Qual' è o qual' è stato il vostro approccio a questa pratica così nobile e che può dare delle grandi soddisfazioni?? Scrivete spesso?? riuscite poi a suonare con altri la vostra musica??
Per quanto mi riguarda, già da piccolino, quando suonavo il clarinetto, avevo questa passione per immagginare e scrivere delle melodie originali, le provavo sulla tastiera con anche i tre accordi principali e poi con il clarinetto, poi le scrivevo...credo di aver perso tutti questi appunti che sarebbe stato interessante rivedere per valutare se c'era qualcosa d'interessante nel mezzo...
Avvicinatomi al jazz e alla musica new age intorno alla fine degli anni '90 (quando ho inizato, seppur senza un vero studio assiduo, con il sax), ho scritto qualcosa d'incompleto, come sue brani in stile appunto new age, pensati inizialmente al tenore e uno in stile bebop con veloci cambi che però non sapevo definire al tempo. Avendo lacune evidentissime in armonia, non riuscivo a completare i brani con la struttura di sostegno, cioè mettevo degli accordi provati alla tastiera ma i pezzi risultavano comunque poveri.
Nel 2003-2006 invece ho cambiato completamente approccio e ho registrato con metodi casalinghi diversi brani supersperimentali, niente di scritto, sfruttando al massimo le (MIE) potenzialità dello strumento, con suoni, armonici, rumori, battiti sul corpo dei sax, soffi, urla, risate, rumori esterni, oltre alle ripetizioni infinite di piccole cellule melodiche...alcune di queste cose, riascoltandole oggi credo abbiano qualcosa d'interessante, come l'unico brano del quale ho scritto anche le parti, 9 tracce ripetute per un paio di minuti che partono da punti diversi e creano un "contrappunto" suggestivo anche se imperfetto nell'esecuzione, brano che ho suonato spesso in serata...Ho poi finalmente ripreso i vecchi pezzi nel 2008 e son riuscito, dopo uno sforzo maggiore nello studio dell'armonia (che ovviamente ancora prosegue) a rendere questi brani definitivi, sostenendoli con tanti accordi e progressioni a volte semplici e poco alternative a volte molto originali e personali, con passaggi al limite dell'atonalità...
Successivamente ho provato a comporre alcuni brani seguendo progressioni armoniche note, come il blues di Coltrane e il rhithm changes, ma li ho completamente trasformati, rendendo il primo in minore con passaggi dissonanti e il secondo molto più fitto di accordi, con una melodia abbastanza tosta, estremamente bebop...
Ancora dopo, ho chiuso i libri e ho scritto brani in stile più Fusion, provando anche il 3/4 e inserendo passaggi modali e con intervalli inusuali, quelli che sentivo maggiormente miei...contemporaneamente ho scritto delle jazz ballad, con passaggi di accordi abbastanza difficoltosi, diverse diminuite anche successive l'un l'altra che sostengono delle melodie molto lente, riflessive, con pause e note puntate, sempre prediligendo i passaggi non troppo scontati, ma senza farne una regola, anzi...
Ho continuato a scrivere fino al mese scorso, alternando i generi, tra l'altro alcuni brani, pensati e scritti su finale, mi sono poi risultati talmente difficili tecnicamente che non riesco ancora a suonarli, ma comunque rimangono in attesa, magari li suonerò qualche saxofonista a me molto superiore! :lol:
L'ultimo brano che sto scrivendo, invece, ha una tendenza molto più free, forse derivato dall'ascolto assiduo degli ultimi album di trane, con gruppetti irregolari di 7 note e altre cosette, compreso anche l'approccio sonoro che ho in mente, estremamente aperto e a tratti ruvido, un pò alla Albert Ayler.
Riprenderò a scrivere questa settimana, ho in mente delle cose e tutto questo poi, ovviamente, spero di suonarlo con altri musicisti, magari molto più preparati di me che potrebbero anche fare delle correzioni...
sul myspace dovrebbero esserci alcuni pezzi regitrati con delle basi fatte su band in a box, alcuni li hanno già sentiti con commenti di diversa specie.
Attendo le vostre esperienze.