonoro cambia.
Ma all'atto pratico vengono solo amplificate o limitate certe caratteristiche.
Sottointeso che non si sta facendo un discorso "bello"/"non bello" né "piace"/"non piace".
Se il tuo confort sonoro l'hai trovato con bocchini chiusi o molto chiusi... chi può fartene un torto? ;)
phatenomore
16th July 2014, 11:32
Tza, non ho capito la tua risposta.
Chiedevo se un bocchino chiuso dà poco volume, suono strozzato e pochi armonici (suono puro) come in questo clip.
tzadik
16th July 2014, 12:00
Dal mio punto di vista... sì. :zizizi))
È un suono con frequenze concentrate tutte in mezzo... può piacere o meno.
Dipende sempre da cosa devi farci...
Secondo me... spesso si fa fatica distinguere cosa piace/non piace... e cosa serve/non serve.
Sul soprano è più frequente ricercare quel effetto lì... vagonata di medi... e suono che buca perchè è stretto.. e quindi basta solo amplificarlo correttamente (nel clip... la registrazione lo rende davvero troppo oboistico).
Anche su alto, tenore e baritono... in certi ambienti musicali si tende a ricercare tanta centratura, pur tentando di rallentare il più possibile l'attacco.
Non ci vedo niente di male... comunque.
Questione di gusti personali. :zizizi))
phatenomore
16th July 2014, 12:04
Punti di vista, sì :lol:
il nero
16th July 2014, 13:47
Ma punti di vista a parte,il becco di quella clip è veramente tanto chiuso?A me pare sia come i miei da soprano intorno al 7 scarso ma non troppo meno...Comunque a proposito di suoni da classica,io non so se quello di Brutti sia un suono classico,ma lui usa becchi aperti,anche apertissimi. Credo che chi usa becchi apertissimi sia chi studia e suona moltissimo e che ha anche particolari capacità personali superiori alla media;a mio parere i becchi apertissimi sono molto difficili da far suonare bene che significa con un bel suono modificabile e multiforme a piacere dell'esecutore e sempre il più possibile intonato e che ,parimenti,sia difficile suonare con becchi molto chiusi...chi,come me,suona poco,studia poco e,magari,non è nemmeno uno nato benedetto dalla natura,si trova meglio con becchi medi intorno al 7 7* e può fare poche incursioni tra gli apertissimi e i chiusissimi in becchi veramente facili.
il nero :saxxxx)))
phatenomore
16th July 2014, 14:09
un suono con frequenze concentrate tutte in mezzo...vagonata di medi...e suono che buca perchè è stretto...
Se quelo del clip ha una vagonata di medi ed è stretto, di questo che vogliamo dire? :lol:
http://www.youtube.com/watch?v=JlQ9bG8oT1g
Ma punti di vista a parte,il becco di quella clip è veramente tanto chiuso?A me pare sia come i miei da soprano intorno al 7 scarso ma non troppo meno...
Il becco del clip è un soloist C* che nominalmente si colloca tra un Ottolink 4* ed un 5...
fcoltrane
16th July 2014, 14:24
ripeto un discorso assolutamente scontato.
l'apertura da sola è poco significativa.
la forma del bocchino , la curva e tutto il resto comporta enormi diversità sulla produzione del suono.
per non parlare del tipo di ancia della sua forma del suo materiale del suo spessore.
oggi per verificare lo stato di salute mio e del sax ho provato tre dei miei bocchini preferiti.
un francois louis 9 con una ancia media bari.
e due guardala liebman uno più facile ed uno che si prende tanta aria.
