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Discussione: Aebersold facile

  1. #16

    Re: Aebersold facile

    Citazione Originariamente Scritto da gene
    ma Satta dice che "suonare a orecchio" e' importante .... grande verità.
    Questa abilità con cade dal cielo ...la si acquisisce facendo tecnica, imparando i salti, conoscendo gli intervalli etc.
    I musicisti professionisti suonano ad orecchio, perchè hanno una preparazione tecnica che consente loro, in maniera (in)coscente di improvvisare ...... quando certi meccanismi sono stati acquisiti (ci vogliono anni), il cervello e le mani (semplifico) lavoro contemporaneamente .... quei famosi II V I (cardini dello standard jazz) escono da soli, con tutte le variazioni del caso ...... io li definisco per comodità AUTOMATISMI ....... e un po quando da bambini ci massacravano con le tabelline ...pian piano diventava automatico pensare e risolvere automaticamente un dato calcolo ....... qui è uguale,
    D-7/G7/Cmaj deve "uscire" automaticamente ...se ci pensi .....il tempo è tiranno !!! sei sempre indietro ...... :ghigno:
    "Suoni inauditi" scritto da Sparti è un testo da leggere al riguardo secondo me.
    Giorgio Milani

    Alto SA80 II - OL ebanite 6* e 8*
    Soprano Yamaha YSS 875EX - Vandoren S35
    Clarinetto Selmer S10 - B45 M30 e 5JB

    Non la penso come te ... ma darei la vita per farti dire quello che pensi (Voltaire - almeno credo...)

  2. #17

    Re: Aebersold facile

    Suoni inauditi" scritto da Sparti è un testo da leggere al riguardo secondo me .....
    PROVVEDERO' e grazie per averlo segnalato ........

  3. #18

    Re: Aebersold facile

    INTERESSANTISSIMO !!!!!!! Mi sembra che il Prof. Sparti, traduca in maniera "colta" quanto io sostengo ..... se i musicisti sono capaci di improvvisare, è perché conoscono le regole e i materiali della loro disciplina, al punto da permettersi di trasgredirli in modo creativo ......

    Davide Sparti è professore associato presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Siena. Con il Mulino ha pubblicato "Identità e coscienza" (2000) e "Epistemologia delle scienze sociali" (2002); con Feltrinelli "Soggetti al tempo" (1996), "Wittgenstein politico" (2000) e "L'importanza di essere umani. Etica del riconoscimento" (2003).

    Si può dire qualcosa di interessante sull'improvvisazione partendo da discipline apparentemente estranee alla musica e al jazz, come la sociologia o la filosofia del linguaggio? Nel raccogliere questa sfida Davide Sparti mostra che l'improvvisazione non coincide con il regno della libertà spontanea, come ritengono quanti vedono nel jazz una forma d'arte primitiva ed intuitiva che elude i processi cognitivi. Al contrario, se i musicisti sono capaci di improvvisare, è perché conoscono le regole e i materiali della loro disciplina, al punto da permettersi di trasgredirli in modo creativo. Per rendere conto dell'improvvisazione bisogna dunque spiegare sia i vincoli a cui essa è sottoposta, sia la competenza necessaria per creare qualcosa di nuovo. Il jazzista non sa in anticipo quali idee genererà nel corso dell'esecuzione, né può - in una performance improvvisata - "tornare indietro". Può però rivolgersi a quello che è stato già suonato (da lui o da altri), ed estenderlo, creando così delle forme retrospettivamente. Benché l'improvvisazione trovi la sua consacrazione definitiva nel jazz, essa costituisce una pratica culturale prima ancora che musicale. In fondo la situazione del jazzista assomiglia a tante altre della vita quotidiana: si improvvisa conversando, in un gioco sportivo, cucinando, di fronte agli ordinari piccoli imprevisti come ai grandi eventi esistenziali per i quali non disponiamo di un copione già noto (pubertà, menopausa, nascite, morti, separazioni), e persino in quelle situazioni dove affidarsi alla sola routine può essere pericoloso, dall'organizzazione del lavoro alla sala operatoria. Siamo così condotti dal jazz a quella che si potrebbe chiamare la logica della creatività.

