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Una superficie assorbe sempre e non amplica... però può assorbendo alcune frequenze e riflettendone solo altre, hai comunque una effetto di "boost" sulle frequenze che ti arrivano riflesse.
Per quanto riguarda i bocchini... è difficile dare una risposta perchè il tuo problema è psico-acustico: sei abituato a sentire solo il suono riflesso e quindi a sentire un suono molto innaturale.
I microfoni riprendono solo il suono "diretto"... il pubblico può sentire il suono "diretto" ripreso dal microfono più il suono "diretto" acustico (dipende se il volume acustico dello strumento permette al suono generato di raggiungere il pubblcio) e in funzione dell'ambiente il pubblico può anche sentire una lieve percentuale di suono riflesso.
La percezione del suono (in acustico) è una somma del suono "diretto" più il suono "riflesso". Il suono "diretto" non dipende dall'ambiente, il suono "riflesso" invece dipende dall'ambiente e questa percentuale di suono è variabile in funzione del ambiente (ambiente diverso = percezione del suono diverso).
Un microfono progressivamente più direzionale riprende via via una maggior quantità di suono "diretto"... poi elettronicamente si può ricostruire quella percentuale di suono "riflesso" che il microfono direzionale (perchè esistono anche microfoni omnidirezionali) non riprende... per ovvvi motivi.
Se la gestione del suono è buona, la differenza tra il suono acustico (diretto+riflesso, in quello specifico ambiente) e il suono "diretto" amplificato e "arricchito" è veramente minima. Cambia ovviamente la sorgente del suono perchè il suono acustico (diretto+riflesso) viene anche riprodotto da un sistema di casse e sua volta il suono che esce dalle casse risentirà dell'ambiente... e via così: un circolo vizioso.
Bisogna imparare ad ascoltare il proprio suono a monte delle riflessioni... così facendo via via si diventa meno influenzati psico-acusticamente dalla differenza tra il suono "acustico" e il suono "elettrico".