Sono ormai svariate volte che mi e' capitato di restaurare a nuovo i vari Grassi di varie epoche dai tenori ai contralti ai soprani, pensavo dopo aver gia' plaudito le doti dei Professional 2000 "ma sempre con quell' alea di plagio del Selmer per la quale ci furono diatribe legali". oggi concludo la slaccatura ed il restauro di un alto e tenore attorno alla serie 33.000 e devo constatare che forse la Grassi non aveva gran necessita' se nn per scopi commerciali di emulare esteticamente e meccanicamente i progetti selmer in quanto gli esemplari che ho a disposizione hanno altrettante peculiarita' timbriche e sonore, il tenore forse perde un po' in pesantezza meccanica, di azione proprio, il contralto piu' raccolto pate meno questa sensazione, pero' per entrambi un progetto meccanico tra i conn e i Selmer con personalizzazioni anche geniali, il tutto di una robustezza da riferimento. Il suono a mio avviso e' portentoso per entrambi con una leggera preferenza per l' alto... per chi volesse un alto assolutamente professionale potrebbe tranquillamente comprare uno di questi sax che si trovano spesso negli annunci a due lire , anche se poi dovesse spenderci su i 300 euro per rifarlo, tanto sarebbe un ottimo affare comunque, peccato non conosco la storia ma ripeto, quella gente sapeva costruire sax di alta qualita' e credo che da esterofili quali siamo abbiamo tacciato per anni il marchio come di strumenti esclusivamente da banda " non sono assolutamente d' accordo"..