  4. #19

    Re: Aebersold facile

    Sai perchè ti "innesco" gene? Perchè sei molto bravo a dire le cose!!!
    Giorgio Milani

    Alto SA80 II - OL ebanite 6* e 8*
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    Non la penso come te ... ma darei la vita per farti dire quello che pensi (Voltaire - almeno credo...)

  5. #20

    Re: Aebersold facile

    "Si può dire qualcosa di interessante sull'improvvisazione partendo da discipline apparentemente estranee alla musica e al jazz"

    Secondo me è indispensabile, l'improvvisazione non può vivere di sola armonia, diventa un autocannibalismo e soprattutto è pallosa, la musica è espressione e arte e vita, dunque perchè un'improvvisazione abbia un senso devono entrarci storia personale, letture, cinema, spettacolo e la propria personale visione della vita, indipendentemente dalla competenza tecnica che si possiede.
    Ma torniamo al topic; io non ho detto che il Vol 54 è facile, ho detto :-leggi-:

    "Ricordati che un pezzo semplice da suonare è facile quando cominci ma diventa difficile quando hai padronanza."

    se guardiamo la storia del jazz, dai primi blues a coltrane, si parte con il modale e si finisce con il modale, passando da un processo di costruzione armonica piuttosto complesso e progressivo.
    Allora, perchè non si può partire facendo esperienza su strutture modali, sciogliendoun po il linguaggio, cercando magari di inventare un suono prima di mettersi a interiorizzare patterns che servono certo come esercizio, ma che finiscono per diventare gabbie che tutti dicono che vanno superate, ma nessuno mette mai in discussione.

    In ogni caso Aebersold è un sistema di sopravvivenza, nulla di più, se si vuole imparare il jazz si suona sui dischi e sui manuali classici imparando tutta la teoria musicale che ci è necessaria, il jazz è una tradizione orale e non scritta, questo ne ha rappresentato l'immensa vitalità, vitalità mortificata quanto più il suo linguaggio è stato costretto in schemi scolastici.

    In ogni caso approvo il richiamo alla disciplina, niente come la libertà ha bisogno di disciplina.
    ____________________________________________
    Ten Conn Transitional M 262XXX
    Berg Larsen 120

    Ten Weltklang
    selmer metal classic H rw by me

    Alto Conn 6m 326***

    Sop Yanagisawa S 801
    Selmer metal classic G

  6. #21

    Re: Aebersold facile

    zkalima ....qui nessun ha la verità scritta. Parlo almeno per me, e parlo di errori commessi (da me), nella speranza che altri non li commettano !!!!!! tornando on topic e a quanto tu sostieni, probabilmente parliamo di due livelli diversi ...... ho pensato per anni di suonare decentemente, quando mi si è posto il problema, lasciare perdere o fare uno scatto di qualità, mi sono reso conto (dopo), che per troppo tempo ....ho perso tempo !!!
    Suonare (ti cito) indipendentemente dalla competenza tecnica che si possiede, per me non è suonare (o almeno non mi divertivo piu) è avere un hobby, .....divertirsi, da soli o con un gruppo di amici, che è lecito ed è giusto, se l'obiettivo è questo, nessun problema.
    Per me suonare (e trovare in questo, divertimento) è mettermi in discussione, imparare, suonare con chi è migliore di me, padroneggiare (nei mei limiti) lo strumento, avere un bel timbro ed un'ottima intonazione (mica facile) e soprattutto dominare (parla grossa, ma ci provo e mi ci avvicino) quelle maledette sigle .......per fare questo, serve disciplina, rigore ed impegno (anche quando non ne ho voglia) ... Ho cazzeggiato tanto, ho già dato ..... questo almeno per me !!!

