Ciao Dany,
per favore prendi la mia deduzione con molta cautela, prima di tutto per la mia limitata esperienza sassofonistica e inoltre per la mia limitata prova di "Prestige" (ovvero 1).
La mia deduzione e' scaturita dal fatto che meccanicamente, Grassi ha copiato la meccanica del BC S1, inoltre a detta sia mia che del tipo che ha comperato il mio Prestige contralto, la sonorita' si rifaceva piu' al mio BC SDA che al Selmer. Anche con un becco molto aperto e spinto (JDX 6), la sonorita' mi e' sembrata molto "riservata".
Tutto qui, solo una mia impressione! Non e' detto che il Prestige con seriale come il mio +1 non sia completamente diverso.
Come esempio delle nostre differenze di opinione, tu citi il Selmer come strumento di classica (e so benissimo che e' un marchio raccomandato da molti conservatori), per me non e' cosi per niente, lo dimostrano quanti musicisti di jazz e rock/pop/fusion usano i Selmer. Perche'? Perche' secondo me i Selmer si adattano molto a becchi di caratteristiche molto diverse e quindi possono cambiare la loro sonorita' (entro certi limiti naturalmente!) molto di piu' di altri marchi. Il motivo per cui mi piace molto il mio MK6 e' la sua versatilita': ci posso suonare con un Selmer C*, un Meyer 7, un Link 6* o un Guardala Studio, suona sempre bene ma con sfumature/proiezione di suono diverse, secondo le caratteristiche del becco.
Tutto cio' per dire che (purtroppo e come sai benissimo e non voglio farti prediche inutili) i sax vanno suonati e provati a se stanti (forse tranne i Yamaha, che se dello stesso modello, puoi gia essere sicuro al 99% di come suonano!), specialmente conoscendo la produzione Grassi, una differenza notevole tra stessi modelli non mi sorprenderebbe per niente!
Ciao,
M.