(che dovrebbero essere otto ed una altro sette stella)
con ancia hm sempre bariche sono un po più spesse della precedente la m
il bocchino più aperto il nove mi consente di suonare con una cera leggerezza e di gestire la dinamica sul registro basso.
sul registro acuto perde un po di corpo e volume (niente di particolarmente rilevante ) ed infatti in questo periodo suono con questo.
fatica nulla , e per suonare non c'è bisogno di spingere come un dannato .
il suono complessivamente è meno centrato (sul registro basso tende a gonfiarsi).
il guardala più aperto (che è stato il mio bocchino per parecchi anni) risulta quasi incontrollabile .
una fatica che mi porta sempre al limite.
una semplice frase di poche note necessita della massima attenzione perchè rischio di non arrivare alla fine.
per suonare è come se dovessi salire su di giri.
certo il suono non ha rivali quando suono il Bb basso trema l'armadio ed il registro acuto è scolpito .
la fatica è grande e le frasi durano pochi secondi poi vado in apnea.
(suonare da seduto è impensabile).
anche io come il Nero per anni mi sono tenuto su rapporti medi.
posso solo aggiungere che anche un bocchino chiusissimo con l'ancia adatta (particolarmente dura ) si può ottenere un bel suono aperto.
ho ascoltato l'esempio al soprano e chiedo che ancia è montata ?
per me è una 3 o più.
i soloist sul soprano e non solo sono un riferimento sicuro
tzadik
16th July 2014, 14:56
Può essere che l'ancia Bari non sia il match ideale con il "facing Guardala"... che è molto lungo e visibilmente parabolico.
Tieni conto di un'altra cosa importante (verificata statisticamente)... mediamente la finitura di Guardala sotto i 0,005" (cioè la parte vicina al punto di stacco)... Guardala la faceva a occhio. doh!
Prova a far vedere i bocchini a un refacer... non è infrequente che alcuni punti della curva (di uno o di entrambi i binari) sia "deforme".
L'abbinamento poi con le Bari diventa difficile... perchè le Bari sono in policarbonato e quindi a compressione (contro la tavola del bocchino) non si deformano... neanche se ci passi sopra con la macchina.
Le microplasticizzazioni sulla tavola dell'ancia (vedi con le ance normali... di legno) sono i fenomeni che giustificano (in maggior percentuale) il cosidetto tempo di "breakin' in" dell'ancia.
Con ance sintetiche... se il bocchino non è PERFETTO (nel vero e proprio senso della parola)... è un casino: senti tanta differenza: se l'ancia non si deforma/assesta in certi punti... semplicemente ti serve meno rigidità in altri punti dell'ancia. È questo è indipendente dall'apertura.
Il François Louis era un bocchino veramente artigianale (costruito in due tronconi, saldati assialmente)... difficile che non fosse perfetto.
Cosa importante da sottolineare: FL non ha mai usato facing "continui"... ogni profilo che usa viene ottenuto integrando insieme diversi archi di circonferenza semplici... questo assicura (effetto pratico) una maggior semplicità nell'utilizzare ance MOLTO piatte come profilo... vedi la Bari, vedi ance che produce Rigotti (per vari brand) vedi le ance Alexander... vedi le Rico arancioni.
È una cosa che si può facilmente verificare (escludendo il suono finale) anche sui bocchini FL moderni)... Prendi un bocchino FL (argento, resina... legno... non cambia niente), se ci metti sopra una Rico Jazz o un Vandoren ZZ/Java... fai una grossa fatica.
Se prendi una Rigotti o una Alexander Superial... apriti cielo!
Il problema semmai diventa che non hai una grossa disponibilità di profili e materiali differenti per le ance di sintetiche... :mha!(
(Altra cosa... il FL è un bocchino con una camera MOLTO stretta... corrisponde al design che oggi FL chiama Sphere Chamber, però la camera era più stretta sul vecchio modello in argento massiccio
Avere una restrizione così enfatizzata sulla camera ha un effetto sull'emissione... ti serve meno aria, meno pressione, etc etc).
il nero
16th July 2014, 15:35
E figuriamoci se ci pigliavo!Io col C* non riuscirei nemmeno a farlo suonare né bene né male.
il nero :lol:
Ma punti di vista a parte,il becco di quella clip è veramente tanto chiuso?A me pare sia come i miei da soprano intorno al 7 scarso ma non troppo meno...
