Onestamente sono molto ignorante in fatto di marche e tipologie di bocchini.
Ma all' atto pratico mi sto rendendo conto che i bocchini offrono una gamma di timbriche diverse e tipiche di alcune epoche. Mi spiego meglio: se dovessi suonare con gli archi probabilmente sceglierei un bocchino più chiuso, con un suono ovattato e dinamica bassa. Nella musica contemporanea invece un bocchino più aperto che mi permetta di avere un suono incisivo ma ricco e che sia pieno di armonici in modo da facilitare i salti sui sovracuti.
Forse un bocchino chiuso si può paragonare a una Rolls Royse confortevole ed elegante; uno aperto a una lamorghini scattante e agile.
Oltre a questo mi viene in mente il fatto che i compositori hanno scritto pensando al suono di alcuni esecutori; ad esempio (a mio parere) Rascher aveva un suono scuro e vellutato, Londeix più brillante e incisivo... senza essere obsoleti io andrei a ricercare un po' quelle sonorità durante lo studio dei brani.
(DITEMI SE HO DETTO DELLE CASTRONERIE)