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Discussione: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

  1. #76

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    @xelaris: in forum funziona che se scrivi un messaggio senza quotare (o senza da un'indicazione per chi è il messaggio)... il messaggio si sottointende sia riferito al mittente del messaggio immediamente mente sopra nel mio caso il Nous... quindi non era riferito a te, mi dispiace...
    :BHO: Chiedo umilmente venia e ti ringrazio dell'informazione...(di solito sono io quello bersagliato) - tra l'altro era un attacco a Nous?! Allora mi unisco!! :saxxxx)))

  2. #77

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Citazione Originariamente Scritto da xelaris
    Citazione Originariamente Scritto da re minore
    Citazione Originariamente Scritto da bonnygonfio
    ... oltre un certo livello se uno suona con un sax "discreto" ed il suo setup il suono è praticamente uguale. A questo punto mi viene da pensare che un "amatore" che comunque non ha il tempo di suonare/studiare 3-4 ore al giorno è piu' influenzabile a livello di strumento/setup in quanto meno allenato. Ora lo strumento deve essere in ordine, sicuramente certe sfumature che puo' dare un mk VI in ordine non si possono percepire su uno strumento "moderno" ma pero' alla fine dei conti per avere un bel suono su mooolti strumenti basta studiare e suonare tanto senza dover spendere 6000 euro a tutti i costi...ne bastano 1500 secondo me.
    Premesso che, almeno nella sostanza, sono d'accordo, vale la pena riportare la mia esperienza: ho tre ottimi sax (alti): un mark VI, un SBA ed un S80 Serie II, e 4 o 5 becchi che uso a rotazione su tutti e tre i sax. Ognuno di questi sax mi da un suono di base diverso, che poi reagisce ovviamente al cambio di setup. Per quanto mi riguarda sono portato a pensare che il sax, almeno in questo caso, influisce sul suono finale piu' del setup.

    Mi sta venendo voglia di fare esperimenti "sistematici e scientifici" sul suono con le diverse combinazioni sax/becco, probabilmente appena mi arriveranno le legere signature (tanto per eliminare almeno un elemento variabile) che ho ordinato lo faro' davvero.
    Un esperimento scientifico? Sarebbe anche interessante ma laborioso e poi alla fine che cosa conta? I numeri? Od il suono? Ed il gusto soggettivo in particolare chi lo detta? I dati scientifici?
    Io ho deciso di provare tutte le combinazioni possibili e registrarle sul minidisc (1-2 volte alla settimana) - poi mischio tutte le varie registrazioni e vado ad ascoltare in modo "random" - in pratica quando ascolto non so che setup stavo utilizzando pero' i dati rilevanti del setup sono registrati sul minidisc ed all'occasione posso vederli (quando sento un suono interessante, per esempio) - sia un Rico Royal da quattro soldi o un Selmer Jazz sono trattati allo stesso modo ed alla fine giudicheranno le orecchie (mi aspetto qualche sorpresina).
    E' doveroso ammettere che il vero problema del metodo esposto sopra e' quello di trovare il tempo di sentire tutte le registrazioni (troppe)....avendo tempo libero preferirei suonare piuttosto che ascoltare.

  3. #78

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Con esperimenti "sistematici e scientifici" intendo esattamente quello che dici tu: provare le combinazioni possibili e registrarle. Ora quello che faccio non e' ne' sistematico ne' scientifico: monto il becco che mi sento in quel momento e suono. Siccome per essere scientifico un esperimento deve essere replicabile, e siccome e' molto difficile "replicare" un'ancia in canna, aspetto di che mi arrivino le signature e poi ci pensero'.
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  4. #79
    L'avatar di juzam70
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    Nov 2011
    Località
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    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Citazione Originariamente Scritto da Pino vitale
    Schumi essendo un bravo pilota, se non guidava una ferrari col cavolo che vinceva tutti quei mondiali, a buon intenditor poche parole
    Ciao pino
    E qui mi tocca dissentire la ferrari prima che arrivasse Shumi non vinceva da anni.... quindi non è solo il mezzo che fa la differenza... idem per gli strumenti
    Tenore: SELMER SA 80 II 1988, Drake Son of Slant 7* M , legatura Francois Louis ultimate xl, Vandoren ZZ JAZZ 3
    PROVARE, PRIMA DI PARLARE

