Troppi decibel Sax e batteria troppo rumorosi, banditi dalla rassegna jazz di via Mascarella. Gli organizzatori ripiegano sulle tastiere e guardano preoccupati alla pedonalizzazione.
È una costante, da qualche mese a questa parte: chi fa od organizza musica in cittÃ* non perde occasione per polemizzare con le istituzioni. E, pare, con buona ragione.
Polemiche in salotto
L'ultima occasione è stata la presentazione, ieri, della tradizionale rassegna "Il Salotto del Jazz" cui collaborano, con l'apprezzato supporto di Ascom, i jazz club Cantina Bentivoglio e Bravo Caffè e i ristoranti Cambusa e Mascarino. Tutti in via Mascarella. "Il fatto - spiega Giovanni Serrazanetti della Cantina - è che manca il regolamento attuativo alle deroghe concessa dall'Arpa all'inquinamento acustico, che in Comune promettono da 3 anni. Così siamo in balia di decisioni estemporanee, per cui a noi vengono concesse solo 16 serate di spettacolo all'aperto e, quel che è peggio, ci viene vietato l'uso di percussioni e strumenti a fiato. Ora - conclude -, provate voi a organizzare una rassegna jazz senza sax e batteria".
Senza sax
Difficile ma non impossibile: la rassegna si farÃ* (con inizio domani) poggiandosi essenzialmente sulle tastiere di pianoforte, organo e fisarmonca. Mentre a pochi passi di distanza, in piazza Verdi, le serate saranno 30 e, pare, senza limiti di strumentazione.
"Desertificazione"
"Ma le difficoltÃ* di oggi - continua Serrazanetti - sono niente in confronto a quelle che avremo se passerÃ* la desertificaziossessore Zamboni". Cioé la pedonalizzazione della zona, giÃ* cominciata in via delle Moline: "Ma una pedonalizzazione, come sostengono i 30.000 residenti che hanno firmato una petizione, non si fa così - accusa -. Prima di chiudere tutto, si crea un arredamento urbano, si aumenta l'illuminazione, si studiano iniziative e attrazioni che portino la gente in strada e non solo spacciatori e punkabbestia cacciati da Piazza Verdi".
Lucio Mazzi