Se parliamo di produzioni indipendenti, il discorso cambia: l'artista è chiamato ad essere parte in causa, nelle diverse fasi produttive...

Il marketing della comunicazione (ma dobbiamo riferirlo soprattutto alle multinazionali discografiche) può essere direzionato diversamente rispetto alla strutturazione/confezione del prodotto: per cui, ciò che realmente avviene può essere "celato" per accordi contrattuali tra l'azienda e l'artista quanto per evidenti ragioni promozionali...

Ad ogni modo, tutti i "prodotti culturali" come giustamente afferma Zulusax
oggi sono sottoposti allo stesso standard d' "impacchettamento":
l'attenzione è posta sul target
e tutte le "azioni" sono costruite per soddisfare
le aspettative ed esigenze di uno specifico target
che permette l'esistenza/competitività
di quel prodotto sul mercato.