  5. #80

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    credo che nelle registrazioni si perda tantissimo.
    magari alcuni riferimenti si riescono ad avere (volume e intonazione).
    ma per il timbro e tutta una altra storia , e anche altri aspetti del suono ne risentono.
    gli unici esperimenti validi sono quelli che possiamo verificare con le nostre orecchie e con la memoria.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  6. #81

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    credo che nelle registrazioni si perda tantissimo.
    magari alcuni riferimenti si riescono ad avere (volume e intonazione).
    ma per il timbro e tutta una altra storia , e anche altri aspetti del suono ne risentono.
    gli unici esperimenti validi sono quelli che possiamo verificare con le nostre orecchie e con la memoria.
    In che senso "si perde tantissimo"? Registri e ascolti in diverse circostanze e piu' volte = piu' obbiettivita'. Quando suoni e senti live - lo fai solo una volta sul momento e spesso le nostre senzazioni ci tradiscono.
    Poi ci sarebbe da considerare che col posizionamento dei microfoni hai anche la possibilita' di ascoltarti da un punto alternativo al tuo (da ascoltatore).
    Piu' che la memoria...talvolta siamo molto condizionati dal nostro setup e certe aspettative biasate...giusto perche' uno spende 300 euro per un Guardala ci si aspetterebbe di produrre un suono superiore ad un Rico Royal da 30 euro (per esempio).
    Ascoltando e giudicando registrazioni passate a caso (senza sapere che bocchino si usava) ti consente di rilevare obbiettivamente il rendimento di certi bocchini...nel mio caso ci sono parecchie sorprese - molti bocchini sono sopravalutati...o meglio dire, certi bocchini sono sottovalutati.

  7. #82

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    mi fido molto dell' orecchio .
    la registrazione (intesa sia come riproduzione sia come registrazione vera e propria) non è mai fedele.
    intendo inoltre sia come sassofonista esecutore:
    se provi due bocchini diversi oltre all'orecchio hai molti altri strumenti che ti possano indicare quale sia il migliore per te.
    sia come ascoltatore:
    non mi è mai capitato di sentire una perfetta coincidenza tra il suono dal vivo acustico ed il suono registrato o comunque riprodotto diversamente.
    e questo a tutti i livelli dal sassofonista dilettante al professionista al grande musicista.

    non parlerei di " sensazioni" ma di un ascolto attento e mirato.
    il discorso è più semplice considerando il singolo suono (in questo caso l'ascolto può considerare con maggior facilità tutti gli aspetti del suono)
    più complicato quando si devono ascoltare più suoni e le relazioni tra questi.



    per tornare it e personalizzando il discorso posso solo aggiungere che per me lo strumento (inteso come mezzo può fare la differenza ed è realmente rilevante)
    se considero il suono come singolo suono sono certo di preferire il guardala al rico.
    se invece devo considerare altri aspetti : ad esempio lo sforzo per produrre tanti suoni, la difficoltà a legare un suono con altro a distanza di una ottava, o suonare sul registro basso con un filo di emissione ..........
    ed allora il discorso si complica non poco e volente o nolente o si raggiunge un compromesso o si produce un solo suono
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  8. #83

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    mi fido molto dell' orecchio .
    la registrazione (intesa sia come riproduzione sia come registrazione vera e propria) non è mai fedele.
    Dipende cosa si intende per "fedele".
    Il suono cambia anche se suoni spostandoti all'interno di una stanza (con o senza mobilio).
    Valutare se questi "parametri" sono importanti è una cosa soggettiva.

    La "fedeltà" in termini assoluti è solo una scelta di produzione.
    Un suono chirurgico e asettico non serve a nessuno quando deve andare su un disco (né al musicista che vedrà il suo nome sul disco, né al produttore).

