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Discussione: Yamaha YSS 61

  1. #16
    Allora siete d'accordo con me!
    Io non avevo fatto cenno a difficoltà e manchevolezze tecniche che senza dubbio ci sono.
    Ne avevo fatto quasi una questione etica di buon gusto e buon senso
    Per il resto avrei pensato che una "opera d'arte" potesse rendere la vita piú facile.
    Se poi, come scrivi, nella scelta di una "opera d'arte" ci sono anche problemi tecnici e di adattamento allora è doppiamente giustificato iniziare in modo più modesto, sia per i suddetti problemi che per questioni pratiche, perché spendere migliaia di euro per qualcosa che nel migliore dei casi rivendi ma che può anche finire a farti da soprammobile....
    È poi non ditemi che sentire qualcuno che suonava, magari male, la Marcia di Topolino (con tutto il rispetto per Mickey che adoro) imbracciando si può dire così, un cimelio anni 50/60, non vi ha indotto a pensare al famoso pane per uno che non ha i denti...
    Comunque la "difficoltà" di cui parli è peculiare di un soprano o si applica anche ai fratelli maggiori?
    Ovvero un MkVI tenore o alto ti creano i problemi di cui scrivi quanto un soprano?
    Vabbè, abbiamo fatto un pó di accademia
    Saluti a chi legge...

  2. #17
    Di solito il soprano è meno adatto ad iniziare, ma tutti i discorsi sul Mark VI sono fisime, pippe mentali, è un sax, se puoi permettertelo e vuoi toglierti un capriccio lo compri, altrimenti no, punto. Questo non vuol dire che sia meglio o peggio di un altro sax, è solo che gode di una reputazione, meritata o no dipende, che ha reso il prezzo più elevato di altri sax, per una normale legge di mercato.
    Alto Yamaha 875 EX Gold Plated
    Tenore Rampone & Cazzani Performance
    Flauto Muramatsu SR Heavy

  3. #18
    L'avatar di Bronx
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    Citazione Originariamente Scritto da frankieg Visualizza Messaggio
    Comunque la "difficoltà" di cui parli è peculiare di un soprano o si applica anche ai fratelli maggiori?
    Ovvero un MkVI tenore o alto ti creano i problemi di cui scrivi quanto un soprano?
    Ciao, provo ad interpretare io quello che ha scritto tzadik, che mi correggerà se lo riterrà opportuno: nel dire che il Mark VI è uno strumento difficile con tutta probabilità si riferiva a problemi di intonazione che spesso possono presentarsi (dipende dal singolo pezzo e dal periodo di produzione), all'utilità di adottare un bocchino a camera larga (difficilmente utilizzabile da un neofita) e, infine, alla meccanica meno confortevole ed ergonomica: il riferimento è alle chiavi palmari, replicate anche dai cloni Yanagisawa S800 e S6 (basta cercare una foto di questi strumenti e confrontarli con un soprano di costruzione moderna per prendere atto di una diversa conformazione e collocazione delle palmari).
    Pertanto la difficoltà di cui parlava tzadik si riferiva esclusivamente al soprano (del resto la sezione è quella dedicata al soprano), dal momento che i problemi negli altri tagli sono mediamente minori e che le palmari di alto e tenore non hanno il disegno di quelle del soprano.
    Spero di esserti stato utile.
    Alto: Selmer Super Action 80 Serie I argentato 372xxx (1985)
    Tenore: Selmer Mark VII argentato 264xxx (1977)
    Set-up: studio...

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