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Discussione: Viaggio negli USA

  1. #16

    Re: Viaggio negli USA

    Grande Jason Kessler !!!! risposta esatta !!!!!!
    Beefcake ... il tuo diario di bordo, mi sta facendo montare una rabbia ...... :devil:

  2. #17

    Re: Viaggio negli USA

    molto ma molto bene Davide, continua cosi'. Mi spiace per la tua ragazza ma in fondo se tu sei contento non e' piu' tranquilla anche lei? Concedile comunque qualche tappa dedicata ai suoi interessi e salutamela.
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
    Grassi T460 Jazzy line

    sopr.sax:
    R&C R1

  3. #18

    Re: Viaggio negli USA

    eh sì gene, Jason non è mica uno che sta li a pettinare le ance

  4. #19

    Re: Viaggio negli USA

    Sanborn acquistato da una bancherella per strada a 1.29$. Potevo anche spenderli...
    Vi prepareró una bella recensione di Chicago che stó visitando ed è fantastica!
    Davide
    Tenore Selmer Balance Action 22XXX, Drake Bergonzi 10*, Drake Pete Christlieb 9, Drake Stan Getz 7*
    Soprano R&C R1 Jazz Solid Copper 120xx, Drake Son Of Slan 10.

  5. #20

    Re: Viaggio negli USA

    Veniamo a CHICAGO
    Domani abbandono anche questa città e mi sposto a St Louis. Devo dire che è una delle città più belle e affascinanti che abbia mai visitato. Vivibile, poco incasintata, molto ben servita dai mezzi di trasporto, wi-fi. Bei monumenti, spazi per lo sport. Ma non mi dilungo su questo: se vi capitasse di passarci è assolutamente da vedere.
    I locali, rispetto a New York, hanno prezzo molto più bassi. L'ingresso dai 5 ai 10 dollari, più la consumazione.
    Lascio per ultima la recensione del Green Mill, il locale di jazz più bello in cui io abbia mai messo piede.

    In 3 giorni ho visitato:
    Andy's Jazz Club (http://www.andysjazzclub.com/): è uno dei jazz club più in vista della città. In realtà è un pub dove si può anche mangiare qualcosa. Io ci sono venuto 2 volte alle 17, prima di andare altrove ed ho sentito suonare due gruppi:
    - Andy's Brown Quartet: bel suond, piacevoli da sentire.

    [youtube3:1iqz9jlb]http://www.youtube.com/embed/LlXGX5ZqWxU[/youtube3:1iqz9jlb]

    - Daniel Berkey Quartet: con sax baritono. A parte l'inizio in cui il sassofonista era un po' stonato, poi si è sistemato ed ha anche smesso di suonare in modo free, lasciando spazio ad ottimi spunti improvvisativi (non ho trovato esempi su youtube)

    Buddy Guy's Legend (http://www.buddyguy.com/): volevo dedicare una serata al blues di Chicago, senza fiati, ma solo chitarra. Sono stato in questo locale, famoso per il blues a sentire Mojo Daddy, un quartetto 2 chitarre elettriche, basso e batteria. Bel suond, molto cattivo, ma dopo 30min non ne potevo più, sempre blues, sempre gli stessi riff, a tutto volume. Una volta andavo matto per questa musica. Una cosa carina: nel bagno sia dei maschietti che delle femminuccie una persona apposita vi profumava o truccava (le donne), pretendendo ovviamente una mancia (non ho capito cosa questo c'entri con il locale, tanto blues, tanto "macio", poi uno nel bagno con dopobarba e profumi per farsi belli)

    [youtube3:1iqz9jlb]http://www.youtube.com/embed/FrYyC6FJbUw[/youtube3:1iqz9jlb]

    Jazz Record Mart (http://jazzmart.com/): il più grande negozio di vinili e cd del mondo (questo lo credono loro!). Ho comprato un po' di vinili. Devo dire che il personale è abbastanza scortese (ma in realtà ho notato che gli Americani bianchi sono abbastanza scortesi), ma il negozio è una meraviglia. Si trova davvero di tutto. Assolutamente da visitare

    Dave's Record (http://www.davesrecordschicago.com/): altro negozio di vinili nella zona di Lincon Park, ha un po' di tutto, anche jazz e blues. Il proprietario è molto socievole e disponibile. Non hanno cd e non chiedetili: non li ha mai avuti e non li avrà mai (così recita un messaggio sulla porta).

