Xelaris, i termini "nota" e "accordo" sono definizioni. Nella definizione comunemente accettata dall'umanita' hanno significati diversi. Io non ho capito cosa ti proponi di dimostrare. Se, come penso, ti proponi di dimostrare che una nota e' un insieme di note e quindi e' un accordo... beh, non e' cosi'!

Una nota puo' essere un insieme di frequenze (la fondamentale, piu' la 1a ottava, piu' la 13a, piu' la 2a ottava e via cosi') ma queste frequenze non formano un accordo! Anche volendo prescindere dai livelli energetici dello spettro, che pure sono importanti, bisogna considerare che tutte le frequenze che compongono una data nota (i.e. i suoi armonici) sono sempre multiple della fondamentale: nel caso del LA a 440 Hz avremo armonici a 880 Hz, 1320 Hz, 1760 Hz e cosi' via. In un accordo le frequenze non sono multiple della fondamentale!

Il modo in cui l'orecchio umano e' costruito riconosce la fondamentale di un suono come "nota", e gli armonici come "timbro". Funziona cosi', non c'e' niente da fare, ed e' il motivo per cui riconosciamo il LA come tale sia al pianoforte che al sax. In un accordo l'orecchio umano riconosce n fondamentali, e non solo una, e quindi n note.

L'orecchio e' inoltre costruito (proprio a livello fisico!) per ottave e quindi riconosce la stessa nota anche ad ottave diverse.