Il becco del clip è un soloist C* che nominalmente si colloca tra un Ottolink 4* ed un 5...[/quote]
Tenor 86
16th July 2014, 16:22
In sostanza si può avere un bel suono perchè no potente e aperto anche con bocchini chiusi o medio chiusi...In che anno Coltrane e Getz suonavano con bocchini chiusi si possono sentire o vedere alcuni video?
Tenor 86
16th July 2014, 20:48
Guardatevi questo con un bocchino Vandoren AL3
ttps://www.youtube.com/watch?v=4v3qUfZPma4
fcoltrane
16th July 2014, 21:31
Tza alle ance bari non rinuncio.
considera che sono le stesse da mesi su tutti i bocchini.
ho provato un po di ance di canna belle morbide suadenti ma dopo un paio di settimane andavano cambiate ed io non sono più disposto a questa vitaccia.
sui guardala poi sono insostituibili.
prima di cambiare ancia e bocchino cambio sax.
la ragione per la quale non suono con sax a canneggio largo come i conn chu , o i transitional o i rampone e cazzani è proprio questa .
con ancia di plastica mh e il guardala risultano davvero troppo faticosi.
per tornare in argomento il punto è che su un bocchino molto aperto si monta una ancia molto leggera la resistenza è relativamente bassa.
su un bocchino medio aperto si monta una ancia dura la resistenza diventa alta.
e lo stesso su un bocchino medio chiuso.
oggi ho provato le bari hm su un bocchino su un florida metallo 6 (la resistenza non è tanto diversa dal guardala 8 solo che il guardala sul registro acuto si può prendere molta più aria).
Trane probabilmente ha provato sacchi di bocchini ma "si dice "che suonasse con bocchini mediamente chiusi. (alcuni lavorati internamente e non solo ) 5 o 6 .
(florida double ring , link florida metallo , soloist short, link slant e forse qualcun altro) .
Getz invece secondo alcuni utilizzava anche bocchini molto aperti (tipo 10) ed anche più chiusi (prevalentemente in ebanite)
phatenomore
17th July 2014, 16:41
ho ascoltato l'esempio al soprano e chiedo che ancia è montata ?per me è una 3 o più.
Vandoren Blu 3
tzadik
17th July 2014, 16:44
Tza alle ance bari non rinuncio.
considera che sono le stesse da mesi su tutti i bocchini.
ho provato un po di ance di canna belle morbide suadenti ma dopo un paio di settimane andavano cambiate ed io non sono più disposto a questa vitaccia.
Se eviti ance Vandoren e scegli ance selezionate Rico... le tiri fuori dalla scatola... a bagno 5 minuti... suonano subito.
Le smonti... a bagno altri 5/10 minuti, le asciughi e le metti via. Vai avanti 30/35 ore. :zizizi))
Tommy
21st July 2014, 18:23
Il bello dell'argomento è che poi si trovano sempre le eccezioni :D
Lee Allen, riferimento assoluto del Rock and Roll suonava con un Berg Larsen 120/0, quindi aperto e spinto .... poi perde sax e bocchino e va in negozio a prenderne un altro ... ed esce con un Selmer D (che se non sbaglio è circa 0.80) :shock:
“So. What mouthpiece are you using?”
“I used to use a Berg Larson 120/0 (wide tip opening, brightest tone chamber), but then I had my saxophone stolen-so I went to Mannys music store and said I needed a mouthpiece quick. And I fished around this box of old mouthpieces and guess what I’m on now? A Selmer (D). That’s hard rubber-I don’t like that cold metal in my mouth.”