    Green Mill (http://greenmilljazz.com/): come ho già detto, il più bel locale jazz che io abbia mai visto. Il personale non è molto socievole, soprattutto con me che non parlo molto, ma il locale è una figata! E' un jazz club storico di Chicago, ci veniva anche Al Capone. Il locale è rimasto così com'era allora, ha un arredamento assolutamente vintage, un ambiente molto molto particolare. Qui io ho sentito swing in 2 serate differenti, il tutto accompagnato dai balli dei frequentatori del locale che amano recarsi qui vestiti con abiti degli anni '50 per ballare lo swing. E' uno spettacolo unico: la prima sera alle 21 il locale era quasi vuoto, hanno iniziato a suonare ed in un'ora si è riempito di ballerini che hanno divertito molto anche la mia morosa, che è rimasta affascinata dall'ambiente.
    - The Fat Babies: suonano dixiland, mi sono piaciuti molto. Vi riporto un esempio, anche se l'organico era composto in modo differente, con sax tenore/clarinetto, tromba, basso, piano e benjo.

    [youtube3:1iqz9jlb]http://www.youtube.com/embed/2nehMBFMmZs[/youtube3:1iqz9jlb]

    La seconda serata sono giunto al Green Mill sotto un diluvio pazzesco, credendo di trovarlo semivuoto come la volta precedente; giungendo 15min prima dell'inizio dello spettacolo non credevo avrei avuto problemi a trovare da sedere. Il locale invece era pieno di persone già al mio arrivo e non c'era un posto per sedersi. Tutti lì per ballare lo swing!
    - Alan Gresik Swing Shift Orchestra: suona swing anni '30/'40.

    [youtube3:1iqz9jlb]http://www.youtube.com/embed/oKgamltag6o[/youtube3:1iqz9jlb]

    Locali che non ho visto, ma varrebbe la pena vedere:
    - Rosa's Lounge
    - B. L. U. E. S.
    - Blue Chicago (ci sono passato davanti, stavano suonando ma non sono entrato)
    - Hungry Brain
    - Schubas (musica Country)
    - Double Door
    - Empty Bottle
    - Hideout
    - Velvet Louge

    Sono rimasto estasiato dal Green Mill. Vi lascio con una foto del jukebox del locale, risalente probabilmente agli anni '50, dove ci ho speso tutti i miei 25cent di $, quando i gruppi non suonavano...

    Davide
    Tenore Selmer Balance Action 22XXX, Drake Bergonzi 10*, Drake Pete Christlieb 9, Drake Stan Getz 7*
    Soprano R&C R1 Jazz Solid Copper 120xx, Drake Son Of Slan 10.

  6. #21

    Re: Viaggio negli USA

    Che bello... mi sembra di leggere un libro...... continua così beefcake....

  7. #22

    Re: Viaggio negli USA

    SAINT LOUIS

    Giunti a St Louis senza ben chiaro che cosa vedere. In realtà ci sono venuto principalmente perchè è la città nativa di Miles e curiosando prima di partire già avevo fiutato che sarebbe stata un'altra città di grande jazz.
    Infatti ho scoperto che è la città nativa anche di Clark Terry, di Scott Joplin e di David Sandborn, che a St Louis c'è Saxquest. Poi ho saputo che il jazz a St Louis gode di un'ottima tradizione, che vi è un fitto calendario di serate e che è una città che negli ultimi anni stà puntando molto a rilanciarsi, in quanto si è spopolata alla fine del secolo scorso. Camminando per le strade ci si accorge subito di questa rinascita, anche se rispetto a Chicago è una città apparentemente fantasma: devi avere ben chiaro cosa visitare altrimenti sembra che non ci sia nulla, a parte il grande arco all'ingresso della città, sulle rive del Mississipi.

