li ho provati sia con la mia ancia bari sia con un paio di canna sia con una che mi ha prestato Filippo Parisi ( in fibbra non ricordo la marca).
I sax : il mio tenore e tutti i sequoia che aveva portato Filippo.
Quando provo un bocchino nuovo cerco di capire la possibilità che quel bocchino mi da per ottenere il mio suono.
ossia quanto si discosta dal guardala liebman e quanta fatica devo fare per ottenere quel suono.
(è chiaro che parlo per approssimazione perchè il suono che ottengo provando il gaia in ebanite non è mai lo stesso del guardala liebman) .
nel caso specifico le diversità sono ad esempio nella emissione necessaria per saturarlo .
è un po il discorso dell'equilibrio da raggiungere avendo un buon compromesso.
ed allora quanto sono disposto a cedere in termini di volume per una emissione più agevole?
ecc.. eccc..

dicevo che lo ho trovato più equilibrato rispetto agli altri bocchini sempre in ebanite e simili ma anche questo è un discorso soggettivo perchè si riferisce all'equilibrio che avevo in quel momento.

neanche io parlo della bontà del bocchino (non mi interessa fare alcuna classifica) quello che mi trova in totale disaccordo è la caratteristica di suono gonfio.
Se prendo due sassofonisti Lovano e Brecker e li ascolto insieme posso capire chi dei due ha il suono più gonfiato dell'altro ma se parlo di un bocchino questo elemento non posso definirlo a priori.
ciao fra