Suono in banda da più di sei anni ormai, di cui cinque passati nella banda del paese. Non sono certamente un periodo lungo (mio padre suona in banda da 45 anni...), eppure sento di aver perso la passione e l'entusiasmo di un tempo. A settembre, infatti, dopo anni di onorata carriera, ho lasciato la banda del mio paese e adesso suono con tre bande della zona, come una specie di "mercenario" della musica.
Insomma, ho totalmente cambiato la mia concezione della banda: non più un luogo di crescita formativa e artistica , bensì un lavoro vero e proprio, con tanto di contrattazioni sul pagamento, polemiche in caso di retribuzione ritardataria e minima frequenza alle prove.
Sono stato aspramente criticato per questa mia visione, diciamo così, materiale. Ciò non intacca minimamente la mia passione per il sassofono e la musica in generale, infatti col mio gruppo suono e frequento abitualmente le prove con la passione del primo giorno. Eppure non ho più alcun entusiasmo nel suonare dietro a un santo e nel passare il sabato pomeriggio in sala prove, è più forte di me.

Cosa ne pensate?

E' sbagliato considerare la banda un lavoro?