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Discussione: Diversità suono percepito e reale.

  1. #31

    Re: Diversità suono percepito e reale.

    Ho anche io lo stesso problema ovvero mi piace molto I'll mio suono quando lo ascolto riflesso da una superfice dura (muro, specchi, piastrelle del bagno) meno quando lo registro
    Quello riflesso dal muro e' piu' compatto ed omogeneo, quello registrato e' piu' aspro ed ampio.
    A questo punto le domande sono due:
    La superfice riflettente quali frequenze taglia o aggiunge?
    Quali sono le imboCcature che reagiscono come la superfice riflettente? Ovvero quelle che taglano le stesse frequenze?

    Sempre che la mia domanda abbia un senso.....
    Ciao
    Tenore Selmer Serie III 554xxx + BergLarsen 105/2 SMS Duckbill
    Alto Grassi Professional 2000 + Meyer 6
    Flauto Yamaha 421

  2. #32

    Re: Diversità suono percepito e reale.

    Citazione Originariamente Scritto da cicciospino
    Ho anche io lo stesso problema ovvero mi piace molto I'll mio suono quando lo ascolto riflesso da una superfice dura (muro, specchi, piastrelle del bagno) meno quando lo registro
    Quello riflesso dal muro e' piu' compatto ed omogeneo, quello registrato e' piu' aspro ed ampio.
    A questo punto le domande sono due:
    La superfice riflettente quali frequenze taglia o aggiunge?
    Quali sono le imboCcature che reagiscono come la superfice riflettente? Ovvero quelle che taglano le stesse frequenze?

    Sempre che la mia domanda abbia un senso.....
    Ciao
    Insisto...
    il suono che si sente è un mix fra quello esterno e quello interno ... il mic registra solo quello esterno.

    Aggiungo invece che ho trovato grandi differenze nel suonare in diversi ambienti ... quindi anche l'arredamento, le camere insonorizzate ed altre
    variabili influenzano ciò che sentiamo mentre suoniamo.
    I sistemi elettronici invece "puliscono" se così si può dire, i fattori ambientali (o forse perdono) e registrano soltanto le onde sonore che persistono nell'ambiente.
    Non so come spiegarlo esattamente ma sono convinto che il pubblico, chi sente, percepisca molto di più di quanto "senta" un microfono.
    Sicuramente ognuno di noi ha avuto modo di sentire dal vivo un buon sassofonista sia con microfono ed amplificazione che senza, la differenza è notevole! Che ne dite?
    TENORI
    Rampone & Cazzani AU (vintage)
    Weltklang similoro chiavi nichelate
    [b]Rampone & Cazzani AUG[B]
    Otto Link NY 7*
    Autocostruito Ottone apertura 0.0107"
    ALTO
    PIANOFORTE
    I.BACH & SOHN
    Mogany 1870 da me restaurato

  3. #33

    Re: Diversità suono percepito e reale.

    viewtopic.php?f=9&t=19026&start=0
    viewtopic.php?p=234304#p234304


    Una superficie assorbe sempre e non amplica... però può assorbendo alcune frequenze e riflettendone solo altre, hai comunque una effetto di "boost" sulle frequenze che ti arrivano riflesse.
    Per quanto riguarda i bocchini... è difficile dare una risposta perchè il tuo problema è psico-acustico: sei abituato a sentire solo il suono riflesso e quindi a sentire un suono molto innaturale.

    I microfoni riprendono solo il suono "diretto"... il pubblico può sentire il suono "diretto" ripreso dal microfono più il suono "diretto" acustico (dipende se il volume acustico dello strumento permette al suono generato di raggiungere il pubblcio) e in funzione dell'ambiente il pubblico può anche sentire una lieve percentuale di suono riflesso.
    La percezione del suono (in acustico) è una somma del suono "diretto" più il suono "riflesso". Il suono "diretto" non dipende dall'ambiente, il suono "riflesso" invece dipende dall'ambiente e questa percentuale di suono è variabile in funzione del ambiente (ambiente diverso = percezione del suono diverso).
    Un microfono progressivamente più direzionale riprende via via una maggior quantità di suono "diretto"... poi elettronicamente si può ricostruire quella percentuale di suono "riflesso" che il microfono direzionale (perchè esistono anche microfoni omnidirezionali) non riprende... per ovvvi motivi.

    Se la gestione del suono è buona, la differenza tra il suono acustico (diretto+riflesso, in quello specifico ambiente) e il suono "diretto" amplificato e "arricchito" è veramente minima. Cambia ovviamente la sorgente del suono perchè il suono acustico (diretto+riflesso) viene anche riprodotto da un sistema di casse e sua volta il suono che esce dalle casse risentirà dell'ambiente... e via così: un circolo vizioso.

    Bisogna imparare ad ascoltare il proprio suono a monte delle riflessioni... così facendo via via si diventa meno influenzati psico-acusticamente dalla differenza tra il suono "acustico" e il suono "elettrico".

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