    Saxquest (http://www.saxquest.com/): beh, molti di voi già lo conoscono, è uno dei negozi migliori al mondo specializzati in sax ed in particolare nel vintage. Quando ho saputo che si trovava proprio qui mi sono emozionato parecchio. Ci sono stato questa mattina all'apertura e ci ho trascorso la mattinata.
    Saxquest si compone del negozio, del laboratorio di riparazione e di un museo (al piano superiore) del sassofono vintage. Il negozio, per quanto possa sembrare dal sito, non è fornitissimo. Si notano subito i sax vintage che sono gli stessi in vendita online. Mentre li guardavo il personale lavorava freneticamente al pc, poichè credo che la vendita online sia la loro principale attività. Devo dire che rispetto al resto degli USA i prezzi sono molto buoni e si possono trovare ottime occasioni, ma come ho potuto constatare di persona, sarebbe sempre meglio provarli i sax prima di comprarli, visto che ho provato parecchi vintage e qualcuno non valeva proprio la pena di essere acquistato.
    Mentre visitavo il negozio è entrata una curiosa comitiva di stranieri, con una guida. Mentre io guardavo i sax sento la guida che decanta le lodi di Saxquest come il miglior negozio di sax vintage degli Stati Uniti. Poi questi salgono al piano superiore per visitare il museo, così colgo l'occasione anche io di visitarlo e di sfruttare la guida.
    Al piano superiore ci sono principalmente due stanze, con sax vintage sui piedistalli, imboccature e locandine pubblicitarie riguardanti i sax Selmer, Conn, Buescher, Martin, King.... c'è da perdersi la testa. Io ho dato un'occhiata, fotografato l'interessante. Mentre faccio fotografie i turisti vengono verso di me e la guida mi domanda: "Tu perchè sei qui, da dove vieni?". Le spiego che sono italiano in viaggio negli USA; allora mi domanda perchè mi trovi proprio in questo negozio ed io rispondo che è famoso in tutto il mondo, confermando quello che lei aveva già insegnato ai suoi discepoli. "Ma tu suoni il sassofono", mi domanda "Certo!", rispondo. "Allora perchè non ci suoni qualcosa? Hai un'imboccatura?", mi domanda. "Sì, ce l'ho, ma dove prendo un sax?", e questa mi invita a prendere uno di quelli del museo. Mi trovo proprio accanto ai Selmer, almeno una quindicina tra MarkVI, SBA e BA. "Ma è sicura che possa suonare uno di questi?" e lei mi risponde "Certamente, non farti problemi e suonici qualcosa".
    Avete presente quando Indiana Jones deve scegliere il sacro graal tra tanti, tutti di grande splendore? Mi sembrava di essere nella stessa scena. Così prendo il mio Drake e pesco un sax, la mia scelta, senza tanto gurdare il modello, ma solo il colore e l'aspetto a prima vista e prendo un tenore Balance. Così mi metto a suonare con un bel po' di emozione, ma ricompensata da un bel applauso finale, anche da parte del personale di saxquest che è salito per conoscermi. Una scena che mi ha molto coinvolto e che ricorderò con piacere.
    Non ho provato altri sax nel museo, proprio perchè in un museo non si dovrebbero provare il materiale esposto! In negozio successivamente ho provato solo sax tenori: un Conn 10M, un Martin The Martin, 2 MarkVI, 2 SBA, uno splendito P.Mauriat, un King. Ho provato tutti i Duckoff che aveva e un MacSax Bob Sheppard-Eric Falcon. Ho comprato una legatura ed un portasax, ma è stata una bellissima esperienza!
    Vi lascio con due foto, una scattata davanti al negozio prima di entrarci, l'altra di un particolare del museo che ho fotografato dove vengono spiegate le innovazioni che la Selmer fece al Mark VI quando lo introdusse (ce l'ho anche in alta definizione se servisse).







    Jazz at the bistro (http://jazzstl.org/jazz-at-the-bistro/): probabilmente il locale jazz più in vista della città, situato vicino all'università. Ho passato una bellissima serata. L'ingresso è abbastanza costoso, 20 $, ma ne ho pagati 10, in quanto avevo la tessera studente ed applicano uno sconto. Comunque stupita la persona che mi ha accolto che fossimo così giovani lì a sentire jazz.
    Il locale si presenta molto bene, noi abbiamo anche cenato. Abbiamo assistito all'esibizione del Legacy Jazz Quintet, un quintetto fenomenale hard bop composto da batteria, piano, contrabbasso, sax alto e tromba (http://jazzstl.org/experience/artist...-jazz-quintet/), di cui non ho trovato simple in rete. In risalto soprattutto il batterista ed il pianista. Il sax alto ha molto talento e sostenuto da una ritmica così ha suonato molto bene.
    E' una meta obligata per chi voglia sentire jazz a St Louis, si potrebbe riuscire a sentire Marcus Mille o Chris Potter, che sono entrambi inseriti nel calendario degli eventi di questi mesi.

