Le Vandoren blu sono di per sé ance molto dure, e il selmer C* è probabilmente l'unico becco con cui vanno bene.
E' normale che provando un becco anche poco più aperto le blu diano problemi.

In ogni caso, se vuoi provare nuove esperienze sonore, cambiare l'apertura ad un becco, a meno di non passare da C* almeno ad E, è totalmente inutile, poiché la camera (quadrata) ed il facing (corto) sono pressoché identici nei due becchi che hai.

Se almeno fossi salito ancora avendo un facing più lungo, quindi almeno da E in poi, avresti sentito una risposta dalle ance già diversa (io ho usato per un tot di tempo un selmer S80 E, e mettendoci delle ance flessibili tipo Vandoren V16 o LaVoz Medium, aveva comunque una sonorità più ampia e colorata del C*, li ho confrontati per bene).

Vuoi VERAMENTE provare diverse sonorità? Prova un Meyer 5 o 6, e vedrai che differenza.
Altra soluzione, sull'S80 D metti ance come dicevo prima più flessibili, per esempio le vandoren java 3 o le v16 3.

Riguardo i bisacuti, sì, la relazione c'è, nel senso che più è dura l'ancia e più è facile emetterli (a scapito della spontaneità dei gravi però), ma se si ha padronanza dell'emissione ed un'impostazione corretta li puoi emettere anche con ance 1, quindi più che pensare ai bisacuti cerca di capire se il tuo settaggio porta o meno degli effettivi vantaggi in termini sonori. Ovvero: salire di mezzo punto di apertura migliora in un qualche modo la ricchezza del suono oppure costringe solo a scendere di numero con le ance? (per me: assolutamente no, a meno che il tuo D non sia migliore del C* in qualche modo, ma altrimenti sono letteralmente IDENTICI)