Ragazzi il ritorno è duro... dopo tre giorni di favola.
Come sempre una full immersion non è così se non ti aiuta il meteo, e anche quest'anno pioggia a catinelle fino a sabato pomeriggio.
Prima Masterclass per un "dinosauro" del sax come me, previa una parentesi a Pistoia lo scorso anno: sono impressionato per quanta mole di musica e di "grazia" mi sono portato a casa.
La Master (un nome secondo me perfezionabile perchè concettualmente sposta tutto molto in alto in modo da impaurire chi non è avviato più che bene al sax, invece...) con 4 docenti di questo calibro e l'organizzazione in piccoli gruppi, ruotando a turno con tutti gli insegnanti, ha permesso di avere un contatto personale e privilegiato con possibilità di fare domande e di ascoltare i docenti nei loro esempi. Ogni sessione aveva una parte pratica pregevole proprio perchè ascoltavi suonare e vedevi tutti quei particolari di un suonatore professionista che da distante non noti: l'imboccatura, il modo di tenere le mani, la postura, l'emissione, il timbro stesso del sax non amplificato.
La tipologia dei docenti ha spaziato per modo e tipo di insegnamento dalla Classica alla contemporanea, dal Pop al Funky, e al Jazz (affrontato anche come affinamento dell'ascolto dei brani).
Io ho apprezzato:
- la estrema versatilità e passione di David Brutti; veder come riusciva a far uscire gli armonici a chi non ne aveva mai sentito parlare... non ha prezzo; come pure vi confesso che mi ha fatto apprendere lo slap come mai nessuno prima era riuscito: ovvio ci devo lavorare ma credevo di non essere affatto capace!;
- la simpatia e la disponibilità di Daniele Scannapieco, che ho tempestato di domande su come gestire i contesti live e con il quale abbiamo duettato con esercizi a prima lettura.
- la sopresa di Carlo Micheli, disponibilissimo e con materiale suo originale (tipo gli esercizi di Mintzer), per introdurci nel mondo del Funky Pop con esempi teorici e pratici. Sorprendente veder suonare all'ostello un nutrito gruppo di forumisti studiando il fraseggio funky alle 2 di notte...
- la profondità delle considerazioni di Emanuele Cisi, con una semplice sua dimostrazione ti rendi conto di come basta poco per dare una svolta al modo di suonare e di studiare. Bella la parte di ascolto dei brani (qui koko avrebbe fatto un figurone, sono sicuro).
La serata della Jam è stata per me una sorpresa perchè vi assicuro che in vita mia non mi sarei mai immaginato di fare una suonata con Scannapieco Micheli, ma il supporto di Maurisax e Tblow mi ha tolto l'imbarazzo. Il clou per me poi è stato quando ci siamo guardati con Carlo Micheli e lui ha sussurrato: Pick up the pieces? Ho annuito e poco dopo ha dato due dritte alla band ha iniziato il brano, è intervenuto Daniele (Scannapieco) e abbiamo fatto un bel casino! Che spettacolo il funky fatto al volo con tanto di stop finale bruciante!
Vi assicuro che un periodo di full immersion sul sax ti dà una carica per rinnovare e rimodulare il tipo di studio e per non mollare questa splendida passione.
Un ringraziamento a Claudio (Zolla) che ci ha ospitato in una specie di "paese dei balocchi" e allo staff di Saxforum: Alessio, Silvano, Emiliano, saxofone... una organizzazione minuziosa ma mai pesante, di classe, inaccessibile se non sei del conservatorio o se non sei un musicista valido, da far invidia perchè imparagonabile a quelle Master di coloro che con più fondi e più partecipanti ti danno poco a caro prezzo.
Infine grazie a tutti i partecipanti che ho conosciuto (per le cose meno ufficiali, vedremo ma ci sarebbe da far due risate; tra tutti ho avvertito la mancanza del mio figlioccio Salsax, del mitico fratello Puma, di Pizzic che avremmo consultato volentieri, di Caro che avrebbe apprezzato l'aperitivo del sabato, di koko che prima o poi ci sarà la possibilità di conoscere, di Pathe che avrebbe portato il suo sop dritto a cantare in mezzo a soli tubi storti, ragazzi me ne sono mancati tanti... ma la prossima vedete di bloccare l'agenda, se sarà così la prossima Master faremo una Jam da tirar giù l'ostello ;) ).