Citazione Originariamente Scritto da Nous
Intendi dire di scrivere le chiavi che utilizzo nei passaggi chiave (es. : passaggio tal dei tali uso la P per il si bemolle, quindi scrivo P sopra la nota?) ;
Si proprio così. Inoltre ti consiglio di scrivere le diteggiature non soltanto in base alla comoditÃ* ma anche al suono, prediligendo l'omogeneitÃ* timbrica. In alcuni casi potresti ad esempio voler utilizzare le posizioni con la chiave dei sovracuti per le note più alte per ottenere un suono più corposo rispetto alle posizioni laterali.

Citazione Originariamente Scritto da Nous
Questo è il metodo di studio che per esempio utilizzo sul Mule..però ho un dubbio : ipotizziamo che io studi il
Chailleux suddividendolo in ottavi : non corro il rischio di dare al pezzo una cadenza o un ritmo che non sono suoi, anche solo accentuando involontariamente il battere del metronomo (per quadrarmi meglio)?
No. Questo è uno studio d'approccio, successivamente quando il brano è a posto tecnicamente inizierai ad affrontare il prblema dei fraseggi.
In ogni caso poi, non devi adattare le articolazioni e i fraseggi scritti al metronomo con pulsazione serrata. Diciamo che una pulsazione all'ottavo ti da molti più " appuntamenti" ai quali non devi mancare che non una pulsazione al quarto.
La fase B dello studio di un brano (omessa volutamente) riguarda lo studio dei fraseggi e dell'interpretazione. per fare ciò però il pezzo deve essere ben impostato, senza errori e devi essere in grado di suonare in scioltezza anche i passi più impegnativi. Altrimenti c'è il rischio di interpretare i pezzi classici in modo un pò " naif" (molto di moda in italia e spesso scambiato per "espressivitÃ*")

Citazione Originariamente Scritto da Nous
10 volte :shock:??
Io mi limito a tre..d'altronde io non sono un professionista :lol: :lol:
La mia era solo una proposta di studio. Ognuno deve trovare la propria via e i proprio metodo di studio. L'importante è che sia efficace. Questa è a prima cosa che mi disse Londeix alla prima lezione che feci con lui.