occorre più fiato a suonare il tenore o il flauto traverso...
occorre più fiato a suonare il tenore o il flauto traverso...
Suppongo per il tenore, ma il fatto è che va direzionato diversamente per la formazione del suono!
Alto Selmer Super Action Serie II (1993)
Selmer C* - Vandoren Classiche 3
Tenore Yamaha 62 (???)
Selmer S80 D e Ottolink STM 6* - Vandoren 3
Soprano Sequoia Lacquered
L'unica risposta che mi sento di dare e' che il fiato non deve essere un problema ne' sul tenore ne' sul flauto. Se e' un problema vuol dire che ti manca un minimo di tecnica.
Segretario Mark VI Society
Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici
grazie re minore ma per ora il fiato fortunatamente non mi manca, il mio era un quesito puramente accademico - chi suona i due strumenti (Modern Big Band,Alessio Beatrice, altri?)) forse può dirci le sue impressioni in merito
Fare un paragone tra un flauto e un saxofono è un po' come chiedersi se corre di più una Ducati o una Ferrari, bisognerebbe contestualizzare il tutto, a maggior ragione se si considera la variabile del setup nel tenore che può variare dal richiedere una pressione pari ad un alito fino a richiedere qualche migliaio di bar come nel setup di Cisi piuttosto che di Ernie Watts.
Inoltre mentre nel sax si utilizza un'imboccatura "chiusa" (ovvero le labbra serrano il bocchino impedendo fuoriuscite d'aria, massimizzando il tal modo anche la resa), nel flauto si utilizza un'imboccatura "aperta" che presuppone una corretta impostazione del labbro inferiore e superiore al fine di garantire la giusta insufflazione.
In linea del tutto teorica, ipotizzando un setup "facile", il tenore risulta più leggero del flauto, strumento quest'ultimo che se non suonato con una impostazione corretta diventa particolarmente ostico da gestire (parliamo sempre a livello di fiato).
Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC
ModernBigBand@: molto chiaro grazie ;)
Bisognerebbe capire cosa intendi per fiato; se intendi dire quanto spesso è necessario prendere aria (per esperienza personale però mi posso riferire solo a soprano, clarinetto e contralto) col flauto bisogna respirare molto più spesso; ma è naturale che sia così, una parte dell'aria viene necessariamente sprecata dovendola indirizzare verso uno spigolo.
flauto Miyazawa
Ewi usb
Sì masto, forse col flauto occorre respirare più spesso ma non ne sono molto convinto e penso che alla fine sia solo una questione di tecnica senza entrare troppo nei particolari...
mmmmmm
se si intenda la quantità d'aria è un conto, se la pressione o spinta è un altro
se infine si intenda lo sforzo è un altro ancora.
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
eh sì fra, come temevo, la faccenda si complica ma comunque quantità d'aria, pressione, spinta e sforzo sono tutti parametri riconducibili alla tecnica...
Mah, stando a quello che mi dice il mio collega di flauto è il flauto indubbiamente! :roll: C'è molta perdita di aria quando di insufla nella testata!Ros! ;)
Alto Selmer Mark VI 56mila
Tenore King Super20 313mila
Baritono Selmer Mark VI 105mila
Clarinetto Selmer Recital
Clarinetto Basso in resina Yamaha
Ance: in fase di costruzione!
Così sembra anche a me Ros...però la padronanza della tecnica ti aiuta a disperdere meno aria fermo restando che le variabili in gioco, come afferma fcoltrane, non sono poche e comunque anche il mio feeling dice che, genericamente, occorre più aria nel flauto che nel tenore. chi suona entrambe gli strumenti a un buon livello potrebbe illuminarci! capisco che la mia domanda è molto semplice ma la risposta non lo può essere in quanto occorre prendere in considerazione le varianti già menzionate da fra e su quelle ricamarci sopra mica poco....forse conviene pensare alle vacanze :D
Conviene fare un po' di chiarezza.
Se si suona uno strumento a fiato, occorre fiato (lapalissiano)...ma quale fiato?
In generale, possiamo fare una distinzione fra strumenti ad "iper-ventilazione" e strumenti a "ipo-ventilazione".
Nella prima categoria, possiamo mettere tutti gli ottoni, sax, flauti clarinetti;
nella seconda, tutti gli strumenti ad "ancia doppia": quelli della ns. tradizione, oboe, fagotto, corno inglese ecc.
In questi ultimi, lo strumentista non riesce mai ad esaurire tutto il fiato che ha a disposizione:
sembrerebbe un vantaggio, in realtà può dare non pochi problemi respiratori...
Questi strumentisti per non incorrere in patologie anche gravi, devono imparare a fare il "respiro dell'anatra":
l'anatra prima di emettere un suono, espira un po' di fiato dal naso.
Nel sax, il convogliamento del fiato è dato dal set-up usato...
nel flauto, come ha detto MBB, l'imboccatura è libera, aperta...
il soffio libero che chiunque può sperimentare soffiando in una bottiglia vuota.
L'impostazione dell'emissione, in tal caso, è estremamente importante:
la posizione delle labbra sul flauto dipende da tanti fattori:
allineamento dei denti, tipo di labbro (sottile, carnose, sporgenti, rientranti ecc.)
e questo porta il suonatore con determinate caratteristiche
a spostare lievemente la centratura emissiva
a destra o sinistra...
Il flauto richiede molto fiato nell'ottava grave (estremamente faticosa)
e nella 3^ ottava (dove si pone il problema d'intonazione e di risultare molto crescenti)
è uno strumento che "ottaveggia": non esiste portavoce,
le posizioni sono le stesse per tutte le 3 ottave (le posizioni "a forchetta" della 3^
ottava, servono solo per facilitare l'emissione: il E è il suono piu' critico di questa ottava
perchè sempre leggermente "stonato" e poco pronto.
Quindi, l'emissione viene calibrata rispetto allo spessore dei suoni
nelle 3 diverse ottave, di cui la parte centrale è quella piu' agevole.
Chi suona il sax (provenendo dal clarinetto) e suona pure il flauto
generalmente, non ha un suono pieno
ma schiacciato e privo di armonici: questo limite dipende dal fatto
che il suonatore tende a pressare un po' troppo la boccoletta contro il labbro
il suono risulta così misero e c'è una maggiore perdita di fiato che si disperde...
Si ottiene una sonorità piena:
mantenendo la pressione morbida e la miglior centratura possibile
e un poderoso sostegno del diaframma;
quando manca il sostegno del diaframma, il suono è fiacco,
tendente al calante ed è piu' "ventoso"
che magico e portentoso.
La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
Edgar Varèse
juggler: un bel passo avanti verso la chiarezza :D
juggler mi correggo: un bel... Giant Step!
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