  7. #22

    Re: Aebersold facile

    è così anche per me, solo che quel salto non ho saputo farlo o non ancora, posso anche giustificare la cosa con le contingenze personali, ma sostanzialmente concordo sul fatto che vada fatto, ma coerentemente con cio che si vuole suonare.
    Però, cominciare a esplorare dei brani, partendo da strutture modali, non è sbagliato, cazzeggiare è un'altra cosa, è una tentazione che c'è, soprattutto quando non hai in vista degli obbiettivi concreti e non ti senti all'altezza di suonare con gente preparata, bisogna vincersi e farsi il mazzo, ma soprattutto cominciare, non credo alla teoria messa in pratica, credo nell'esperienza che si migliora.
    ____________________________________________
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  8. #23

    Re: Aebersold facile

    Trovo che oggi ci sia una scarsa attenzione allo studio delle forme musicali (e non mi riferisco solo a ciò che il jazz ha prodotto) e quindi all'articolazione variata del discorso musicale.
    Se il tutto viene sempre ridotto al solo rapporto sigla-scala, c'è sempre un livello di appiattimento a cui tutto il discorso improvvisativo viene ridotto perchè manca il senso della prospettiva nella costruzione di un solo.
    I "vecchi maestri" ascoltavano vari tipi di musica (colta europea, popolare, etnica ecc.) ed era ciò a sollecitarli nell'esplorazione di nuove direzioni:
    se mangio solo pasta e fagioli, per darle un sapore diverso ogni volta dovrò escogitare modi di cottura e varianti di aromi; ma sempre pasta e fagioli rimane!
    Se cambio ingredienti, ho una piu' vasta scelta di sapori...sebbene dovrò fare sempre delle scelte, perchè non tutte le spezie e gli aromi stanno bene con tutto...

    L'appiattimento di certe "pratiche", sia esse didattiche o procedurali, dipende dal voler vedere la musica "a compartimenti stagni" e solo in riferimento agli stili o ai "gerghi personalizzati" (alla Coltrane, alla Gordon ecc.): che il suonare sulle basi sia una buona palestra è innegabile, ma non genera creatività se viene ritenuto mezzo e fine.
    Si ha padronanza di un brano, in senso esecutivo-improvvisativo, solo quando lo si sa "de-comporre" nella sua essenza e ridarlo in un'altra forma rispetto a quella originaria o a quella piattamente didattica proposta dalle basi.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  9. #24

    Re: Aebersold facile

    Sul fatto che suonare ad orecchio sia (la cosa piu') importante e che "i musicisti professionisti suonano ad orecchio, perchè hanno una preparazione tecnica che consente loro, in maniera (in)coscente di improvvisare" sono d'accordo al 101%.

    Succede cosi' in tutte le cose che si impara a fare bene, compreso ad esempio guidare l'automobile: all'inizio lo si fa con un processo "cosciente e sequenziale", pensando coscientemente ad un elemento per volta (metto la freccia, freno, premo il pedale della frizione, metto la marcia, etc.) e poi dopo centinaia di ore di guida il processo si automatizza (avviene proprio un cambiamento fisico del cervello). Suonando uno strumento succede la stessa cosa.

    Il punto e' che Satta mi ha detto di suonare ad orecchio adesso, invece di adottare l'approccio sistematico arpeggi, scale etc.
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  10. #25

    Re: Aebersold facile

    Satta ti a detto di suonare ad orecchio adesso, ma mica ti ha detto che non devi studiare ..... non sarà che magari, ti vede troppo discliplinato, controllato, insomma troppo "precisone" ..... magari intende darti una scossa , magari significa che devi lasciarti andare ......

