Darei pienamente ragione a gene.... mappero'...
Per natura sono uno metodico. Cominciare "dall'inizio" e fare i passaggi intermedi non mi disturba, anzi, in un certo senso mi ci diverto.
Quindi ho cominciato dal cocker e dall'aebersold n. 3, poi sono passato a qualche pezzo facile (doxy, misty)... ora ho appena iniziato "all the things you are" ed anche qui il mio approccio e' metodico: prima il tema, poi gli arpeggi base sugli accordi, poi gli arpeggi "un po' piu' sofisticati", poi le scale avanti e indietro (il tutto a memoria - senza guardare lo spartito) e solo dopo avrei iniziato le prime improvvisazioni. Ma Sandro Satta, che mi segue, mi ha detto "Pensa di meno e suona di piu'"... evidentemente c'e' un giusto mezzo anche qui. Del resto ci sono stati anche dei grandi musicisti che suonavano meglio di quanto non conoscessero la teoria.
Al momento le mie improvvisazioni su "all the things you are" fanno letteralemente schifo, ma Satta dice che "suonare a orecchio" e' importante e devo fare anche quello. Anzi, l'ultima volta mi ha detto di fare PRIMA quello e poi il resto.
Mah... io con il mio metodo "sequenziale" ora su doxy e misty non vado poi cosi male.