Però attenzione, perché nella stessa intervista dice anche:
On the subject of tone, he adamantly states:” Your tone depends upon yourself! When I was starting out I used to practice 3 hours a day. I’d spend an hour just holding one note and getting as much as I could out of it, keeping the same level on that note. When my note started to bend or I gave out of air, I’d stop and go back to the beginning.”
http://tamingthesaxophone.com/saxophone-lee-allen
gil68
21st July 2014, 19:44
Ma qual'era il sax che gli fu rubato? E con quale modello poi lo rimpiazzò?
Tommy
22nd July 2014, 09:00
Buescher 400 -> Selmer 6
gil68
22nd July 2014, 12:22
Buescher 400 -> Selmer 6
Embé non ci ha mica perso, anzi...(qui mi fermo, sennò i numerosissimi amanti del MarcoSesto potrebbero "esagerare" contro i "poveri" Buescheristi... :lol: :ghigno: )
gil68
22nd July 2014, 12:26
Anzi...credo che un buon Buescher, o anche Conn (che mi sembra sono caratterizzati da un suono dolce e vellutato, altro che gli Yamaha da studio) potrebbero essere un buon futuro acquisto per Tenor 86...
tzadik
22nd July 2014, 12:48
doh!
APOLLO CREED
22nd July 2014, 12:52
La risposta a tutti i suoi problemi!
gf104
22nd July 2014, 12:57
(aggiungiamo anche l'emoticon delle 3 scimmiette...)
fine ot
fcoltrane
22nd July 2014, 13:05
Buescher 400 -> Selmer 6
Embé non ci ha mica perso, anzi...(qui mi fermo, sennò i numerosissimi amanti del MarcoSesto potrebbero "esagerare" contro i "poveri" Buescheristi...
:lol: ma quello che gli rubarono era proprio il buescher 400 e per questo passò al marcolino con il selmer d.
per tornare it
sarebbe interessante capire se il passaggio comportò una qualche diversità , e in che misura.
(anche se solo dalle registrazioni).
dirò una ovvietà: quando si cambia bocchino con altro di diversa apertura basterà modificare l'ancia per rendere i due bocchini più "vicini".
prendo il mio bocchino più aperto un link 10 stella e poi il più chiuso un conn precision 4 .
se li suono con la stessa ancia ne esalto le diversità.
con una ancia diversa il contrario.
come fa un sassofonista medio a rendere vicino un bocchino molto aperto ad uno molto chiuso?
in genere morde.
poi c'è chi interviene sulla emissione e sulla direzione dell'aria.
ed il contrario : cioè avvicinare un bocchino molto chiuso ad una apertissimo? :ghigno:
tzadik
22nd July 2014, 13:09
per tornare it
sarebbe interessante capire se il passaggio comportò una qualche diversità , e in che misura.
(anche se solo dalle registrazioni).
dirò una ovvietà: quando si cambia bocchino con altro di diversa apertura basterà modificare l'ancia per rendere i due bocchini più "vicini".Eh... non basta.
È una questione di testa e di capacità fisiche... oltre che di gusti sonori (... personali).
In questo forum c'è gente che è ancora convinta che il sassofono sia una come una tastierina elettronica: premi un bottone e cambia qualcosa.
La realtà è diversa... e il problema è solo nel prendere coscienza della realtà e nell'accettare i propri limiti: se questo esercizio fosse fatto... avremmo meno thread inutili. :zizizi))
gil68
22nd July 2014, 14:33
Anzi...credo che un buon Buescher, o anche Conn (che mi sembra sono caratterizzati da un suono dolce e vellutato, altro che gli Yamaha da studio) potrebbero essere un buon futuro acquisto per Tenor 86...
doh!
Ma cosa ho detto di male stavolta? :BHO: Lui vorrebbe un suono più dolce e "scuro", e con un Buescher o un Conn (o anche, come già detto, un vecchio Grassi italiano) dovrebbe riuscire ad averlo...
tzadik
22nd July 2014, 14:37
viewtopic.php?p=371221#p371221 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?p=371221#p371221)
gil68
22nd July 2014, 14:41
doh! :mha...: :doh!:
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