salute a tutti
in una ipotetica possibilità futura di aquisto come secondo strumento pensavo a questo confronto.
cosa mi dite? Siamo sullo stesso livello? Meccanicamente mi risulta di si, ma a livello timbrico?
salute a tutti
in una ipotetica possibilità futura di aquisto come secondo strumento pensavo a questo confronto.
cosa mi dite? Siamo sullo stesso livello? Meccanicamente mi risulta di si, ma a livello timbrico?
1) Yanagisawa TWO10 tenore
keilwert vintage ebanite
rowner dark - legere signature 2.5
2) R1jazz argento/oro
Ottolink early babbit 8
rowner dark - la voz soft
Forse è una mia impressione, ma trovo che in generale sui forum e sui siti americani di sax c'è un apprezzamento per Yamaha - e per la pletora taiwanese - ben maggiore di quanto ne osservo nei corrispettivi italioti/europei. Differenza di gusto? O di mentalità? Potenza del marchio?Originariamente Scritto da tzadik
soprano Selmer modéle 26 - Ponzol 70 - Vandoren blu 2
contralto Selmer New Largebore - Brancher L23 - La Voz m
tenore Keilwerth SX90 - Otto Link STM NY 7* - Vandoren ZZ 2
clarinetto Selmer S10S - Pomarico ebano 3 - Vandoren 2
In certi mercati alcuni strumenti sono molto più diffusi... se in Italia un Mauriat lo trovi in due tre negozi (in tutto il territorio), negli Stati Uniti un Mauriat lo trovi praticamente dappertutto: è una questione di diffusione.
L'italiano medio che non può provare (e anche chi può) è molto scettico su nomi che non ha mai sentito prima (capita più con i sax che con i bocchini).
Ovviamente non c'è nemmeno nessun interesse di chi vende a proporre al pubblico prodotti su cui ha un minor guadagno, no?
Gli americani hanno molte meno pare mentali degli Europei... o meglio degli Italiani: se il "nuovo" suona meglio del "vecchio"... stanno molto poco ad abbandonare il "vecchio" per il "nuovo"!
Qui in Italia è una cosa molto più complicata.
Per quanto mi riguarda posso affermare questo: Non ho provato questi 2 modelli ma bensi' l'82z yamaha e il t9930 bronze yanagisawa (che sono poi gli upgrade dei modelli a cui ti riferisci). La meccanica era perfetta su entrambi, in particolare il yana sembrava andare da solo tanto era fluido, mentre con yamaha sembrava di avere un guanto tanto era ergonomico. A livello di sound e' difficile dare un commento, è questione di gusti, ma a livello timbrico si assomigliano molto a mio avviso. Se dovessi scegliere direi yamaha 9 e mezzo e yana 10. Il yana secondo me è il miglior strumento mai costruito negli ultimi anni se uno ha in mente quel timbro (grande volume e proiezione, ma anche ciccioso, ma non troppo vintage). Ci ho lasciato il cuore dentro alla salettina da daminelli, il prezzo rimane ancora non proprio economico, ma considerando che costa come un serie III nuovo direi yana voto 10 selmer voto 4 e mezzo, per rapporto qualita' - prezzo e suono non c'è confronto. Chi ha avuto il 62 yamaha ne parla stra-stra-benissimo (gente che ha anche 2 mark VI e un superbalanced), il yana t901 non lo conosco.
il brand suona più del sax in se stesso e giustamente la logica dei commercianti è diretta conseguenza di quella dei saxofonisti!
Ho provato il 901 alto e che dire, meccanicamente perfetto! sul timbro secondo me è uno strumento abbastanza modellabile, è molto sensibile al setup, quindi preparati a divertirti con combinazioni di bocchini e ance! ;)
Soprano_Jupiter jps 749-547; Berg Larsen 55 ebonite Mouthpieces; Rico Royal 3 Reed
Alto_Paul Mauriat 67R; Meyer 5M ebonite Mouthpieces; Rigotti 3 Reed
Per quanto mi riguarda, ho provato entrambi gli strumenti e come meccanica li ho trovati molto fluidi, sebbene lo Yamaha sia leggermente superiore (infatti alla fine ho preso yamaha, ma l'82z e l'ho confrontato con un T9937). Come sound direi che 62 e 901 si equivalgono abbastanza, il 901 è l'entry level della Yanagisawa, dove il 62 rappresenta già la gamma intermedia (per modo di dire...). Sono strumenti moderni, molto intonati e con un suono chiaro, dove il setup fa molto. Come al solito, paragoni di questo tipo valgono fino ad un certo punto, devi provarli vedere come ti ci trovi. In ogni caso ti ritrovi con uno strumento valido e vendibilissimo, qualora decidessi di passare ad altro.