  9. #84

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    la fedeltà in termini assoluti ad oggi non mi è mai capitato di sentirla.
    non so se sia possibile praticamente , forse con costosissimi strumenti di registrazione ed altrettanto costosi di riproduzione si riesce ad avvicinarsi molto.
    i termini chirurgico ed asettico non li condivido, in realtà questo secondo termine lo utilizzo per il suono effettato non certo per il suono fedele.

    il suono fedele è quello del sax e rappresenta la propria voce a me basta sapere questo.

    recentemente un utente di saxforum ha postato due esempi sonori su youtube.
    uno con effetti l'altro senza .
    si è creata una sorta di equivoco secondo il quale il suono con effetti era quello professionale e quello senza invece fosse di un dilettante.
    sono dell'idea che ci sia grande confusione......
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  10. #85

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Il suono del sax non esiste... esiste il suono di un sax in un "quel ambiente". Il sax è uno strumento acustico.

    La fedeltà può essere solo e soltanto nel riprodurre quello che c'è nel supporto digitale... può essere la ripresa del suono acustico... o un mix delle due!

    La fedeltà piace per certe cose... non piace per altre (è così da sempre).
    In base a questo cambiano i mezzi di registrazione/riproduzione a seconda delle necessità (ovviamente non mi riferisco al suono del sax registrato con il microfono di una webcam da 15€... pulito e processato che sia).

  11. #86

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    "il suono del sax non esiste......" hihihihihihih espessione colorita per un sassofonista.
    ti faccio un esempio concreto.
    prendi il sax ed emetti un unico suono .
    io mi trovo davanti a te a due metri di distanza dalla campana del sax rivolta verso di me.
    in queste condizioni a prescindere dall'ambiente circostante sento la tua voce.

    certo se accanto c'è una sega a motore ho più difficoltà eheheheehhehe

    se invece registri e riproduci non sento più la tua voce.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  12. #87

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    È un'espressione colorita, se non si considera che il resto della proposizione. ;)
    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Il suono del sax non esiste... esiste il suono di un sax in un "quel ambiente".

  13. #88

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Dico la mia :saputello

    La registrazione, come tutti gli strumenti DI MISURA, ha un margine di errore (= "mancanza di fedelta'").

    Pero' se mi registro col sax e poi mi riascolto, io sento una differenza ENORME tra quanto percepisco mentre suono e quanto percepisco mentre mi riascolto. Se chiedo invece a persone terze di ascoltare me che suono e la relativa registrazione mi dicono che sono molto simili.

    La conclusione e' una: per quanto la registrazione sia "poco fedele", e' comunque uno strumento di misura molto piu' oggettivo di quanto non sia la percezione che si ha del proprio suono mentre lo si produce. E quando si canta succede esattamente la stessa cosa.

    Ecco, ho detto :saputello
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  14. #89

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    la fedeltà in termini assoluti ad oggi non mi è mai capitato di sentirla.
    non so se sia possibile praticamente , forse con costosissimi strumenti di registrazione ed altrettanto costosi di riproduzione si riesce ad avvicinarsi molto.
    i termini chirurgico ed asettico non li condivido, in realtà questo secondo termine lo utilizzo per il suono effettato non certo per il suono fedele.

    il suono fedele è quello del sax e rappresenta la propria voce a me basta sapere questo.

    recentemente un utente di saxforum ha postato due esempi sonori su youtube.
    uno con effetti l'altro senza .
    si è creata una sorta di equivoco secondo il quale il suono con effetti era quello professionale e quello senza invece fosse di un dilettante.
    sono dell'idea che ci sia grande confusione......
    La "fedelta' in termini assuluti non l'hai mai sentita (vabbe')...perche' pensi che il tuo orecchio sia piu' "fedele"? E anche se fosse (perche' dovresti invertare ed imporre agli altri dei parametri "assoluti") tu saresti il solo a constatarlo.
    Ti salvo io...faresti meglio a dire che tu scegli il bocchino che ti diverte di piu' quando suoni (quello che pensi che suoni meglio) - poi magari i tuoi ascoltatori (piu' di uno - si spera, buon per te') ti dicono che loro preferiscono il suono del tuo Rico - ma tu magari ti ostini ad usare il Guardala (perche' l'hai pagato di piu') pero' loro se ne vanno perche' preferivano il suono del tuo Rico...insomma, situazione abbastanza estrema e colorita giusto per darti una idea.

  15. #90

    Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...

    a prescindere da tutto, se uno non capisce se sta ascoltando un principiante o un professionista a seconda se ci siano o meno effetti...bhe il problema è di chi ascolta secondo me =)
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
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