Non me ne intendo molto ma qualcuno mi spiegava che la sinusoide del suono, in ambito digitale è formata da spezzate che fanno mancare le continuità che invece il suono registrato in forma analogica avrebbe.
Infatti è proprio così. Il suono digitale è un suono "spezzato" in tanti scalini, ovviamente più questi scalini sono vicini (cioè più è alta la frequenza di campionamento) e più il suono diventa omogeneo; però (almeno con le tecnologie attuali) non si arriva mai al suono "continuo" dell'analogico e questo un orecchio attento lo percepisce. Anch'io preferisco il suono analogico rispetto a quello digitale, però l'ideale sarebbe riuscire ad avere tale suono su un supporto qual'è il CD, un supporto che non presenta un contatto meccanino e quindi non è soggetto al deterioramento che inevitabilmente caratterizzava il vinile.