Purtroppo, come avrai capito, l'impostazione del sax è decisamente più difficile che nel clarinetto, poiché in quest'ultimo l'imboccatura che si adotta è ben "ancorata" e praticamente immobile rispetto al becco, mentre sul sax è molto più facile sballarla, visto che la posizione è più "perpendicolare" rispetto alla bocca, e l'apertura è mediamente molto maggiore; questo senza contare che gestire l'intonazione ed il suono di uno strumento conico è molto più ostico che in uno cilindrico!
Questo a livello pratico va a significare che il suono non viene convogliato così facilmente come nel clarinetto, e che bisogna imparare davvero a "visualizzarlo". Ti dico questo in virtù del fatto che sono stato clarinettista per 8 anni e da 8 anche saxista, quindi ho potuto analizzare le differenze :D

Riguardo il becco, io dopo tante ricerche, tanti becchi provati sono arrivato ad una conclusione: quando provi un becco, capisci se è il tuo se ti suona IMMEDIATAMENTE. Di tutti i becchi che ho provato in vita mia, SOLO quelli che hanno suonato nei primi 5 minuti come volevo io, erano adatti a me. Quando non è stato così, e li ho comprati lo stesso, ci ho sempre rimesso pentendomene dopo.

Quindi ricordati: non mettere ance troppo leggere, parti sempre almeno da 2,5 (diciamo Rico Jazz 2H o 3S, Vandoren V16, Java o Jazz 2,5, La Voz medium), e prova il becco NON SOLTANTO di fronte al muro per far rimbalzare il suono, perché se un becco ha carenza di acuti ad esempio te ne accorgi suonando al centro di una camera, di fronte al muro tutte le frequenze sono esaltate! Ed il mio consiglio iniziale rimane comunque: se è quello giusto, ti suona subito!

Ciao ;)