    BB's Jazz Blues and Soul (http://www.bbsjazzbluessoups.com/): altro locale molto famoso in città, situato in una zona dove ci sono solo i piloni che sostengono le highway per uscire da St Louis. Ci sono stato proprio stasera a sentire la Reunion Jazz Band featuring The Bosman Twins. Il gruppo è composto dalla ritmica piano, batteria e tastiera (non professionisti, ma ex compagni di universitò) a cui si aggiungono i fratelli Bosman che praticamente suonano tutti i tipi di sax, cambiandoli in continuazione. Sono molto scenici, si muovono tanto, scendono tra il pubblico, addirittura in alcuni brani uno dei due gemelli suonava il flauto traverso mentre aveva a tracolla un sax baritono ed un contralto. Hanno suonato un jazz molto commerciale, ma con buon gusto e tanto stile. Di seguito un simple dei gemelli Bosman.
    [youtube3:3mgohdx2]http://www.youtube.com/embed/RXmCmxvtbXs[/youtube3:3mgohdx2]

    Vinyl vintage (http://www.vintagevinyl.com/): è uno dei negozi di vinili storici di St Louis. E' molto grande e vi è in fondo al negozio un soppalco con i vinili jazz. Si trovano anche cd e dvd. E' ben fornito e se cercate altro oltre al jazz troverete molte cose interessanti, in quanto di rock, funk ed altri generi è pieno.

    Prossima tappa è domani a Nashville, dove non credo sentirò jazz, piuttosto country... vi tengo aggiornati. Spero vi facciano piacere queste recensioni, è un modo utile anche a me per riordinare un po' le tante cose viste.
    Davide
    Tenore Selmer Balance Action 22XXX, Drake Bergonzi 10*, Drake Pete Christlieb 9, Drake Stan Getz 7*
    Soprano R&C R1 Jazz Solid Copper 120xx, Drake Son Of Slan 10.

  8. #23

    Re: Viaggio negli USA

    Continua così.... mi hai fatto appassionare alla lettura!! :D

  9. #24

    Re: Viaggio negli USA

    ottimo Davide, credo che questo diario sara' un'ottima guida per chi avra' l'occasione di ripercorrere il viaggio.
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

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    R&C R1

  10. #25

    Re: Viaggio negli USA

    NASHVILLE

    Beh, sono finito a Nashville in quanto è una tappa obligata per chi voglia raggiungere New Orleans, passando anche per Memphis (che vedrò domani).
    Nashville è famosa soprattutto per la musica country. Le canzoni in cui si parla di tequila, di un uomo solo con una chitarra in autostop, con i suoi stivali da cowboy ed il suo cappello spesso sono state scritte proprio a Nashville (così recitano le guide :BHO: )
    Questo è proprio il clima che si respira: si raggiunge Broadway street, che è il centro nevralgico della città: piena di saloon, di locali dove si balla e si suona, di negozietti dove si possono acquistare gli stivali in cuoio ed il cappello da cowboy (probabilmente gli unici acquisti originali che si possano fare nei negozi, il resto mi pare che siano tutte cianfrusaglie). La musica country proveniente dai locali arriva alle orecchie di chi cammina ammirando le vetrine dei negozi, le carrozze che passano accanto alle macchine e si può ascoltare anche qualche solista improvvisato che suona qualcosa per strada.
    A me sinceramente è bastato un pomeriggio passato a girare per queste strade, non mi fermerei di più di così. Ma gli amanti del genere potrebbero trovare qualcosa di più interessante di quello che ci ho trovato io.
    Il sax qui non esiste, almeno è quello che mi è parso di capire. Qui la chitarra vince su tutto! Ho tentato di rimanere attinente al tema del viaggio, ma di jazz neanche l'ombra; l'unico locale dove si possa sentire qualcosa che abbia a che fare con il jazz è il BB King Restaurant & Blues, una catena presente anche in altre città americane. Qui sembra abbia suonato anche Miles, ma stento a crederlo.

    BB King Restaurant & Blues (http://www.bbkingclubs.com): locale molto grande. Non ho pagato l'ingresso perchè sono entrato prima delle 19, dopo era previsto. Ho comunque speso molto per una cena, ma ho potuto gustare il pesce gatto, specialità della casa (niente di eccezionale). Ho sentito un gruppo, la Bart Walker Band (chitarra elettrica, basso e batteria), che non mi ha entusiasmato, i soliti riff di chitarra sul classico blues, di cui sinceramente ne ho le palle piene... unica cosa interessante (ma poco interessante :zizizi)) ) l'utilizzo frequente dello slide. Io avrei preferito ascoltare il Bluegrass, che è tipico di questa zona (dicono sia proprio nativo di Nashville :BHO: ) I chitarristi sicuramento l'avrebbero apprezzato più di me. Vi lascio un esempio del gruppo preso da youtube.