  11. #26

    Re: Aebersold facile

    Per me i piu' facili sono l'11 (Herbie Hancock) e il 54 (Maiden Voyage)
    Soprano Curvo: Borgani Jubilee Pearl Gold
    Boc: Vandoren S15
    Leg: BG
    Anc: Vandoren 3
    Soprano Dritto: Sequoia Lemon
    Boc: Vandoren S15
    Leg: FL Ultimate
    Anc: Vandoren 3
    Contralto: Selmer SAII 80
    Boc: Selmer C* / Meyer 6
    Leg: Selmer
    Anc: Vandoren ZZ 3

  12. #27

    Re: Aebersold facile

    Leggo con attenzione i post generati da una richiesta semplicissima di aiuto per iniziare ad improvvisare, noto con piacere la profondità delle risposte e le molte riflessioni da esse in me scaturite. E chi l'ha detto che il forum è una palla?
    La mia esperienza di vecchio malato di musica suggerisce di collocare questa richiesta nella fase di vita in cui si vive:
    - sei un giovane e vuoi imparare bene (vedo mio figlio...) prendi un maestro parti bene, conosci la musica e la teoria, impara il linguaggio come si deve. La strada è lunga ma avrai meno problemi la tua crescita personale farà il resto;
    - sei un adulto, hai poco tempo per far crescere le tue ambizioni? Allora usa la tua esperienza, il tuo sentire, umilmente metti in gioco quel che hai, mettila nel piano del sentimento e nella virtù di saper cogliere l'attimo presente (visto che ne potresti avere meno di un giovane). La strada non ti darà onori o riconoscimenti ma tu intanto potrai aver ricevuto tanto nel tuo animo mentre gli altri, se ne avranno la sensibilità potranno pregiarsi di aver suonato meno bene ma con più interiorità.
    Detto questo ricordo lo spettacolo della scorsa settimana nel quale in modo profondo ed emozionante Fresu ha suonato anche Non ti scordar di me... Dove iniziare ad improvvisare allora?
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  13. #28

    Re: Aebersold facile

    Citazione Originariamente Scritto da drake95
    Per me i piu' facili sono l'11 (Herbie Hancock) e il 54 (Maiden Voyage)
    E' vero l'11 è tra i più facili a mio parere
    Sax Yamaha YAS-875 Custom Ex <3
    Bocchino Yamaha 4C
    Ance Vandoren 3

    Buona Musica!

  14. #29

    Re: Aebersold facile

    Doc, è così, chi si avvicina alla musica ha situazioni così diverse che indicare un solo approccio è impossibile.
    Anche quello che dice Gene è vero, che consiglia un approccio diverso dal suo perchè ritiene di aver fatto degli errori, ma credo che quegli errori possano diventare carattere imprescindibile quando si comincia a suonare con più consapevolezza, non bisogna diventare estremisti dell'ordine solo perchè si è o si è stati disordinati.
    Il fatto da richiamare è, secondo me, uno importante e duplice nella sua natura, cioè che chi si avvicina al jazz deve avere coscienza che fuggire dalle strutture, (che significa anche suonare a casaccio su impressions o su footprints, facendosi un'esperienza, anche dei propri limiti) è qualcosa che deve essere insito nello spirito del jazzista, ne rappresenta la spinta all'evoluzione del proprio linguaggio, ma che se ci si fa dominare da questa fuga si finisce in un vicolo cieco, perchè si finisce a non riuscire a fare quello che si vorrebbe, cosa che invece richiede una disciplina.
    E qui, drammaticamente, parlo per esperienza, nel senso che quello che so essere apprezzabile del mio modo di suonare è l'espressività e il suono, ma quello di cui mi vergogno e che quando si suonano gli standard più impegnativi devo lasciare il passo ad altri e non ho strumenti di dialogo, proprio come in una lingua.
    ____________________________________________
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    Berg Larsen 120

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    selmer metal classic H rw by me

    Alto Conn 6m 326***

    Sop Yanagisawa S 801
    Selmer metal classic G

  15. #30

    Re: Aebersold facile

    Condivido questi tue impressioni zkalima: anche se non conosco un tubo di armonia provo a disciplinarmi nel fare standard difficili e, quando sento l'armonia del brano dentro di me tutto va liscio, magari non è fatto con precisione e non ti so dire cosa sto facendo ma lo faccio. Nella mia condizione non posso ambire a più alti livelli e mi basta questo.
    Ma che bello poter suonare questa roba: ragazzi suonate!
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
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