...ovviamente .....quoto tzadik....
:yeah!)
ma io sono di parte
...ovviamente .....quoto tzadik....
:yeah!)
ma io sono di parte
tenore
S:Conn 10 M (anni 36/37)
M:Otto link TE
R:Rigotti 3S
il sax che comprerai, a parte selmer o non selmer, deve piacerti come sonorita' ed essere di facile emissione e meccanica. Molto importante per la timbrica è il bocchino che userai, di certo se ci metti su un bari metal nikelato non puoi pretendere poi che dallo strumento esca lo stesso suono di un ottolink stm.
Oltre a quotare tzadik mi piacerebbe fare la "classica" (nel senso che nessuno ha mai le palle di farla) prova...DI SPALLE....con lo stesso musicista (magari bravo) che con lo stesso setup suona diversi strumenti, dal vintage al francese nuovo ai ..... taiwanesi :D
T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
Digital Emeo - Cl Buffet RC 21/7 + Flicorno soprano Grassi :)
be', io non ho dovuto farla, ma vista la mia firma la risposta è chiara. e vi assicuro che a parte chi soffia se uno strumento è fatto bene anche se c'è scritto sulla campana " pasticceria galluzzo cammelo" suona bene lo stesso.
Mitici i sax della pasticceria Galuzzo Camello :lol: Effetivamente son d'accordo con voi la prova andrebbe fatta senza guardar la marca ::
Socio Fondatore Mark VI Society
Tenore
Selmer Mark VI 238XXX
Eric Falcon Warburton 8*
sempre e solo canna almeno 3
Soprano
Senza marca ma sicuramente Made in PRC
Bari 66
e però così commenti la capacità del sassofonista nell'uniformare il suono e non la diversità degli strumenti.Originariamente Scritto da Filippo Parisi
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
È una questione di mezzi e non di fini...
Se a una persona piace il suono nasale del Mark VI (per far riferimento a una caratteristica inconfondibile del suono di un Mark VI) deve necessariamente avere uno strumento che il più possibile si avvicini al suono di un Mark VI.
Se mentre 30/40 anni fa' gli strumenti che si avvicinavano al Mark VI erano pochissimi (c'erano i Mark VI e a quanto pare i Grassi, copiati dai Mark VI)... ora ci sono molti strumenti, che non per caso, assomigliano (in qualche caso "tantissimo") al Mark VI.
Alcune differenze sentite "da dentro" ci saranno sempre (è normale), ma spesso le differenze sentite da fuori sono praticamente impercettibili (differenze rilevata su specifici esemplari di strumenti "repliche" del Mark VI).
Mmm da esperienza diretta mi sento di non condividere quanto affermato.
Mauriat & Co. sono dei prodotti ben fatti (sempre nel panorama dei sax di livello intermedio) ma con l'originale sia dal di fuori che dal di dentro le differenze sono marcate.
Rispetto all'originale (vi ricordo che ho in scuderia 4 Mark VI top level, quindi so di cosa parlo) la differenza più vistosa è nella resistenza che questi strumenti offrono la quale risulta molto maggiore rispetto al MKVI. La mia impressione è che sono "tappati" (sempre rispetto all'originale) e che manchino di proiezione (sempre non in senso assoluto ma confrontandoli con l'originale). Oltre a ciò, chi suona vintage sente sempre una mancanza nel "carattere" o personalità del suono che è un concetto piuttosto astratto e difficile da spiegare e che in questi strumenti spesso manca.
Detto ciò, non dico che siano strumenti mal fatti o che non valga la pena acquistarli, dico attenzione con i paragoni azzardati!
Almeno queste erano le mie impressioni quando li testai dal vivo a Francoforte, quindi toccando con mano e non basandomi sui video che anche secondo me lasciano il tempo che trovano...
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
Personalmente io li ho preferiti ai Serie 1 e 2. Ma attenzione: non sto dando un giudizio qualitativo su come sono fatti tipo meccanica e rifinitura. Dopo aver provato mark 6 e il mitico Balanced :slurp: , ed aver guardato a "fondo" nella mia tasca, mi sono detto :perchè non provare mauriat?
Devo dire che è una valida altrenativa. Il suono si avvicina molto al mark 6 (anche se forse più al suono moderno,piuttosto che vintage,ma io dico come modo di suonare), ma io credo che sia una definizione sbagliata.
Secondo me sarebbe più corretto dire che consente a me (date le mie caratteristiche di base generiche) di suonare in un certo modo.
Magari ad un altro può non fare lo stesso effetto.
Dal punto di vista generale sono inquadrati da molti come strumenti professionali, e si differenziano molto dai "compaesani" vari di Taiwan!
A tale proposito:
http://jazztimes.com/articles/16927-p-m ... saxophones
tenore
S:Conn 10 M (anni 36/37)
M:Otto link TE
R:Rigotti 3S
Condivido molte delle tue affermazioni tranne quella sul fatto che siano sax professionali: da professionista mi sento di dire che i Mauriat sono sax di buona costruzione ma di livello intermedio sia per i materiali utilizzati ma soprattutto per le caratteristiche di suono che sono a mio parere non conformi a quel che io cerco in uno strumento professionale.
Si badi bene, non c'è nulla di male nell'acquistare un Mauriat o qualsiasi altra marca, l'importante è non cadere nell'errore "suona come un MKVI o meglio del MKVI" perché questo a mio parere non corrisponde a verità.
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
Tutto si riduce a una questione di gusti... la gran parte degli endorser Mauriat usa questi strumenti anche dal vivo. Quindi qualcuno "si accontenta" di suonare uno strumento fatto a Taiwan (e si accontenta pure di lasciare a casa il Mark VI o l'SBA). Questione di gusti...
Gusti o operazioni commerciali che a quanto pare funzionano alla grande...
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
Ps.: resta attiva la mia sfida che lanciai qualche tempo fa: sono pronto a svalutare i miei MKVI a patto che trovi un Taiwanese che suoni in modo analogo o superiore. :D
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
Pps.: ma perché nel mondo di questi sax asiatici non ci si può limitare a dire: "questi sax suonano bene e costano tot se ti piacciono suonali" invece di scadere sempre in paragoni con sax gloriosi che a mio parere non tengono (e sono pronto in qualsiasi momento a dimostrarlo e DAL VIVO)???
Dal sopranino al baritono R&C
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Sarebbe bello, molto bello e david ha detto parole saggie. Io il mio mauriat l'ho preso perchè suonava come piaceva a me e costava tanto quanto potevo permettermi. L'ho paragonato ad altri sax magari piu' blasonati nel nome pero' a livello di meccanica e di suono l'ho preferito, senza badare tanto al nome. so gia' che se lo rivendero' sara' piu' difficile trovare un'acquirente, ma questo al momento non mi interessa.Sarebbe pero' bello avere un idea del suono che puo' uscire da uno strumento come il mio dopo averlo suonato per 20-30 anni. E' infatti impossibile paragonare un sax che, seppur ottimo come il mauriat, e' stato suonato per poco tempo con un'altro strumento che ha suonato per 20-30 anni. Yamaha è sempre stata accusata di fare strumenti "anonimi" a livello di voce, ma ascoltando dei yts 62 degli anni 80 che sono stati suonati a dovere e dei selmer serie III o reference di oggi sicuramente possiamo dire che selmer non e' tutta sta gran roba sugli strumenti moderni. E all'inizio degli anni 80 i sax yamaha non erano di certo cosi' blasonati come lo sono adesso. Voi che ne pensate?
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