Tenore Yamaha 82Z
TW Brahma metal 7* / Drake Studio 7* / JJDV8*
Ance Vandoren ZZ / Java
Parlo da possessore di un T901, ma come spesso capita le sensazioni e la ricerca sonora di ognuno di noi, può propendere da una parte piuttosto che da un'altra.
Degli Yanagisawa so che la loro produzione parte direttamente dagli entry-level professionali (in sostanta i 62 della Yamaha) e per la produzione dei modelli intermedi si appoggia a marche tipo Leblanc-Vito e in sostanza, se ricordo bene, verrebbero assemblati dagli stessi operai della casa madre.
Prima di scegliere questo modello in verità, il mio orientamento era sui più conosciuti modelli Yamaha (275,475,62) e dovetti aspettare diversi mesi prima che il negoziante riuscisse a procurarli tutti e 3 nello stesso momento (+1, lo yana che mi venne proposto durante la prova finale), quindi una volta lì e con l'ausilio del mio maestro, riuscii ad avere un buon metro di giudizio e in sostanza dopo pochi minuti il 275 e il 475 erano già tornati nella loro ubicazione originaria (ossia sullo scaffale eheh).
Scegliere tra il 62 e il T901 risultò quasi un'impresa, ma alla fine il T901 fu quello che più mi convinse in termini di meccanica, fluidità e timbro.
Seppure lo Yamaha fosse anch'esso un guanto (meccanicamente), le chiavi palmari per chi possiede dita lunghe le trovai meno immediate e in generale con un timbro metallico e rumoroso, al contrario del T901 che lo trovai più omogeneo e un pelo più corposo (sopratutto sulle gravi).
In definitiva quest'ultimo costava qualcosina in più dello Yamaha, ma lo preferìì perchè lo sentivo meglio.
Se devo essere critico sui T901, posso dire che la meccanica a distanta di 6 anni, risulta un po' rumorosa in chiusura (in pratica è accentuato il "pof" della chiusura chiavi), le sovracute oltre il Sol sono ostiche da raggiungere, ma fortunatamente non ho mai avuto necessità di andare oltre e che le acute perdono un po' di corposità, la quale viene in parte sostenuta con becchi scuri.
Questo per i Tenori, gli Alti gli Yanagisawa invece non mi fanno impazzire, meccanicamente si, ma timbricamente si appoggiano a sonorità moderne e fredde che mi lasciano basito e indifferente (si vede con non sono un' "Altista" eheh), magari come dice FaX il tutto è dovuto dal setup, infatti quelli provati usai sempre lo stesso.
Qua c'è un'altra discussione: http://www.abrsm.org/forum/index.php?showtopic=34336
Soprano: Yamaha Yss-475II
★ Jody Jazz HR 6* - Selmer S90-180
Tenore: Yanagisawa T901 + Neck T92 (bronze)
★ Vandoren V5 T35 & V16 T7
★ WBS M2 7
Tenore: Grassi Professional '86
★ Otto Link STM 6*
★ WBS VT1W 7 (copia Dukoff Hollywood Zimberoff 7)
La musica è la tua propria esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento.
Charlie Parker
e la laccatura degli yana com' è: proverbialmente duratura e impenetrabile come yamaha o più leggera e destinata a piccole macchie col tempo :BHO:
1) Yanagisawa TWO10 tenore
keilwert vintage ebanite
rowner dark - legere signature 2.5
2) R1jazz argento/oro
Ottolink early babbit 8
rowner dark - la voz soft
Direi che la laccatura è ottima.
Il sax l'ho dal 2005 e gli unici segni di usura sono sul supporto pollice destro e un po' sul castello del mignolo sinistro, il resto è perfettamente integro.
Soprano: Yamaha Yss-475II
★ Jody Jazz HR 6* - Selmer S90-180
Tenore: Yanagisawa T901 + Neck T92 (bronze)
★ Vandoren V5 T35 & V16 T7
★ WBS M2 7
Tenore: Grassi Professional '86
★ Otto Link STM 6*
★ WBS VT1W 7 (copia Dukoff Hollywood Zimberoff 7)
La musica è la tua propria esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento.
Charlie Parker
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