    [youtube3:8l8aavm8]http://www.youtube.com/embed/CpN_79V2X6g[/youtube3:8l8aavm8]

    Ho anche visitato due negozi di vinili, ma non li recensisco neanche perchè avevano solo cd e vinili di musica country o di Elvis, che io non conosco. Comunque l'esperienza è positiva. Vale la pena passare qualche ora in questa cittadina.
    Domani vado a Memphis. Vi lascio con l'immagine di un cartello che c'era fuori da un locale, che inizialmente mi ha invogliato ad entrarci... voi che dite?

    Davide
    Tenore Selmer Balance Action 22XXX, Drake Bergonzi 10*, Drake Pete Christlieb 9, Drake Stan Getz 7*
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  11. #26

    Re: Viaggio negli USA

    Non mi fai per niente invidia :cry: beato te divertiti e tienici aggiornati :yeah!)
    Socio Fondatore Mark VI Society
    Tenore
    Selmer Mark VI 238XXX
    Eric Falcon Warburton 8*
    sempre e solo canna almeno 3
    Soprano
    Senza marca ma sicuramente Made in PRC
    Bari 66

  12. #27

    Re: Viaggio negli USA

    Bellissima guida!
    Sono sincero se ti dico che ogni giorno vengo a guardare appositamente in cerca di aggiornamenti!
    Continua così ^_^
    "È che penso a tutta quella gggente che soffre e combatte quotidianamente per la libbertà!"
    (cit. http://youtu.be/7qe-dHunrlY?t=9m51s )
    Free Phatenomore!
    "...Stay hungry Stay Il_Dario..." cit.

  13. #28

    Re: Viaggio negli USA

    Che bella idea! Non sono esperto di jazz peró sicuramente è un qualcosa di affascinante il tuo viaggio :bravo:
    Tenore: Jupiter da studio - ottolink STM 7* - legatura originale
    -----------------------------------
    La musica è la rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia.
    L. V. Beethoven

  14. #29

    Re: Viaggio negli USA

    MEMPHIS

    Non si può procedere verso sud senza fermarsi a Memphis. La città di Elvis, della musica country e del rhythm and blues, una delle città dove probabilmente è nato il rock.
    La città a mio avviso non ha nulla di molto interessante da vedere, tutto quello che c'è si concentra in Beale Street, la via principale di Memphis, dove veniva Elvis a trovare i suoi originali vestiti all'inizio della carriera. Rispetto a Nashville, dove vi era almeno una cultura country che permetteva di trovare qualcosa di interessante, a Memphis l'unica cosa che secondo me vale la pena visitare è Graceland (la casa di Elvis) e lo studio di registrazione dove incise il suo primo disco in Union Street.

    Graceland (http://www.elvis.com/graceland/): si trova un po' fuori rispetto al centro. Si può visitare la casa, con tutte le stanze in cui dimorò Elvis, non si accede al reparto notte. Inoltre gli annessi, con piccoli musei che espongono i numerevoli riconoscimenti discografici, la carriera cinematografica, i vestiti indossati nei concerti, nei film. Il suo parco macchine (notevole :slurp: ), la sua tomba, vari shop.
    Beh, ci si perde un'intera giornata per visitare tutta Graceland.
    Prezzo di ingresso 36 dollari cadauno nella visita Platinum da me scelta, non vale la pena pagare i 70 dollari per la visita V.I.P.

    [/URL]

    Beale Street: non recensisco i singoli locali in cui sono stato perchè davvero non ne vale la pena. La via a mio avviso è molto commerciale, la musica spesso è di scarso livello e rivolta ad un pubblico di massa. Sono stato al King Palace Cafè e al Rum Boogie Cafè, dove pareva suonassero buon blues e qualcosa di jazz. Il blues è di discreto livello, di jazz neanche l'ombra (ma probabilmente Memphis non è il posto adatto! :ehno: )

    Vi lascio con questo pensiero, perchè a Memphis sembra proprio che tutto sia business e questo non mi piace!


    [/URL]
    Davide
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  15. #30

    Re: Viaggio negli USA

    gran bel viaggio e diario di bordo, prima o poi devo andarci anch'io in america...non credevo che i locali fossero cosi' cari a NY!
    www.fabriziodalisera.com nuovo album e nuovo sito web 2019.
    www.youtube.com/watch?v=CFcW_VQe7ko
    Fabrizio D'Alisera & Max Ionata "Crossthing" www.youtube.com/watch?v=PGZLj2tnhzk"
    Theo Wanne endorser

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